Alcune domande poste dai consiglieri alla giunta: i controlli del green pass sui mezzi pubblici, la sicurezza del territorio, cantieri in città
Alle ore 14 il consiglio comunale di martedì 7 dicembre si è aperto con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata:
La realizzazione del Terzo Valico comporta, tra l’altro, il transito di camion carichi di smarino lungo le strade della Valbisagno. Ne passeranno 50 al giorno per un totale di 3.700 passaggi. Il consigliere Claudio Villa (Pd) chiede chiarimenti sul rispetto delle condizioni di sicurezza per i residenti.
Risponde l’assessore Matteo Campora: “La questione a cui fa riferimento riguarda il riavvio dei lavori del nodo di Genova e, confermo, che nella cava vi è una ditta che tratterrà lo smarino: il Comune di Genova non ha competenza diretta ma solo autorizzativa, ma certamente non ci si può sottrarre ad un approfondimento di tutte le questioni che riguardano il territorio.
Ho chiesto le prime informazioni a Cociv, soggetto che gestisce i lavori sul tronco di Genova,
sulla stazione Brignole dove verrà creata una galleria sotterranea: vi sono già anche state rimostranze dei cittadini per i rumori.
Ho chiesto dei camion: sarebbero 2-3 ogni ora, quindi un numero esiguo. Sono state effettuate delle indagini sulla natura dei materiali di scavo ed è emerso che non contengono amianto e sono conformi a quanto indicato nella tabella 1, allegato 5, titolo V, parte IV del D.lgs. 152, quindi si tratta di materiale non pericoloso per la salute delle persone.
Per il passaggio dei camion verranno usate tutte le cautele di monitoraggio ambientale e di mitigazione del disagio.
Poiché, a oggi, non ho ancora tutte le informazioni e poiché all’interno dei Municipio abbiamo attivato un tavolo per le emissioni che provengono da quella zona per rispondere alle lamentele dei cittadini, propongo di convocare una commissione consiliare, presente il presidente del Municipio, per approfondire, con i titolari della Società che dovrà gestire questo trasporto”.
I consiglieri Fabio Ariotti (Lega Salvini Premier) ed Enrico Pignone (Lista Crivello) chiedono entrambi lumi sul servizio tamponi erogato dalle farmacie comunali a favore dei dipendenti comunali e delle aziende partecipate.
Risponde l’assessore Massimo Nicolò: “Ad oggi sono disponibili per i tamponi calmierati: la farmacia comunale Burlando, lunedì e mercoledì dalle 15,30 alle 19,30 e il venerdì dalle 17,30 alle 19,30; la farmacia Quinto, martedì, giovedì e sabato dalle 17,30 alle 19,30 e quella del Cep, martedì e venerdì dalle 15,30 alle 19,30. Inoltre, al Teatro della Gioventù in via Cesarea, tutti i giorni dalle 8,30 alle 19,00.
Credo che questa sia stata una risposta doverosa a quei cittadini no vax che non vogliono in alcun modo vaccinarsi: il Comune va incontro a questa esigenza e abbiamo dimostrato una certa apertura verso questo problema ma ci sembra che sia importante per i dipendenti poter fare i tamponi nel pomeriggio così da poter andare a lavorare il mattino dopo, senza perdere ore di lavoro”.
Risponde l’assessore Matteo Campora: “Vorrei sottolineare che siamo una delle poche città d’Italia, se non l’unica, a fornire questo servizio di tamponi a prezzo scontato per i dipendenti del Comune e delle partecipate.
Dico questo perché non era un obbligo farlo, ma ci è stato chiesto da tutti i sindacati e abbiamo aggiunto anche la farmacia del Cep.
Specifico anche che le farmacie comunali non devono, però, rimetterci economicamente.
La nostra è, comunque, una best practice su questo tema”.
Il ricambio d’aria è fondamentale per la riduzione del contagio da Covid 19, sottolinea il consigliere Francesco De Benedictis (Fratelli d’Italia). Ma, soprattutto sulla metropolitana, questa disposizione a tutela dei passeggeri viene spesso disattesa. Maggiore attenzione alle regole anti-contagio e un minor affollamento dei mezzi pubblici sono alla base della prevenzione della diffusione del virus.
Risponde l’assessore Matteo Campora: “Una risposta è già arrivata dal Governo con l’obbligo del green pass sui mezzi.
