
Tra gli argomenti discussi, la crisi di Giglio Bagnara e le opere di difesa dal mare
Il consiglio comunale si è aperto alle ore 14 con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata:
Viabilità via Val Trebbia
«Posso fornire risposte riguardo agli aspetti della pubblica incolumità e della mobilità che sono di mia competenza. Quello a cui si fa riferimento è un muro di Arte che era crollato tempo fa, la parte crollata è stata ripristinata, mentre i blocchi di cemento sono a protezione della parte di muro che non ha ceduto ed è ancora in attesa di esecuzione di lavori da parte di ARTE. Tempistiche che al momento non sono in grado di dare. Il senso unico alternato è necessario, lì i tecnici ritengono che il semaforo sia indispensabile poiché col restringimento della carreggiata non ci sono gli spazi minimi di passaggio di due vetture contemporaneamente e quindi, essendo un tratto abbastanza lungo, dove non c’è lo spazio per entrambe le carreggiate, la mobilità ha ritenuto più sicuro il semaforo. Parliamo di una strada abbastanza lunga dove le due carreggiate sono sempre garantite: solo in quel tratto non sono garantite le due carreggiate di passaggio continuo. Ciò potrebbe comportare dei rischi che giustamente le Direzioni Mobilità e Regolazione traffico non si assumono: per questo sarà mantenuto il semaforo fino a quando non verranno eseguiti i lavori di ripristino del muro con la rimozione dei blocchi di cemento atti ad per evitare l’incrocio delle vetture». È la risposta dell’assessore comunale al Trasporto pubblico e Mobilità sostenibile Sergio Gambino all’interrogazione del consigliere della Lega Alessio Bevilacqua che chiedeva “informazioni rispetto alla situazione di via Val Trebbia, dove attualmente è presente un senso unico alternato attraverso impianto semaforico”.
Crisi Giglio Bagnara
«Fare demagogia sulla pelle dei lavoratori non consente di risolvere problemi complessi che riguardano i lavoratori stessi oltre che gli assetti delle società di riferimento. Nel caso di Giglio Bagnara e Moody, sappiamo tutti che i problemi riguardano le rispettive società e, nel caso specifico di Giglio Bagnara, l’avvio della liquidazione volontaria e della procedura di licenziamento collettivo anticipata correttamente dalla proprietà. Di fronte a questa prospettiva occorre un atteggiamento costruttivo, chiedendosi cosa poter fare di concreto per garantire il futuro di queste attività e tutelare i posti di lavoro insieme alla continuità occupazionale. Proprio a questo fine ci siamo subito attivati con la Genoa Business Unit e con la convocazione fulminea, il 24 febbraio, di un primo incontro specifico su Giglio Bagnara a cui ne seguirà un altro il prossimo 10 marzo. Un incontro nel quale inizieremo a valutare le prime manifestazioni di interesse per il salvataggio di questa attività così importante per Sestri Ponente e tutta la città. Più in generale, oltre alle misure per la tutela del commercio varate in questi anni dalla Direzione e dall’assessorato competente, stiamo lavorando a una pianificazione strategica che ci consenta di favorire la prossimità e il carattere friendly del commercio, consentendo ai cittadini di avere a disposizione, a portata di mano i negozi di vicinato necessari a soddisfare i bisogni fondamentali delle persone in ognuno dei quartieri di Genova città policentrica. Questo aspetto innovativo di pianificazione risponde alla richiesta di una pianificazione strategica che finora non c’è mai stata. Infatti l’ultimo Piano Urbanistico Comunale è del 2015 e risulta ampiamente superato, oltre ad essere stato impostato su parametri diversi da quelli capaci di soddisfare davvero i cittadini, prevedendo l’insediamento qua e là di qualche supermercato. Occorre piuttosto applicare un principio di uguaglianza, senza sostenere una catena piuttosto che un’altra, provvedendo ad una pianificazione corretta che risponda sul serio ai bisogni delle persone con una rete moderna e autentica di negozi di vicinato». Lo ha detto l’assessore all’Urbanistica Mario Mascia replicando all’interrogazione del consigliere del Movimento 5 Stelle Fabio Ceraudo che chiedeva: “A seguito della recente notizia della possibile chiusura di Giglio Bagnara di via sestri si chiede alla Civica Amministrazione quali misure intenda adottare per evitare tale chiusura che rappresenterebbe un danno per l’intero quartiere e un altro passo verso la desertificazione dei negozi storici iniziata ormai da tempo. Si chiede altresì di salvaguardare i 29 dipendenti e le loro famiglie che rischiano di trovarsi senza reddito”.
