Consiglio comunale del 23 novembre

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23/11/2021

La seduta si è conclusa dopo le 22 e al termine è stata approvata la delibera di variante al P.U.C. di Vesima

Roberto Bordi, Tiziana Lanuti

Alle ore 14 il consiglio comunale di martedì 23 novembre si apre con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata:

 

La prima domanda la formula il consigliere Claudio Villa (Pd) e ha per oggetto il trasferimento ad altra sede del campionato nazionale di pesca sportiva che, per la prima volta, non verrà disputato a Genova.

Risponde l’assessore Francesco Maresca: “Questo è un problema nato in seguito alla pandemia: l’impossibilità, anzi il divieto di Autorità di Sistema Portuale, di far andare i pescatori sulla diga al quale si è aggiunto il problema dei lavori di messa in sicurezza

Per i lavori, i funzionari di Autorità di Sistema Portuale ci hanno rassicurato che sono ultimati e, quindi, la diga è ora pronta per accogliere i pescatori

E’ stato superato anche il problema legato all’emergenza covid, mentre è ancora in corso il dibattito con autorità portuale per l’assunzione di responsabilità sulla incolumità circa la  permanenza dei pescatori sulla diga.

Credo che la situazione si risolverà nell’arco di due mesi”

 

La consigliera Marta Brusoni (Vince Genova) segnala con forza il degrado e la mancanza di sicurezza in cui si vive nella delegazione di Pontedecimo, con precisione nella zona denominata ‘Rimessa’. In sintesi, strade e marciapiedi non asfaltati e giochi per bambini abbandonati e fatiscenti che, nelle ore notturne, sono preda dei vandali. C’è urgenza di ripristinare una situazione decorosa e comportanti civili.

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “Confermo la disponibilità a un sopralluogo e Pontedecimo, una zona che conosco bene e dove sono in corso interventi importanti: la riqualificazione dei giardini di via Coni Zugna, nella scuola Calvino. Abbiamo recentemente licenziato le opere compensative per i lavori del Terzo Valico, a esempio.

Questo come premessa. Riguardo questo edificio,  è stato inserito nel piano triennale dei lavori delle opere pubbliche la sua demolizione e cercheremo di attuarlo al più presto”

 

Enrico Pignone (Lista Crivello) chiede alla Giunta lo stato dell’arte dell’avviso esplorativo per la manifestazione di interesse relativo all’affido in sub-concessione degli spazi e del personale del settore merci dell’aeroporto Cristoforo Colombo.

Risponde l’assessore Francesco Maresca: “ Lo sviluppo della logistica è un obiettivo importante per tutta la città e soprattutto in quelle aree che hanno maggiore necessità di vedere implementati i posti di lavoro. Ho parlato con la Società Aeroporto e, sempre nel rispetto di due amministrazioni diverse, questa manifestazione è tesa a individuare un soggetto in grado di valorizzare, sia sul piano occupazionale sia della logistica integrata ,

alcune aree dell’aeroporto che potrebbero essere, ancora di più, sviluppate in modo da creare ulteriori posti di lavoro.

Società Aeroporto mi ha comunicato alcuni punti fermi che sono stati inseriti: l’obbligo dell’impiego del personale attualmente operante presso la struttura merci in regime di distacco da Aeroporto di Genova, nel rispetto della normativa vigente.

Questa è già una garanzia per l’occupazione attuale. Inoltre, una garanzia di  normale operatività nella fascia oraria dalle 9 alle 17 nei giorni feriali, con disponibilità a effettuare servizi negli orari non coperti, previo preavviso, e un obbligo ad applicare le tariffe vettori Enia e non superiori a quelli attualmente pubblicati.

Credo che la cosa più utile da fare è attendere la fine della manifestazione d’interesse e poi calendarizzare delle commissioni consiliari per spiegare lo sviluppo dell’aeroporto di Genova: in ogni caso queste azioni vanno ad implementare il lavoro dell’aeroporto, non a diminuirlo”.

 

La consigliera Sonia Paglialunga (Fratelli d’Italia) cerca notizie circa il cantiere di piazzetta Attilio Firpo nel quartiere di Marassi, ormai abbandonato e senza neppure una cartellonistica adeguata che, tra l’altro, occupa lo spazio di almeno 10 posteggi. 

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: L’area in questione non è un cantiere di Aster ma un’area operativa di City Green Light, la società che si è aggiudicata l’appalto per la sostituzione dei corpi illuminanti in tutta Genova e viene usata come deposito.

Abbiamo sollecitato la ditta a liberare quanto prima l’area e restituire i parcheggi ai cittadini”.

 

 

Sono ancora carenti, a detta del consigliere Stefano Giordano (M5S), le informazioni relative al progetto della cabinovia dei Forti. Chiede alla Giunta di avere maggiori riscontri ed eventuali aggiornamenti.  

