Consiglio comunale del 1°ottobre

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01/10/2024
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 All'ordine del giorno, il contrasto al graffitismo vandalico, le fontanelle in città, i permessi blu aree per disabili 

Il consiglio comunale odierno si è aperto come di consueto alle 14 con la discussione degli artt. 54, interrogazioni a risposta immediata.

 

«La Cremagliera è oggetto di un importante problema tecnico, che ci ha costretto al fermo dell’impianto, per permetterne la manutenzione. Abbiamo subito organizzato il servizio sostituivo con autobus, e iniziato i controlli anche sulla linea, comunicando alla cittadinanza lo stato di fermo della cremagliera, con i nostri canali istituzionali e sul sito dell’azienda. Dai controlli è emerso un problema molto più serio del previsto al sistema di trazione, per cui non abbiamo potuto terminare la manutenzione straordinaria in tre settimane come preventivato. Si sta ancora lavorando ma l’obiettivo è riaprire entro il mese di ottobre. Frattanto abbiamo implementato il servizio sostitutivo con una seconda vettura, che viaggia anche il sabato. Sulla Cremagliera va detto che sono previsti lavori di ristrutturazione tra le stazioni di Principe e via Bari, che permetteranno quasi la sostituzione integrale della linea e il suo ammodernamento. I lavori partiranno nei primi mesi del 2025». Lo ha detto l’assessore alla Mobilità integrata, Trasporti e ambiente Matteo Campora rispondendo all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Valter Pilloni, riguardante lo stato della Cremagliera di Granarolo.

 

«Partiamo con una buona notizia: su molti fondali delle regioni italiane si sta piantando la posidonia perché manca. Come ho già avuto modo di dire qualche mese fa, spesso viene data un’accezione negativa a questa pianta. L’alternativa quale sarebbe, avere un fondale deserto? Servirebbe un approccio più ambientalista. Infatti, andando a studiare le direttive in materia del Ministero dell’Ambiente e dell’Unione Europea, si scopre che la posidonia non si può toccare. A novembre si svolgerà un convegno internazionale sulla posidonia, che interessa l’Italia e l’Europa e che non può essere smaltita come se fosse plastica. Ecco perché è importante, su questo, fare educazione ambientale e culturale, con cui apprendere che la presenza di posidonia sui fondali è un segnale importante di pulizia e salubrità del mare. Per quanto riguarda la problematica denunciata dalla consigliera, Amiu è già intervenuta questo inverno per rimuovere la posidonia dal Porticciolo di Nervi e lo farà di nuovo. Un servizio importante che sarà svolto con più costanza, anche andando ad individuare metodologie e procedure innovative, ispirate all’economia circolare. Il convegno di novembre, organizzato con il contributo dell’Università di Genova, servirà a fare una panoramica su come avviene il trattamento della posidonia in tutta Italia. Parliamo di una pianta che può avere diverse destinazioni d’uso, dalla trasformazione in compost alla costruzione di corde fino alla sostituzione del materiale tessile. Ricordiamoci sempre che la posidonia non è certo un problema dal punto di vista ambientale, mentre può esserlo sotto il profilo estetico e olfattivo. Amiu, per questo, ne garantisce la pulizia e lo farà nuovamente nel rispetto di tutte le norme in materia». È la risposta dell’assessore all’Ambiente e ai Rifiuti Matteo Campora all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico Donatella Alfonso che chiedeva: “In un recente incontro con i cittadini di Nervi presso il Porticciolo, il sindaco Bucci, rispondendo a numerose proteste in merito agli accumuli di posidonia sul lato di ponente, avrebbe chiarito che ci sarà un addetto che regolarmente raccoglierà le alghe in eccesso, invitando peraltro i cittadini a fare lo stesso portandone via da sé un sacchetto ogni giorno. Si chiede al sindaco e alla giunta se, al di là di proposte sconcertanti come il fai-da-te della raccolta alghe, si sia deciso un intervento concreto per eliminare un disagio che è stato denunciato più volte dai residenti e dagli operatori del porticciolo, senza averne avuto soluzione; e quali saranno i costi del progetto di raccolta indicato dal sindaco Bucci”.

