Economia circolare, lotta alla plastica e scelte di acquisto più consapevoli tra i temi al centro del dibattito organizzato dall'associazione Ambiente Cultura: Energia al Quadrato
L'economia circolare come guida per lo sviluppo di un modello di business sempre più sostenibile nella gestione dei rifiuti, con l’obiettivo di costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. Il tutto educando cittadini e consumatori a comportamenti più consapevoli e rispettosi dell’ambiente.
È il messaggio più importante emerso oggi pomeriggio dal convegno “5R: Responsabilità, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Recuperare”, organizzato da Rosanna Stuppia e dall'associazione Ambiente Cultura: Energia al Quadrato presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, con il patrocinio di Comune di Genova, AMIU Genova, Assoutenti e Adoc Liguria, e in collaborazione con i saggi dell’assessore Campora.
All’incontro, moderato dallo psicologo del lavoro e direttore dell’ente di formazione Goa Consulting Srl, Niccolò Delfino, hanno partecipato numerosi esponenti del mondo delle istituzioni, della ricerca scientifica, dei consumatori e dell'associazionismo, attivi nel campo della tutela ambientale. A intervenire sono stati fra gli altri l'assessore all'ambiente Matteo Campora e la sua saggia Patrizia Castagnino; il presidente di AMIU Genova Giovanni Battista Raggi; il direttore dell'Istituto IAS-CNR Marco Faimali; il presidente di Assoutenti Furio Truzzi; il responsabile nazionale Green e Blue Economy della Camera Forense Ambientale Roberto Spera; il presidente di ADOC Liguria Emanuele Guastavino; il referente per la Liguria di Plastic Free Claudio Canepa; la presidente di Ambiente Cultura: Energia al Quadrato Maria Rosa d'Addario.
Dalle testimonianze dei relatori e dal confronto tra le varie realtà rappresentate al convegno è emersa la comune volontà di continuare a lavorare sinergicamente per rendere più efficiente il ciclo dei rifiuti con interventi a valle (Riciclo, Riutilizzo, Recupero) e a monte (Riduzione), nel segno di una maggiore Responsabilità.
Si tratta delle cinque “R” che riprendono quelle dell'omonima strategia lanciata ormai nel lontano 1997 dal decreto Ronchi, dal nome dell'allora ministro dell'Ambiente, mirato a favorire e promuovere a livello nazionale una gestione efficace dei rifiuti grazie all'efficientamento dell'intera filiera della raccolta, smaltimento e recupero dei rifiuti, per una gestione più sostenibile delle risorse. Obiettivo quest'ultimo che, per essere raggiunto, richiede ulteriori sforzi da parte di soggetti pubblici e privati per aumentare la consapevolezza dei cittadini e migliorarne le abitudini di consumo e produzione dei rifiuti.
«Il convegno 5R è stata una bella occasione di confronto con le molte realtà che giornalmente ci aiutano a promuovere i principi della sostenibilità e del rispetto dell'ambiente – dichiara l'assessore all'ambiente Matteo Campora – anche attraverso l'impegno dei soggetti più fragili. Per questo, in stretta collaborazione con le associazioni del territorio, stiamo lavorando con AMIU per rendere accessibile il conferimento dei rifiuti ai cittadini disabili, attraverso il posizionamento degli adesivi tattili sui nuovi cassonetti».
«Parlare di economia circolare è sempre importante, soprattutto alla luce dei regolamenti europei che ci coinvolgono direttamente come azienda e come territorio – spiega il presidente di AMIU Genova Giovanni Battista Raggi – Il nostro ruolo è quello di insistere, sia a Genova sia nel territorio metropolitano, perché i cittadini non solo facciano la raccolta differenziata, ma soprattutto che la facciano con attenzione perché dobbiamo spingere sia sulla quantità ma anche sulla qualità. L'impegno deve essere dunque reciproco, sia di AMIU sia dei cittadini».
Dopo l’introduzione curata dall’assessore Matteo Campora, che ha ricordato la crescita negli ultimi anni della raccolta differenziata a Genova, pur sottolineando l’esistenza di ulteriori margini di miglioramento, il presidente di Assoutenti Furio Truzzi ha parlato delle sfide epocali che attendono Genova e l’Italia. Rifiuti, ovviamente, ma anche l’acqua, la cui scarsità impone a soggetti pubblici e privati di ripensare al suo uso quotidiano, applicando anche ad essa le “R” citate in precedenza, in particolare riutilizzo e recupero.
