Osservato un minuto di silenzio in Sala Rossa in memoria delle vittime civili dell'eccidio di Bucha e della guerra in Ucraina
Alle ore 14 il consiglio comunale di martedì 5 aprile si è aperto con la discussione dei seguenti articoli 54, interrogazioni a risposta immediata:
E’ la consigliera Cristina Lodi (PD) a formulare la prima domanda alla Giunta. Oggetto del quesito lo stato di manutenzione di molte strade della Valbisagno dove, tra l’altro, il prossimo maggio transiterà il Giro d’Italia.
Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “Queste situazioni sono già all’attenzione dell’Amministrazione a prescindere dal Giro d’Italia. In particolar modo per quanto riguarda la frana di via Trensasco, abbiamo già notificato l’ingiunzione al privato che deve intervenire sul fronte franoso. Si tratta di un lavoro che quota 500.000 euro e, naturalmente, non potrà essere fatto in tempo per il Giro d’Italia, ma gli organizzatori hanno valutato percorribile quel tragitto e gli altri da lei segnalati, sui quali interverremo nell’ambito della programmazione in corso in collaborazione con il Municipio”.
Replica della consigliera Lodi: “Su via Trensasco è chiaro che siete notevolmente in ritardo. Gli abitanti speravano che sulla spinta di questa importante manifestazione i lavori avrebbero avuto una accelerazione, ma evidentemente non è così e devono ancora aspettare a lungo”.
Davide Rossi (Lega Salvini Premier) denuncia la presenza in città di baby gang che si affrontano quasi quotidianamente per il controllo del territorio, con scene da far west immortalate e mandate in onda da una rete televisiva nazionale. Si chiede se il Comune ha intenzione di agire contro questo fenomeno di disagio giovanile che allarma i cittadini.
Risponde l’assessore Giorgio Viale: “Il fenomeno da lei denunciato riguarda molte città italiane. E’ un malcostume in crescita su tutto il territorio nazionale che per fortuna ci riguarda Genova in modo molto marginale rispetto ad altre realtà. Guardiamo a questi episodi con grande preoccupazione, sia dal lato del disagio giovanile sia per la presenza di minori stranieri non accompagnati. Bisogna fare più attenzione a questi fenomeni prima che dilaghino. Dobbiamo favorire le politiche dell’integrazione senza mettere da parte quelle dell’accoglienza. Noi come Comune abbiano vinto un progetto, in collaborazione con il Ministero, per studiare il fenomeno degli immigrati di seconda generazione, in particolare nei quartieri di Sampierdarena e Cornigliano dove insiste una immigrazione proveniente dal Sudamerica di seconda generazione. Il primo obiettivo è combattere la dispersione scolastica e cercare con i nostri servizi sociali di essere a supporto di queste realtà”.
Replica del consigliere Rossi: “La ringrazio per la risposta che ha dato delle rassicurazioni importanti ai cittadini preoccupati per questo fenomeno. Chi deve agire, sia dal punto di vista educativo che repressivo, è il governo di Roma, dal quale ci aspettiamo un giro di vite contro queste risse da strada”.
Il nuovo orario di AMT ha tagliato diverse corse di autobus, ben 182 e 10 pullman per i ragazzi delle scuole. Le linee interessate sono le più importanti come la linea 1, la 18 e poi ancora 82, 32, 53 e molte altre. Unica eccezione la linea 15, che però era già stata “massacrata” in precedenza a causa della Ztl di Nervi. Il consigliere Luca Pirondini (M5S) chiede il perché di tali restrizioni. Stessa domanda da parte del consigliere Claudio Villa (PD).
Risponde a entrambi l’assessore Matteo Campora: “Si tratta di un problema particolarmente sentito, non solo a Genova ma in tutti i centri urbani. Dal 7 gennaio 2021 erano stati erogati da parte del Governo, a causa della pandemia, finanziamenti aggiuntivi al trasporto pubblico. Con la fine dello stato di emergenza questi aiuti sono cessati. Nonostante ciò AMT ha mantenuto, in determinate fasce orarie, lo stesso servizio. Abbiamo chiesto ad AMT di monitorare le linee che potrebbero andare in sofferenza. Delle 600 corse finanziate con gli aiuti del Governo siamo riusciti a confermarne 500”.
