14 agosto: Genova non dimentica

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14/08/2024
Commemorazione Morandi

A sei anni dalla tragedia, la commemorazione delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi, questa mattina nella Radura della Memoria

 

«Oggi ci riuniamo con il cuore pesante e con la mente piena di ricordi dolorosi. Il 14 agosto 2018 è una data che rimarrà per sempre scolpita nella nostra memoria collettiva. Il crollo del Ponte Morandi è stata una tragedia immane, una ferita dolorosa e profonda che ha lacerato il cuore e l’anima di Genova e che ha coinvolto non solo tutta l’Italia, ma il mondo intero. Seppur piagata dal dolore, seppur offesa e angosciata, la nostra città non è mai stata in ginocchio, ma ha saputo reagire immediatamente, con coraggio e determinazione, con il cervello e con il cuore, superando l’iniziale senso di smarrimento e incredulità. A tutte le famiglie colpite, a tutti coloro che hanno vissuto il dolore della perdita, voglio esprimere la più sincera gratitudine e il più profondo rispetto. Il vostro coraggio e la vostra forza sono stati un faro di speranza in un momento di buio». Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci durante il proprio intervento nella Radura della Memoria, oggi, in occasione della commemorazione delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi, nel sesto anniversario dal tragico crollo del 14 agosto 2018.
Il sindaco ha poi letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Desidero unirmi alla commemorazione delle vittime del crollo del Ponte Morandi, a Genova. Le immagini di quel drammatico evento appartengono alla memoria collettiva della Repubblica e richiamano alla responsabilità condivisa di assicurare libertà di circolazione e assenza di rischi a tutti gli utenti, tutelando il patrimonio infrastrutturale del Paese. Le responsabilità devono essere definitivamente accertate e auspico che il lavoro delle autorità preposte si svolga con l'efficacia e la prontezza necessarie a ogni sentimento di giustizia: il tempestivo processo di ricostruzione del collegamento tramite il Ponte Genova San Giorgio non costituisce, infatti, attenuante per quanto accaduto. In questa giornata di cordoglio e di memoria la Repubblica esprime vicinanza ai familiari delle 43 vittime, unitamente a un profondo sentimento di solidarietà alla Città».

«Sono passati 6 anni dal crollo del Ponte Morandi – ha aggiunto il viceministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Edoardo Rixi -. Una tragedia che ha cambiato il Paese. La risposta migliore che oggi potessimo dare è un disegno di legge che fa sintesi sul confronto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti col Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi e riunisce varie proposte già all’esame delle Camere. Lo Stato si farà carico delle conseguenze, a prescindere dalle responsabilità, in caso di cedimenti totali o parziali per incuria correlata a errori di progettazione o mancata manutenzione delle opere stradali di interesse nazionale. Una norma di civiltà che testimonia la vicinanza dello Stato alle vittime, ai feriti e ai loro parenti».

Molto partecipata e commossa, anche quest’anno, la cerimonia alla presenza dei familiari delle vittime e delle autorità. Le commemorazioni di questa mattina sono iniziate alle 9 con la messa celebrata da Mons. Marco Tasca, arcivescovo di Genova, nella Chiesa di san Bartolomeo della Certosa. Poi l’arrivo in Radura delle autorità, dei familiari e dei partecipanti della camminata in ricordo delle vittime organizzata dall'Associazione "Noi per Voi Valle Stura Masone" con i sindaci della vallata: 43 bambini hanno portato un pensiero ai parenti delle vittime. Alle 10.45, sulla lastra metallica che riporta i nomi delle 43 vittime, si è svolta alla presenza del viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, delegato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la deposizione delle corone del Presidente della Repubblica, della Presidenza del Senato, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei parenti delle vittime. 

Prima degli interventi delle autorità, sul palco l’orchestra del Teatro Carlo Felice ha eseguito una prima performance musicale. A suonare il Requiescant in pace per tre strumenti: Guido Ghetti, oboe solista del Teatro Carlo Felice, Giovanni Battista Fabris, violino solista del Teatro Carlo Felice, e Riccardo Agosti, violoncello solista del Teatro Carlo Felice.

Sul palco sono intervenuti: l’imam Salah Hussein, l’arcivescovo di Genova mons. Marco Tasca, del sindaco di Genova Marco Bucci, del presidente ad interim di Regione Liguria Alessandro Piana, del viceministro Rixi, del rappresentante dei parenti delle vittime Egle Possetti.

«Sei anni sono passati da quel terribile 14 agosto 2018 – dice il presidente facente funzione della Regione Liguria Alessandro Piana - lasciando un segno indelebile nel cuore e nella memoria degli italiani. Genova e la Liguria hanno dato prova della capacità di ripartire proiettandosi nel futuro. Oggi lo vediamo direttamente da qui, dal teatro della tragedia che è stato riqualificato ed è diventato un vero e proprio simbolo nel segno di un futuro che sembrava impossibile, illusorio, ma che grazie allo straordinario lavoro di ricostruzione portato a compimento, a tempo di record, è tornato a esistere, a essere una prospettiva concreta».

Alle 11.36, un minuto di silenzio, accompagnato dal suono delle sirene delle navi in porto e dai rintocchi delle campane delle chiese di tutta la diocesi ha segnato la conclusione della cerimonia in ricordo delle 43 vittime del Ponte Morandi.

Sullo schermo, i nomi delle 43 vittime.

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La cerimonia si è chiusa con l'Elegia per tre strumenti eseguita dai musicisti del Teatro Carlo Felice.

La cerimonia è stata trasmessa in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Genova

 

 

Ultimo aggiornamento: 14/08/2024