Consiglio comunale del 14 dicembre

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14/12/2021
palazzo tursi facciata

Approvato il piano di derattizzazione straordinario per la zona di San Fruttuoso

Roberto Bordi, Tiziana Lanuti

Alle ore 14 il consiglio comunale di martedì 14 dicembre si è aperto con la discussione dei seguenti articoli 54, interrogazioni a risposta immediata:

 

Il consigliere Maurizio Amorfini (Lega Salvini Premier) chiede notizie in merito alla proposta avanzata da Confesercenti circa la realizzazione di un trenino elettrico per spostarsi in città.

Risponde l’assessore Paola Bordilli: “E’ una proposta condivisa e il trenino è un progetto che da tempo Confesercenti aveva presentato all’Amministrazione. E’ fra le priorità della viabilità del Piano Caruggi, uno dei dieci assi di cui è composto il piano e che condivido con il mio collega Matteo Campora. Stiamo lavorando per il reperimento dei finanziamenti in modo da realizzarlo in tempi brevi: ci piace il progetto, ci piace il layout del trenino e ringrazio sia Confesercenti sia le altre organizzazioni che collaborano con noi sul tema centro storico”.

 

Alessandro Terrile (Pd) e Stefano Giordano (M5S) ripropongono la questione degli 80 profughi minori non accompagnati ospitati a Genova. Entrambi chiedono informazioni sul perché risiedono in albergo senza alcun accesso all’assistenza sociale e sanitaria e quali sono le loro attuali condizioni di vita.

Risponde l’assessore Lorenza Rosso: “Il numero dei minori non accompagnati sul nostro territorio è cresciuto negli anni ed oggi è un problema emergenziale: nel 2019 erano 231, 188 nel 2020 e oggi sono 338.

Nei primi mesi sei mesi del 2021 ne sono arrivati 133 per arrivare al totale, al 13 dicembre, di 338.

Noi abbiamo 183 posti in strutture specificatamente dedicate ai minori stranieri non accompagnati e queste non sono attualmente sufficienti a garantire una risposta adeguata alla escalation degli arrivi.

Ad oggi i minori presenti in albergo sul territorio del Comune di Genova sono 73 e il loro numero è in costante mutazione: ad ogni posto disponibile in struttura viene effettuato un immediato inserimento del minore, partendo dai maggiormente vulnerabili. Questo fenomeno, dell’arrivo di minori non accompagnati, è, in questi ultimi mesi, all'attenzione di tutti grandi e piccoli comuni italiani: il 15 novembre l’Anci, in una nota indirizzata al Ministero dell'Interno, ha evidenziato tutti gli aspetti problematici del caso e come il fenomeno non sia più gestibile con i soli strumenti e le risorse messe a disposizione delle amministrazioni locali. Sarà quindi convocato, a breve, un tavolo di confronto tra Anci e Ministero dell'Interno proprio su questo aspetto.

Questa problematica è stata affrontata in un primo incontro interistituzionale, sulle problematiche dei minori in condizioni di fragilità e sui minori stranieri non accompagnati, convocato dal sindaco il 22 ottobre scorso, sentito il consigliere delegato alle politiche sociali Mario Baroni ed alla presenza di tutti gli enti istituzionali: Direzione  delle Politiche Sociali del Comune di Genova, presidente del Tribunale per i Minorenni,  Procuratore Capo della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Genova, Presidente della Quarta Sezione, che è quella del diritto di famiglia del tribunale di Genova,  vice Questore di Genova.  

Quindi il dialogo in merito ai minori stranieri non accompagnati che si trovano sul nostro territorio è costante con le istituzioni e, in particolare, con il presidente del Tribunale per i Minorenni e con il Prefetto.

Questo flusso di arrivi ha cominciato ad essere molto importante nei mesi di luglio/agosto 2021. Da settembre 2021 gli uffici della Direzione politiche sociali hanno avviato un dialogo con gli enti del terzo settore al fine di trovare soluzioni utili all'apertura e alla gestione di strutture emergenziali temporanee, per evitare il ricorso a strutture alberghiere.