Replica del consigliere Pirondini: “In altre città come Milano è stato il Comune a intervenire direttamente con le proprie finanze. Perché Genova non subentra economicamente almeno sino alla fine dell’anno scolastico? La spesa si aggira sui 300.000 euro che ritengo sia una cifra abbordabile per le casse di Tursi. Soprattutto se si pensa che sono stati spesi 300.000 euro per mettere le bandiere di San Giorgio in tutta la città. Molte belle ma forse sarebbe stato meglio spendere quei denari nel trasporto pubblico”.
Replica del consigliere Villa: “Anch’io credo che le risorse avrebbero dovuto essere indirizzate nel traposto pubblico. Alcune gratuità attualmente in vigore non danno l’idea che AMT sia in difficoltà. Perciò è venuta a mancare la volontà di venire incontro ai cittadini genovesi che viaggiano sui mezzi pubblici”.
Il consigliere Valeriano Vacalebre (Fratelli d’Italia) chiede informazioni sulla riqualificazione del piazzale Stefanina Moro a Quezzi non più usufruibile da parte dei residenti.
Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “L’area è di proprietà di Arte. A breve verranno effettuati specifici sopralluoghi da parte dei tecnici. Lo scopo è valutare la sicurezza da parte dei futuri utenti. Dopo la verifica Arte è disponibile a dare ai residenti il comodato gratuito sull’uso dell’area, oppure un patto di collaborazione secondo uno schema di garanzia da valutare. Per quanto riguarda il posteggio esiste una problematica di abbandono di autovetture. La Polizia Locale ci ha comunicato che sta predisponendo le rimozioni”.
Replica del consigliere Vacalebre: “La ringrazio assessore per l’impegno volto a eliminare il degrado esistente”.
La consigliera Sonia Paglialunga (Lega Salvini Premier) chiede informazioni circa il programma degli sfalci in città.
Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “In questi anni abbiamo raddoppiato il budget previsto per gli sfalci passando da 400.000 a 750.000 euro, nonostante la complicazione delle direttive europee che ci impediscono di usare prodotti chimici (infatti oggi si parla di contenimento della vegetazione). Un problema pesante per il tipo di conformazione della nostra città. E’ oltre un mese che abbiamo iniziato gli sfalci. Abbiamo diviso la città in tre lotti in cui operano altrettante cooperative che intervengo con diversa intensità a seconda dell’area, in accordo con i Municipi”.
Il progetto di project financing di Campostano a Nervi è l’oggetto dell’interrogazione di Gianni Crivello (Lista Crivello). Il consigliere ricorda il Patto Per Genova firmato dall’amministrazione precedente “che stanziava 110 milioni per una serie di opere di cui 13 milioni per le strutture sportive comunali e in particolare 2,5 per la piscina Mario Massa che non esiste più. Dopo una serie di dichiarazioni contradditorie abbiamo con stupore ascoltato il sindaco dire, nel corso di una delle tante colazioni itineranti, che la domanda di attività sportiva sia già ampiamente soddisfatta dalla Groppallo. In quella sede è stato anche affermato che si sta ragionando sulla realizzazione di un nuovo impianto di 33 metri in un’altra area. La mia domanda è: il project financing va avanti comunque? Alla fine, dal momento che una piscina non è un soprammobile che si può spostare a piacimento, dove verrà fatta la piscina?”.
Risponde l’assessore Pietro Piciocchi. “Penso invece che sia opportuno, in condivisione con il mondo sportivo e il territorio, cambiare valutazione. Vorrei ricordare che il progetto della piscina Massa non era tecnicamente realizzabile in quanto, in quella posizione, non era omologabile. Questo è l’unico motivo per il quale non si è dato seguito al Patto per Genova. E’ una ragione squisitamente tecnica avvallata anche dal Coni. Per quanto riguarda la procedura del project financing, l’area non è disponibile in quanto occorre acquisire la disponibilità un tratto di una galleria di proprietà del Demanio. E’ in corso una operazione di permuta nella quale fanno parte altri manufatti importanti in città, come la ex caserma dei Vigili del Fuoco di Bolzaneto. La conclusione della procedura postula la piena disponibilità dell’area in capo al Comune. Cosa che oggi non è”.
Replica del consigliere Crivello: “Il cambiamento così radicale di una decisione già assunta è veramente sorprendente e poi comunicata nel corso di una colazione. Mi fa specie che in città non si discuta nelle sedi deputate di problemi così importanti”.
Il consigliere Francesco De Benedictis (Fratelli d’Italia) chiede come mai in moltissimi casi le schede di valutazione dei dipendenti siano sempre le stesse da un anno all’altro.