Grande interesse ha suscitato la “lezione” del professore Marco Faimali, direttore dell’Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino (IAS) e presidente dell’Area Territoriale di Genova del CNR. Il suo focus sul rapporto tra uomo e ambiente ha concentrato l’attenzione generale sull’impatto considerevole prodotto dalle attività umane sull’ambiente e in particolare sull’ecosistema marino. Ed è proprio in mare che, ogni anno, finiscono 8 milioni di tonnellate di plastica tra macro e microplastiche, anche se la problematica più preoccupante, secondo il professore, è rappresentata dalle cosiddette “nanoplastiche”, di cui ancora non si conosce il reale impatto sulla catena alimentare marina e sull’uomo.
La lotta all’inquinamento da plastica è la mission di Plastic Free, l’associazione rappresentata al convegno dal referente regionale Claudio Canepa che ha raccontato le numerose iniziative portate avanti dall’associazione sul territorio genovese e ligure, dalla raccolta di rifiuti ad attività di educazione e sensibilizzazione ambientale nelle scuole. Interessante, sul tema dei danni prodotti dalla plastica, il confronto a distanza con il responsabile nazionale Green e Blue Economy della Camera Forense Ambientale Roberto Spera che, pur sottolineando le criticità legate alla plastica, ha invitato a non criminalizzarla, chiedendo di razionalizzarne l’uso e lo smaltimento attraverso l’incremento della raccolta differenziata.
Obiettivo, quest’ultimo, a cui a Genova sta dando un grande valore aggiunto Plastipremia, il progetto di AMIU Genova, Comune di Genova, Corepla, Comieco e ILC che consiste nella raccolta di bottiglie e flaconi di plastica, oltre a cartoni per bevande, attraverso gli ecocompattatori sparsi per il territorio comunale. In cambio, i cittadini ottengono sconti nei negozi di vicinato o al supermercato, oppure altri incentivi legati a mobilità sostenibile, cultura, sport e salute. Genova è la prima città italiana per numero di ecocompattatori e, ad aprile, ha tagliato il traguardo delle 10 milioni di bottiglie raccolte.
Sempre in tema di raccolta differenziata, il presidente di AMIU Genova Giovanni Battista Raggi ha voluto sottolineare i vantaggi economici e ambientali legati al corretto riciclo dei rifiuti. Una pratica virtuosa “macchiata” però da utenti che, spesso in maniera inconsapevole, “inquinano” la raccolta differenziata dei singoli materiali mischiandoli con altri, come avviene nel caso della plastica che presenta circa il 15% di frazione umida. Un danno alla qualità del materiale raccolto e, allo stesso tempo, alle tasche dei genovesi.
Il tema dei “cassonetti intelligenti”, in via di installazione su tutto il territorio comunale, è stato oggetto degli interventi del presidente di Adoc Liguria Emanuele Guastavino e di Patrizia Castagnino, saggia dell’assessore Campora. Guastavino e Castagnino hanno rimarcato l’importanza di una corretta informazione dei cittadini, e nel caso anche di supporto pratico, per un utilizzo corretto dei nuovi contenitori che hanno già fatto registrare un incremento considerevole della raccolta differenziata.
A proposito di buone pratiche in materia ambientale, la presidente di Ambiente Cultura: Energia al Quadrato Maria Rosa d'Addario ha snocciolato i tanti progetti in campo ambientale realizzati in questi ultimi anni dall’associazione, nata nel 2018 e formata interamente da ex dipendenti del Comune di Genova. Attualmente Ambiente Cultura: Energia al Quadrato gestisce tre sportelli informativi in via Prè, via della Maddalena e via San Giorgio, per la consegna ai residenti nel centro storico di bidoncini dell'umido, dépliant e badge per l'apertura degli ecopunti dove avviene il conferimento dei rifiuti. Inoltre, l’associazione sta lavorando a “Fior di Compost”, un progetto di trasformazione in compost dei fiori delle corone e dei cuscini usati nelle funzioni funebri, portati al Cimitero Monumentale di Staglieno e abbandonati, con l'obiettivo di utilizzare un fertilizzante naturale con cui concimare e rendere più gradevoli gli spazi verdi di Staglieno.
Infine, un’altra pratica ambientalmente virtuosa è “Te lo regalo se vieni a prenderlo”. Raccontata dalla consigliera del Municipio IV Media Valbisagno Debora Sansalone, l’iniziativa, nata in Svizzera nel 2011, sta prendendo piede anche a Genova e mira a coniugare economia circolare e valore sociale attraverso lo scambio e la condivisione di beni a cui, anziché essere buttati, viene data una seconda o una terza vita.