Appuntamento alle 10 in piazza delle Feste. L'evento è organizzato dall'associazione Cittadini Sostenibili. L'anno scorso raccolti 25.000 mozziconi in nemmeno due ore. Ecco come partecipare
Una squadra di volontari di ogni età impegnati al Porto Antico nella raccolta di mozziconi di sigaretta abbandonati in strada, sui marciapiedi e nei tombini, con il duplice obiettivo di impedirne l’arrivo in mare e sensibilizzare le persone, in particolare i più piccoli, sui danni che le sigarette provocano alla salute, all’ecosistema marino e a tutto l’ambiente.
Torna sabato 17 giugno al Porto Antico di Genova l’appuntamento con la “Sfida al mozzicone”, l’evento di pulizia volontaria organizzato all’interno del 25° Suq Festival dall’associazione Cittadini Sostenibili in collaborazione con Fondazione IIT - Istituto Italiano di Tecnologia, Genova Blue District, The Black Bag, TrashTeam, Comitato Pegli Bene Comune, WWF Genova, Legambiente Polis, My Trekking e il sostegno di Comune di Genova e Municipio I Centro Est attraverso la stipula di un patto di collaborazione.
L'evento è svolto nell'ambito del Patto di Sussidiarietà del Centro Storico di Genova nei Sestieri di Prè, Molo e Maddalena.
Il punto di ritrovo per i volontari è fissato alle ore 10 presso piazza delle Feste. Qui i partecipanti riceveranno le istruzioni su come realizzare l’intervento di pulizia che terminerà alle 12.30. Quanto raccolto sarà depositato in un apposito contenitore in grado di misurare il numero di mozziconi raccolti – il “Mozzicometro” – che rimarrà esposto al Porto Antico per tutta la durata del Suq Festival, per far riflettere i visitatori sul numero spropositato di mozziconi che vengono gettati per terra e, soprattutto, sui danni che gli stessi provocano alla salute, alla fauna marina e all’ambiente.
Inoltre, durante l’attività, è prevista la distribuzione di posacenere tascabili creati da Surfrider Genova in collaborazione con Amiu e Comune di Genova.
Per partecipare all’evento è richiesta l’iscrizione entro le ore 12 di venerdì 16 giugno: il link per iscriversi alla "Sfida al Mozzicone". Gli iscritti saranno coperti da assicurazione.
La “Sfida al mozzicone” torna dopo la prima edizione dello scorso anno, che ha visto la raccolta di 25.000 mozziconi in meno di due ore.
«Condividiamo lo spirito di questa bella iniziativa organizzata da Cittadini Sostenibili che attraverso un gesto semplice, almeno in apparenza, come la raccolta da terra di un mozzicone, dimostra in modo esemplare la necessità di abbandonare una volta per tutte le cattive abitudini che danneggiano l’ambiente, il mare e, per la proprietà transitiva, anche la salute delle persone – dichiara l’assessore comunale all’ambiente Matteo Campora – Il percorso di trasformazione di Genova in una città sostenibile a 360 gradi non può prescindere dal corretto conferimento dei mozziconi negli appositi contenitori, approfittando magari dei comodi posa-cicche tascabili che nel recente passato, grazie alla collaborazione tra Surfrider Genova, Amiu e Comune di Genova, abbiamo distribuito in giro per la città: una best practice che, proprio sabato, sarà ripetuta durante la “Sfida al Mozzicone” al Suq, con l’obiettivo di diffonderla ancora di più tra i nostri concittadini».
«Gettare i mozziconi in strada e in spiaggia è ancora un malcostume diffuso che dobbiamo impegnarci tutti insieme a combattere, affiancando alle iniziative di sensibilizzazione come quella organizzata da Cittadini Sostenibili, maggiori controlli e sanzioni ai trasgressori – aggiunge l’assessore comunale alla Protezione Civile e al volontariato Sergio Gambino – A questo proposito, voglio ricordare che le sanzioni relative all’abbandono di mozziconi sono passate dalle 0 del 2017 alle 258 del 2022, ma sappiamo di essere ancora all’inizio di una battaglia che, per essere vinta, ha bisogno dell’aiuto di ogni singolo cittadino. Invito tutte le famiglie genovesi a partecipare all’evento di sabato, per il quale voglio ringraziare organizzatori e volontari».
«Eco Suq accompagna da oltre dieci anni il Festival, ricevendo ogni anno dal 2010 il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Siamo convinti che la cultura e l’arte debbano essere in prima linea nella difesa dell’ambiente», racconta Carla Peirolero, direttrice artistica del Suq Festival.
«Occorre puntare i riflettori sui danni che il fumo causa alla salute umana oltre che all’ambiente. Prevenire è meglio che curare; come associazione stiamo cercando di indirizzare le politiche locali verso misure preventive, come ad esempio il divieto di fumo in aree pubbliche per tutelare tutti i cittadini dai danni causati dal fumo passivo», spiega il presidente dell’associazione Cittadini Sostenibili, Andrea Sbarbaro.
Nell’Unione Europea, il consumo di tabacco rimane il più grande fattore di rischio evitabile per la salute ed è responsabile di 700.000 decessi ogni anno. In Italia, si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti, con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro (dati del Ministero della Salute).
In base ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 15% di queste morti è causato dal fumo passivo. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) i mozziconi di sigaretta sono i rifiuti numericamente più scartati al mondo, per un peso complessivo di oltre 766mila tonnellate di rifiuti tossici ogni anno, con impatti gravi e diffusi sulla salute umana e sull’ambiente.
Se è comune associare il fumo ai danni per la salute delle persone, si tende tuttavia a sottovalutare il rischio che i mozziconi rappresentano per il mare e la sua fauna.
Un recente studio di Bethanie Carney Almroth, professoressa di ecotossicologia all’Università di Göteborg, ha spiegato che i filtri delle sigarette sono costituiti da migliaia di sostanze chimiche tossiche e di fibre microplastiche e, per questo, andrebbero annoverati tra i rifiuti pericolosi. Nello studio, pubblicato sulla rivista Microplastics and Nanoplastics, si legge che i pesci, se esposti a concentrazioni corrispondenti alle tossine emesse da appena due mozziconi di sigaretta in un litro d’acqua per quattro giorni, possono morire. Senza contare che ogni singolo filtro è composto da circa 15mila fibre di microplastica.