Purtroppo non c'è stata una risposta positiva da parte del terzo settore,  anche in relazione alla complessità e onerosità della gestione di minori stranieri non accompagnati: non hanno potuto fornire proposte di gestione temporanea di strutture emergenziali

Ad oggi, la somma prevista dal sistema di accoglienza nazionale per la presa in carico dei minori stranieri non accompagnati è di 70 euro per minore al giorno.

L’assenza di offerta da parte del terzo settore ha portato alla ricerca di soluzioni alternative e di collaborazione tra pubblico e privato. Sono state analizzate tutta una serie di strutture di proprietà pubblica, attraverso la collaborazione della direzione patrimonio, che potessero essere messe a disposizione degli enti del terzo settore: Villa San Teodoro, la ex scuola Garaventa, l’Ostello di via Costanzi, via Calamandrei, ex istituto Coronata.

Abbiamo predisposto un piano operativo così organizzato:

Ostello, la struttura è stata predisposta per l'apertura e nella giornata di martedì 7 dicembre ed è stato attivato. Sono previsti, inizialmente, 20 posti e altri 10 inserimenti successivi.

La seconda struttura è la casetta, con ingresso autonomo, dell’Istituto Emiliani, Padri Somaschi a Nervi che l'hanno messa a disposizione: sono previsti otto posti letto.

Appartamenti zona Principe: l’ipotesi è l’inserimento dei neo maggiorenni con progetti di autonomia, in corso di dialogo per organizzare l'accoglienza di 20 neo maggiorenni,  perché molti di questi ragazzi dichiarano di avere 17 anni ma sono comunque più grandi e, quindi, bisogna anche fare una distinzione tra questi minori. Si prevede, nel mese di gennaio 2022,  l'accoglienza di questi 20 neo maggiorenni.

Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati emersi sul territorio e inseriti in strutture alberghiere, è bene precisare che è stata attivata fin da subito la presa in carico del minore da parte dei servizi sociali con questi passi: subito interviene l’ufficio cittadini senza territorio con servizio di emergenza sociale, cui segue l'immediata segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni con contestuale richiesta di nomina di tutore. Il giorno successivo all'inserimento in albergo gli educatori del centro servizi famiglia, in forza all’equipe dell'area minori stranieri non accompagnati, eseguono un primo colloquio conoscitivo con ausilio di un mediatore culturale.

Terzo passo: gli assistenti sociali predispongono le richieste di permesso per il minore presso l'ufficio immigrazione della Questura di Genova. Tutti i ragazzi sono in attesa di esito di regolarizzazione del permesso di soggiorno perché tutte le domande sono state avviate.

il quarto problema è il vestiario, come è stato evidenziato, e l’ufficio cittadini senza territorio ha provveduto ad attuare una raccolta di vestiario e, quindi, vengono forniti regolarmente ai ragazzi abiti adeguati anche alla stagione. Sempre lo stesso istituto provvede all'acquisto di abbigliamento intimo e altri generi di indumenti di prima necessità.

Per ogni spostamento e accompagnamento in città, i ragazzi possono usufruire dei biglietti Amt acquistati sempre dall'ufficio cittadini senza territorio.

Ogni giorno gli educatori effettuano il giro degli alberghi per parlare con i  ragazzi e monitorano costantemente la situazione, anche grazie al contatto diretto con gli albergatori.

Accertati alcuni problemi di tipo sanitario, i ragazzi vengono accompagnati al pronto soccorso degli ospedali cittadini  e ricevono l'assistenza necessaria, inclusi eventuali farmaci prescritti, dei quali si fa carico il Comune.

Nella giornata di venerdì 3 dicembre c’è stato un incontro a cui hanno partecipato, tra gli altri, la commissione welfare presieduta dal consigliere delegato Mario Baroni, l’Anci e il direttore del sistema SAI nazionale, al fine di trattare questa questione.

In particolare sono coinvolte maggiormente le città del Centro-Nord come Bologna, Milano Torino, Firenze e Genova: anche nelle altre città si è dovuto ricorrere al sistema dell’accoglienza alberghiera.

