
Sindaca Salis: «Una ferita che non si rimarginerà mai, nostro impegno mantenere viva la memoria»
«È difficile trovare le parole, probabilmente non ce ne sono di adeguate, non ce ne sono di non banali. Quello che noi dobbiamo fare è impegnarci a mantenere viva la memoria. Come ha ricordato il nostro Presidente della Repubblica Mattarella, questa è una ferita che non si rimarginerà mai. Quanto accaduto è stata una ferita per tutta la città, ed è una ferita inimmaginabile per chi vi ha perso qualcuno di caro. Per questo noi gli siamo vicini, per questo ci impegniamo non solo a portare avanti il Memoriale, ma a riempirlo di vita, a riempirlo di contenuti, a fare in modo che le scuole lo vivano come una tappa fissa del loro percorso educativo».
Lo ha detto la sindaca di Genova Silvia Salis durante il proprio intervento durante la cerimonia di commemorazione delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi, nel settimo anniversario dal tragico crollo del 14 agosto 2018. Organizzata dal Comune di Genova insieme al Comitato Parenti vittime del Ponte Morandi, la cerimonia si è svolta, per la prima volta, nello spazio attiguo al Memoriale 14.08.2018.
«Stamattina, durante la messa, l'Arcivescovo Tasca ha detto che davanti a noi ci sono donne e uomini pieni di domande e dolore. E io – ha proseguito la sindaca -, come istituzione, chiedo scusa per il tempo che state aspettando per avere risposte alle vostre domande e chiedo scusa perché questo tempo sta acuendo il vostro dolore. E chiedo a tutte le persone che verranno qui, a quelle che visiteranno il Memoriale di non perdere mai l'allenamento a farsi delle domande e a pretendere delle risposte dalle istituzioni e a pretendere cura dalle istituzioni e a pretendere l'idea che quello che facciamo oggi può avere degli effetti a dieci, venti, trenta anni e di quegli effetti noi saremo responsabili e comunque ne dovremo dare conto di fronte al Paese e di fronte a noi stessi. La memoria non è un peso che dovete portare da soli, la memoria è una responsabilità collettiva. Ed è per questo che, come sindaca di questa città, e a nome della mia giunta, mi impegno a portare avanti questa memoria affinché produca un effetto positivo, un ragionamento, un pensiero, il dubbio e la volontà di porci delle domande. Domande che per le istituzioni non sono sempre comode, ma alle quali abbiamo il dovere di rispondere con la massima onestà e la massima responsabilità. Perché tenere viva la memoria significa ricordare e continuare a costruire insieme. Ringrazio tutte le persone presenti, quelle che quel giorno si sono messe immediatamente al servizio di Genova e di chi ne aveva bisogno, dopo questa immane tragedia. Da sindaca – ha concluso - esprimo un ringraziamento al Presidente Bucci, allora sindaco, per quello che ha fatto quando è crollato il ponte e in tutta la fase successiva».
Molto partecipata e commossa, quest’anno, la cerimonia alla presenza dei familiari delle vittime e delle autorità. Le commemorazioni, questa mattina, erano iniziate con la celebrazione della messa officiata dall’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca nella Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, alla presenza della sindaca Salis.
Poi l’arrivo delle autorità e dei familiari nell’area del Memoriale 14.08.2018, dove sono state posizionate le corone dei Parenti vittime, del Presidente della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Presidenza del Senato, della presidenza della Camera dei deputati. È stato osservato un minuto di silenzio, alla presenza della sindaca di Genova Silvia Salis, del prefetto di Genova Cinzia Torraco, del presidente della Regione Liguria Marco Bucci e del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi con delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Numerosi sono stati anche i rappresentanti del Comune di Genova presenti; fra questi il Presidente del Consiglio Comunale Claudio Villa ed il vicesindaco Alessandro Terrile con le assessore Tiziana Beghin, Rita Bruzzone, Silvia Pericu ed Arianna Viscogliosi, consiglieri comunali e presidenti di Municipio.
Sul palco, allestito nell’area esterna del Memoriale, ad aprire la cerimonia è stata la performance artistica dell’Ensemble del Maestro Attilio Sottini, direttore artistico VoxArtis e Psallite Deo, al flauto, con il Mezzo Soprano Giada Venturini, e Alessandro Valtulini alla tastiera in collaborazione con Accademia di Canto del Teatro Carlo Felice. Subito dopo, è salito sul palco Gianni Andreoli dell'Associazione "Noi per Voi Valle Stura Masone" con una rappresentanza di bambini.
La commemorazione si è aperta con la lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Il 14 agosto 2018 segna una pagina drammatica nella storia del nostro Paese: quarantatré vite spezzate, centinaia di persone costrette ad abbandonare le loro abitazioni. Una ferita indelebile nel cuore di Genova, della Liguria, dell'Italia. Il crollo del Ponte Morandi ha segnato un severo richiamo alle responsabilità pubbliche e private in tema di sicurezza delle infrastrutture. Un punto di non ritorno a pratiche che hanno generato un disastro di quelle proporzioni. La comunità locale e la comunità nazionale hanno reagito con straordinario spirito di solidarietà accanto agli immediati soccorsi offerti dalle autorità preposte per arginarne le catastrofiche conseguenze. La rapida ricostruzione di un così importante tratto stradale, il ponte Genova San Giorgio, riconnettendo la città e l’Italia, è stato un atto di ripartenza. La tutela delle infrastrutture, per garantire piena sicurezza nella circolazione, non ammette alcuna forma di negligenza. Mel commemorare le vittime del Ponte Morandi, la Repubblica si unisce al dolore dei familiari".
Sono poi intervenuti: l’arcivescovo di Genova mons. Marco Tasca, la sindaca di Genova Silvia Salis, il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, il viceministro Edoardo Rixi e della portavoce dei parenti delle vittime Egle Possetti.
Alle 11.36 è stato osservato un minuto di silenzio e in contemporanea, come ogni anno, sono suonate le sirene delle navi in porto e le campane di tutta la Diocesi.
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