
Memorie scolpite nelle foto di Gianni Berengo Gardin, Lisetta Carmi, Célestin Degoix, Franco Fontana, Alfred Noack, Tazio Secchiaroli, Giuliana Traverso
Sarà visitabile dal 21 giugno al 31 agosto nel mezzanino del II piano nobile di Palazzo Rosso, la mostra fotografica Sguardi su Staglieno, a cura di Andreana Serra e Gloria Viale, con la collaborazione di Elisabetta Papone.
L'esposizione - che si inserisce nella programmazione culturale di Genova e l’800, un anno di eventi per celebrare arte, storia e cultura di un secolo d’oro per la città - propone lo sguardo poetico, disincantato, documentario, erotico, ravvicinato, idealizzante, realistico, storicizzato di importanti fotografi che hanno interpretato con il loro lavoro il Cimitero Monumentale di Staglieno.
«Staglieno è uno dei cuori della città – commenta l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari – quello più legato alla Genova dell'Ottocento, patria delle arti, del commercio, della più ricca borghesia d'Italia, ma anche degli ideali unitari e repubblicani. Questa mostra celebra lo sguardo affilato di alcuni artisti dell'obiettivo, capaci di estrapolare da quella straordinaria massa di corpi evocati nel marmo e di spazi una visione particolare e suggestiva. Fotografia d'arte, ma anche fotografia come linguaggio artistico autonomo: un binomio imperdibile che si inserisce appieno nelle manifestazioni dedicate a Genova nell'Ottocento. Non posso non essere felice, pur nel commosso ricordo, della dedica a Franco Sborgi, mio docente negli anni universitari e mai troppo compianto maestro e conoscitore».
«La mostra documenta efficacemente come Staglieno costituisca una inesauribile fonte per la creatività di artisti di diverso genere ed epoca, uno straordinario immaginario che attraversa il tempo e ispira l'arte nelle sue differenti forme» sottolinea il coordinatore del progetto Genova e l’800 Leo Lecci.
Attraverso i progetti di Carlo Barabino e del suo allievo-collaboratore Giovanni Battista Resasco, i disegni di Santo Varni, passando per le fotografie coeve di Alfred Noack (1833-1895) e Celéstin Degoix (1825-1902) si ripercorre la nascita e la crescita della fisionomia architettonica e simbolica di questo luogo, inaugurato nel 1851, che rappresenta l’operazione urbanistica più importante della seconda metà del XIX secolo a Genova.
La mostra è arricchita da cartoline, pubblicazioni e immagini divulgative che sottolineano la fortuna iconografica del Cimitero Monumentale di Staglieno tra Ottocento e Novecento, fino alla cover di alcuni vinili dei gruppi musicali Joy Division e degli Angelic Upstarts.
Una sezione è dedicata a cinque autori della fotografia italiana del Novecento che dagli anni Sessanta fino al nuovo secolo, hanno dedicato a questo luogo progetti autoriali, facendone emergere un tema sociale e umano oltre il lato artistico. Tutte grandi firme che, con i loro scatti, si sono avvicinati a questo enorme monumento a cielo aperto per coglierne suggestioni in un gioco di sintonie e contrasti.
Lisetta Carmi (1924-2022) con Erotismo e autoritarismo a Staglieno, Gianni Berengo Gardin (1930) con il reportage Staglieno, Giuliana Traverso (1930-2021) con Eros al cimitero. Le nude donne di Staglieno e Franco Fontana (1933) con Vita Nova.
Infine, inedito è un richiamo al cinema con Tazio Secchiaroli (1925-1998), fotografo d'assalto e di cinema, che da Federico Fellini fu inviato a Genova per un servizio fotografico dedicato al camposanto, per trarre ispirazioni e spunti forse per un set cinematografico, mai realizzato. In mostra saranno esposti questi provini, fino ad oggi mai pubblicati, che riportano le segnature e le scelte apportate a penna dal maestro.
L’esposizione è dedicata a Franco Sborgi (1944-2013), docente di storia dell’arte contemporanea dell’Università di Genova e grande studioso di Staglieno, conoscitore della cultura ottocentesca a Genova, i cui scritti sono una pietra miliare imprescindibile per le generazioni successive.
La rassegna è stata organizzata dal Centro DocSAI del Comune di Genova, il cui Archivio fotografico storico conserva il materiale ottocentesco, esposto in mostra. Alcuni disegni progettuali, in particolare di Santo Varni, sono del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso.