300 persone a Genova per il Congresso nazionale degli istruttori del CAI

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19/10/2025
Locandina dell'evento con un ragazzo "imbragato" e impegnato ad arrampicare una parete

Per due giorni il capoluogo ligure capitale dell'alpinismo e delle attività outdoor legate alla montagna. I saluti della sindaca Salis e della consigliera Canessa Cerchi

Una due giorni di lavori e dibattito sulla montagna con oltre 300 partecipanti: ieri e oggi a Genova si è tenuto il XIII Congresso Istruttori Nazionali Alpinismo, Scialpinismo, Arrampicata libera e Sci escursionismo del CAI.

 

Oggi, per la giornata conclusiva in programma a Palazzo Ducale, è intervenuta la consigliera delegata dalla sindaca Salis, Vittoria Canessa Cerchi.

 

«Siamo orgogliose – dichiara la sindaca Silvia Salis – che Genova sia stata scelta per questa importante occasione di studio e approfondimento sul tema della montagna. La nostra è una città di mare, ma è anche città di montagna. Le nostre colline, i forti, i sentieri che salgono verso l’Appennino ci ricordano ogni giorno che il paesaggio non è solo bellezza: è responsabilità. È memoria viva. È futuro».

 

La sindaca Salis e la consigliera delegata Canessa Cerchi hanno ringraziato i partecipanti e rinnovato l’invito a tornare a Genova.

 

«In questi giorni – spiegano la sindaca e la consigliera – i partecipanti al congresso hanno avuto la possibilità di visitare i Rolli, in occasione dei Rolli Days, e la nostra città, che per questo fine settimana è stata la capitale dell’alpinismo e di tutte quelle attività outdoor legate alla montagna, a un turismo sostenibile che nel nostro entroterra, a due passi dal mare, può rappresentare un importante volano di crescita, tutto l’anno».

 

La sindaca e la consigliera delegata hanno anche ricordato che «il Cai è una comunità che vive la montagna non solo come luogo fisico, ma come scuola di vita, di coraggio e di solidarietà. In un tempo in cui sembra più facile dividere che unire, l’alpinismo insegna la collaborazione, la fiducia, la perseveranza. Sono valori che dovrebbero ispirare anche la politica: saper tendere la mano, saper affrontare la fatica del percorso, saper condividere la vetta. Come amministratori e amministratrici – hanno concluso – sentiamo il dovere di sostenere chi vive e custodisce le montagne, perché non c’è sviluppo sostenibile senza attenzione all’entroterra, alla sicurezza dei sentieri, alla cura dei piccoli paesi che tengono viva la nostra identità. Ogni investimento sulla montagna è un investimento sul futuro, sull’ambiente, sulla coesione delle comunità».

Ultimo aggiornamento: 20/10/2025