 

«In data 23 settembre, il COA della Polizia locale, su indicazione dei Vigili del Fuoco, è intervenuto con l’Ufficio pubblica incolumità per un muro spanciato e con una crepa. Dopo il sopralluogo è stata decisa l’interdizione della strada citata. L’interdizione non inficia sui civici ed è stato fatto un accesso per consentire l’ingresso nelle abitazioni. L’Ufficio pubblica incolumità ha passato la palla ad Aster, ma prima ha fatto in modo che chi aveva le vetture a monte della frana potesse spostarle senza rimanere bloccati. Sono state fatte le comunicazioni ai residenti. Da un punto di vista operativo, Aster ha predisposto alla chiusura della strada sulla base di un’ordinanza derivante da un verbale della Protezione Civile e dell’Ufficio pubblica incolumità. Se le comunicazioni non state sufficienti per la corretta viabilità me ne faccio portavoce e faremo un sopralluogo con Aster per implementarle. I lavori di messa in sicurezza coinvolgono la Direzione strade e il muro è soggetto a tutela della sovrintendenza: si sta valutando la modalità operativa per aprire e mettere in sicurezza la strada. Sono passati pochi giorni, ma capisco che la cittadinanza voglia risposte celeri: stiamo lavorando per darle il più in fretta possibile». Ha risposto così l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino all’interrogazione della consigliera del gruppo misto Cristina Lodi che chiedeva: “Che cosa sta succedendo in salita San Francesco da Paola che ha visto improvvisamente, la settimana scorsa, per motivi di incolumità, l'interruzione della percorrenza a mezzi e persone, tenendo conto che la stessa strada vede l'accesso con auto dal basso, ma non dall'alto? Chi e perché ha avviato il blocco della strada e con quale ordinanza? Quali sono i tempi di intervento? Chi pagherà i danni di questa interruzione ai cittadini che non possono percorrere la strada con la propria auto e vedono bloccate alcune attività di servizio?”

 

«L’amministrazione ha già effettuato in questi anni numerosi interventi ai cimiteri cittadini e abbiamo prodotto un fascicolo di oltre 100 pagine, in cui vengono descritti tutti i lavori portati a termine, aggiornato ad ottobre 2024. L’Amministrazione si occupa dei suoi cimiteri non soltanto in vista del Giorno dei morti, ma tutto l’anno. Se ci sono situazioni da risolvere, fateci pervenire segnalazioni non generiche dei problemi dei nostri cimiteri, affinché si possa agire puntualmente e con le diverse risorse a nostra disposizione: ricordo, infatti, che i cimiteri sono gestiti anche dai Lavori pubblici, nel triennale delle opere, con Accordo quadro e attraverso appalti specifici». Lo ha detto l’assessore ai Servizi civici Marta Brusoni rispondendo all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Francesco De Benedictis, riguardante la “situazioni di incuria di vario tipo dei cimiteri cittadini in vista del giorno dei morti”.

 

«Ci sarà modo di approfondire, non conosco la petizione online e non sono a conoscenza delle istanze che porta. La recupereremo e incontreremo i cittadini. Le opere sono di competenza di Iren e sono necessarie: la nuova impermeabilizzazione del depuratore di Punta Vagno è attesa da tanto tempo. Il depuratore svolge una attività fondamentale per rendere salubre e balneabile il nostro mare. Mi pare che ci sia un po’ di confusione ed è necessario fare chiarezza: rimarrà tutto fruibile e aperto, con l’area giochi per i bimbi, lo skatepark, le aree polifunzionali ludico-sportive e anche il padel, che non è uno sport elitario essendo i campi facilmente accessibili. Voglio confermare che non ci sarà nessun ridimensionamento e ritengo opportuno, insieme al Municipio, organizzare un incontro con i soggetti che hanno presentato le istanze, incontrandoci in una stanza con i progetti in modo che tutti possano comprendere la bontà dell’intervento. La riqualificazione successiva all’impermeabilizzazione restituirà un’area migliore rispetto a quella di oggi: ripeto che sarà un’area aperta a tutti». Questa la risposta dall’assessore all’Ambiente Matteo Campora all’interrogazione della consigliera della Lista Rosso Verde Francesca Ghio dove si legge: “Relativamente agli interventi di impermeabilizzazione della copertura della struttura di depurazione sottostante i giardini Govi e al conseguente smantellamento delle strutture in superficie. Si chiede come la Civica Amministrazione intenda garantire, a intervento terminato, il proseguo delle attività ora praticate presso i giardini Govi”.