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “Forse non è stata compresa la natura del bando:  abbiamo pubblicato una procedura di dialogo competitivo, come normato dal Codice degli Appalti, con il quale il Comune esprime un desiderata, non ha un progetto e si rivolge al mercato aprendo una procedura di dialogo per individuare degli operatori specializzati con i quali ci confronteremo nelle diverse fasi che sono previste: dal confronto con i diversi operatori, da questo dialogo nasce il progetto che presenteremo alla Soprintendenza. Sottolineo ancora che non è il classico appalto di opera pubblica, ma uno strumento voluto dal legislatore per soluzioni complicate, come questa”

 

Buchi sulle strade e sui marciapiedi in Via Santa Zita alla Foce, nonché una fioca illuminazione, sono l’oggetto dell’interrogazione del consigliere Francesco De Benedictis (Fratelli d’Italia). Chiede se esiste un piano di intervento di manutenzione.

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “Recentemente  abbiamo affrontato questo tema con i presidenti di Municipio per decidere il piano operativo di manutenzione annuale.

Per quanto riguarda la zona oggetto dell’interrogazione il degrado è ben visibile e ci sarà la riasfaltatura. In quella zona, ma non soltanto lì, abbiamo il problema delle intercapedini che riguarda spazi di competenza dei condomini e non è semplice trovare delle forme di collaborazione con gli amministratori.

Per il potenziamento dell’illuminazione, nel contratto c’è una clausola che permette l’inserimento di nuovi punti luce: questo mi pare il caso.

La situazione è, comunque, monitorata sia da noi sia dal presidente del Municipio”

 

L’attenzione verso i cittadini disabili è un atto di civiltà assoluta. Lo rimarca con forza il consigliere Mauro Avvenente (Italia Viva) che segnala la vergognosa situazione in cui versa la zona “Risveglio di Pegli’ dove, a causa di buche e marciapiedi rotti, nonché auto in sosta selvaggia posteggiate senza riguardo, risulta impossibile accompagnare un disabile in carrozzella. Chiede interventi urgenti.

Risponde l’assessore Giorgio Viale: La prima cosa: come Polizia Locale contrastiamo tutti i comportamenti che creano problemi ai cittadini disabili in tutta Genova e abbiamo avviato una campagna volta a contrastare tutti i comportamenti come quelli evidenziati nell’interrogazione.

Questa campagna ha portato le sanzioni per violazione dei posteggi o della mobilità dei disabili dalle circa 2.000 del 2020 alle più di 3.500 di quest’anno.

Il dato più interessante è, però, che dalle 600 sanzioni per sosta e intralcio delle rampe per discesa dei disabili elevate nel del 2020,  siamo arrivati alle 1.100 comminate finora.

E’ questo denuncia la mancanza di civiltà dei cittadini che pensano di occupare degli spazi destinati ad altri cittadini portatori di disabilità.

In quell’area sono 40 le ammende comminate per occupazione delle rampe e la Polizia Locale ha già dato l’assenso all’installazione di dissuasori”

Risponde l’assessore Matteo Campora: “Voglio solo aggiungere che credo sia opportuno fare un sopralluogo per verificare con i tecnici le varie situazioni che ha segnalato: già prima di Natale, insieme con il Municipio e la Polizia Locale.

Auspico anche una maggiore sensibilizzazione verso questo tema dei cittadini genovesi”

 

Il consigliere Mario Mascia (Forza Italia) domanda quando verrà ripristinato il passo carrabile di piazza Remondini a favore degli oltre 400 residenti dei civici 2-3-4-5-6-7 e delle aziende ivi operanti.

Risponde l’assessore Matteo Campora: “L’area è stata oggetto di pedonalizzazione in quanto può essere percorsa in auto solo da persone con disabilità o con le biciclette. E questo si ritrova nella sentenza.

Poiché il super condominio ha due accessi, ma attualmente è operativo solo quello da via Lagustena, la situazione è difficile in quanto ci sono anche attività commerciali ed entrare e uscire dallo stesso varco è complicato.

Il Consiglio di Statto ha bocciato il ricorso dei condomini circa la possibilità di accedere da piazza Remondini.

Credo sia doveroso riprendere in mano il dossier di piazza Remondini, in modo da approfondire questa problematica coinvolgendo anche l’Avvocatura per capire se si può trovare una nuova disciplina e poi cercare una soluzione per contemperare le necessità dei condomini senza andare a stravolgere quanto fatto per la rigenerazione urbana della zona”

 

I lavori del mercato Tre Ponti di Sampierdarena si concluderanno entro il mese in corso come promesso dalla Giunta? Lo chiede il consigliere Alberto Pandolfo (Pd) che si fa portavoce dei commercianti e dei residenti della zona.

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “ I lavori procedono verso la conclusione e il termine è fissato, inderogabilmente, per il 30 novembre. In caso contrario andrà in penale. Ma siamo confidenti che non ce ne sarà bisogno". 