Risponde l’assessore Giorgio Viale: “Da quando sono stati avviati i percorsi delle progressioni orizzontali e verticali le schede di valutazione hanno aumentato la loro importanza. Infatti consente delle prebende economiche che prima non c’erano o erano molto inferiori. Questo presuppone una gara al miglioramento. E’ sempre difficile valutare per decimale le persone, tenuto conto che il voto medio dei dipendenti comunali è 9,3. Con 5.200 dipendenti è difficile controllare le singole valutazioni. Come a scuola ogni professore fa a modo suo, anche se noi operiamo ogni sforzo per dare dei parametri comuni. Come l’apporto al raggiungimento degli obiettivi e il comportamento organizzativo. In ogni caso, per concludere, il dipendente può sempre richiedere un colloquio con il valutatore se ritiene di essere stato penalizzato”.
Replica del consigliere De Benedictis: “I dipendenti cercano di migliorare e di dare il meglio di loro stessi, ma molto spesso rimangono delusi dalla valutazione ricevuta”.
Mauro Avvenente (Italia Viva) segnala alla Giunta lo stato di degrado dei sottopassi di Piazza Corvetto, con pavimentazione divelta e muri imbrattati.
Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “Un anno fa avevamo deciso di ripristinare completamente uno dei due sottopassi. E’ stato pulito, intonacato e la superficie è stata ripristinata. Purtroppo nel giro di pochi giorni è stato vandalizzato. Aster è dovuta intervenire ripetutamente. Siamo intervenuti nel sottopasso di Brignole con grande successo anche grazie alla Street Art che scoraggia le deturpazioni con le bombolette spray. Raccolgo la sua idea di coinvolgere gli studenti degli istituti artistici anche per i sottopassi di Corvetto”.
Replica del consigliere Avvenente: “Ben vengano i lavori di ripristino e l’intervento artistico dei ragazzi per rendere più piacevole l’attraversamento dei sottopassi”.
Il consigliere Fabio Ariotti (Lega Salvini Premier) interroga la Giunta sulla viabilità in uscita del casello autostradale di Genova Pra’.
Risponde l’assessore Matteo Campora: “Come noto ci sono degli interventi importanti che riguardano il casello di Genova Pra’ e porteranno a un notevole miglioramento della viabilità. Ad oggi sono in corso le fasi di bonifica bellica. La segnalazione che ha fatto sull’indicazione toponomastica è corretta. In effetti il nome Ca’ Nuova è più corretto. Andremo a fare al più presto la modifica”.
Replica del consigliere Ariotti: “La ringrazio assessore e le ricordo l’importanza di fare in modo che chi esce dal casello di Pra’ possa svoltare in via alle Sorgenti Sulfuree”.
Dopo la trattazione degli articoli 54 – interrogazioni a risposta immediata – alle ore 15 si apre il Consiglio Comunale. Con 38 consiglieri presenti all’appello nominale la seduta è valida.
Il Consiglio Comunale, su richiesta del presidente Federico Bertorello, osserva un minuto di silenzio in memoria dei civili ucraini vittime dei massacri perpetrati nella cittadina di Bucha. Bertorello, a nome dell’Aula, esprime la più ferma condanna dei crimini di guerra e della guerra come strumento di offesa e di risoluzione delle controversie internazionali.
La trattazione dei documenti all’ordine del giorno viene preceduta dalla discussione e votazione di due ordini del giorno fuori sacco.
Il primo ordine del giorno fuori sacco chiede di abolire la guerra come unica speranza per l’umanità.
CONSIDERATO CHE
-nel preambolo della Carta delle Nazioni Unite, firmata da 51 membri originan e adottata per acclamazione a S. Francisco il 26 giugno 1945, è scritto:
"Noi, popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all'umanità a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole, a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altre fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti a promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà, e per tali finì a praticare la tolleranza ed a vivere in pace l'uno con l'altro in rapporti di buon vicinato”;
-il legame indissolubile tra diritti umani e pace e il rapporto di reciproca esclusione tra guerra e diritti erano stati inoltre sottolineati nella Dichiarazione universale dei diritti umani, sottoscritta nel 1948:
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed equali in dignità e diritti” e il “riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo".
CONSIDERATO INOLTRE CHE
-nel preambolo della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea è scritto:
“I popoli d'Europa, nel creare tra loro un'unione sempre più stretta, hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni”;
-all'art.11 della Costituzione Italiana è scritto:
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".
