Al centro del dibattito i progetti del Comune e dei suoi partner verso il traguardo del 2026
“La città del futuro è data-driven: tecnologie e sistemi integrati di mobilità”. È questo il titolo del seminario che si è svolto questo pomeriggio al padiglione Jean Nouvel in occasione della seconda giornata dell’assemblea nazionale di ANCI. Un panel al quale hanno partecipato i maggiori stakeholder – Aspi, Movyon, Free to x, TECNE, Autorità del sistema portuale del Mar Ligure e Liguria digitale – che hanno spiegato come si evolverà il futuro della mobilità integrata genovese.
Per il Comune di Genova hanno partecipato la dott.ssa Concetta Orlando, segretario e direttore generale dell’ente, e Stefania Traverso che, nella prima parte del pomeriggio, hanno illustrato il progetto che mette a sistema tutto il comparto della mobilità, grazie soprattutto all’analisi dei dati. «Genova è una città complessa – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Matteo Campora – e lo è sia dal punto di vista della gestione della mobilità che per quello dei rifiuti, soprattutto per la sua morfologia particolare. Sono convinto che ciò che può funzionare a Genova possa funzionare ovunque e dal nostro punto di vista possiamo rappresentare un modello anche per quanto riguarda la mobilità.
Abbiamo una grande opportunità: nei prossimi quattro anni completeremo dei progetti che prima si facevano in dieci anni. Il tempo è denaro, perché il tempo si riflette sulla qualità della vita. Se le persone passano due ore sui mezzi o in auto, ridurre questo tempo significa restituirne per stare in famiglia, andare in palestra o fare altre attività. Dobbiamo pensare a due parti che spesso confliggono: i cittadini e le merci. Dobbiamo arrivare al risultato di far muovere le persone in modo sostenibile e per farlo dobbiamo avere dati che vanno letti, sia con l’intelligenza artificiale, ma anche con il buon senso dell’amministrazione: sta agli amministratori far diventare i dati scelte. Il nostro sistema di mobilità verrà rivoluzionato e abbiamo già in cassa un miliardo e 300mila euro che ci consentirà di trasformare tutto il trasporto pubblico locale: entro il 2026 tutti i mezzi saranno elettrici, le rimesse saranno rinnovate e avremo i parcheggi di interscambio. Abbiamo 96 km di strade infrastrutturate e anche questo è un elemento importante perché tutti i progetti di cui si è detto devono parlare tra loro. Entro il 2027 avremo tre nuove stazioni della metropolitana, lo Skymetro e altre azioni che l’amministrazione vuole intraprendere per portare le persone sul trasporto pubblico locale: tanti ingredienti che devono trasformarsi in un piatto che possa funzionare. La responsabilità dei soggetti in causa è effettivamente grande, in questo percorso complesso c’è partnership e condivisione, anche con il coinvolgimento di Liguria Digitale che rappresenta un soggetto di garanzia sulle scelte tecnologiche».