Un anno per raccontare e divulgare una città inedita
L’idea di un progetto culturale lungo un intero anno dedicato al Medioevo genovese nasce seguendo le linee guida del Piano Strategico della Cultura. Si tratta di una decisione importante, fondata sulla consapevolezza che la Genova rinascimentale e barocca non nasce dal nulla ma ha solide radici nei secoli medievali. Col passare del tempo, Genova ha subìto notevoli trasformazioni, che ne hanno alterato o nascosto l’aspetto medievale: quella di oggi è una città rinascimentale, barocca e – in parte – ottocentesca, che, tuttavia, trova ragione della propria grandezza in un periodo storico più antico, nel quale è stata indiscussa protagonista.
Tra il X e il XV secolo, Genova conobbe una straordinaria espansione, divenne una tra le città più ricche e importanti del Mediterraneo, proiettandosi ben oltre le proprie mura, sino a fondare non nuove città ma «atre Zenoe». È proprio questa proiezione a giustificare la scelta di cambiarne il nome: da GENUA (forse derivato dall’etrusco kàinua, “città nuova”) al più elegante IANUA, “porta” d’Europa e del Mediterraneo. Accomunati dalla vocazione per gli affari, figli di una città-stato in cui il privato ha spesso avuto il sopravvento sul pubblico, pronti a stringere legami in ogni parte del mondo conosciuto, i Genovesi sono stati spesso additati come diversi.
Un tema che, da Dante a Fernand Braudel, ha appassionato generazioni di studiosi, giunti a teorizzare la necessità di tessere, più che una storia di Genova, consumata nelle lotte tra famiglie e nei continui cambi di governo, una storia dei Genovesi, con particolare riguardo alla loro presenza sui mari. In realtà, quella di Genova è soprattutto una storia d’integrazione.
«La storia del Medioevo genovese è sempre stata al centro dell’attenzione della storiografia internazionale. Guglielmo Embriaco, Benedetto Zaccaria, Simon Boccanegra, Cristoforo Colombo, sono soltanto alcuni tra i personaggi più celebri, capaci d’incarnare il genius loci – precisa Antonio Musarra, curatore scientifico del progetto e professore associato di Storia medievale alla Sapienza Università di Roma – ma i protagonisti della storia genovese sono molti di più: crociati, mercanti, ambasciatori, artigiani, uomini e donne, che formano la trama di una vicenda straordinaria, testimoniata da numerose fonti, conservate prevalentemente presso l’Archivio di Stato genovese. Una storia complessa e affascinante, che merita di essere narrata e conosciuta».
Tra le molte iniziative che costelleranno il 2024 prende vita Ianua – Genova nel Medioevo: si tratta di un evento inedito che si propone di raccontare al vasto pubblico la Genova medievale, presente nelle strutture murarie, nelle chiese, nelle abbazie, nelle torri, nelle fondamenta della maggior parte degli edifici del centro storico (e non solo), con l’obiettivo di riscoprire il grande valore culturale di questa storia.
«Genova si prepara a riscoprire la propria storia medievale attraverso una grande manifestazione che ripercorrerà un inedito passato. La nostra città possiede uno dei centri storici medievali più estesi e meglio conservati d’Europa. Gli angoli, i vicoli e le piazze nascondono centinaia di storie che meritano di essere riscoperte e tramandate – commenta il sindaco Marco Bucci - I riflettori saranno puntati su un periodo importante della storia cittadina che ha gettato le basi per un glorioso futuro. Sarà l’occasione per genovesi e turisti per riscoprire un pezzo di storia fondamentale, in cui Genova era già considerata una grande protagonista europea. Un evento che consentirà di esaltare l’antico ruolo della nostra città come “porta dell’Europa”, un argomento che a distanza di secoli è sempre di attualità. Genova è pronta a mostrare al mondo le proprie meraviglie medievali che sapranno affascinare e incantare cittadini, turisti e migliaia di appassionati».
«Nel Medioevo la Liguria ha ricoperto un ruolo da protagonista - commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - contribuendo a scrivere un capitolo della storia italiana ed europea che è nostro dovere valorizzare. Basti pensare, ad esempio, alla leadership di Genova nel settore mercantile, così come in quello marittimo e artistico. Per celebrare il nostro passato inauguriamo insieme al Comune di Genova, e in linea con il Piano Strategico della Cultura, un progetto che intende approfondire il ruolo chiave della Liguria in un periodo di espansione territoriale. Questa iniziativa non solo ci permette di esplorare le radici dei fasti della Genova rinascimentale e barocca, ma ci dà anche l'opportunità di riaffermare la nostra identità storica come parte integrante del tessuto culturale della regione. Consapevoli dell'impatto economico di questo progetto, che abbraccia un intero anno, puntiamo ad attrarre sempre più turisti contribuendo al potenziamento dell'economia locale».