E’ stato predisposto un programma di tamponi e vaccinazione dei ragazzi oggi in albergo, che si sono concluse ieri, lunedì 13. Il presupposto è stato la creazione di un cronoprogramma di incontri individuali per ogni ragazzo, con la spiegazione del significato del consenso informato e della vaccinazione stessa.

A coloro che entrano nelle strutture viene fatto un tampone: martedì 7 presso Villa Bombrini sono stati fatti 40 tamponi con somministrazione successiva della vaccinazione e così oggi  tutti e 73 minori hanno avuto la vaccinazione, con prima il tampone”.

 

Dopo aver richiamato diverse iniziative consiliari nelle quali si denunciava lo stato di grave criticità in cui versa lo stadio Luigi Ferraris a Marassi, il consigliere Luigi Grillo (Forza Italia) chiede informazioni circa l’entità degli interventi necessari. Conclude dicendo: a chi faranno capo i relativi oneri?

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “Sappiamo che lo stadio ha parecchie criticità ma ricordo, solo per fare un esempio, che la società Luigi Ferraris, che ha in gestione lo stadio e ha l’onere della manutenzione straordinaria e ordinaria, ha proceduto alla sistemazione dei bagni, dell’impianto di illuminazione e impermeabilizzazione della tribuna.

Ci sono altri lavori già preventivati e concordati con i nostri uffici ma, questo, è un momento di transizione per le nostre squadre calcistiche: abbiamo già avuto contatti con la nuova proprietà del Genoa e stiamo parlando, da tempo, anche con la proprietà della Sampdoria per quanto riguarda il progetto più ampio di riqualificazione dello stadio.

Nei mesi scorsi c’è stato anche un interessamento del credito sportivo.

Proseguiremo certamente su questa strada per portare il progetto a compimento”.

 

L’interrogazione del consigliere Carmelo Cassibba (Vince Genova) ha per oggetto il tema della sicurezza degli attraversamenti pedonali. In particolare quello di Via Cadighiara, all’altezza dell’impianto semaforico.

Risponde l’assessore Matteo Campora: “Purtroppo quel tratto di strada necessiterebbe dell’abbattimento di due palazzi per allargare la strada che, in certi punti, è larga solo due metri e mezzo. La situazione è poi complicata dai comportamenti inadeguati e dalla violazione delle norme del Codice della Strada.

E’ presente la segnaletica del limite di velocità a 30 Km/h e della presenza di pedoni ed è anche abbastanza evidente.

Con la Polizia Locale stiamo ragionando sulla installazione di telecamere come deterrente e controllo della velocità”.

 

Il consigliere Gianni Crivello (Lista Crivello) chiede un aggiornamento circa l’iter seguito dall’Amministrazione per intitolare un luogo significativo della nostra città a Gino Strada, fondatore di Emergency, la Onlus che opera in tutto il mondo per la cura e l’assistenza delle vittime di guerra.

Risponde l’assessore Massimo Nicolò: “Noi riconosciamo il valore di Gino Strada, l’unico problema è trovare una via o una piazza che siano degne di questa intitolazione.

Ben venga questa intitolazione, vogliamo solo individuare una strada e appena individuata invieremo in Prefettura la richiesta di autorizzazione all’intitolazione perché, come lei sa, per le intitolazioni prima dei 10 anni dalla scomparsa serve l’autorizzazione della Prefettura. Ma confermo che ci sarà una intitolazione a Gino Strada”.

 

L’impianto della Sciorba, oltre ad ospitare importanti eventi sportivi, è sede di attività ricreative pomeridiane e serali dei ragazzi della Valbisagno. Il consigliere Francesco De Benedictis (Fratelli d’Italia) chiede che venga potenziato l’impianto di illuminazione per consentire loro di svolgere l’attività sportiva in piena sicurezza.

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “La società My Sport ci ha comunicato che si è rotto il generatore. Il Comune ha contattato Enel per chiedere un allaccio temporaneo e siamo in attesa di risposta. Ne approfitto per ricordare che stiamo valutando l’ipotesi di rinegoziazione del contratto di gestione e, in base a questo, dovrà essere realizzata una nuova cabina elettrica, da parte del gestore, e il trasformatore è già stato ordinato, a prescindere dalla rinegoziazione del contratto: questo dovrebbe migliorare tutta la situazione illuminotecnica dell’impianto”.

