Adottata un'ordinanza a seguito di un caso di dengue a Genova
Scattano, da questa sera, a titolo precauzionale, le misure di profilassi e per abbassare - in modo rapido - la densità di zanzara tigre, a seguito della segnalazione da Asl 3 genovese di un caso “importato” di dengue, la malattia infettiva trasmessa da un particolare tipo di zanzara (genere Aedes). La zanzara tigre, infatti, può essere vettore di dengue – che, si ricorda, non si trasmette da persona a persona -. Le misure sono attivate secondo quanto stabilito dal Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive e Piano Regionale di Arbovirosi.
Per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari di dengue, in queste ore è stata adottata un’apposita ordinanza (in allegato) che riguarda le misure attivate nella zona della città dove risiede e ha lavorato il paziente: alcune strade della Foce (via Pisacane), di Albaro (Lungomare Lombardo, Via Medici del Vascello) e di Castelletto (via Mura dello Zerbino). Nell’area interessata, un’impresa specializzata, incaricata dal Comune di Genova, da domani mattina alle 4 fino alle 6 circa, effettuerà un intervento di disinfestazione straordinaria. Il protocollo di intervento consiste in trattamenti adulticidi e trattamenti larvicidi: gli interventi verranno eseguiti nelle aree pubbliche e private, se ritenuto opportuno. Da quest’anno il Comune di Genova esegue interventi antilarvali periodici, da fine maggio a fine ottobre, nelle aree a maggiore rischio zanzare di tutti i Municipi.
Si invitano i cittadini residenti nelle zone indicate ad adottare alcuni accorgimenti, tra le 4 e le 7 di domani mattina: tenere chiuse le finestre; tenere gli animali in casa; ritirare l’eventuale biancheria stesa all’esterno; rimuovere o ricoprire mobili e giochi per bambini e se rimasti fuori ed esposti al trattamento devono essere puliti utilizzando guanti; lavare, dall'ultimo giorno di trattamento, frutta e verdura coltivata nell'orto, sul balcone o sul davanzale; limitare il più possibile la frequenza delle innaffiature di giardini e in aree verdi per consentire una maggiore efficacia dei trattamenti. Gli operatori incaricati dal Comune non entreranno negli appartamenti, ma solo nelle pertinenze comuni. L’ordinanza prevede anche che siano rimossi a cura dei proprietari, degli utilizzatori delle aree e dei titolari degli esercizi commerciali eventuali focolai larvali (qualsiasi tipo di ristagno di acqua presente in sottovasi, recipienti, annaffiatoi, ecc. che dovranno essere svuotati e mantenuti asciutti) presenti nelle aree di cortili privati, balconi e terrazze. I proprietari, gli utilizzatori delle aree e i titolari degli esercizi commerciali dovranno evitare l’ingresso in ambienti interni delle zanzare (esempio con zanzariere) e limitarne la presenza mediante uso di elettroemanatori di insetticidi liquidi, piastrine o zampironi o spray (seguendo le indicazioni in etichetta o scheda tecnica del prodotto). Il trattamento non è nocivo alla salute.