Sempre forte ed attuale il valore del suo sacrificio per la libertà e la democrazia
A quarantaquattro anni dal quel tragico 24 gennaio 1979, Genova ha rinnovato il ricordo di Guido Rossa, sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse. Come consueto l’apertura delle commemorazioni si è svolta nei pressi del cippo di via Fracchia, vicino al luogo dell’omicidio, con la deposizione di una corona e con una serie di interventi fra cui quello del sindaco Marco Bucci: «Oggi ricordiamo il sacrificio di Guido Rossa, l’operaio e sindacalista vittima del terrorismo, assassinato 44 anni fa per il suo senso del dovere e per la tenace difesa della democrazia e della libertà. Un esempio di vita, un simbolo di coraggio il cui ricordo rimane impresso nel cuore e nella memoria di tutti noi. Abbiamo bisogno di uomini come Guido Rossa, oggi e sempre, per costruire qualcosa di grande per il futuro della nostra Genova».
Alla cerimonia sono intervenuti anche il vicepresidente del consiglio regionale Armando Sanna, la vicepresidente del Municipio Centro Est Daniela Marziano, la consigliera comunale e giornalista Donatella Alfonso, esponenti della sezione Anpi di Oregina e una rappresentanza di studenti della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Statale Oregina “Gastaldi”. Con loro erano presenti numerose autorità civili e militari.
Il sindaco Marco Bucci e l’assessore alla protezione civile Sergio Gambino si sono poi recati a Cornigliano all’evento ospitato nel Magazzino Transiti dello stabilimento Acciaierie d’Italia alla presenza, fra gli altri, del governatore di Regione Liguria Giovanni Toti e del viceministro delle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi. Le commemorazioni sono poi proseguite in via San Giovanni d’Acri nella sede della Camera del Lavoro di Genova dove, in rappresentanza dell’amministrazione civica, ha portato il suo contributo l’assessore all’ambiente Matteo Campora: «Guido Rossa ci ha mostrato la forza ed il coraggio sino al sacrificio della propria vita in nome degli ideali di democrazia e di libertà. La sua è una figura sempre attuale ed un tangibile esempio per tutti. È stato un uomo capace di dimostrare che credere e lottare per gli ideali di giustizia e per il rispetto dei valori fondamentali può cambiare il mondo e renderlo migliore».
Ricordi ed onori si sono poi rinnovati in largo XII Ottobre, ai piedi della statua che ricorda il sindacalista ed il suo sacrificio, con una cerimonia organizzata da Cgil, Cisl e Uil territoriali a cui ha preso parte anche l’assessore al lavoro Mario Mascia: «Guido Rossa è stato ucciso 44 anni fa ma ha lasciato una testimonianza ancora oggi viva per tutte le generazioni presenti e future. È stato prima di tutto un lavoratore che ha sacrificato la propria vita, il bene più prezioso, cui ognuno tiene più che ad ogni altro, per la libertà di tutti, contro ogni forma di violenza e prevaricazione. È stato un uomo che in un momento storico particolarmente difficile ha compiuto la scelta eroica di denunciare chi, in nome delle proprie idee, stava imboccando percorsi inumani ed antidemocratici. Il suo è stato un insegnamento enorme, incastonato per sempre nella storia di Genova e del nostro Paese. È giusto ricordarlo e celebrarlo ogni anno, perché ciò che ha fatto non è scontato e vale da punto di riferimento permanente per chiunque, a significare che il valore del metodo democratico è irrinunciabile e non vi è altro modo migliore per perseguire il bene comune dei cittadini».
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