Le multe sono di competenza delle forze dell’ordine, ad Amt spetta il controllo e i controlli sono stati fatti ovunque: da Nervi a Pontedecimo.
Tutti i cittadini vengono multati se sprovvisti di green pass, senza alcuna differenza.
Circa l’affollamento sui mezzi pubblici, Amt mi ha comunicato che nella settimana dal 22 al 29 novembre l’affollamento sui bus è stato maggiore superiore all’80 per cento su 200 corse
rispetto a un totale di 27 mila. Sulla metro l’affollamento è minore dell’80%.
Ci sono senz’altro linee molto affollate: 7, 34, 18 ad esempio e ho dato indicazione ad Amt di aumentarne la frequenza.
I bus escono con i finestrini aperti ma poiché non sono bloccati, vi sono dei passeggeri che magari li richiudono.
I controlli non possono essere fatti in altro modo che a campione e con la presenza delle forze dell’ordine, come avviene in tutta Italia, altrimenti si fermerebbe tutto il traffico.
Stiamo procedendo con le modalità delle altre grandi città, ad esempio Milano e Torino, con le quali siamo in contatto”.
Fabio Ceraudo (Movimento 5 Stelle) è decisamente contrario all’eventuale insediamento dell’autoparco per i mezzi pesanti nell’area di Fondega Sud a Multedo, un quartiere che continua a subire pesanti servitù. Chiede chiarimenti in merito.
Risponde l’assessore Francesco Maresca: “Su quell’area non vi è nessuno progetto ma le confermo che stiamo dialogando con le altre autorità competenti per trovare un altro autoparco per Genova, perché libereremo la città dal traffico pesante. Magari non lo faremo totalmente, però almeno parzialmente e daremo anche un ristoro agli autotrasportatori che purtroppo, a volte, si trovano in coda all'interno dell'autorità portuale per molte ore senza avere servizi adeguati. Anche se non vi è un progetto su quell’area, confermo che, per il momento, ci è molto utile. A Genova non vi sono molte aree ma vorremmo trovarne una che possa essere utile anche per alcune operazioni che si possono fare già all’interno dell’autoparco: vorremmo un autoparco che non sia solo un parcheggio ma che si possa unire a tutti i processi portuali.
Certamente, una volta individuata l’area, ci saranno gli indennizzi per i cittadini.
Insieme con Autorità Portuale parleremo anche del varco di Ponente, la cui apertura riteniamo importante perché libererebbe l’accesso al porto da parte degli autotrasportatori.
Quindi, in sintesi, io vorrei inserire il progetto autoparco in un contesto molto più ampio di digitalizzazione e di liberazione dei varchi doganali di quelle operazioni che possono essere fatte anche prima dell’ingresso nel porto, senza intasare la viabilità ordinaria di quelle aree cittadine che più risentono dei carichi del porto.
Chiaramente una delle caratteristiche principali che dovrà avere questa area è la vicinanza all’autostrada. Infine, confermo che in questo momento non vi è nessun progetto sull’area oggetto dell’interrogazione”
Il bagno autopulente posto presso i posteggi dei taxi alla Stazione FS di Piazza Principe lascia alquanto perplesso il consigliere Carmelo Cassibba (Vince Genova) che, infatti, chiede spiegazioni alla Giunta.
Risponde l’assessore Matteo Campora: “La presenza dei bagni pubblici per la città è importante per tutte le persone, soprattutto per chi lavora in strada come autisti Amt e dei taxi, per esempio.
Come giunta, con la collaborazione del consigliere Gambino, abbiamo fatto una mappatura di questi bagni e abbiamo visto che quelli autopulenti sono spesso rotti e nella programmazione dei lavori per il prossimo anno, le posso già dire che dieci di questi saranno sostituiti da quelli normali.
Per il servizio igienico a cui lei faceva riferimento, le confermo che sarà completamente rifatto e trasformato in servizio igienico normale già nei primi mesi del 2022, proprio per l’importanza che riveste, vista la sua posizione, vicino alla stazione di Piazza Principe”
Le recenti piogge, neppure così copiose, hanno comportato importanti infiltrazioni negli edifici di Forte Quezzi (Biscione) a Marassi. La consigliera Sonia Paglialunga (Lega Salvini Premier) chiede se l’amministrazione ha già messo a calendario i lavori necessari per ovviare a questo grave inconveniente.