 

Il consigliere Luca Pirondini (M5S) chiede le ragioni alla base del ritardo dei lavori di ricostruzione del mercato di Piazza Tre Ponti a Sampierdarena che avrebbero dovuto concludersi nel maggio dello scorso anno.

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “Si sono rese necessarie delle variazioni importanti al progetto in corso d’opera, poi ci sono stati problemi legati al Covid: anche ora vi sono delle maestranze in quarantena e la ditta, che non è del nostro territorio ma individuata in base ad evidenza pubblica, non provvede alla sostituzione degli operai.

Sono state anche necessarie delle integrazioni finanziarie, perché questa è un’opera che era stata inserita nei finanziamenti del Patto per la città del 2016 e noi l’abbiamo portato avanti.

Avevamo detto che il termine dei lavori era il 30 novembre perché così era indicato nel contratto: questo aveva già subito delle proroghe, per i motivi sopra esposti, e la ditta ha chiesto una ulteriore proroga fino al 22 febbraio, che non abbiamo concesso.

Ho incontrato il responsabile della ditta al quale ho detto che non siamo contenti, ho negato la proroga e questo prevede l’applicazione di penali.

Vorrei aggiungere: siamo consapevoli dei disagi che il cantiere ha portato ai mercatali, insieme con l’assessore Paola Bordilli li abbiamo incontrati e predisposto un piano di indennizzi, che sono già stati erogati.

Posso dire che, certamente, nel giro di pochi mesi, questo cantiere dovrà essere concluso”.

 

Lo stazionamento permanente dei mezzi dell’azienda di igiene urbana Amiu in una zona sottostante il ponte di Via Caprera, adiacente a Via Chighizola, ha sottratto 10 posteggi ai residenti. La consigliera Maria Rosa Rossetti (Lega Salvini Premier) chiede perché sia stata presa questa decisione.

Risponde l’assessore Matteo Campora: “Questa è una situazione provvisoria determinata dalla presenza del luna park. Infatti, fino a quando non ci sarà il nuovo sistema di conferimento, i mezzi piccoli che effettuano servizio a Borgoratti e San Martino hanno bisogno del trasferimento dal piccolo al grande.

Questo avveniva a piazzale Kennedy ma, vista l’indisponibilità, si è dovuto cercare un altro spazio provvisorio per eseguire questa operazione, che è necessaria.

In seguito alla sua interrogazione ho chiesto ad Amiu di verificare se ci fosse un’altra area provvisoria più lontana dalle case, anche se a Levante non ce ne sono molte, che sostituisca piazzale Kennedy fino al 21 gennaio. Spero si possa trovare una alternativa e mi rendo conto, con dispiacere, del disagio creato”.

 

Fare luce sulle ragioni della scarsa illuminazione della palestra della scuola Diaz alla Foce è l’oggetto dell’interrogazione di Mauro Avvenente (Italia Viva). Il consigliere sottolinea che su otto fonti luminose ne funzionano solo due.

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “Le confermo che i lavori si sono conclusi negli ultimi giorni”.

 

Dopo la trattazione degli articoli 54 – interrogazioni a risposta immediata – alle ore 15 si apre il Consiglio Comunale. Con 37 consiglieri presenti all’appello nominale la seduta è valida.

Prima della trattazione delle pratiche iscritte all’ordine del giorno, il presidente Bertorello legge e pone in votazione due ordini del giorno fuori sacco.

 

Il primo ordine del giorno fuori sacco riguarda l’obbligo di mascherine in corso Italia e Boccadasse.

 

PREMESSO

che con ordinanza 2021-342 del 2 dicembre 2021 il sindaco di Genova ha disposto dal 3 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022 l’obbligo di indossare nei luoghi all’aperto i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine) nei seguenti luoghi del territorio comunale:

1. Nel centro storico e nel centro città;

2. In via Sestri;

3. Nei mercatini natalizi, nei mercati rionali e nelle fiere.

CONSIDERATO

che in occasione delle festività natalizie si registrerà nella zona del litorale di Levante (piazza Rossetti, corso Marconi, corso Italia e Boccadasse) un intenso afflusso di pubblico con possibilità di transiti ravvicinati e costanti di numerose persone, che potrebbero venire tra loro in contatto, con difficoltà a garantire il distanziamento interpersonale, come peraltro si è già verificato nello scorso fine settimana.