Nel corso dell’anno, questo patrimonio verrà progressivamente svelato grazie all’apertura di alcuni siti d’interesse e attraverso un articolato programma di iniziative, che consentiranno di riscoprire la trama di una storia di eccezionale importanza, testimone di una città fucina di idee, luogo d’incontro e di innovazione tra i principali del Mediterraneo.
Le iniziative si articoleranno in un calendario di incontri tematici organizzati in collaborazione con vari enti cittadini, di incontri guidati di carattere storico e artistico nei luoghi più iconici del Medioevo genovese a cura dei divulgatori scientifici, giovani professionisti opportunamente selezionati, formati e retribuiti, di eventi teatrali e musicali declinati attraverso il teatro di strada, con spettacoli a tema medievale sulla storia genovese, e serate-evento.
L’anno sarà scandito da appuntamenti importanti e significativi, che vedranno la corale partecipazione degli enti attivi sul territorio, uniti in una progettualità condivisa. A partire dal convegno organizzato da Limes, con la regia di Marco Ansaldo, presso Palazzo Ducale (19-21 gennaio) a tema “L’Impero di Genova. Dal Mar Nero all’Atlantico, la grande espansione nel Medioevo”, per arrivare al clamoroso riallestimento della Tomba del Cardinale Luca Fieschi presso il Museo Diocesano di Genova, realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo, all’esposizione della Bibbia Atlantica presso la Biblioteca Berio, alle mostre presso l’Archivio di Stato di Genova, l’Archivio storico del Magistrato di Misericordia e il Museo Diocesano stesso – con il fondamentale contributo della Fondazione Bruschettini – e presso i Musei Nazionali di Genova, con l’avvincente tematica “Genova e San Giorgio. Storia, immagini e identità di un santo cavaliere tra medioevo e modernità”.
Non mancheranno gli incontri seminariali, le conferenze e le presentazioni di ricerche, volumi e temi legati alla storia medievale della città, in cicli di carattere sia specialistico che divulgativo, con le importanti regie dell’Università degli Studi di Genova, dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, dell’Archivio di Stato di Genova, della Biblioteca Civica Berio, del Centro Studi “Costamagna”, di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e de “La Storia in Piazza” (con una sezione dedicata al tema), della Società Ligure di Storia Patria, dell’Istituto Internazionale di Studi di Liguri, della Fondazione Magistrato di Misericordia e della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica.
Nell’anno dedicato alla città medievale il Comune di Genova presenterà il progetto per la riapertura e il riallestimento del Museo di Sant’Agostino, che renderà fruibile nuovamente e da subito alcuni percorsi identitari – tra spazi espositivi e opere artistiche – relativi alla storia della città e al museo stesso.
Un eccezionale recupero che permetterà ai cittadini e ai visitatori di riscoprire uno dei luoghi e una delle collezioni simbolo dell’identità di Genova. Il programma dettagliato delle attività e dei singoli appuntamenti sarà presto disponibile sul sito internet www.visitgenoa.it con una landing page dedicata e costantemente aggiornata.
Dall’11 al 13 ottobre sono, inoltre, previste tre giornate dedicate alla scoperta dei luoghi medievali della città: IANUA – Genova nel Medioevo. I visitatori saranno accompagnati in un percorso nella topografia cittadina: dal castrum vescovile, sulla collina di Castello, alla civitas (XI-XII secolo), al burgus (XIII-XIV secolo).
La narrazione riguarderà alcuni siti di interesse, selezionati dal curatore e dal comitato scientifico-organizzativo, che favoriscano l’approccio a temi storici, archeologici, artistici e architettonici. Particolare attenzione sarà dedicata al Medioevo immaginato: la ricostruzione medievale della città tra XIX e XX secolo costituisce, infatti, un capitolo importante e in grado di procedere oltre lo sguardo architettonico. Tutto ciò permetterà al visitatore di vivere un’esperienza immersiva nella città medievale.
L’accesso ai siti d’interesse sarà garantito attraverso un canale di prenotazione. Saranno anche previste visite guidate dedicate alle persone con disabilità e visite con traduzione simultanea in LIS.