 

Dopo la trattazione degli articoli 54 – interrogazioni a risposta immediata – alle ore 15 si apre il consiglio comunale.

 

Con 37 consiglieri presenti all’appello nominale la seduta è valida.

 

Prima di passare alla trattazione dei documenti iscritti all’ordine del giorno, vengono letti dal presidente Federico Bertorello e votati due ordini del giorno fuori sacco.

 

Il primo riguarda le carenze di organico dei Vigili del Fuoco di Genova e della Liguria.

PREMESSO che le carenze di organico dei Vigili del Fuoco in Liguria sono così rilevanti da mettere a rischio la qualità del servizio e la salute dei lavoratori.

TENUTO CONTO che secondo le stime elaborate dalle organizzazioni sindacali in Liguria mancano 130 Vigili del Fuoco, di cui 86 solo a Genova.

CONSTATATO che le recenti assunzioni rischiano di non coprire i posti vacanti a seguito dei pensionamenti.

PRESO ATTO che i Vigili del fuoco della Liguria sono costretti ai doppi turni e agli straordinari, a rinunciare alle ferie o al riposo psicofisico per non lasciare scoperti i turni del servizio di soccorso che, a causa del dissesto idrogeologico della Regione Liguria dei cambiamenti climatici, sono diventati sempre più frequenti e intensi.

CONSIDERATO che risulterebbero in attesa di autorizzazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero per la Pubblica Amministrazione circa 800 assunzioni già finanziate e inoltre 250 idonei risulterebbero in attesa di assunzione grazie alla proroga della graduatoria prevista nel Decreto Incendi nonché la procedura di stabilizzazione del personale volontario del C.N.VV.F.

CONSIDERATO altresì che è in atto l’assunzione tramite la procedura di stabilizzazione del personale volontario del C.N.VV.F.

RITENUTO necessario intervenire tempestivamente per colmare le carenze di organico dei Vigili del Fuoco di Genova e della Liguria

RITENUTO altresì che risulta prioritaria l’apertura della nuova sede dei VV.F. nel Levante genovese

SI IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA

ad attivarsi presso Regione Liguria e presso il Governo affinché sia posta in essere agni azione volta a colmare nel più breve tempo possibile le carenze di organico dei Vigili del Fuoco di Genova e della Liguria.

Approvato all’unanimità

Il secondo ordine del giorno fuori sacco ha ad oggetto l’assistenza alloggiativa alle donne vittime di violenza.

CONSIDERATO che per celebrare la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne un obiettivo urgente è arrivare a garantire una abitazione alle donne che hanno avuto il coraggio di denunciare il compagno violento.

TENUTO conto che la questione dell'emergenza abitativa per le donne vittime di violenza è stata sempre messa in evidenza dai Centri Antiviolenza genovesi.

RILEVATO che nel 2018 un dato statistico, infatti, metteva in evidenza che in Italia ben 6 milioni 700mila donne e bambini sono vittime di violenza tra le mura di casa, e se si confronta questo numero con la percentuale del (solo) 7%, che rappresenta la cifra di questi crimini che viene processata, si può facilmente comprendere come quello abitativo sia un problema molto sentito dalle donne vittime di maltrattamenti, soprattutto dopo la avvenuta denuncia.

TENUTO CONTO che  dal  primo febbraio del 2018 è stata pubblicata la legge n. 4, che statuisce che chi viene condannato per una serie di reati che rientrano nel più ampio genere di violenza familiare (quali incesto, maltrattamenti, omicidio anche preterintenzionale, lesioni, sequestro di persona e violenza sessuale) decade dalla relativa assegnazione dell’alloggio di residenza pubblica e che tal caso, le altre persone conviventi non perdono il diritto di abitazione e subentrano nella titolarità del contratto.

CONSIDERATO che spesso le case rifugio e le case accoglienza che ospitano nell'emergenza le donne maltrattate, non possono in molti casi dimetterle per mancanza di soluzioni abitative e registrano spesso una situazione di esaurimento dei posti e l'impossibilità di potere procedere a nuove accoglienze.

RILEVATO che serve un'assunzione di responsabilità immediata da parte dei Sindaci che sono chiamati a provvedere anche attraverso l’utilizzo dei beni confiscati, che, si ricorda, sono a pieno titolo parte del patrimonio di edilizia residenziale del Comune.

SI IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA

ad attivarsi al fine di garantire adeguata assistenza alloggiativa:

1) alle donne, unitamente ai loro figli minori, che vengono a trovarsi nella necessità, adeguatamente documentata dagli operatori dei Centri antiviolenza e/o dagli operatori comunali, di abbandonare il proprio ambiente familiare e abitativo, in quanto vittime di violenze e abusi sessuali fisici o psicologici e che si trovano nell'impossibilità di rientrare nell'abitazione originaria, dovrebbero avvalersi di una riserva di alloggi;

2) alle donne che concludono un percorso presso le case rifugio o accoglienza.

