In occasione della prima Giornata dell’oftalmologia, il Comune lancia una sperimentazione pilota per la diagnosi da remoto delle maculopatie
In occasione della prima Giornata nazionale dell’oftalmologia, il Comune di Genova presenta un nuovo dispositivo di teleconsulto che, quando sarà a regime, consentirà ai pazienti di essere sottoposti ad esame OCT per la prevenzione e la diagnosi delle maculopatie, anche senza medico, in sedi nelle quali non è presente fisicamente il medico oculista.
L’esame si svolge attraverso una macchina OCT connessa alla rete internet, che può essere posizionata ovunque, per esempio nelle farmacie, e da remoto il medico oculista può collegarsi e prendere controllo della macchina per eseguire l’esame. Un vero e proprio teleconsulto con cui medico e paziente interagiscono come se fossero in presenza.
Questa piattaforma di teleconsulto rientra in una sperimentazione pilota avviata presso la farmacia Burlando, una delle otto farmacie comunali, e durerà un mese.
«Si tratta di una sperimentazione pilota – dichiara l’assessore alla salute Massimo Nicolò – che rappresenta una nuova modalità di impegno dell’Amministrazione nel contrasto alle malattie degli occhi e in particolare alle maculopatie. L’innovazione tecnologica e la telemedicina rappresentano una grande opportunità per accorciare le distanze con i cittadini, in particolare quelli più anziani, e questo nuovo dispositivo di teleconsulto consentirà loro di farsi visitare bene, in sicurezza e in un ambiente a loro familiare. Un aspetto importante che diventa fondamentale in questo periodo di emergenza sanitaria. Ringrazio il direttore della clinica oculistica universitaria dell’Ospedale Policlinico San Martino, Carlo Enrico Traverso, per il fondamentale contributo dato alla buona riuscita del progetto».
«Fin dall’inizio l’Amministrazione – spiega l’assessore alle farmacie comunali Matteo Campora – sta investendo energie e risorse nella lotta e prevenzione alle patologie visive, e questa iniziativa va proprio in questa direzione. Sono felice che nella sperimentazione del servizio di teleconsulto siano state coinvolte le farmacie comunali, che rappresentano un fondamentale presidio sanitario e di supporto sempre più importante in epoca Covid».
Cos’è la maculopatia e la campagna di Comune e Comitato Macula
La maculopatia, come la cataratta, il glaucoma ed altre patologie invalidanti, è una malattia dell’occhio la cui presenza può essere diagnosticata solo da un medico oculista specialista. Per contrastarla, lo scorso dicembre il Comune di Genova ha patrocinato la campagna di prevenzione e sensibilizzazione delle maculopatie promossa dal Comitato Macula, la prima Associazione senza fini di lucro che dà voce ai pazienti con maculopatia.
La campagna consiste nell’affissione e distribuzione nelle stazioni della metropolitana e all’interno degli autobus AMT della cosiddetta “Griglia di Amsler”, un test che ogni persona si può autosomministrare per individuare il sintomo più precoce delle maculopatie.
Questo test, in modo facile, veloce e preciso, consente infatti di scoprire anomalie nella visione centrale di cui spesso è difficile accorgersi nella vita di tutti i giorni.
In Italia oltre un milione di persone, per lo più over 65, soffre di degenerazione maculare legata all’età (DMLE) e spesso la diagnosi arriva decisamente troppo tardi. La DMLE è una malattia oculare legata all’invecchiamento delle strutture profonde dell’occhio, in particolare della macula, la porzione centrale della retina in cui sono presenti la maggior parte delle cellule che processano gli impulsi luminosi e li inviano al cervello perché vengano tradotti in immagini. Se questa parte dell’occhio è danneggiata, la visione centrale viene compromessa, specie se la malattia non è diagnosticata e trattata con tempestività.
26 marzo, Giornata nazionale dell’oftalmologia
“Apri gli occhi contro il Coronavirus” è lo slogan della prima Giornata nazionale dell’oftalmologia in programma oggi 26 marzo. L’iniziativa, promossa dalla Società oftalmologica italiana, nasce per informare, sensibilizzare e invitare i cittadini a farsi visitare gli occhi in sicurezza per salvaguardare la vista, dal momento che a causa della pandemia molti pazienti non si sottopongono più a visite di controllo per paura del contagio.