 

«Ho avuto modo di poter parlare di questa problematica con alcuni cittadini della zona. L’attività di trasporto che collega Sant’Eusebio, Bavari e Doria è affidata tramite gara a un fornitore esterno. Attualmente la gara è in fase di rinnovo: una delle indicazioni che ho dato ad AMT è di svolgere un’indagine interna per verificare che il servizio venga erogato nel rispetto di quanto previsto dall’appalto di servizio, compresi ovviamente i mezzi i quali devono essere adatti e idonei a garantire la sicurezza e il comfort del viaggio. Attendo di ricevere una relazione per rispondere a lei e a tutti i cittadini che si sono lamentati. Come sappiamo, la viabilità della zona risente delle ridotte dimensioni della carreggiata. Ciò comporta talvolta la presenza di rallentamenti, a cui si aggiungono le frequenti turbolenze della viabilità. Aggiungo di avere richiesto al personale di AMT di fare in modo di massimizzare le coincidenze con le altre linee che servono la zona, sapendo che ormai da 13 anni, quando è stata revisionata tutta la rete della città, non abbiamo più il collegamento diretto tra Sant’Eusebio e Molassana: ad oggi il collegamento è garantito dalla linea I15 che consente l’interscambio con altre linee. Siamo pronti a confrontarci per un’eventuale revisione del servizio, cercando di migliorarlo per i tanti cittadini che vivono sulle alture della Valbisagno. Al contempo, attendiamo che AMT verifichi che il servizio venga portato avanti nel migliore dei modi. Infine, ho chiesto che nel nuovo appalto di l’affidamento del servizio si introducano elementi che tengano conto non soltanto dei costi, ma anche dei mezzi e della qualità del trasporto. Siamo disponibili a convocare una commissione consiliare per approfondire il problema e incontrare i cittadini della zona». È la risposta dell’assessore alla Mobilità integrata e Trasporti Matteo Campora all’interrogazione del consigliere di Forza Italia Paolo Aimè che chiedeva: “Considerato il sopralluogo svolto con i cittadini residenti nella zona di Fontanegli, dal quale sono emerse diverse criticità a livello di trasporto pubblico della linea I15 come, ad esempio, l’esiguità delle corse, la conseguente mancanza di coincidenze di orario con i bus AMT linee n° 85 e n° 584, la presenza di mezzi vetusti e così via: si richiede all’amministrazione comunale come intenda procedere riguardo tali problematiche, per garantire un servizio efficiente di mobilità in questa zona della città”.

 

«Ricordo benissimo quella frana alla vigilia di Natale e i sopralluoghi che insieme agli uffici abbiamo effettuato per porre rimedio ad una situazione emergenziale. A distanza di due anni ci risulta che la maggior parte dei nuclei famigliari è rientrata nelle loro case grazie agli interventi di messa in sicurezza del versante che però, lo voglio specificare, non erano di competenza del Comune. Noi abbiamo agito in materia di Protezione Civile e ospitato gli sfollati in strutture convenzionate. So che alcune famiglie non sono ancora riuscite a rientrare a casa a causa di danni negli appartamenti non ancora ripristinati. Sono disponibile ad incontrare persone che abbiano esigenze particolari per capire come poterle aiutare». Lo ha detto il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici e Bilancio Pietro Piciocchi rispondendo all’interrogazione del consigliere di Liguria al Centro Nicholas Gandolfo riguardante la “situazione degli sfollati ancora presenti in via Posalunga, nel quartiere di Borgoratti, a causa della frana verificatasi in data 24 dicembre 2022”

 

«Sono contento di avere l’opportunità di parlare degli interventi di rigenerazione urbana dell’edilizia pubblica. Ritengo che sia opportuno fare anche una commissione. Per quanto riguarda il Superbonus, secondo l’Agenzia per la casa, Genova è la seconda città italiana che ne ha usufruito in maniera massiccia. Ricordo che parliamo di interventi pubblici su edilizia residenziale pubblica e su questo è intervenuto anche il Governo quando ha riordinato la materia., sapendo che c’è una carenza cronica di investimenti nell’edilizia residenziale pubblica. In via Novella sono stati fatti lavori per 20.500.000 euro, ma non è stato possibile completare attraverso il Superbonus tutti gli interventi che avremmo voluto, per limiti temporali. Sono stati coinvolti 367 alloggi. Attraverso il Pinqua ne sono stati recuperati altri 55 e siamo intervenuti nella rigenerazione dell’area ludico-sportiva, un importante punto di riqualificazione. Bisogna completare alcuni interventi urgenti: ho incontrato i comitati di quartiere 10 giorni fa. C’è la necessità di intervenire per il rifacimento dei balconi dei civici a valle della via, che sono i più critici. Abbiamo chiesto un contributo ad Arte per gli interventi sull’ascensore, altro tema importante. Voglio rassicurare che abbiamo chiara la situazione, ma è bene sollecitare l’attenzione per completare ciò che è stato iniziato e continueremo a fare in un quadro ampio, con la biblioteca Firpo, il PalaCep, ma c’è ancora tanto altro da fare. Continueremo in questa direzione». È la risposta del vicesindaco Pietro Piciocchi all’interrogazione del consigliere pentastellato Fabio Ceraudo in cui “Si chiedono chiarimenti circa i controlli svolti dalla pubblica amministrazione inerenti gli interventi di riqualificazione effettuati mediante l’utilizzo del Superbonus 110% presso il quartiere Cep, nello specifico via Novella”.