Approvato all’unanimità

                                                
DELIBERA PROPOSTA GIUNTA AL CONSIGLIO 0230
PROPOSTA N. 39 DEL 20/05/2021

ADOZIONE DI VARIANTE AL PUC, AI SENSI DELL’ART. 44 DELLA L.R. 36/1997, PER L’INTRODUZIONE DELLA DISCIPLINA “AR-PA-6” DELLE NORME DI CONFORMITÀ, DA APPLICARSI IN SPECIFICHE AREE COMPRESE NELL’AMBITO AR-PA, APPOSITAMENTE PERIMETRATE NELL’ASSETTO URBANISTICO, SITE IN LOCALITÀ VESIMA – MUNCIPIO VII – PONENTE

Vengono presentate due richieste di sospensiva della delibera da parte dei gruppi consiliari del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle.

Questo il testo della richiesta di sospensiva del Partito Democratico.

CONSIDERATO CHE

nell’ambito della procedura di scoping cui è stato sottoposto il Rapporto ambientale preliminare sono emerse, tra le altre, le sotto indicate criticità:

  • Il Dipartimento Ambiente e Protezione Civile della Regione Liguria ha richiesto di definire il contributo che la variante garantisce al raggiungimento degli obiettivi della SNSS/SRSS, al fine di verificare il livello di sostenibilità delle modifiche adottate, tenendo in particolare considerazione che consentire nuova residenza in un ambito di presidio ambientale risulta essere una scelta che, in assenza di adeguate mitigazioni e compensazioni, comporta impatti negativi in termini di consumo di risorse ambientali, consumo di suolo etc.;
  • Il Dipartimento Ambiente e Protezione Civile della Regione, in merito alla possibilità che la strategia adottata dalla variante in esame possa essere utilizzata per altri ambiti del Comune di Genova, ha dichiarato che un approccio per singole varianti contrasta con gli obiettivi della direttiva comunitaria 2001/42 sulla VAS;
  • Il Settore Assetto del Territorio della Regione, anche alla luce degli esiti del sopralluogo effettuato, rileva forti perplessità rispetto agli inevitabili adeguamenti ai tratti stradali esistenti (la cui ubicazione non è stata allegata alla documentazione trasmessa) che, pur consentiti dalle norme del PdBm andranno ad interessare aree classificate a molto alta, alta e media suscettività al dissesto e, pertanto, potrebbero condizionare a medio-lungo termine la stabilità dei versanti, causando possibili fenomeni di dissesto;
  • Nell’area di Vesima, già attraversata dall’autostrada A10 Genova-Ventimiglia, è prevista la realizzazione di un nuovo tratto autostradale denominato “Gronda”; riguardo questa infrastruttura, nel Rapporto ambientale preliminare si afferma che, eccetto la riqualificazione degli edifici esistenti, gli edifici residenziali che verranno costruiti ricadranno all’esterno della fascia di pertinenza acustica, ma non è stato presentato un elaborato grafico che permetta di verificare l’interferenza dell’autostrada in progetto nelle varie fasi di cantierizzazione con gli obiettivi della Variante;
  • Il settore Urbanistica della Regione, rispetto all’obiettivo perseguito dal vigente regime ISMA CPA del PTCP, di mantenimento (MA) dell’insediamento di carattere sparso (IS) e di salvaguardia dei corridoi paesaggistici (CPA) rileva che l’ipotesi di atterraggio dell’edificabilità per la residenza libera espressa dall’ambito in specifiche aree di concentrazione (n° 8 aree, identificate con le lettere da A ad H, per un’estensione complessiva di mq 54.422), determina in esse densità edilizie che eccedono i limiti di consistenza dell’insediamento sparso (IS), risultando più proprie di un assetto di tipo diffuso (ID);
  • La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova e la Provincia di La Spezia, nel ricordare che il SOI dovrà contenere il piano agronomico e di presidio che individui tutti gli interventi necessari al recupero dell’intera area e correlarli all’insediamento delle nuove attività tramite la stipula di una specifica convenzione della durata di un arco temporale sufficiente a dimostrare e garantire la sua conclusione e soprattutto il suo mantenimento nel tempo, esplicita il parere che i 20 anni proposti dalla delibera siano troppo pochi;
  • La Soprintendenza segnala che il sito possiede un eccezionale valore ambientale e paesaggistico meritevole di conservazione, connotato da numerosi edifici classificati come elementi storico artistici ad emergenza testimoniale ed estetica rilevante, nonché alcuni percorsi storici e un sistema di muretti a secco, che dovranno essere mantenuti in quanto elementi che caratterizzano l’identità paesaggistica di Vesima, e a tal proposito ritiene necessario prevedere un censimento di tali elementi e la programmazione degli interventi di restauro che dovranno essere, seppur in linea con le norme vigenti in materia di risparmio energetico, antisismica… rispettosi delle tipologie tradizionali, prevedendo interventi e materiali che non modifichino le caratteristiche esistenti di terreni ed edifici.