Risponde l’assessore Matteo Campora: “Proprio recentemente mi sono recato nella zona del Biscione, oggetto della sua interrogazione.
Riguardo la sua richiesta, l’ingegnere Francioli ha comunicato che sono stati eseguiti interventi di somma urgenza nel 2014 dalla direzione Opere Idrauliche realizzati con reti paramassi. Opera che è stata, successivamente, oggetto di pulizia da parte di Aster nel 2015 e lo scorso anno la direzione, oltre a far eseguire la pulizia, aveva anche arretrato la griglia, così da aumentare il volume di trattenuta e, negli anni precedenti, la stessa direzione aveva realizzato un tratto di rete bianca nella parte superiore di via Loria, per limitare la quantità di acqua che si riversava dal versante sulla strada.
Viene eseguita, periodicamente, la pulizia del canale di gronda come se fosse un rivo ma è necessario intervenire con delle opere di messa in sicurezza più definitive.
Anche il degrado del verde è un problema, in quanto rami e tronchi vengono trasportati a valle: sottolineo che non sono tutti terreni comunali, molti sono privati.
Procederemo alla messa in sicurezza della zona nei primi mesi del 2022: occorre un approccio integrato per risolvere questa criticità, tra manutenzione ed opere di messa in sicurezza dei versanti”
Non è la prima volta che il consigliere Alberto Pandolfo (Pd) interroga la Giunta sulla infinita presenza di cantieri stradali lungo le principali arterie della città, con notevoli disagi alla mobilità cittadina, non solo nelle ore di punta. Pandolfo chiede una pianificazione dei lavori stradali che tenga conto del traffico cittadino.
Risponde l’assessore Matteo Campora: “Poiché le questioni sono molte, le dico che abbiamo qualche cantiere in meno, ad esempio quello del Bisagno. Ci sono, certamente, delle opere frutto di una mancata manutenzione ed è venuto meno anche lo smart working causato dalla pandemia che lasciava a casa le persone, generando meno traffico.
Condivido che ci debba essere un monitoraggio sui cantieri per intervenire con dei correttivi. Invito tutti a usare di più i mezzi pubblici per far diminuire il traffico in città”.
Non è la prima volta che il consigliere Alberto Pandolfo (Pd) interroga la Giunta sulla infinita presenza di cantieri stradali lungo le principali arterie della città, con notevoli disagi alla mobilità cittadina, non solo nelle ore di punta. Pandolfo chiede una pianificazione dei lavori stradali che tenga conto del traffico cittadino.
Risponde l’assessore Matteo Campora: “Poiché le questioni sono molte, le dico che abbiamo qualche cantiere in meno, ad esempio quello del Bisagno. Ci sono, certamente, delle opere frutto di una mancata manutenzione ed è venuto meno anche lo smart working causato dalla pandemia che lasciava a casa le persone, generando meno traffico.
Condivido che ci debba essere un monitoraggio sui cantieri per intervenire con dei correttivi. Invito tutti a usare di più i mezzi pubblici per far diminuire il traffico in città”.
Dopo la discussione degli articoli 54 – interrogazioni a risposta immediata – alle ore 15 si apre il Consiglio Comunale. Con 37 consiglieri presenti all’appello nominale la seduta è valida.
Prima di passare alla trattazione degli atti previsti all’ordine del giorno, viene letto dal presidente Federico Bertorello e votato un ordine del giorno fuori sacco riguardante l’emergenza Covid e l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto in alcune aree della città:
Premesso che
La pandemia da Covid 19 è nuovamente in crescita, nonostante i comportamenti virtuosi delle persone, i vaccinati in continuo aumento, condizioni indispensabili per un ritorno alla normalità, alle attività lavorative, con una ripresa dell’economia, che potrebbe essere messa a rischio, anche in Italia, come già sta succedendo in molti Paesi europei.
Considerato che
La variante sudafricana, molto contagiosa e trasmissibile, si sta diffondendo con le sue 32 mutazioni, e ha costretto Germania, Austria, Olanda ed altri Stati ad intervenire con provvedimenti restrittivi che pensavamo fossero ormai definitivamente superati.