TENUTO CONTO CHE
-Gino Strada, fondatore di Emergency, I’associazione umanitaria internazionale per la riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo che, dalla sua fondazione nel 1994 alla fine del 2013, ha fornito assistenza gratuita ad oltre 6 milioni di pazienti in 16 paesi nel mondo, da sempre ha sostenuto che:
"La maggiore sfida dei prossimi decenni consisterà nell'immaginare, progettare, implementare le condizioni che permettano di ridurre il ricorso alla forza e alla violenza di massa fino alla completa disapplicazione di questi metodi. La guerra, come le malattie letali, deve essere prevenuta e curata. La violenza non e la medicina giusta: non cura la malattia, uccide il paziente.
L'abolizione della guerra é il primo e indispensabile passo in questa direzione. Possiamo chiamarla utopia visto che non è mai accaduto prima. Tuttavia, il termine utopia non indica qualcosa di assurdo, ma piuttosto una possibilità non ancora esplorata e portata a compimento.
Dobbiamo convincere milioni di persone del fatto che abolire la guerra è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile. Questo concetto deve penetrare in profondità nelle nostre coscienze, fino a che l'idea della guerra divenga un tabù e sia eliminata dalla storia dell'umanità”;
-nonostante tutto quanto sopra espresso, il governo Draghi, incrementerà le spese militari verso il traguardo del 2 per cento del Pil, dichiarando che sarà predisposto:
“un sentiero di aumento stabile nel tempo, che garantisca al Paese una capacità di deterrenza e protezione, a tutela degli interessi nazionali, anche dal punto di vista degli approvvigionamenti energetici”.
RITENENDO CHE
-le recenti dichiarazioni del Presidente nazionale dell'ANPI Carlo Smuraglia, mettono in evidenza tutte le preoccupazioni del momento:
"Non siamo mai stati così vicino alla guerra come ora, almeno da molti anni. Adesso é alle porte, in Europa, ma vi sono mille focolai in Africa, in Medio Oriente, nel mondo.
Anche questo lascia non dico indifferenti ma poco inclini alla riflessione e al ricordo. Abbiamo avuto due guerre mondiali in un solo secolo ed ancora contiamo le vittime, soprattutto della prima, ma anche della seconda. Del bombardamenti, delle vittime, militari o civili, dovremmo ricordarci di più, ed essere non solo contrari alla guerra, ma anche fervidi custodi e sostenitori, comunque, della pace”.
SI IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA
a promuovere un documento come Comune di Genova per sostenere la Pace, evidenziando che le vittime delle guerre sono prevalentemente civili, e a promuovere iniziative politiche di dialogo tra le comunità ucraine e russe del nostro territorio, mitigando la modalità e il linguaggio della propaganda di guerra che in questi giorni siamo tutti costretti a subire.
L’ordine del gioco viene approvato all’unanimità.
Il secondo ordine del giorno fuori sacco chiede di apporre in Città una targa a memoria degli internati militari italiani.
CONSTATATO CHE
-dopo l'8 settembre 1943, con l'occupazione dell'esercito tedesco, la popolazione del nostro Paese fu colpita da rappresaglie, rastrellamenti e deportazioni;
-la mancanza di ordini e di comandi permise all'esercito tedesco di disarmare e condurre nei campi di concentramento oltre 800.000 soldati e ufficiali del Regio Esercito inizio da quel momento il calvario dei cosiddetti I.M.I. (Internati Militari Italiani) che furono esclusi dai diritti previsti dalla Convenzione di Ginevra del 1929 in materia di prigionieri di guerra e privati dell'assistenza sanitaria e alimentare della Croce Rossa Internazionale.
CONSIDERATO CHE
-una percentuale molto bassa aderì alla Repubblica Sociale Italiana e al Terzo Reich, mentre la maggioranza preferì scegliere la strada verso il Lager, sopportando 20 lunghi mesi di sofferenza nei campi di concentramento piuttosto che aderire al Nazifascismo;
-i soldati di truppa e i sottoufficiali furono destinati immediatamente al lavoro coatto presso migliaia di Arbeitskommando dislocati nel territorio tedesco mentre gli ufficiali languirono di fame, inedia e freddo negli Oflag per loro predisposti;
-il loro rientro in Italia non fu pianificato logisticamente e vennero considerati al momento della liberazione DP, Displaced Persons;
-per anni la vicenda dei 650.000 IMI dei quali oltre 50.000 caduti e dispersi è rimasta nell'oblio.
