Cresce il numero dei veicoli abbandonati rimossi dalla Polizia Locale

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27/02/2019
ganascia

Il dato positivo merito anche delle segnalazioni dei cittadini sul sito www.pmgenova.it e alla mail pmsegnalazionerelitti@comune.genova.it Le zone più colpite da questo fenomeno Begato, Sampierdarena e Corso Europa.

 

michele luna

Continua la campagna di rimozione dei veicoli abbandonati in città. Se nel 2017 la task force della Polizia Locale era intervenuta 577 volte, nel 2018 i relitti rimossi sono saliti a 644, con un incremento dell'attività dell’11,6 %.

 

Oggi, nella Sala Giunta Nuova di Palazzo Tursi, l'assessore alla sicurezza Stefano Garassino ha presentato il resoconto 2017/18 dell'attività di controllo e censimento svolto quotidianamente contro questo tipo di veicoli, a cui spesso è stata asportata la targa.

 

“La situazione degli abbandoni di auto e moto in città – ha detto l’assessore – è molto migliorata, nonostante le difficoltà imposte da una normativa che avrebbe bisogno di essere snellita. Molto è merito delle segnalazioni dei cittadini, e dei nostri agenti, che ci consentono una mappatura puntuale dei relitti. Recentemente siamo intervenuti a Begato con 50 rimozioni, contribuendo a recuperare il decoro del quartiere”. 

 

Le zone maggiormente colpite dagli abbandoni sono, oltre Begato con oltre 50 veicoli rimossi nel 2018, come ricordava l’assessore, Sampierdarena e corso Europa con 40 interventi ciascuno. Il fenomeno ha anche una certa stagionalità. In occasione delle partenze estive dei traghetti per l'Africa, ad esempio, si registra un crescente numero di abbandoni nei quartieri di Sampierdarena e San Teodoro.

 

“In primo luogo - ha detto Gian Luca Marcenaro responsabile della centrale operativa della Polizia Locale – è importante che i cittadini ci segnalino gli abbandoni sia in aree pubbliche che private. Se il veicolo è rubato iniziamo la procedura di restituzione. In caso contrario, diamo luogo alle indagini per risalire al proprietario, se sconosciuto iniziamo le procedure per conferire il relitto alla depositeria o alla ditta specializzata, che provvede alla demolizione. Per essere definito relitto un veicolo abbandonato deve essere privo delle attrezzature necessarie all’uso dello stesso, come ruote, volante, sedili o con vetri infranti”.

 

Ecco l'elenco delle strade, piazze e parcheggi, suddivise per municipio, dove maggiormente si concentra il fenomeno: Centro Est: via Lagaccio - via B. Bianco; Centro Ovest: via Sampierdarena - zona angiporto; Medio Ponente via Chiaravagna - via Agosti - campo di Borzoli; Ponente via Ovada - via Cassanello - via dei Reggio; Valpolcevera via Perlasca- Via Romairone - via Maritano - via Linneo; Bassa Valbisagno: via Camaldoli - Quezzi alta; Media Valbisagno via Canepa; Medio Levante - corso Europa - S. Martino alta; Levante - corso Europa.

 

Naturalmente il numero varia giornalmente, per la casualità degli abbandoni. E' di pochi giorni fa il più importante intervento di rimozione di autoveicoli abbandonati degli ultimi anni, quando sono stati portati alla rottamazione 28 relitti prelevati in sei differenti municipi: Centro ovest - Media Valbisagno - Valpolcevera - Medio ponente - Ponente – Levante.

 

Molto significativo è il contributo che i cittadini possono dare alla già notevole attività di controllo, censimento, verbalizzazione e notifica, svolto quotidianamente dalla Polizia Locale. Attraverso email indirizzate a pmsegnalazionerelitti@comune.genova.it (eventualmente anche allegando fotografie) e telefonando al numero 0105575512, è infatti possibile indicare mezzi che possono sembrare abbandonati. Per ciascuna segnalazione effettuata si riceverà un feedback e, attraverso il sito ufficiale www.pmgenova.it, si potrà seguire l’iter della pratica.

 

Dopo la segnalazione parte una procedura di accertamenti sul veicolo indicato dal cittadino, o individuato dalla Polizia Locale, al fine di poterlo considerare ufficialmente un relitto, e quindi poterlo rimuovere senza incorrere, ad esempio, in eventuali richieste di risarcimento da parte del proprietario. Si tratta di un iter particolareggiato, poco conosciuto, legato alle condizioni del veicolo e alla presenza su di esso di fermi amministrativi, o fallimenti, che ne impedirebbero la demolizione. 

 

Ultimo aggiornamento: 17/03/2023