Pulizia caditoie via Siffredi
«Questa richiesta mi consente di chiarire un aspetto che forse non è a tutti conosciuto, a Genova abbiamo oltre 90mila caditoie. Abbiamo riorganizzato il lavoro in modo tale che sulla totalità delle caditoie si effettui un’attività di manutenzione ordinaria almeno una volta all’anno. Certamente c’è la possibilità di fare meglio, stiamo anche organizzando un database digitale che sarà consultabile sul sito internet del Comune per verificare esattamente quando siamo intervenuti e la localizzazione di ciascuna caditoia, in modo che ciascun cittadino possa sapere se quella caditoia è stata oggetto di manutenzione, se sì quando e se no quando la manutenzione avverrà. Per quanto riguarda via Siffredi la manutenzione è stata fatta nel luglio 2024, quindi circa 6 mesi fa, e in quell’occasione, dalle verifiche che ho fatto svolgere, non erano state riscontrate particolari criticità circa il corretto drenaggio delle acque. Certamente anche in considerazione delle frequenti e recenti piogge, è possibile che queste caditoie siano nuovamente ostruite anche solo in parte, facendo sì che ne venga impedito il corretto funzionamento. Riprogrammiamo quindi la pulizia della caditoia di via Siffredi che inseriremo nell’elenco delle strade comunali da trattare con carattere prioritario, rispetto ad altre dove invece non assistiamo a particolari criticità. Questo inserimento verrà segnalato all’impresa competente e andremo anche a accertare se sussistano dei problemi di carattere strutturale del tombino, in modo da verificare il problema riguardante il corretto drenaggio: nel caso coinvolgeremo Aster, mentre se dovesse funzionare tutto regolarmente interverremo con la pulizia». È la risposta dell’assessore alle Manutenzioni Ferdinando De Fornari all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Valeriano Vacalebre che chiedeva “informazioni in merito alla pulizia delle caditoie e dei tombini cittadini con particolare riferimento alla situazione presente in via Siffredi dinanzi al civico 56 dove ormai da tempo le caditoie non ricevono più l’acqua piovana creando una situazione di disagio sia ai passanti che si servono del marciapiede sia ai residenti del civico 56 che vedono l’atrio e le cantine allagarsi ogni qualvolta piove”.
Attraversamento pedonale corso Magenta
«Facciamo un sopralluogo sul posto per vedere cosa sia possibile fare tecnicamente, anche se la soppressione dell’attraversamento pedonale era stata richiesta da alcuni cittadini e dal Municipio perché troppo vicino ad una curva, quindi con una distanza di avvistamento dell’attraversamento molto ridotta. Inoltre, esiste un altro attraversamento a 40 metri di distanza che può essere percorso con limitato disturbo per chi utilizzava il vecchio attraversamento soppresso: la sicurezza viene prima della comodità, anche se questo non vuol dire che la comodità dei cittadini non sia un criterio seguito dalla nostra Amministrazione. Ribadisco la disponibilità a partecipare a un sopralluogo per capire se vi siano le condizioni di sicurezza sufficienti per il ripristino dell’attraversamento soppresso». È la risposta dell’assessore alla Sicurezza e Mobilità sostenibile Sergio Gambino all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Nicholas Gandolfo che chiedeva “spiegazioni urgenti del perché, al termine della riasfaltatura di corso Magenta, non sia stato ripristinato l’attraversamento pedonale in corrispondenza del civico 5: l’attraversamento presente da sempre permetteva ai pedoni di passare da lato monte a lato mare e viceversa, per andare e venire dalla funicolare di S. Anna”.
