A Palazzo Ducale una giornata di lavori promossa da Fondazione Bracco e Comune di Genova per mettere al centro del dibattito le periferie urbane, con un focus su Sampierdarena
Lunedì 4 ottobre si svolgerà a Genova la conferenza “Dieci, cento, mille centri – Conferenza nazionale sulle periferie urbane”, format ideato dalla Fondazione Bracco e precedentemente proposto a Milano e a Palermo, un appuntamento importante che vuole confermare l’importanza del dibattito sullo sviluppo delle periferie cittadine come motore della crescita della città.
Nel corso dei lavori delle precedenti edizioni è emersa l’importanza della condivisione dei risultati dei nuovi paradigmi sperimentati nei nuclei urbani, in particolar modo quelli delle periferie cittadine, per guidare con visione e competenza quel tipo di sviluppo che vede nella città la sua particella centrale. E anche l’assoluta necessità delle collaborazioni tra pubblico e privato e tra reti di soggetti impegnati a vario titolo per l’evoluzione dei contesti urbani. Il tema centrale di questa edizione genovese è quello della rigenerazione urbana e sarà una giornata intensa di lavori il cui obiettivo è quello di perseguire, con concretezza e tenendo sempre a mente l’impatto profondo che la pandemia da Covid-19 ha avuto su ogni aspetto della nostra vita, la riflessione sulle realtà urbane intese come organismi complessi e caratterizzate da crescenti opportunità e rischi, ma sempre e comunque come luoghi in cui convergono grandi energie e fragilità.
«Come mai prima, oggi è indispensabile pensare all’urbanistica e agli interventi di medio e lungo periodo – dice l’assessore Simonetta Cenci – senza slegarla dal contesto in cui questi si andranno a inserire. Il contesto va analizzato da tutti i punti di vista: culturale, sociale, economico e anche psicologico. L’ultimo anno e mezzo è stato paradigmatico del senso di isolamento nell’isolamento che alcune periferie hanno lamentato, sentendosi ulteriormente marginalizzate. La sfida del futuro è proprio quella di ripensare a queste periferie per far sì che non solo si possano sentire centro, ma che lo siano a tutti gli effetti. Dobbiamo quindi pensare a un’urbanistica che miri al benessere – sociale, psicologico, economico e culturale – di chi le periferie le abita e credo che Genova, in questo, sia già un esempio da seguire».
«Dobbiamo essere tutti consapevoli che se non si interviene nel tessuto urbano delle nostre periferie i problemi degenerano in modo drammatico, come testimonia la storia di tante metropoli europee – afferma Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco –. Forti di questa consapevolezza e del nostro impegno concreto, ci siamo fatti promotori di questa conferenza. Oggi c’è bisogno di una pluralità di attori, che agiscano in rete. Esiste un costo del NON fare nel sociale. Agendo in modo preventivo e inclusivo, si garantiscono accoglienza e opportunità ma anche un ritorno umano ed economico».
La terza edizione della “Conferenza nazionale sulle periferie urbane” di lunedì 4 ottobre si terrà a Genova a Palazzo Ducale e in altre tre location – il Museo Biblioteca dell’Attore, la sede dell’Ordine degli architetti e la sala dei Chierici alla biblioteca Berio e si svilupperà in quattro momenti.
Temi degli interventi saranno:
“Guarire dalla pandemia tornando a una salute più uguale per tutti”, con Giuseppe Costa dell’Università degli studi di Torino;
“Rigenerazione Urbana – Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso”, con Sara Gangemi e Stefano Boeri;
“Il valore generativo del margine – prendersi cura dell’interno e dell’intorno”, a cura di Ugo Morelli, Università degli studi Federico II di Napoli.
Questi interventi saranno trasmessi in streaming.
Nel pomeriggio, in contemporanea alle 14, ci saranno quattro tavoli tecnici riservati agli addetti ai lavori che si terranno in presenza:
“Come è il benessere soggettivo di chi vive in periferia?”, curata da Fondazione Bracco Museo Biblioteca dell’Attore;
“Rigenerazione urbana: metodo o strumento? Progetti e processi a confronto”, con Simonetta Cenci, Ordine degli Architetti di Genova;
“La scienza per tutti. Comunicazione e cittadinanza”, curato da Codice edizioni, Sala dei Chierici, Biblioteca Berio;
“La cultura come volano dell’inclusione sociale”, sala del Munizioniere, Palazzo Ducale.
Durante i lavori della conferenza saranno presentati casi concreti, proposte e pratiche capaci di dare evidenza a temi chiave.
Alle 16, al termine delle sessioni pomeridiane, i lavori torneranno a Palazzo Ducale per la sessione plenaria conclusiva in cui saranno riportati i risultati dei tavoli. Anche questa parte della conferenza sarà trasmessa in streaming.
Tra gli scopi della “Conferenza nazionale sulle periferie urbane”, anche quello di fornire contributi utili per alimentare una riflessione per i policy maker, per gli operatori del settore e per i privati. Per questa edizione genovese il tema centrale sarà quello della rigenerazione urbana, con un focus particolare sul quartiere di Sampierdarena del quale verranno analizzati gli aspetti legati al recupero sociale, produttivo e culturale.
L’ingresso ai giornalisti sarà consentito previa esibizione del green pass e fino a esaurimento posti.