Tenuto conto che
L’obiettivo di tutti è quello di evitare nuove diffusioni di massa del virus, di limitare i rischi per le persone deboli, per la saturazione degli ospedali a discapito delle possibilità di cura di altre patologie, per non vanificare gli sforzi dei medici e di tutto il personale sanitario e per non dover ritornare alla didattica a distanza con ricadute sulle attività commerciali e l’occupazione.
Considerato inoltre che
Il virus si diffonde maggiormente in ambiti ristretti e chiusi, in condizioni di assembramenti all’aperto, con mancato rispetto del distanziamento, molti Comuni italiani come: Arezzo, Firenze, Verona, Aosta, Padova, Milano, Bologna, Bergamo, Brescia, Padova, Pesaro, Aosta, Jesolo, Vicenza, Monza e Como, hanno deciso di attivare un’iniziativa preventiva di contenimento, con l’obbligo di mascherina all’aperto, mentre Roma e Firenze stanno valutando, ritengono, correttamente, che nel periodo delle festività natalizie, aumenteranno le iniziative che richiamano grandi quantità di persone, si creeranno assembramenti difficilmente controllabili e, conseguentemente, si avrà un naturale aumento del rischio.
Impegna il sindaco e la giunta:
-a salvaguardare la salute delle persone e l’economia della città, introducendo nuovamente l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, nei mercatini natalizi, nelle vie dello shopping, nelle iniziative commerciali su piazze, nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, in una fase in cui le presenze fuori casa e l’afflusso di turisti potrebbero elevare ulteriormente la crescita di malati da Covid;
-a sollecitare agli enti preposti un’ulteriore comunicazione mirata verso la comunità genovese affinché si consolidi la campagna di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini non vaccinati e per il richiamo della terza dose.
L’ordine del giorno viene approvato con 35 voti favorevoli e un astenuto (Stefano Anzalone di Cambiamo).
DELIBERA PROPOSTA GIUNTA AL CONSIGLIO 0525
PROPOSTA N. 78 DEL 02.12.2021
RICONOSCIMENTO DELLA LEGITTIMITÀ DEL DEBITO FUORI BILANCIO AI SENSI DELL’ART. 194, COMMA 1, LETT. A, D. LGS. 267/2000, IN ESECUZIONE DI SENTENZE
La delibera viene approvata con 34 voti favorevoli (Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Vince Genova, Cambiamo, Forza Italia, Partito Democratico, Italia Viva, Lista Crivello e Ubaldo Santi del Gruppo Misto) e 6 astenuti (Movimento 5 Stelle e Paolo Putti di Chiamami Genova)
MOZIONE 0126 30/09/2021
Organizzazione di raduni internazionali di vespisti a Genova e istituzione di un Museo della Vespa
Atto presentato da: Mascia Mario, Fontana Lorella, Grillo Guido, Costa Stefano, Rossi Davide, Amorfini Maurizio, Paglialunga Sonia, Ariotti Fabio, Brusoni Marta, Campanella Alberto
La mozione viene approvata all’unanimità
MOZIONE 0132 14/10/2021
Strutture sociali residenziali per minori situate sul territorio del Comune di Genova
Atto presentato da: Lodi Cristina, Terrile Alessandro Luigi, Bernini Stefano, Pandolfo Alberto, Villa Claudio
Prima della votazione prende la parola il sindaco Marco Bucci:
“Intervengo nella discussione relativa alle strutture sociali residenziali per minori per fare due commenti su ciò che scrivono i giornali e di ciò che si dice in Aula.
Punto primo. Siamo arrivati che il budget per il sociale era di 43 milioni di euro l’anno, che oggi sono 64-65 milioni. Vuol dire più del 50% di aumento e credo che bisognerebbe dare atto di questo risultato.
Punto secondo: i contributi alle famiglie che adottano i minori. Ebbene, questi contributi sono stati quasi raddoppiati rispetto all’anno scorso. Ho sentito dire in Aula che non c’è stato nessun incremento: invito chi l’ha detto ad andare a vedere i numeri, avendo firmato io delle delibere di Giunta dove si parla chiaramente di aumento.