Pulizia sottopassi e aree private attorno a piazza De Ferrari
«Proprio recentemente, a seguito di sollecitazioni di alcuni residenti, insieme ad AMIU è stato fatto un sopralluogo proprio nel luogo dove diceva lei e sono stati già eseguiti, e continueranno ad essere eseguiti ogni volta che sarà necessario, degli interventi di pulizia puntuale. Tuttavia, nel caso in questione siamo in presenza do una situazione strutturale che andrebbe valutata perché c’è un sottopasso che sbuca in piazza De Ferrari chiuso ormai da tantissimi anni e purtroppo, dietro le grate di questo cancello, persone prive di senso civico gettano ogni tipo di rifiuto. Ci è stato detto che non è possibile fare entrare il personale di AMIU all’interno di questo sottopasso perché ci sono delle infiltrazioni che potrebbero causare dei distacchi dell’intonaco e del soffitto, non permettendo agli operatori di poter lavorare in sicurezza. Quindi la rassicuro per quanto riguarda gli interventi puntuali che verranno fatti ogni volta che sarà necessario: anzi, se lei ha necessità di segnalare qualche situazione che necessita immediata risoluzione io oggi stesso risento i tecnici di AMIU per sollecitare loro un intervento immediato. Invece, per quanto riguarda la soluzione definitiva che afferisce quel sottopasso, è una questione un po’ più complessa e vale la pena di essere presa in considerazione in maniera pragmatica ma altrettanto strutturale». È la risposta dell’assessore comunale al Decoro e ai Centri storici Mauro Avvenente all’interrogazione del consigliere di Genova al centro – Noi moderati Lorenzo Pellerano che chiedeva “la possibilità di sollecitare un intervento di pulizia dei sottopassi e delle aree – anche private – comprese fra piazza De Ferrari, vicolo dell’Antica Accademia e vico al Monte della Pietà, volto a promuovere il decoro e la valorizzazione dell’area”.
Ascensore via Durazzo-piazza Manin
«Gli uffici mi riferiscono che il dislivello tra via Durazzo e piazza Manin non sarebbe di 80 ma di 20 metri percorribili attraverso una mattonata. Il problema non è di ordine economico, ma dalla valutazione tecnica elaborata dagli uffici dell’Unità di Progetto Grandi infrastrutture e Impianti verticali emerge che la realizzazione dell’ascensore comporterebbe un ampio disboscamento e un'interferenza con una mattonata storica. Essendoci un dislivello di soli 20 metri, i dubbi sulla realizzazione dell’opera sono di fattibilità e di utilità reale, visto che non si sa quanti utenti potrebbero utilizzarlo. Ma possiamo ragionarci, magari facendo un sopralluogo con gli ingegneri per capire se le ragioni dei cittadini richiedenti l’opera prevalgano sulle obiezioni tecniche fatte dagli uffici». Ha replicato così l’assessore alla Mobilità sostenibile Sergio Gambino all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Claudio Villa che chiedeva aggiornamenti alla Giunta “in merito alla mancata realizzazione dell’ascensore tra via Durazzo e piazza Manin si chiede, a nome dei cittadini e dei commercianti che avevano presentato centinaia di firme alla Civica Amministrazione, le motivazione di questa mancanza fondamentale per il tessuto sociale e commerciale del quartiere”.
