Migliaia gli ebrei, europei ed italiani, che da Genova raggiunsero gli Stati Uniti sfuggendo alle persecuzioni
Da oggi c’è anche l’equipaggio del Translantico Rex fra gli onorati nel Giardino dei Giusti di Milano (GARIWO) segnalati dalla società civile.
In via Cimabue, alla cerimonia di intitolazione ed alla posa di un cippo a perenne memoria, il Comune di Genova è stato rappresentato dall’assessore allo Sviluppo Economico e al Lavoro Mario Mascia: «Sono stato delegato dal Sindaco Marco Bucci a presenziare a questa cerimonia che vuole conservare e tramandare la memoria di chi ha contrastato ogni forma d’odio. Ciò significa arricchire ciascuno di noi di insegnamenti e di fiducia per costruire un mondo migliore. A nome della nostra amministrazione comunale desidero ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per rendere onore all’equipaggio del Transatlantico Rex, donne e uomini che anche con gesti eroici hanno contribuito a salvare migliaia di persone in un contesto storico particolarmente delicato. L'equipaggio del Rex, che partiva da Genova alla volta di New York, è stato testimone della grande impresa del salvataggio di decine di migliaia di vite umane».
Fra il 1933 ed il 1940 il Rex, varato a Genova nel 1931, fu vettore di salvezza per migliaia di ebrei europei ed italiani che proprio salpando dal capoluogo ligure raggiunsero il porto di New York negli Stati Uniti sfuggendo alle persecuzioni. Durante 101 viaggi atlantici effettuati in quel periodo, i passeggeri ebrei trasportati furono dai 20.000 ai 50.000. L'equipaggio del Rex, composto da 850 persone di cui 500 genovesi e 150 liguri, riuscì nelle sue missioni anche grazie ai documenti di espatrio della Hebrew Emigrant Aid Society di Vienna e all’aiuto della Union of Orthodox Jewish Congregations of America e della Delegazione Assistenza Emigranti Ebrei.
Oltre all’assessore Mario Mascia, a ritirare la pergamena ufficiale è stato Flavio Testi, figlio del genovese Metello che, delle 2600 persone che negli anni hanno composto l'equipaggio del transatlantico, è stato l’unico membro ad averne sempre fatto parte: «Gli ebrei erano imbarcati ufficialmente perché a bordo del Rex non sono mai state applicate le leggi razziali ed era sempre disponibile un rabbino ed un cuoco Kosher a loro dedicato».
Il tema che l’Assemblea dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano - formata dalla Fondazione Gariwo, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e il Comune di Milano – ha scelto per le celebrazioni di quest’anno è: “Memoria e responsabilità. L’esempio dei Giusti davanti alle sfide del nostro tempo”.
Nuovi Giusti del 2024 sono stati proclamati: Altiero Spinelli, scrittore e politico italiano a lungo incarcerato dal regime fascista, fu autore del Manifesto di Ventotene per un’Europa libera e unita; Vera Vigevani Jarach, giornalista italiana rifugiatasi in Argentina per sfuggire alla Shoah e tra le fondatrici del movimento delle Madri di Plaza de Mayo; Jurij Dmitriev, storico russo condannato per il suo lavoro sulla memoria delle vittime dello stalinismo; Narges Mohammadi, attivista iraniana Premio Nobel per la Pace 2023 che ha dedicato la vita per il rispetto dei diritti umani nel suo Paese.
Oltre all’equipaggio del Rex, le altre pergamene in onore dei Giusti segnalati dalla società civile sono state attribuite a Padre Gianantonio da Romallo, Madre Luisa Arlotti, Vesna Bosanac, Fratel Biagio Conte, Caterina Giordano, Suor Maria Goglia, Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, Arminio Wachsberger, Zabel Yessayan.