 

«Ho chiesto ad AMT di fare una indagine ispettiva sulla linea 97 per capire come è stato fornito questo servizio e se ci siano stati dei problemi. Siamo in una fase di rinnovo degli affidamenti, che avverranno in base al costo e alla qualità dei mezzi, proprio perché la linea 97 per noi è molto importante, andando a servire zone più lontane dal centro: farla funzionare è un modo per evitarne lo spopolamento. A breve comunicherò l’esito della verifica che sarà condotta e chiederemo poi un miglioramento del servizio, attraverso un nuovo piano che vada incontro alle necessità di mobilità di quei residenti. Sarà nostro dovere applicare penali qualora ci siano stati dei disservizi». Lo ha detto l’assessore alla Mobilità integrata e Trasporti Matteo Campora rispondendo all’interrogazione della consigliera del Pd Rita Bruzzone riguardante i “disservizi della linea AMT 97 da e per Fiorino”.

 

Terminato il question time, alle 15 con 35 presenti, si è aperto il Consiglio comunale.

 

All’ordine del giorno quattro mozioni.

 

Prima di cominciare i lavori è stato presentato un ordine del giorno straordinario dal consigliere della lista Rosso Verde Filippo Bruzzone ad oggetto “Accessibilità e sicurezza di Via Priano”, che impegna sindaco e Giunta: “A proseguire celermente lo studio delle soluzioni al fine di realizzare una viabilità alternativa a Via Priano in grado di permettere anzitutto ai mezzi di soccorso di raggiungere le persone che vivono nella zona interessata”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

 

Mozione 2024/91: “Contrasto al graffitismo vandalico”. Atto presentato dal consigliere di Vince Genova Valter Pilloni. Scrive il consigliere: “Premesso che graffitismo è una delle tante forme con cui si esprime la Street Art e rappresenta l’espressione di una protesta contro l’emarginazione sociale e che questa forma espressiva debba continuare il suo percorso di crescita e maturazione, va considerato però che oggi ci troviamo a dover distinguere tra creatività e vandalismo stigmatizzando comportamenti che nelle loro intenzioni nulla hanno di artistico. Un vero e proprio sfregio a scapito di edifici storici, scalinate, strade, ponti, banche, saracinesche, chiese, edicole e cassoni dei rifiuti urbani, tutti spazi che risultano troppo spesso malamente imbrattati. Ricordando che la legge sul deturpamento e imbrattamento di cose altrui con l’Art. 639 punisce e sanziona chi deturpa o imbratta cose mobili o immobili altrui e viene identificato quale responsabile del danno cagionato”, con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta: “A valutare l’adozione di una specifica azione che attraverso l’operato della polizia urbana ponga un freno a questi comportamenti irrispettosi e vandalici che continuano a perdurare, in città infliggendo alla parte bassa dei nostri palazzi, monumenti o serrande che si affacciano sulla pubblica via un trattamento non più tollerabile. Ai trasgressori il Comune proporrà comportamenti risarcitori proporzionali alla gravità della violazione, nonché ravvedimenti operosi che portino al ripristino integrale del danno, mentre l’inosservanza del richiamo porterà all’addebito delle spese sostenute dall’amministrazione comunale e dai richiedenti”.

Sullo stesso è stato presentato un emendamento dallo stesso consigliere e un ordine del giorno dal consigliere della lista RossoVerde Filippo Bruzzone che impegna sindaco e Giunta: “Ad ampliare gli spazi dedicati ai Muri di Libera Espressione presenti nel territorio comunale, garantendo anche la loro funzionalità”.