Bandi Fondazione Teatro Carlo Felice
«Premesso che a parte il presidente il Comune di Genova non prende decisioni operative sulla Fondazione Teatro Carlo Felice, ho chiesto informazioni sui due ultimi bandi emanati dall’ente. Si tratta di una decisione presa lo scorso gennaio dal consiglio di indirizzo della Fondazione su proposta dell’attuale Sovrintendente che ha ritenuto necessario espletare due manifestazioni di interesse per incarichi a tempo determinato al fine di non lasciare un vuoto operativo nell’ente. Le due manifestazioni di interesse, la prima per l’ufficio stampa e comunicazione e la seconda circa la comunicazione e promozione delle attività artistiche della Fondazione, prevedono l’affidamento di servizi che vanno rispettivamente dal 1° aprile 2025 al 31 luglio 2026 e dal 1° aprile 2025 al 31 marzo 2027. Entrambi i servizi, come detto, verranno affidati per garantire la continuità delle attività della Fondazione». Lo ha detto l’assessore comunale alla Cultura Lorenza Rosso replicando all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico Donatella Alfonso che chiedeva: “Appreso che la Fondazione Teatro Carlo Felice – il cui sovrintendente, insieme al consiglio di indirizzo, sono in scadenza entro la fine del prossimo mese di marzo - ha emanato due bandi per manifestazioni di interesse ad incarichi a tempo determinato di ufficio stampa, comunicazione e promozione dell’attività artistica del teatro stesso, per un impegno complessivo vicino ai 250 mila euro e con la richiesta di requisiti che non sembrano adeguati agli incarichi stessi, si interrogano il vicesindaco e la Giunta se l’amministrazione comunale, a sua volta prossima al rinnovo, abbia approvato questa iniziativa e il costo relativo”.
Alle 15, con 31 presenti, si è iniziata la discussione dell’ordine del giorno, che comprendeva una delibera e due mozioni.
Prima di cominciare i lavori è stato discusso un ordine del giorno straordinario presentato da tutti i capigruppo di minoranza sul tavolo PRIS – ribaltamento a Mare Sestri Ponente, con cui s’impegna sindaco e Giunta: “Ad attivarsi nei confronti del proprio rappresentante interno al board di Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale al fine di richiedere l’apertura del tavolo Pris per il ribaltamento a mare pressoi cantieri navali di Sestri Ponente”.
L’ordine del giorno è stato respinto con 21 voti contrari della maggioranza e del consigliere Lo Grasso del Gruppo Misto e 16 a favore dell’opposizione.
Proposta di deliberazione 60: “Sostituzione del vicepresidente della “Consulta permanente sul gioco con premi in denaro, sua disciplina e indirizzi per la prevenzione della ludopatia””. Si legge nell’atto: “Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 del 28 febbraio 2012, veniva istituita, in via sperimentale, la “Consulta permanente sul gioco con premi in denaro” con il compito di studiare il fenomeno della ludopatia e le azioni preventive pertinenti, di formulare proposte alla Civica Amministrazione, nonché di definire alcuni indirizzi fondamentali da proporre al Consiglio Comunale per l’attività amministrativa in relazione al contrasto della piaga della ludopatia e del degrado economico e sociale”, il Consiglio comunale delibera: “Di nominare la consigliera Francesca Ghio quale Vicepresidente Consulta permanente sul gioco con premi in denaro, sua disciplina e indirizzi per la prevenzione della ludopatia, in sostituzione del dimissionario consigliere Simone D’Angelo, fino al termine del mandato elettivo”.
La delibera è stata approvata all’unanimità. Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.