RICORDATO CHE

  • Il decreto istitutivo le strategie nazionali di sviluppo sostenibile indica in quadro di riferimento per le valutazioni ambientali; tali strategie debbono essere definite coerentemente ai diversi livelli territoriali, attraverso la partecipazione dei cittadini e delle loro associazioni, in rappresentanza delle diverse istanze e assicurano la dissociazione tra la crescita economica ed il suo impatto sull’ambiente, il rispetto delle condizioni di stabilità ecologica, la salvaguardia della biodiversità ed il soddisfacimento dei requisiti sociali connessi allo sviluppo delle potenzialità individuali quali presupposti necessari per la crescita della competitività e dell’occupazione;
  • La Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata con delibera della Giunta regionale n°60 del 29 gennaio 2021, analizza il posizionamento della Liguria rispetto agli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 ed evidenzia un trend costantemente negativo dal 2010 al 2019 sopra la media nazionale lungo tutta la serie storica derivante soprattutto dell’aumento nella regione di copertura di suolo e sottolinea come sia determinante rispetto a tale risultato la Città Metropolitana di Genova;
  • La SRSS individua 4 aree di azione prioritaria (Persone, Pianeta, Prosperità, Pace) e per ciascuna area individua scelte ed obiettivi strategici;
  • La direttiva comunitaria 2001/42 sulla VAS e i provvedimenti di ricezione nazionali e regionali sono stati introdotti con la finalità di valutare gli impatti cumulativi di piani e loro varianti e contrastare la frammentazione di un singolo progetto in sotto p in sotto progetti con il fine di evitare la valutazione ambientale complessiva;
  • con la Delibera di variante il Comune, in contrasto con gli obiettivi della direttiva comunitaria 2001/42 sulla VAS, pretende di introdurre una previsione normativa generale, quindi applicabile anche ad altre porzioni di territorio agricolo, che siano caratterizzate da notevole estensione della superficie aziendale, vale a dire di superficie maggiore di 10 ettari, qualora i rispettivi proprietari manifestino la volontà di aderire a tale disciplina; si introduce la possibilità di adesione alla nuova disciplina AR-PA-6 da parte di altre aziende agricole di grande estensione territoriale, in modalità singola o consociata, che dovrà necessariamente attivarsi attraverso la richiesta di apposite varianti urbanistiche, ex art. 44 L.R. 36/1997, relative all'individuazione delle specifiche porzioni di AR-PA interessate, sulle quali dovrà, altresì, essere attivata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica; in tal modo conferma l'intenzione di procedere alla frammentazione delle VAS che la disciplina comunitaria esplicitamente impone di evitare";
  • la necessità di un approfondimento delle eventuali interferenze fra le previsioni della variante e le fasce di pertinenza autostradali, valutando se del caso scelte strategiche alternative qualora vi siano criticità evidenti, è motivata, tra l'altro, dal fatto che l'onere di realizzazione di interventi di tipo passivo sulle strutture edilizie per il conseguimento di valori di pressione acustica ai recettori entro i limiti normativi ricade sui titolari di concessione edilizia rilasciata all'interno delle fasce (art. 8 del DPR 142/2004), infatti all'interno della fascia di pertinenza i limiti che l'infrastruttura deve rispettare sono quelli di fascia e non quelli della zonizzazione acustica;
  • nel Rapporto Ambientale redatto per la Valutazione Ambientale Strategica e allegato alla Delibera sono state inserite, sotto forma di successivo errata corrige, le frasi "In fase di scoping sono emerse alcune criticità relativamente agli aspetti paesaggistici e, nello specifico, alla compatibilità della variante rispetto al regime IS-MA-CPA del PTCP" e "Si propone pertanto alla Regione di provvedere all'individuazione del regime di PTCP più idoneo con riguardo alla variante proposta."; nel testo della Delibera si legge che " il rispetto della normativa del PTCP della Regione Liguria - assetto insediativo - costituisce presupposto alla realizzazione dei nuovi interventi" e nelle Prescrizioni generali contenute nella scheda AR-PA 6 si prevede il "rispetto del vigente regime di PTCP, dei criteri insediativi, delle caratteristiche morfologiche del territorio e delle esigenze di presidio ambientale"; l'evidente contraddizioni tra i testi allegati e parti integranti della delibera non consente di appurare le reali intenzioni di politica urbanistica che muovono la proposta della Giunta;
  • che la durata dell'obbligo di effettivo uso agricolo dei terreni inseriti in AR-PA 6 è strettamente connessa alla vigenza della normativa urbanistica cui sono sottoposte le aree in cui tali terreni sono collocati.

