
Un nuovo sguardo sulla storia alla luce degli studi contemporanei: la collisione tra mondi e le trasformazioni epocali seguite all’arrivo di Cristoforo Colombo
Si è aperta al Galata Museo del Mare la nuova Sala Colombo, completamente riallestita con il percorso “IMPATTO. Cristoforo Colombo e il Mondo Altro”.
Un invito per tutti i visitatori a riscoprire la figura di Cristoforo Colombo guardando la storia da prospettive diverse: sia dagli occhi di chi arrivò dopo aver attraversato il mare, che da quello dei molti popoli che li videro sbarcare e da questo arrivo subirono cambiamenti drammatici. Da qui il titolo Impatto, che sostituisce il concetto di scoperta, e che esprime una collisione tra mondi, generatrice di trasformazioni epocali destinate a cambiare potentemente la storia dell’umanità.
Con l’inaugurazione della nuova Sala Colombo, il Galata Museo del Mare presenta un allestimento innovativo che si sviluppa attraverso un percorso articolato in sette aree tematiche, ognuna delle quali esplora aspetti diversi della vita e dei viaggi di Cristoforo Colombo e delle conseguenze scaturite da queste, caratterizzate da videoproiezioni immersive, installazioni interattive e testimonianze originali. L’obiettivo è quello di offrire una visione completa della sua figura, che non si limita alla celebrazione dell’impresa, ma affronta anche le sue implicazioni storiche, culturali, sociali e ambientali, mettendo in comunicazione mondi così differenti.
«Questo nuovo percorso museale rappresenta, prima di tutto, un atto di responsabilità culturale – dichiara l'assessore alla Cultura del Comune di Genova Giacomo Montanari – Parlare oggi di Colombo significa confrontarsi con una figura che appartiene tanto alla storia della città quanto alla storia globale: un personaggio che ha generato narrazioni, identità e – inevitabilmente – tensioni interpretative. La scelta del Galata di mettere al centro il concetto di “impatto” è un’operazione culturale matura, che prende sul serio gli sviluppi più recenti della storiografia e delle scienze sociali. Invece di offrire un racconto unidirezionale, il museo costruisce un dialogo tra fonti, immagini, testimonianze e prospettive differenti, europee e americane, invitando i visitatori a riflettere sulla complessità delle conseguenze di quell’incontro tra mondi. È un approccio che sposta Genova nel panorama internazionale dei musei che scelgono di non semplificare, ma di educare al dubbio, all’ascolto e alla pluralità. Questo allestimento non ci chiede di celebrare né di condannare: ci chiede di capire. E questa è, oggi, la forma più alta di cultura».
LA NUOVA SALA
La prima area è dedicata a Cristoforo Colombo, l’uomo e i documenti. In questa area, il visitatore può approfondire la vita e la famiglia di Colombo attraverso una selezione di documenti storici provenienti dagli Archivi di Stato di Genova e Savona. Un innovativo touchscreen interattivo permette di esplorare ben 19 documenti cruciali della loro vicenda, arricchiti dalla presenza di un avatar digitale di Colombo che interagisce con il pubblico, rispondendo alle domande che più spesso i visitatori si pongono, in una inedita collaborazione tra storici, archivisti e multimendialisti.
A supporto della narrazione del progetto, nella seconda sala è esposto un nuovo allestimento della replica del globo di Martim Behaim, realizzato nel 1492. Il globo ruota, offrendo al visitatore la possibilità di immaginare il mondo conosciuto nel XV secolo, “senza” il continente americano. Questo allestimento consente di esplorare, ad esempio, la rappresentazione del “grande Atlantico”, il vasto oceano che, secondo Behaim e i cartografi e navigatori del suo tempo, separava l’Europa dalle misteriose “Indie” del Nuovo Mondo.
Si prosegue con la sezione dedicata al primo viaggio di Colombo, che ricrea l’atmosfera dell’epico viaggio verso le Americhe. I visitatori potranno ammirare i modelli della nao e delle due caravelle utilizzate durante la traversata, accompagnati da una retroproiezione che traccia le tappe del viaggio, dalle bonacce equatoriali alle tempeste, fino al momento dell’arrivo nelle isole caraibiche. La proiezione è arricchita da una colonna sonora originale, che amplifica la tensione e l’angoscia vissuta dai marinai e dal loro ammiraglio durante un viaggio azzardato e rischioso. Una seconda grande retroproiezione è stata realizzata con l'obiettivo di raccontare un aspetto tragico e fondamentale della storia, ovvero come rapidamente l’arrivo dei colonizzatori portò con sé violenza e, soprattutto, malattie sconosciute. La videoproiezione presenta una serie di documenti iconografici, che testimoniano la catastrofe demografica che ne seguì; citazioni dai testimoni contemporanei e interventi testuali stimolano il visitatore a immaginare la portata della tragedia collettiva causata dalla Conquista.
La quarta sezione, Colombo, il volto di uno sconosciuto, ospita il celebre ritratto di Cristoforo Colombo dipinto da Ridolfo del Ghirlandaio. Accanto al dipinto, è stata realizzata un’installazione interattiva che consente ai visitatori di esplorare il ritratto attraverso un’intervista al curatore, il quale offre una lettura critica dell'opera e del suo significato, ponendo domande sullo sguardo che Colombo rivolge al mondo e su come questa immagine sia stata tramandata nei secoli.


