Un intervento in un contesto paesaggistico e urbanistico di pregio, che dagli anni Novanta si trova in stato di abbandono e degrado
Via libera dalla Conferenza dei servizi all’intervento di riqualificazione del complesso immobiliare dell’ex Aura di Nervi. Un intervento in un contesto paesaggistico e urbanistico di pregio, che dagli anni Novanta, con la chiusura dell’attività dell’ex industria dolciaria, si trova, da circa 30 anni, in stato di abbandono e degrado.
Il progetto di riqualificazione ambientale della ex fabbrica è stato sviluppato su incarico di Roseto srl, società di gestione immobiliare, e dallo studio di architettura OBR di Paolo Brescia e Tommaso Principi. Il percorso progettuale è stato seguito in particolare dal settore Urbanistica del Comune di Genova e dal Municipio del Levante, con la condivisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Genova.
L’ex fabbrica si trova in un’area oggetto di uno sbancamento, effettuato nell’immediato dopoguerra, del versante montuoso che degradava naturalmente verso il torrente Nervi.
Oggi l’ex manufatto industriale si presenta come un muro opaco lungo via del Commercio, che crea una netta cesura con il paesaggio circostante. È stata effettuata una bonifica dell’area dall’amianto presente all’interno degli edifici industriali e la pulizia delle fasce dell’oliveto in evidente stato di abbandono.
Nel progetto definitivo, l’area della vecchia fabbrica diventa un nuovo polo urbano, con funzioni pubbliche e private, una palestra e nuove residenze. Ma il valore aggiunto del progetto è la rinaturalizzazione del sito industriale con un nuovo giardino pensile, che ricrea l’orografia preesistente e il ripristino dell’orografica restituisce la continuità ecologica con il contesto naturale. Un giardino pensile è la copertura della palestra semi-ipogea, che potrà ospitare un pubblico fino a 150 spettatori.
Il progetto prevede anche la riqualificazione di via del Commercio con la creazione di una nuova piazza davanti alla palestra, oltre alla risistemazione del declivio naturale con la pulizia delle fasce esistenti dell’oliveto che diventerà un nuovo parco a uso pubblico di circa 5.000 metri quadri.