Punto terzo: negli ultimi 5-6 mesi c’è stato un notevole incremento del numero di minori a Genova. Non solo la Città, anche le organizzazioni che si occupano di accoglienza dei minori non sono pronte. Non si è ancora capito il motivo di questo grande afflusso di minori, un problema che vogliamo risolvere mettendo in piedi delle realtà che siano in grado di accogliere stabilmente queste persone, che resteranno ancora per qualche settimana in albergo. Dire che il Comune non si occupa di minori, quando sono accadute le cose che ho appena detto, significa sovvertire la realtà e fare delle polemiche strumentali: un atteggiamento e comportamento che rifiutiamo dal principio alla fine”.
La mozione viene approvata all’unanimità
MOZIONE 0142 16/11/2021
Repressione fenomeno degrado sociale nel quartiere di Marassi, in Piazza Firpo
Atto presentato da: Campanella Alberto
La mozione viene approvata con 22 voti favorevoli (Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Vince Genova, Forza Italia e Cambiamo), 1 contrario (Paolo Putti di Chiamami Genova), 11 astenuti (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Lista Crivello e Ubaldo Santi del Gruppo Misto) e 1 presente non votante (Maria Tini del Movimento 5 Stelle).
MOZIONE 0143 16/11/2021
Aree disponibili per insediamenti produttivi
Atto presentato da: Crivello Giovanni Antonio, Bruccoleri Mariajosè, Pignone Enrico
Prima della votazione, interviene il sindaco Marco Bucci:
“Approfitto di questa mozione per dire che ci sono moltissime richieste di aziende che sono venute e che vogliono venire a Genova. A breve faremo uscire un rapporto per dire quante ne sono arrivate: parliamo di un numero superiore a 1.000, con un effetto molto importante per quanto riguarda l’occupazione. Aggiungo che abbiamo due file digitali con l’elenco completo delle aree di proprietà del Comune e di quelle di proprietà dei privati, e a questo vi proposito faccio notare che a Genova c’è un’area di grandissime dimensioni che, in funzione di un Accordo di Programma, prevede 2.200 posti di lavoro su un milione e 200mila metri quadrati. Ma quest’area impiega solamente 950 persone, per cui ritengo che l’Accordo di Programma sia stato violato, ripeto, violato dall’azienda. Di conseguenza è opportuno che la parte di quest’area su cui attualmente non lavora nessuno, pari ad almeno 500mila metri quadrati su un totale di 1,2 milioni e di estrema importanza per la città, venga destinata alla produzione. Ecco perché, se nelle prossime settimane non sarà presentato dall’azienda un piano industriale che preveda di ritornare a 2.200 posti di lavoro, l’area in questione deve essere utilizzata per ulteriori impieghi con cui dare lavoro ai genovesi. Come sindaco ritengo assolutamente inaccettabile che un’area così importante non venga utilizzata per produrre una ricaduta economica ed occupazionale per la città, e siamo tutti d’accordo su questo. Ritengo opportuno sottolinearlo adesso in quanto Genova ha urgente bisogno di aree, soprattutto quando sono vicine all’acqua. Ciò non toglie però che vogliamo favorire la produzione di acciaio a Genova, che riteniamo assolutamente indispensabile. Vogliamo che l’azienda vada avanti e possa scegliere il tipo di aree e ciò che le serve per l’occupazione, ma il resto destiniamolo ad altri posti di lavoro”.
La mozione viene approvata all’unanimità
INTERPELLANZA 0168 25/11/2021
Interventi manutentivi relativi al Cimitero Torbella
Atto presentato da: Giordano Stefano
Ha risposto l’assessore Massimo Nicolò
INTERPELLANZA 0149 28/10/2021
Pesca su diga foranea
Atto presentato da: Rossi Davide
Ha risposto l’assessore Francesco Maresca
INTERPELLANZA 0157 08/11/2021
Intensificazione distribuzione mangime antifecondativo ai piccioni e interventi tempestivi in Salita Battistine
Atto presentato da: De Benedictis Francesco
Ha risposto l’assessore Matteo Campora
INTERPELLANZA 0147 28/10/2021
Criticità in Val Varenna
Atto presentato da: Terrile Alessandro Luigi, Lodi Cristina
Ha risposto l’assessore Matteo Campora
Il consiglio comunale si chiude alle ore 17.45
I lavori sono stati trasmessi in diretta Facebook sulla pagina Comune di Genova - Genoa Municipality
La registrazione della seduta sarà poi visionabile anche sul sito del Comune a questo indirizzo: http://www.comune.genova.it/servizi/sedute