SOTTOLINEATO CHE

  • il PUC vigente propone obiettivi coerenti con gli strumenti di SNSS/SRSS;
  • il PUC vigente è stato sottoposto a procedura di VAS come previsto dalle vigenti Direttive comunitarie;
  • il PUC vigente individua, anche cartograficamente le aree di cantierizzazione della proposta "Gronda autostradale" e pertanto la Delibera potrebbe e dovrebbe prevedere, anche cartograficamente, il rispetto di distanze di 30/60 m dalle aree di cantiere per l'individuazione degli "atterraggi" dei nuovi edifici;
  • il PUC vigente contiene prescrizioni efficaci al fine di limitare il consumo di suolo e più specificamente l'incremento delle aree edificate a danno di quelle coltivabili nell'area di Vesima; sussiste invece evidente contraddizione tra quanto dichiarato dai rappresentanti della Giunta in sede di Conferenza dei servizi preventiva ed in sede di Commissione consiliare, volto a sostenere la possibilità di nuova edificazione come già sostenuta dal PUC vigente, e quanto scritto in Delibera: "Nel caso particolare dell'azienda agricola del richiedente, la grande estensione dei terreni aziendali, che costituisce un'eccezione nel contesto del territorio genovese, impedisce l'utilizzo concreto dell'Indice di Utilizzazione Insediativa, I.U.I., relativo alle funzioni residenziali, in quanto vige la limitazione, per ogni Imprenditore Agricolo Professionale, di realizzare edifici residenziali per non più di 200 mq di Superficie Agibile, articolata in una o, al massimo, due unità immobiliari"; tanto genera evidente confusione sulle reali intenzioni che la Giunta intende perseguire con la Delibera;
  • la qualifica di imprenditore agricolo professionale può essere acquisita non solo da un singolo ma anche da società di persone e capitale; l'indicazione di tale soggetto come autorizzato a richiedere nuova edificazione è connessa nel PUC vigente alla esigenza di individuare strumenti di verifica dell'uso agricolo anche attraverso le competenti strutture regionali che vigilano sull'albo degli imprenditori agricoli; la Delibera di variante non individua strumenti o strutture di verifica dell'effettivo uso agricolo del territorio.

RILEVATO INFINE CHE

  • la Delibera evidenzia un "indebolimento complessivo dei territori a vocazione agricola, avviato a partire dagli anni '50 del secolo scorso, causato dalla contrazione del numero di addetti in agricoltura, dalla riduzione delle aziende e della superficie agricola totale, nonché nell'introduzione di nuove forme di affidamento dei terreni finalizzato alla coltivazione, tramite affitto o uso gratuito", ma non fa mai cenno alla peculiarità del caso di Vesima e ai comportamenti imprenditoriali della proprietà, peraltro estesa e non frammentata;
  • nel corso della Commissione consigliare tenutasi per esaminare la delibera sono pervenute numerose testimonianze che hanno segnalato la scelta imprenditoriale della proprietà di non concedere in locazione, con contratti agrari, porzioni del territorio per cui esisteva una domanda effettiva di conduzione agricola, preferendo la stipula di contratti commerciali per residenza, anche ad equo canone;
  • la proprietà della quasi totalità delle aree che la delibera intende sottoporre a nuovo regime urbanistico era certamente nella condizione di attuare la strategia agricola più remunerativa per il territorio, ma ha preferito mantenere le aree per gran parte incolte; - l'abbandono delle aree agricole di Vesima appare conseguente all'assenza di corrette politiche di uso, salvaguardia e gestione del territorio da parte della proprietà;
  • la Delibera non conduce ad un certo uso agricolo delle aree che regima e non contiene strumenti certi di verifica, per contro certamente conduce ad aumentare il valore dell'estesa proprietà con la dotazione di nuove residenze, come attestato dalla valutazione di applicabilità del contributo straordinario di cui all'art 16 comma 4 lettera d-ter del DPR 380/2001 e s.m.i. ed al comma 6 dell'art 38 della L.R. 16/2008 e s.m.i.;
  • ad essere sostenuta non è la funzione agricola sul territorio bensì l'impresa edilizia e l'investimento immobiliare.