RICORDATO CHE
-con decreto Ministeriale n. 907 dell’1/12/1977 vennero riconosciuti Combattenti Volontari della Libertà, istituito con Decreto Luogotenenziale n. 350 del 3 maggio 1945;
-Il Presidente della Repubblica Alessandro Pertini istituì nel 1984 il "Diploma d'onore al Combattente per la Libertà d'Italia” con il quale si riconoscono tutti i partecipanti della guerra della Liberazione e con riferimento agli IMI sul diploma, oltre al nominativo era scritto "Internato Militare non collaborazionista";
-il 19 novembre 1997 agli internati Militari Italiani il Presidente Oscar Luigi Scalfaro istituì la Medaglia d'oro al Valor Militare dell'Internato ignoto, massima onorificenza;
-con legge n. 296 del 27 dicembre 2008 la concessione della medaglia d'onore.
SI IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA
a posizionare in un luogo significativo della Resistenza del nostro Comune una targa a memoria degli oltre 50.000 Internati Militari Italiani che per la libertà del Paese caddero sotto la mano nemica.
L’ordine del giorno viene approvato all’unanimità.
DELIBERA PROPOSTA GIUNTA AL CONSIGLIO 0412
PROPOSTA N. 71 DEL 14.10.2021
PROPOSTA DI PARZIALE MODIFICA DEL REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO PUBBLICO CON AUTOVETTURA DA PIAZZA
La delibera viene approvata all’unanimità.
MOZIONE
0104 06/09/2021
Richiesta di protezione internazionale per le cittadine e i cittadini afghani e piano preventivo di accoglienza profughi afghani
Atto presentato da: Lodi Cristina, Terrile Alessandro Luigi, Bernini Stefano, Pandolfo Alberto, Villa Claudio
La mozione viene approvata all’unanimità.
MOZIONE
0015 04/02/2022
Progetto di educazione alimentare nelle scuole cittadine del ciclo primario
Atto presentato da: De Benedictis Francesco
La mozione viene approvata all’unanimità.
MOZIONE
0110 15/09/2021
Transito mezzi pesanti in Val Varenna: Cava Pian di Carlo e Cava dei Banditi
Atto presentato da: Ceraudo Fabio, Pirondini Luca, Giordano Stefano, Immordino Giuseppe, Tini Maria
La mozione viene approvata all’unanimità.
MOZIONE
0022 16/02/2022
Fondi PNRR
Atto presentato da: Rossi Davide, Fontana Lorella, Amorfini Maurizio, Ariotti Fabio, Corso Francesca, Paglialunga Sonia, Remuzzi Luca, Rossetti Maria Rosa
La mozione viene approvata con 23 voti favorevoli (Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Vince Genova, Forza Italia, Cambiamo, Partito Democratico, Italia Viva) e 10 astenuti (Stefano Bernini del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lista Crivello e Ubaldo Santi del Gruppo Misto).
INTERPELLANZA
0108 09/09/2021
Piano di rimozione del fogliame presso i tombini
Atto presentato da: De Benedictis Francesco
Ha risposto l’assessore Matteo Campora.
INTERPELLANZA
0144 12/10/2021
Sostituzione delle caditoie di Via dei Rebucchi con tombini a griglia
Atto presentato da: Giordano Stefano
Ha risposto l’assessore Matteo Campora.
INTERPELLANZA
0017 21/02/2022
Installazione segnaletica verticale presso rotonda di Via Pacinotti e realizzazione rotonda in Lungomare Canepa incrocio strada Guido Rossa
Atto presentato da: Rossi Davide
Ha risposto l’assessore Matteo Campora.
INTERPELLANZA
0023 30/03/2022
Estensione a ulteriori realtà commerciali dei contributi stanziati per le attività economiche coinvolte da cantieri di lunga durata
Atto presentato da: Crivello Giovanni Antonio, Bruccoleri Mariajose', Pignone Enrico
Ha risposto l’assessore Paola Bordilli.
Il consiglio comunale si chiude alle ore 17.10.
I lavori sono stati trasmessi in diretta Facebook sulla pagina Comune di Genova - Genoa Municipality.
La registrazione della seduta sarà poi visionabile anche sul sito del Comune a questo indirizzo: http://www.comune.genova.it/servizi/sedute