RITENUTA

la necessità di estendere – almeno nei giorni di sabato, domenica e negli altri giorni festivi l’ambito di applicazione della citata ordinanza al litorale di Levante, e in particolare a piazza Rossetti, corso Quadrio, corso Italia e tutto il borgo di Boccadasse:

SI IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA

ad estendere al litorale di Levante (piazza Rossetti, corso Marconi, corso Italia e

Boccadasse) l’ambito di applicazione dell’ordinanza 2021-342 che obbliga l’utilizzo dei

dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine), almeno nei giorni di sabato,

domenica e negli altri giorni festivi.

 

L’ordine del giorno fuori sacco viene approvato all’unanimità.

 

Il secondo ordine del giorno fuori sacco, proposto dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, ha per oggetto la predisposizione di un protocollo operativo per la prevenzione del rischio di incidenti nel Porto di Genova.

 

VISTA

l’abrogazione della norma (Decreto 293/2001), che disciplinava l’obbligo di redazione, da parte delle Autorità Portuali, del Rapporto di Sicurezza per valutare in termini cumulativi (rispetto a tutte le attività a rischio nei porti) il rischio di incidente industriale.

CONSIDERATO CHE

nonostante la suddetta novità normativa, nel porto di Genova sono presenti industrie e attività di per sé soggette alla normativa Seveso, come pure sostanze pericolose sulle navi che vi attraccano e che sono potenzialmente associabili alle numerose collisioni che avvengono nei porti.

VISTO CHE

secondo il Rapporto dello European Maritime Safety Agency, nel quinquennio 2011-2014, il 42% degli incidenti che hanno visto coinvolte navi mercantili, traghetti, petroliere, bulk passeggeri è avvenuto in acque ristrette e specie nelle acque portuali. Rispetto a questa percentuale, già significativa, occorre specificare che un 27% di incidenti avviene in acque costiere sotto le 12 miglia, sovente negli spazi dove le navi in attesa di ormeggio danno fonda alle ancore e dove comunque si sviluppa la fase iniziale o quella finale delle manovre che la nave compie per entrare o uscire dal porto.

VISTO CHE

il Nuovo Rapporto dello European Maritime Safety Agency conferma come quasi il 50% degli incidenti sono avvenuti, nel periodo 2014-2019, nelle fasi di arrivo, ancoraggio e partenza delle navi, quindi pur riducendosi gli incidenti in termini assoluti, le aree portuali restano a rischio, soprattutto quelle che vedono presenze di trasporto di merci e sostanze pericolose, attività classificate Seveso, presenze militari quindi obiettivi sensibili.

VISTO lo Studio del National Cargo Bureau Inspection Safety Initiative, ente americano

autorizzato per l’ispezione e la verifica della classe dei container per certificare la loro conformità alle normative internazionali sulle merci pericolose, su numerosi container non dichiarati regolarmente che creano un gravissimo rischio per la sicurezza della navigazione.

CONSIDERATO CHE

secondo lo studio del National Cargo Bureau Inspection Safety Initiative I carichi di merci pericolose non dichiarate o dichiarate in modo errato (DG) sono responsabili di un numero crescente di incidenti da navi portacontainer: solo nel 2019 sono stati registrati nove grandi incendi di navi da carico e le statistiche mostrano che sono le navi più grandi ad essere più colpite;

Tragicamente, molti di questi incendi hanno causato perdite di vite umane e danni significativi alla nave e al carico;

Le statistiche del TT Club, uno dei principali fornitori di assicurazioni per il settore dei trasporti e della logistica internazionale, suggeriscono che, in media, una nave portacontainer è coinvolta in un incendio importante ogni 60 giorni. Le navi portacontainer stanno diventando più grandi;

La capacità di carico individuale è aumentata di oltre il 1500% dalla fine degli anni '60 e la le navi più grandi hanno ora la capacità di trasportare più di 23mila TEU (unità equivalente di venti piedi).