DENUNCIATO CHE

sulle criticità sopra indicate, i Consiglieri comunali hanno chiesto di ottenere maggiori chiarimenti ed in particolare la consegna della documentazione relativa ai pareri espressi dai vari enti nella fase preparatoria della VAS, senza ottenere sufficienti risposte e documentazione, come si può evincere dai verbali delle Commissioni consiliari;

CHIEDONO

Che sia sospesa la discussione e conseguentemente l'espressione di voto sulla DELIBERA PROPOSTA GIUNTA AL CONSIGLIO 0230 PROPOSTA N. 39 DEL 20/05/2021 ADOZIONE DI VARIANTE AL PUC, AI SENSI DELL'ART. 44 DELLA L.R. 36/1997, PER L'INTRODUZIONE DELLA DISCIPLINA "AR-PA-6" DELLE NORME DI CONFORMITÀ, DA APPLICARSI IN SPECIFICHE AREE COMPRESE NELL'AMBITO AR-PA, APPOSITAMENTE PERIMETRATE NELL'ASSETTO URBANISTICO, SITE IN LOCALITÀ VESIMA - MUNCIPIO VII - PONENTE e che:

  • siano fornite ai consiglieri documentazioni complete in merito alle criticità emerse in fase di VAS;
  • sia presentata una nuova Delibera conforme alle indicazioni e con gli obiettivi della direttiva comunitaria 2001/42 sulla VAS.

Questo il testo della richiesta di sospensiva del Movimento 5 Stelle.

PREMESSO CHE la succitata delibera non è ammissibile in quanto in contrasto ai principi ed alle norme del PUC;

CONSIDERATO CHE, non essendo la stessa ammissibile, abbiamo depositato una proposta alternativa di un Piano di Recupero Pubblico di Vesima, con il quale si intende chiedere al Comune di Genova di affrontare i fenomeni di abbandono, degrado ambientale, territoriale, fisico e demografico del territorio stesso, impiegando lo strumento del Piano Particolareggiato in attuazione del PUC vigente (in termini di Piano di Recupero del Paesaggio agrario e rurale di Vesima).

A questo fine proponiamo un Piano di Recupero di iniziativa pubblica per Vesima, in alternativa alla nuova edificazione residenziale sparsa prevista dalla variante 39/2021, in quanto la stessa è inammissibile in termini di cultura urbanistica del paesaggio e illegittima in palese contrasto con il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico) della Regione Liguria, con il carico insediativo del PUC, con il relativo cambiamento delle destinazioni d’uso da agricolo a residenziale, con i corridoi ecologici e i vincoli paesaggistici, tutti elementi violati senza ritegno.

Alla variante edilizia di Vesima del Comune (che aggraverà ancora di più i fenomeni di squilibrio e degrado territoriale), contrapponiamo lo strumento attuativo del piano particolareggiato, i cui costi pubblici di intervento potranno essere coperti con i finanziamenti del PNRR o altri finanziamenti pubblici, quindi si tratta di un Piano di recupero del paesaggio agrario-rurale storico di Vesima.

Con tale strumento urbanistico pubblico il Comune di Genova (con il concorso anche di privati) può avviare un piano di intervento per la sicurezza dei nuclei e degli insediamenti agrari di Vesima, avendo la possibilità di poter usare appropriatamente l’esproprio per pubblica utilità, perché è assolutamente impossibile, irragionevole e irrealistico che il proprietario privato delle nuove residenze a Vesima, così come proposto nella delibera, sia in grado, con le proprie forze, o voglia, o possa fare qualsiasi operazione di risanamento ambientale, paesaggistico e di messa in sicurezza del territorio di Vesima, se non relativo a scopi personali.

Le operazioni di intervento che noi proponiamo saranno mirate a dotare i nuclei e le case agricole attive di tutte quelle operazioni di cui hanno bisogno: urbanizzazioni e attrezzature, servizi primari, sistemazioni idrogeologiche, verde produttivo, risanamento ambientale, restauro delle preesistenze storiche e del paesaggio storico (nuclei agricoli esistenti e i ruderi annessi).

Lo scopo è quello di creare un nuovo ripopolamento agrario, valorizzazione del relativo paesaggio storico rurale di Vesima.

CONSIDERATO ALTRESI’ CHE tale proposta alternativa è coerente con le osservazioni generali e particolari della Soprintendenza nel metodo e nella forma come da allegato.

TENUTO CONTO CHE la nostra richiesta di sopralluogo aveva lo scopo di analizzare i contenuti della delibera ma anche di approfondire la fattibilità della nostra alternativa del piano di recupero di Vesima.

I sottoscritti consiglieri CHIEDONO che sia sospesa la discussione e conseguentemente l’espressione di voto sulla delibera, avviando un confronto tramite Commissioni dove ci sia la possibilità di illustrare la nostra proposta alternativa di un piano di recupero per Vesima in coerenza con i principi fondativi del PUC.

Sono intervenuti nella discussione Stefano Bernini (Partito Democratico), Stefano Giordano (Movimento 5 Stelle), Gianni Crivello (Lista Crivello), Cristina Lodi (Partito Democratico) e Mario Baroni (Cambiamo).

Le richieste di sospensiva, votate congiuntamente, sono respinte con 22 contrari (Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Vince Genova, Cambiamo, Forza Italia) e 16 favorevoli (Pd, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Lista Crivello e Ubaldo Santi del Gruppo Misto).