Mozione 2024/111: “Mareggiate sul litorale genovese – Opere di difesa dal mare”, presentata dal consigliere di Forza Italia Paolo Aimè. La mozione prende spunto dal fatto che: “In caso di condizioni meteorologiche avverse, il nostro litorale costiero è esposto alla furia del mare, che ciò avviene ormai ciclicamente, e che ogni volta i danni sono ingentissimi; considerato che l’Amministrazione Comunale nella VI Variazione ai Documenti Previsionali e Programmatici 2014/2026 ha destinato la somma di euro 161.137,60 come avanzo accantonato – settore realizzatore 330 – per “Attività di studio e progettazione di interventi per la mitigazione del rischio e il miglioramento della salvaguardia ambientale e fruibilità del litorale costiero di Genova” e “prendendo spunto, ad esempio, da un caso specifico, eclatante ed emblematico, quello di Voltri e della Passeggiata Roberto Bruzzone, per il quale l’Associazione Utri Mare, dopo l’ennesima devastazione, ha favorito incontri di concerto con tecnici esperti e con gli abitanti che vivono e lavorano da sempre in quei luoghi subendo la forza delle mareggiate, e costretti ad una difficile convivenza con tutti i problemi, economici e di sicurezza, che ne derivano” e tenuto conto che le opere di difesa dal mare per loro natura necessitano di ingenti risorse finanziarie provenienti da Fondi Europei, Regionali, Ministeriali”, con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta: “A farsi parte attiva e fattiva per l’istituzione del suddetto Tavolo Tecnico Permanente, ed a farlo in modo sistematico e continuativo, favorendo il coordinamento e la partecipazione di ogni componente che possa dare il proprio contributo in termini di esperienza, capacità e conoscenza, in modo da trovare prima possibile una soluzione ad un problema così annoso e fronteggiare ogni futura situazione critica con mezzi e sistemi di protezione adeguati di difesa dal mare. Ad azionare e ricercare scrupolosamente tutti i possibili canali di finanziamento provenienti da Fondi Economici e Risorse Finanziarie di varia natura, locali, regionali, nazionali e comunitari, al fine di impiegarli per le opere di difesa dal mare da realizzare e costruire nei litorali di Ponente e Levante della città di Genova”.
Sulla stessa sono stati presentati sei ordini del giorno. Due presentati dal consigliere Filippo Bruzzone della lista Rosso Verde: il primo sulla diga soffolta presso la linea di costa di Voltri con cui impegna sindaco e Giunta: “A procedere, rispettando gli equilibri di bilancio, a inserire l'intervento in oggetto nella documentazione programmatica di cui sopra; a farsi parte attiva affinché si possa illustrare la progettualità nel suo complesso della nuova passeggiata di Voltri con le apposite misure di difesa a mare entro il mese di marzo 2025”, il secondo sulla diga soffolta presso la Marinella di Nervi con cui impegna sindaco e Giunta: “A farsi parte attiva affinché si possa illustrare la progettualità in trattazione nel suo complesso, ad iniziare dall’utilità dell’opera nonché le sue finalità, entro il mese di marzo 2025”. Il terzo a firma del consigliere Nicholas Gandolfo di FdI sui lavori di riprofilature e ripascimenti strutturali in vista della nuova stagione balneare con cui impegna sindaco e Giunta: “Ad attivarsi affinché si possano realizzare i ripascimenti strutturali nel minor tempo possibile e ad effettuare un'analisi approfondita del litorale genovese tramite un confronto diretto con i Municipi interessati; a predisporre i lavori di riprofilature e ripascimenti perché si possa iniziare al meglio la stagione balneare con le spiagge inclusive "Genova sea inclusion" pronte”.
Gli ultimi tre ordini del giorno sono stati presentati dalla dem Rita Bruzzone: con cui impegna sindaco e Giunta: “a valutare la necessità di avviare una interlocuzione con Adsp e Regione Liguria al fine di trovare la soluzione idonee ambientali per delle difese a mare del litorale di Voltri esattamente come accade per le dighe soffolte nel Levante. Di riattivare il Tavolo esistente per la valutazione dei progetti e dei contributi di tutti i soggetti coinvolti e che operano sul litorale”, “A valutare con i propri Uffici la necessità di intervenire sia per quanto riguarda l’impianto fognario condominiale (3 associazioni di Levante, Bar Fuori Rotta e Comune di Genova per il servizio igienico pubblico) degli utenti per la riapertura di quell’unico servizio pubblico a disposizione”, “A valutare la necessità di attivare tutti i processi manutentivi e di ripascimento della Spiaggia al fine di consentire anche per quest’anno l’avvio di questo importante progetto”.
