Firmato un protocollo che definisce compiti, ruoli e procedure. Assessore Francesca Fassio: “Un sistema più equo e più incisivo nel dare risposta ai bisogni”
Comune di Genova e mondo del privato sociale uniti contro vecchie e nuove povertà: l’assessorato ai Servizi Sociali ha firmato con il Forum del Terzo Settore un protocollo d’intesa, un patto che intende rinsaldare le opportunità di collaborazione in questo momento di straordinaria emergenza sanitaria e sociale.
Il protocollo d’intesa riguarda la progettazione di iniziative sul contrasto alle nuove povertà ed emarginazioni.
Il coinvolgimento degli enti del Terzo settore nello sviluppo di iniziative a favore di persone in stato di bisogno prevede l’implementazione di progetti e metodologie per sviluppare congiuntamente processi di sostegno alle nuove e vecchie povertà che l’emergenza sanitaria sta evidenziando.
L’accordo intende inoltre regolare la collaborazione tra Comune e Terzo Settore, laddove il Comune si impegna nel ruolo di propulsore, facilitatore e coordinatore e il Terzo Settore nel ruolo di partner, che identifica i bisogni e realizza gli interventi attraverso le proprie “antenne” territoriali, affiché le azioni di sostegno messe in atto rispondano efficacemente e in modo mirato.
La collaborazione, che si potrà attuare anche mediante attività di co-progettazione, vede il Comune e il Terzo settore sinergici nel rilevare i bisogni emergenti dal territorio e nel darvi pronta risposta, nei rispetto dei rispettivi ruoli e competenze, mettendo a fattor comune risorse e potenzialità.
L’emergenza alimentare
Al protocollo d’intesa faranno seguito protocolli operativi su specifiche tematiche: il primo è già stato sviluppato e riguarda un’emergenza acuitasi con il Covid, quella alimentare, come dimostrano l’aumento degli accessi ai centri di ascolto e il numero delle richieste ricevute dal Comune per i buoni spesa.
Il protocollo operativo prevede che le associazioni del Terzo Settore segnalino al Comune le persone in stato di bisogno alimentare che si rivolgono a loro, il Comune le inserisce in un circuito di sostegno, che prevede ad esempio l’erogazione di pacchi viveri e pasti veicolati, sempre in collaborazione con il Terzo settore.
Le segnalazioni fatte dalle associazioni vengono integrate con quelle provenienti dagli operatori sociali del Comune, per avere una panoramica completa. In poche settimane sono già diverse centinaia le persone registrate e inserite nel circuito di sostegno.
«Il sistema sarà più equo, perché si potrà evitare che una stessa persona riceva contemporaneamente più aiuti e altri restino esclusi, ma sarà anche più incisivo nell’individuare i bisogni e le povertà meno evidenti, come quella relazionale, educativa, sociale e famigliare – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Francesca Fassio -. Grazie alla collaborazione tra privato sociale e operatori professionali, si potranno effettuare interventi mirati, coordinati e si spera di conseguenza più efficaci».
«Siamo soddisfatti dalla firma di questo protocollo – dice Stefano Kovac, portavoce del Forum del Terzo Settore di Genova – sia perché si riesce a rispondere in maniera tempestiva ai bisogni delle persone, come abbiamo fatto in questi mesi di pandemia, sia perché si concretizza il concetto di sussidiarietà tra il Comune e il Terzo settore. Le nostre realtà intercettano i bisogni primari delle persone, ma l’integrazione con i servizi sociali sarà l’occasione per andare più in là, scoprire i bisogni nascosti e lavorare per una presa in carico più ampia».