 

Sulla delibera sono stati presentati, discussi e votati 246 emendamenti: 238 presentati dal gruppo consiliare Pd, 7 dalla Lista Crivello e 1 dal gruppo consiliare Lega Salvini Premier e 37 ordini del giorno: 3 presentati dal gruppo consiliare FI, 1 dal M5S, 13 dalla Lista Crivello e 20 dal Pd.

 

Prima della votazione ha preso la parola il sindaco Marco Bucci e nel suo intervento ha ribadito l’importanza dell’approvazione della delibera definendo il progetto “un’ottima rigenerazione urbana di quella parte di città, in quanto prevede che sia portata, sulla collina di Vesima, acqua, luce, gas, Internet, protezione idrogeologica e strade: tutte cose che attualmente non ci sono”.

Inoltre ha risposto alle accuse, mosse dalla minoranza in consiglio, di cementificazione della collina sottolineando che “su una superficie di 150 ettari – pari a un milione e mezzo di metri quadri – ci sono 650 mila metri quadri sotto tutela (sono classificati dal PUC in AR-PA ‘Ambiti di riqualificazione produzione agricola’ interessati dalla Variante): su questi verranno costruiti, tra quello che già c’è e quello che sarà edificato ex novo, circa 13 mila metri quadrati, pari a un metro quadrato edificato ogni 52 metri quadri, dato che sono villette a due piani. Se li mettessimo su un solo piano sarebbe un metro quadrato edificato ogni circa 100 metri quadrati: se questo per voi è una colata di cemento vi invito a guardarvi intorno, questo è niente rispetto alla situazione di Genova e di tutte le aree attorno a Genova e anche della Liguria. Invito solo a guardare i numeri, prima di parlare di cementificazione.

Abbiamo una visione di città che stiamo mettendo in pratica giorno dopo giorno: vogliamo che sia in grado di essere sempre più ecosostenibile e lo stiamo facendo con tutti i progetti che abbiamo messo in campo. Quindi nei prossimi cinque anni Genova sarà completamente ecosostenibile per quanto riguarda il porto e nei prossimi dieci anni per tutta la città. Di questo siamo orgogliosi e credo che nessuno possa dire che non siamo la Città Metropolitana d’Italia che sta andando più veloce sull’ecosostenibilità”.

 

Al termine, alle ore 22,00 è stata votata la delibera: approvata con 23 voti favorevoli (Lega Salvini Premier, Cambiamo, Vince Genova, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Stefano Costa del Gruppo Misto) e 16 contrari (Pd, Movimento 5 Stelle, Lista Crivello, Italia Viva, Ubaldo Santi del Gruppo Misto)
 

DELIBERA PROPOSTA GIUNTA AL CONSIGLIO 0476
PROPOSTA N. 76 DEL 11/11/2021
5° ADEGUAMENTO DEL PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI 2021-2022-2023 ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 17 DEL 3 MARZO 2021 UNITAMENTE ALLA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DUP.
XIII NOTA DI VARIAZIONE AI DOCUMENTI PREVISIONALI E PROGRAMMATICI 2021-2022-2023

Rinviata
 

DELIBERA DI CONSIGLIO 0492  17/11/2021
MODIFICA DELLA COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI LIMITATAMENTE AI GRUPPI CONSILIARI LEGA SALVINI PREMIER E VINCE GENOVA

Rinviata

 

DELIBERA DI CONSIGLIO 0464  03/11/2021
RATIFICA DEL CONSIGLIO COMUNALE AI SENSI DELL’ART. 42, CO. 4, DEL T.U. D.LGS N. 267/18.08.2000
DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE N. 283 del 28.10.2021 AD OGGETTO:
”XII VARIAZIONE AI DOCUMENTI PREVISIONALI E PROGRAMMATICI 2021/2023”

Rinviata
 

INTERPELLANZA 0154 04/11/2021
Sicurezza parco di Villa Rosa
Atto presentato da: Fontana Lorella

Rinviata

INTERPELLANZA
0128 28/09/2021

Ripristino viabilità nella parte terminale di Viale Centurione Bracelli
Atto presentato da: Pirondini Luca

Rinviata
 

INTERPELLANZA 0102 23/08/2021
Intervento di riqualificazione della scuola Andersen
Atto presentato da: Crivello Giovanni Antonio, Pignone Enrico

Rinviata

INTERPELLANZA 0152 03/11/2021
Copertura assicurativa del Comune per incidenti su marciapiedi dovuti a grate di aerazione di proprietà privata
Atto presentato da: De Benedictis Francesco

Rinviata

 

Il consiglio comunale si chiude alle ore 22,15

 

I lavori sono stati trasmessi in diretta Facebook sulla pagina Comune di Genova - Genoa Municipality.

La registrazione della seduta sarà poi visionabile anche sul sito del Comune a questo indirizzo: http://www.comune.genova.it/servizi/sedute

 

 

Ultimo aggiornamento: 10/12/2021