Parte dal 5 gennaio la stagione del Teatro Verdi di Sestri Ponente. La storica struttura del Ponente Cittadino, risolte alcune problematiche causate anche dalle tragedie che hanno creato difficoltà nella viabilità, propone un’interessante stagione riportando in scena l’Operetta, dando spazio alla Compagnia Baistrocchi, senza tralasciare il teatro dialettale
Un’offerta ricca e variegata e unica in uno spazio dedicato alla cultura che offre straordinarie peculiarità come l’acustica, la visibilità del Palco oltre ad essere dotato oltre al palco di uno schermo cinematografico, il più ampio in Liguria, e dove saranno proiettati oltre a film attuali anche importanti opere programmate in diverse nazioni, come l’Aida dal Metropolitan di New York in programma per il 7 gennaio.
“Un percorso laborioso”, come affermato dall’Assessore Barbara Grosso, “che ha messo insieme alcuni pezzi importanti per la nostra cultura dando nuove possibilità al teatro dialettale e alla Baistrocchi per dare forza a questo importante polo culturale cittadino”.
“Il Teatro Verdi” dice il Vice Sindaco Stefano Balleari “ è un polo importante per la città che e per questa stagione ha migliorato la sua fruibilità grazie anche all’apertura nelle ore degli spettacoli del Parcheggio antistante il teatro”.
La stagione 2020 parte dal 5 gennaio con l’Operetta La vedova allegra di Franz Lehar, a cui seguirà, domenica 12 gennaio, il teatro dialettale con la compagnia teatrale San Fruttuoso, il 26 gennaio sul palco Rumors, commedia brillante di Neil Simon e il 2 febbraio torna il dialettale con la Compagnia Mario Capello; la compagnia goliardica M. Baistrocchi proporrà per tutto il mese di Febbraio lo spettacolo Baciami Stupido. La stagione proseguirà con una nutrita serie di spettacoli dialettali, Cabaret, Cinema, Operetta e la rassegna Incontro con L’Opera.
Il 2020 vuole essere un anno di rilancio per il teatro Verdi e per la Città, fra le proposte in essere, anche il musical con le canzoni del gruppo musicale dei Ricchi e Poveri Sarà perché ti amo.
informazioni su: www.genovateatro.it