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All’ArcelorMittal il ricordo di Guido Rossa

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24/01/2020

Quarantun anni fa le Br uccidevano l'operaio dell'Italsider. Il sindaco Bucci: “Il lavoro crea persone con dignità e schiena dritta”. Alle celebrazioni presente il segretario nazionale della Cgil Landini, le proteste dei dipendenti al centro della trattativa tra governo e Arcelor

Fabrizio Assandri

Il ricordo di Guido Rossa, a 41 anni dal suo omicidio da parte delle Br, quest’anno avviene in un momento delicato della trattativa tra governo e ArcelorMittal. «Una situazione difficile», come l’ha definita Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil, dai capannoni della fabbrica siderurgica di Cornigliano in cui lavorava l’operaio ucciso dalle Br. Qui, nel norme di Guido Rossa e del futuro industriale ancora incerto, si sono dati appuntamento le istituzioni, i sindacati, i lavoratori, i ragazzi delle scuole. Non sono mancati momenti di protesta, quando ha preso la parola l’ad di Arcelor Lucia Morselli. C’erano tante persone che lo hanno conosciuto, e agli aneddoti di vita quotidiana in reparto si è mescolato il racconto della consapevolezza e dell’amarezza che accompagnava Rossa negli ultimi giorni prima dell’attentato. C’erano il suo compagno di reparto, Gianni Barabino, che ha sostenuto come il suo omicidio segnò la fine delle Brigate Rosse, per l’indignazione generale che ne derivò.

 

Landini ha ricordato Rossa non come un eroe, ma come «un uomo normale», padre, sindacalista, alpinista, che di fronte alle sue responsabilità non si è voltato dall’altra parte. Per Landini l’attualità del messaggio di Rossa sta nel difendere la sua azienda mettendo al centro i lavoratori: per questo ha ricordato al governo e ad Arcelor «che vogliamo che venga applicato l'accordo che abbiamo firmato e vogliamo poter discutere di un piano industriale serio che garantisca il lavoro e lo sviluppo di un Gruppo così importante». Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri il sindaco Marco Bucci, il presidente della Regione Giovanni Toti, il segretario Generale Cisl Liguria Luca Maestripieri, il cappellano del lavoro don Franco Molinari. Nel capannone c’erano gli studenti del liceo Sandro Pertini, dell’Ipsia Attilio Odero, dell’Iis Gastaldi Abba, scuola media Aldo Gastaldi.

 

Il ricordo del sindaco

Il sindaco Marco Bucci ha raccontato un ricordo personale. Era in servizio militare nella Marina quando arrivò la notizia dell’omicidio: «Vidi l’enorme folla che si radunò per lui, e fui orgoglioso della mia Genova». E ha proseguito: «Oggi ricordare Guido Rossa vuol dire ricordare lui, la sua famiglia, questa fabbrica, chi ha lavorato qui e chi ci lavora oggi. Rossa è stato sindacalista, il che vuol dire che lavorare insieme agli altri aumenta ancora di più il valore del lavoro non solo personale, ma anche rispetto alle persone che ci stanno attorno. Ci ha insegnato cosa vuol dire rispettare la Costituzione, le leggi, ma soprattutto la propria dignità». Poi il sindaco Bucci si è rivolto ai giovani: «Guido è un esempio fantastico di come non bisogna mai accettare compromessi, a costo della vita – anche se mi auguro che a voi non succeda mai - ma lui ha dimostrato che gli obiettivi si possono raggiungere per una città, la nostra Genova, e una società che vuole essere migliore di quella di prima». E sul tema dei diritti ha aggiunto: «Il lavoro crea persone con dignità e con la schiena dritta, proprio come Guido».

 

La Regione: “Impegniamoci ad essere all’altezza di quella eredità”

Il presidente della Regione Giovanni Toti ha sostenuto che «di qui è passata quell’unità nazionale che ci ha permesso di sconfiggere terrorismo, una unità che Genova ha ritrovato in questi anni difficili, certo diversi ma altrettanto dolorosi: quando sono salito sul palco di piazza De Ferrari per ricordare le 43 vittime del Ponte Morandi non ho potuto non pensare che quella era la stessa piazza che nel 1979 aveva ricordato Guido Rossa». «L’Italia –ha proseguito il governatore - non deve rinunciare a essere una potenza industriale. Le istituzioni ci sono e ci saranno. Oggi in memoria di Guido Rossa e di quello che rappresenta la sua storia dico: impegniamoci tutti per essere all’altezza di quella eredità. Io sono certo che istituzioni, proprietà, manager, istituzioni e lavoratori saranno all’altezza di questa storia e sapranno traghettare quella memoria verso un futuro di benessere, di libertà, d’impresa, di crescita che è proprio quello per cui Guido Rossa è morto 41 anni fa».

 

Le altre cerimonie

In mattinata, il sindaco aveva partecipato alla cerimonia al cippo nei giardini di via Umberto Fracchia, luogo nel quale Guido Rossa venne ucciso. Al pomeriggio ci sono stati altri due momenti di ricordo. Alle 14 il vice sindaco Stefano Balleari è andato in largo XII Ottobre davanti al monumento dedicato a Guido Rossa, per la cerimonia organizzata da Cgil, Cisl e Uil alla quale interverrà. Alle 15 il segretario nazionale della CGIL Maurizio Landini e l’assessore comunale Giorgio Viale hanno partecipato alla commemorazione alla Camera del Lavoro Metropolitana di Genova in via San Giovanni d’Acri.

Ultimo aggiornamento: 24/01/2020