CONSIDERATO CHE un maggior numero di container a bordo equivale a maggiori possibilità che una nave sia esposta a una DG non dichiarato o dichiarato in modo scorretto e le navi più grandi che trasportano più merci rappresentano un maggiore accumulo di rischi, come dimostrano incidenti come la Maersk Hona.

CONSIDERATO CHE l’applicazione di sistemi informatici specifici oggi consentirebbe di

adempiere alle prescrizioni delle normative sulla sicurezza dei lavoratori e, in particolare,

all’abrogato Decreto sopra citato.

CONSIDERATO CHE il Decreto 293/2001 abrogato definiva non solo procedure e documenti da attivare ma anche indirizzi tecnici sulle informazioni necessarie sia per radiografare il rischio incidentale nel porto e come prevenirlo ma anche per pianificare la gestione della eventuale emergenza.

VISTO CHE in realtà il vero motivo dell’abrogazione del Decreto 293/2001 è palesemente

contenuto negli atti preparatori al D. Lgs. 105/2015 (attuazione Direttiva Seveso III): “al fine di non gravare di ulteriori oneri i gestori delle infrastrutture portuali nazionali, provocando effetti distorsivi del mercato anche rispetto ai competitors europei”.

CONSIDERATO CHE uno studio recentissimo del sistema Agenzie Regionale Protezione

dell’Ambiente (ARPA) e Corpo Nazionale Vigili del Fuoco (nota 1) così conclude: “Con

l'abrogazione del Decreto Ministeriale n° 293 del 6 maggio 2001 è venuto meno l'obbligo di redazione del Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale si configura una possibile vacatio legis" che potrebbe portare ad una gestione non ottima di un'eventuale emergenza portuale soprattutto in caso di incidente rilevante proveniente da uno stabilimento Seveso o dalle sostanze pericolose presenti a qualsiasi titolo in ambito portuale tra cui si ricordano anche le condotte attualmente escluse dall’ambito di applicazione della Seveso III”;

VISTO CHE il Comitato europeo delle regioni della UE in un parere recentissimo (30 giugno 2017), sulla riqualificazione delle città portuali e delle aree portuali, ha affermato in premessa che:

“tra le raccomandazioni che propone alle Istituzioni UE e agli stati membri c’è quella relativa alla: “valutazione dei rischi e di gestione della sicurezza che siano di aiuto per i lavoratori sono della massima importanza per la continuità operativa dei porti. I porti dell’UE e le zone circostanti non possono permettersi di subire un danno d’immagine in questo campo”.

CONSIDERATO CHE il suddetto studio individua gli indirizzi per la redazione di un Piano di Emergenza Portuale (PEP) valido nel caso o meno di presenza di aziende Seveso e dovrà comprendere gli aspetti derivanti dallo stoccaggio, anche temporaneo, ed il trasporto di merci pericolose in ambito portuale;

VISTO CHE nell’attuale quadro costituzionale la materia dei porti rientra nella legislazione

concorrente (Stato – Regioni) e la recente riforma della legge quadro sui porti (legge 84/1994) ha confermato questa impostazione prevedendo in particolare che il Piano regolatore di sistema portuale (PRSP) sia adottato dal Comitato di Gestione della nuova Autorità di sistema portuale di intesa con i Comuni interessati territorialmente dal porto;

CONSIDERATO CHE la questione della sicurezza portuale costituisce elemento di grande

attualità vista la problematica del dislocamento depositi chimici dall'area Multedo:

SI IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA

- A sensibilizzare gli enti competenti tra cui il Comitato di coordinamento delle nuove Autorità Portuali in Liguria e il Comitato tecnico regionale ex normativa Seveso affinché venga adottato un Protocollo che preveda le modalità operative per:

1) integrare nei PRSP un Rapporto di sicurezza portuale

2) approvare un Piano di Emergenza Portuale

- a predisporre una scheda informativa per il pubblico sui contenuti dei documenti di cui ai punti 1.1. e 1.2., ai sensi della lettera b) comma 1 articolo 8 D. Lgs. 105/2015 e degli articoli 23 e 24 di questo D. Lgs.