Il vicesindaco Pietro Piciocchi ha dato parere favorevole a nome della Giunta all’ordine del giorno di Gandolfo e agli ultimi due ordini del giorno della consigliera Rita Bruzzone. Parere contrario per i due ordini del giorno del consigliere Bruzzone e del quarto ordine del giorno a firma della consigliera dem Rita Bruzzone.
Gli ordini del giorno con parere contrario della Giunta sono stati respinti con 21voti contrari della maggioranza e del consigliere Lo Grasso del Gruppo Misto e 16 a favore dell’opposizione. Gli ordini del giorno con parere favorevole della Giunta sono stati approvati all’unanimità.
La mozione è stato approvato con 20 voti della maggioranza e del consigliere Lo Grasso del Gruppo Misto. Il resto dell’opposizione si è astenuta.
Mozione 2025/15: “Rincari energia e ripercussioni su impianti sportive”, atto presentato dalla consigliera del Gruppo Misto Cristina Lodi. Si legge nell’atto: “Premesso che in Italia il costo dell’energia sta aumentando e che la stessa Confartigianato Liguria ha lanciato un segnale d’allerta relativo all’incremento dei costi energetici che sta colpendo le imprese, in particolare gli impianti sportivi. Visto che per le piscine pubbliche in particolar modo la situazione si sta facendo piuttosto critica, con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta: “A farsi parte attiva presso il Governo affinché metta in campo strategie specifiche e strutturali, affinché i rincari di energia elettrica e gas, ripercuotendosi direttamente sui costi delle imprese, non diventino letali a causa del divario competitivo con gli altri paesi europei. Ad attivare un tavolo di lavoro comunale con i gestori di impianti e le associazioni di categoria al fine di immaginare anche azioni locali mirate”.
Sulla stessa sono stati presentati due ordini del giorno: il primo a firma della consigliera Tiziana Notarnicola di Forza Italia con cui impegna sindaco e Giunta: “A promuovere la creazione di partenariati pubblico-privati per l'implementazione di progetti di efficientamento energetico e la sostenibilità economica, coinvolgendo aziende e investitori nel settore delle energie rinnovabili per finanziare tali progetti allo scopo di ridurre i costi energetici per gli impianti sportivi e contribuire alla transizione ecologica del territorio a promuovere la collaborazione tra il Comune, le università locali e i centri di ricerca per sviluppare soluzioni innovative nel campo dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili applicabili agli impianti sportivi”.
Il secondo presentato dal consigliere Chicco Veroli di Vince Genova con cui impegna sindaco e Giunta: “Istituire un tavolo di lavoro con Regione Liguria affinché si valuti l'opportunità di costituire un fondo di garanzia a cui possano accedere le società sportive che vogliono ricorrere al credito bancario per interventi di efficientamento e/o revamping degli impianti; avviare un percorso istituzionale con Regione e Governo al fine di valutare l'opportunità di investimenti per interventi sulle strutture, allo scopo di renderle più efficienti e prevenire così future crisi dovute ai costi dell'energia; studiare la creazione di CER (comunità energetiche rinnovabili) anche sfruttando le superfici delle strutture sportive nell'ottica di promuovere la sostenibilità ambientale e l'innovazione energetica a livello locale, con benefici per i gestori e la Comunità; istituire un tavolo inter-istituzionale permanente di confronto sulla gestione degli impianti sportivi di proprietà del Comune, che affronti la questione costi energetici ma anche le altre tematiche rilevanti (tariffe impianti sportivi comunali, manutenzioni, richiedere ai gestori degli impianti genovesi la documentazione per un confronto tra i costi sostenuti nell'ultimo periodo e quelli ante aumenti, e valutare, in attesa della realizzazione di quanto sopra, la possibilità di un contributo per far fronte a questa nuova emergenza”.
L’assessore Bianchi ha espresso, a nome della Giunta, parere favorevole agli ordini del giorno e alla mozione che sono stati approvati all’unanimità.
Esauriti i punti all’ordine del giorno, alle 17.18 si è chiuso il Consiglio comunale.