L’assessore Sergio Gambino ha dato, a nome della Giunta, parere favorevole all’ordine del giorno e alla mozione, che è stata votata con il seguente testo: “A valutare l’adozione di una specifica azione che attraverso l’operato della polizia urbana ponga un freno a questi comportamenti irrispettosi e vandalici che continuano a perdurare, in città infliggendo alla parte bassa dei nostri palazzi, monumenti o serrande che si affacciano sulla pubblica via un trattamento non più tollerabile”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità mentre la mozione è stata approvata con 22 voti a favore della maggioranza, della consigliera Arianna Viscogliosi del Gruppo Misto e del consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione, dieci i voti contrari del Pd, M5S, Rosso Verdi e voto presente non votante per la consigliera Lodi Gruppo Misto.

 

Mozione 2023/87: “Richiesta permessi blu aree disabili”, atto presentato dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo. Si legge nell’atto: “Considerata la richiesta, da parte di Genova Parcheggi, della patente di guida quale requisito anche per i non vedenti per ottenere il permesso di sosta nelle Blu Aree e appreso che per il rinnovo del contrassegno disabili permanente - CUDE (Contrassegno unificato disabili europeo) il Comune di Genova richiede, non un autocertificazione ma il certificato del medico curante (a pagamento) ossia il modello C4 (DGR 138/2015) che confermi il persistere delle condizioni sanitarie che hanno dato luogo al rilascio anche per gli invalidi permanenti non rivedibili”, con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta: “Ad attivarsi nei confronti di Genova Parcheggi affinchè le persone in possesso di CUDE, ma non titolari di patente di guida, possano richiedere il permesso quali residenti in zone Bluarea; all’atto del rinnovo del CUDE non venga richiesto il certificato medico per gli invalidi permanenti”.

Sulla stessa è stato presentato un ordine del giorno dal consigliere dem Alberto Pandolfo che impegna sindaco e Giunta: “A rendersi protagonista di un confronto attivo con il concessionario Sistema Parcheggi Park Vittoria e il gestore Apcoa per rendere gratuita la sosta per gli utenti disabili muniti di CUDE, così come avviene nel sistema di sosta regimentato da Genova Parcheggi”.

L’assessore Campora ha dato parere favorevole all’ordine del giorno e alla mozione che viene votata con il seguente testo: “Previo approfondimento tecnico o sentita la consulta disabili a valutare, anche mediante convocazione di apposita commissione consiliare, la fattibilità delle proposte che seguono: le persone in possesso di CUDE, ma non titolari di patente di guida, possano richiedere il permesso quali residenti in zone Bluarea; all’atto del rinnovo del CUDE non venga richiesto il certificato medico per gli invalidi permanenti”.

L’ordine del giorno e la mozione sono stati approvati all’unanimità

 

Mozione 2024/83: “Fontanelle in città”, atto presentato dal consigliere di FdI Francesco De Benedictis. Scrive il consigliere: “Considerato che nel marzo 2019 il Secolo XIX riportava dati del Comune secondo i quali le fontanelle pubbliche in città erano 838, di cui circa 50 chiuse su disposizione della Asl 3 dopo che si erano registrati valori di piombo oltre i limiti e altre 50/60 fontanelle erano state “piombate”, cioè chiuse, perché presentavano problemi di perdite d’acqua di difficile soluzione” con questa mozione s’impegna sindaco e Giunta: “A relazionare sulla situazione delle fontanelle pubbliche, sul loro numero, sulla loro efficienza e, in coerenza con quanto già approvato con la mozione del 2022, aumentare il numero delle fontanelle per rendere un vero e proprio servizio di sollievo ai cittadini, ai turisti e anche ai tanti animali domestici che sono portati in giro per la nostra città”.

Sulla stessa è stato presentato un ordine del giorno dal consigliere della Lega Fabio Ariotti che impegna sindaco e Giunta: “A prevedere il ripristino della fontanella presente nella nuova area giochi in Via Cravasco” e tre emendamenti dai consiglieri della lista RossoVerde, accettati dal proponente.

L’assessore Avvenente ha dato, a nome della Giunta, parere favorevole all’ordine del giorno e alla mozione entrambi approvati all’unanimità.

 

La mozione 2024/38: “Istituzione di "biblioteche dei semi" nelle biblioteche comunali genovesi”, atto presentato da Francesca Ghio della lista RossoVerde è stata rinviata in accordo con la proponente.

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno, alle 17.35 si è chiuso il Consiglio comunale, ricordando che la seduta di martedì 8 ottobre si svolgerà regolarmente.

Ultimo aggiornamento: 01/10/2024