L’ordine del giorno fuori sacco viene approvato con 33 voti favorevoli (Lega Salvini Premier, Cambiamo, Vince Genova, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Pd, Movimento 5 Stelle, Lista Crivello, Maria Josè Bruccoleri di Italia Viva, Ubaldo Santi del Gruppo Misto e Paolo Putti di Chiamami Genova) e 2 astenuti (Italia Viva).

 

DOCUMENTI PREVISIONALI E PROGRAMMATICI 2022/2024
(PRESENTAZIONE DELLA GIUNTA)

I documenti previsionali e programmatici 2022/2024 vengono presentati dall’assessore Pietro Piciocchi. La discussione sul bilancio di previsione è rinviata alla prossima seduta.

DELIBERA PROPOSTA GIUNTA AL CONSIGLIO 0513
PROPOSTA N. 80 DEL 02/12/2021

RICONOSCIMENTO DELLA LEGITTIMITÀ DEL DEBITO FUORI BILANCIO AI SENSI DELL’ART. 194, COMMA 1, LETT. A, D.LGS. 267/2000, IN ESECUZIONE DELLE SENTENZE EMESSE DALLA COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE DI GENOVA E DALLA COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DELLA LIGURIA NEI RICORSI CONTRO IL COMUNE DI GENOVA

 

La delibera viene approvata con 37 voti favorevoli (Lega Salvini Premier, Cambiamo, Vince Genova, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Pd, Movimento 5 Stelle, Lista Crivello, Italia Viva e Ubaldo Santi del Gruppo Misto) e 1 astenuto (Paolo Putti di Chiamami Genova)

DELIBERA PROPOSTA GIUNTA AL CONSIGLIO 0521
PROPOSTA N. 81 DEL 02/12/2021

RICONOSCIMENTO DELLA LEGITTIMITA' DEL DEBITO FUORI BILANCIO PER LA DEFINIZIONE E LA REGOLARIZZAZIONE DELLE PARTITE DEBITORIE IN SOSPESO TRA IL COMUNE DI GENOVA E IRETI S.P.A. INERENTI AL DEPURATORE INTERCOMUNALE A SERVIZIO DEI COMUNI DI ARENZANO, COGOLETO E GENOVA VESIMA

La delibera viene approvata all’unanimità

 

DELIBERA PROPOSTA GIUNTA AL CONSIGLIO 0533
PROPOSTA N. 82 DEL 02/12/2021
LAVORI DI SOMMA URGENZA PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL CIGLIO DI VALLE DI VIA FIORINO NEL TRATTO COMPRESO TRA I PALI I.P. COD. N. V21 E V22.
(CUP B35F21002490004 – MOGE 20901)

La delibera viene approvata all’unanimità

 

MOZIONE 0136 29/10/2021
Piano di derattizzazione straordinaria nella zona di San Fruttuoso
Atto presentato da: De Benedictis Francesco

La mozione viene approvata all’unanimità

 

MOZIONE 0137 04/11/2021
Qualità manutentiva dei parchi di Villa Rosa e Villa Doria
Atto presentato da: Avvenente Mauro, Salemi Pietro, Terrile Alessandro Luigi, Crivello Giovanni Antonio, Brusoni Marta, Gambino Antonino, Mascia Mario, Baroni Mario, Fontana Lorella, Tini Maria, Santi Ubaldo

La mozione viene approvata all’unanimità

 

INTERPELLANZA 0171 03/12/2021
Interventi manutentivi muro Via Casaccia
Atto presentato da: Giordano Stefano

Ha risposto l’assessore Matteo Campora

INTERPELLANZA 0135 07/10/2021
Progetti di promozione annuale dell’evento “Genova Sotterranea”
Atto presentato da: Rossi Davide

Ha risposto l’assessore Laura Gaggero

 

Il consiglio comunale si chiude alle ore 16.40.

 

I lavori sono stati trasmessi in diretta Facebook sulla pagina Comune di Genova - Genoa Municipality.

La registrazione della seduta sarà poi visionabile anche sul sito del Comune a questo indirizzo: http://www.comune.genova.it/servizi/sedute

Ultimo aggiornamento: 07/03/2023