Iniziata la demolizione del moncone ovest di ponte Morandi

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08/02/2019

Presenti le massime autorità del governo. L'impalcato tagliato, smontato e poi calato da un’altezza di 45 metri alla velocità di 5 metri all'ora

michele luna

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el momento in cui scriviamo la trave tampone, tra le pile sette e otto, sta scendendo in modo impercettibile dal moncone di ponente del Ponte Morandi. L'impalcato dal peso di 900 tonnellate, sorretto dai cavi di acciaio degli strand jack, i potenti pistoni idraulici solitamente usati per costruire i viadotti, verrà posato dolcemente a terra. Il lavoro dei tecnici per portare a livello strada l'impalcato lungo 36 metri è iniziato la notte scorsa, con il sollevamento di 5 centimetri, funzionale alla fase di distacco dal resto della struttura. La trave tampone, una volta liberata, scende alla velocità di cinque metri all'ora. L'importante è che tutto avvenga in modo progressivo e non vi siano scossoni, hanno sottolineato i tecnici di Ipo Progetti e Fagioli, soprattutto per una struttura già scioccata dal crollo. Una volta arrivato a terra verrà demolito in zona oppure spostato dove sarà necessario utilizzando dei grossi carrelli semoventi.

 

Alle operazioni hanno partecipato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi, il presidente della regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del viadotto Polcevera Marco Bucci.

 

Ecco cosa ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte: " Ci eravamo impegnati affinché questa ricostruzione avvenisse entro la fine del 2019. Dopo aver parlato con tutte le società impegnate coinvolte nell'opera possiamo confidare che il ponte sarà in piedi entro fine anno. Per l'inaugurazione dovremo attendere ancora qualche mese del 2010, ma l'importante è che si proceda in modo spedito e che la nostra forza come sistema Italia venga fuori in tutta la sua ampiezza". 

 

"Su quei pistoni idraulici non viene giù solo un pezzo del vecchio ponte. Quella di Genova è una ferita aperta che difficilmente si potrà risanare velocemente" - ha detto ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli. "Il crollo del ponte Morandi non fu una fatalità o un capriccio della natura-  ha continuato Toninelli -  ma il nuovo viadotto sul Polcevera sarà metafora del rilancio di tutta la nazione che ora si rispecchia nella voglia di riscatto di Genova. Oggi sono venuto qui per testimoniare il massimo impegno mio e del Governo nel sostegno a questo riscatto: una rinascita che proietterà nel futuro una splendida città, il cui nome evoca da sempre il mare, grandi sfide e orizzonti lontani"- ha concluso il ministro.

 

"Riuscire a fare in un anno un'opera di questo tipo -  ha detto il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi - che mediamente in Italia richiede 8- 12 anni significa dimostrare che andiamo a un'altra velocità e che siamo in grado di riprenderci anche nelle tragedie. Questo è importante, soprattutto per me che sono genovese. Avere come simbolo della rinascita d'Italia la città di Genova mi rende particolarmente orgoglioso".

 

"Oggi è un giorno simbolico per Genova e per la Liguria perché per la prima volta vediamo un pezzettino del ponte muoversi davvero, quindi cambia lo sky line drammatico che da quel 14 agosto ci accompagna"  -  ha detto il presidente della regione Liguria Giovanni Toti.  E' un cantiere molto complesso e sicuramente ci saranno giornate meno spettacolari di questa ma altrettanto significative - ha concluso il governatore.  

 

"Sono molto contento - ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del viadotto Polcevera Marco Bucci - che siano arrivati i vertici del governo. La presenza del primo ministro Giuseppe Conte e del ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli testimonia la vicinanza di tutto il Paese a cui dimostriamo che le cose si possono fare bene, nel minor tempo possibile e con i costi giusti. Oggi è una giornata simbolica - ha concluso Bucci - senza mai dimenticare le 43 vittime del crollo ma anche senza dimenticare che stiamo lavorando dal 15 dicembre e tutto sta procedendo secondo i piani".

 

Ultimo aggiornamento: 08/02/2019