A Palazzo Ducale l’incontro sulla formazione professionale organizzato dai salesiani, che hanno celebrato i loro 150 anni a Genova.
Si è svolto questa mattina, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, l’evento nazionale “Formare i giovani per generare il futuro” in occasione dei 150 anni della nascita dei Salesiani a Genova. L’obiettivo dell’evento è stato focalizzare l’attenzione sul ruolo della formazione professionale e sul valore delle competenze dei giovani per garantirgli una centralità nel mondo del lavoro.
Si sono confrontati sul tema docenti e istituzioni: all’incontro erano presenti la dottoressa Alessandra Smerilli, economista e segretario del Dicastero vaticano per lo Sviluppo Umano Integrale; il professor Luca Ricolfi, sociologo; Roberto Cingolani Consigliere di Governo per l’Energia; la vice ministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci e l’on. Paola Frassinetti, sottosegretario di Stato al ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ad apertura dei lavori il saluto del sindaco di Genova Marco Bucci: «I Salesiani hanno fatto tantissimo nel mondo- ha detto il primo cittadino- Sono una delle opere più importanti soprattutto per i giovani, e qui a Genova hanno un ruolo fondamentale, sono presenti nel cuore delle persone, perché in tanti sono passati da loro fin dagli ultimi anni dell’800. Oggi celebriamo i 150 anni dei Salesiani nella nostra città, e tutti i grandi passi in avanti che sono stati fatti per l’educazione dei giovani e il loro inserimento nel mondo del lavoro. I Salesiani hanno fatto a Genova quello che bisognerebbe fare in tutta la nazione, e per tutte le professioni, ovvero educare i giovani in modo che poi tale educazione consenta fattivamente l’inserimento nel mondo del lavoro, cosa di cui abbiamo enormemente bisogno qui a Genova, dove contiamo più posti di lavoro che persone che possano occuparli. Non posso che ringraziare, quindi, i Salesiani che, soprattutto nell’area di Sampierdarena, ma non solo, hanno contribuito a questo, creando anche una forte presenza civica per chi vive lì, dando speranza nel futuro e nella società civile. 150 anni di cui siamo fieri».
Lo scenario descritto dai relatori vede in Italia l’accesso al mondo del lavoro sempre più difficile e “casuale”. L’ultimo rapporto dell’Istituto nazionale per le analisi delle politiche pubbliche Inapp parla di 11,7 milioni di italiani mai iscrittisi alla scuola secondaria superiore e di 4 milioni di giovani che ogni anno abbandonano e non arrivano al diploma. Il 41% della popolazione tra i 18 e i 74 anni ha solo la licenza media, un dato molto basso rispetto alla media europea. Per combattere l’abbandono scolastico è importante secondo l’Istat puntare all’ampliamento e alla differenziazione dell’offerta formativa