Manutenzione caditoie: presentato il nuovo sistema di monitoraggio digitale

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30/07/2025
caditoie

Circa 80 mila dispositivi mappati e monitorati con tecnologia all’avanguardia

Manuela D'Angelo

Genova è la prima città italiana a dotarsi di un sistema completamente digitalizzato per la gestione delle caditoie, un’innovazione resa possibile grazie al lavoro congiunto dell’Amministrazione comunale, del settore informatico e delle imprese coinvolte. Il progetto, illustrato questo pomeriggio in Commissione, rappresenta un modello già oggetto di interesse da parte di altre città italiane come Milano, Torino e Bologna. Durante la Commissione consiliare, tenutasi questo pomeriggio sul tema della gestione e manutenzione delle caditoie cittadine, è stato illustrato il nuovo sistema digitale adottato dal Comune per il controllo, la pulizia e la geolocalizzazione dei tombini, che oggi fornisce un sistema trasparente e tracciabile che permette di conoscere, in tempo reale, lo stato di ogni singola caditoia cittadina.

 

 «Con l’arrivo delle prime piogge, anche solo di fine estate, il tema delle caditoie diventa prioritario – ha dichiarato l’assessore alle Manutenzioni Massimo Ferrante – Abbiamo voluto questo confronto per chiarire con trasparenza il funzionamento del nuovo sistema, entrato a regime grazie a una gara pubblica a cui AMIU ha scelto di non partecipare».

 

Il nuovo sistema, nato da una gara pubblica aggiudicata nel giugno 2023, ha già censito 78.395 caditoie, con l’inserimento di immagini prima e dopo gli interventi, di cui 70.000 risultano operative, 4.151 con difetti strutturali e 3.779 che necessitano di interventi. Le caditoie vengono classificate per livello di criticità tramite un sistema a semaforo (verde, giallo, rosso), con fotografia e geolocalizzazione visibili sul geoportale comunale.

 

«Rispetto al passato- continua Ferrante- oggi ogni intervento è tracciato. Il vero problema, però, è strutturale: le nostre condotte per le acque bianche sono sottodimensionate. Anche con caditoie pulite, le condotte non reggono certi afflussi. Serve quindi un doppio livello: la pulizia annuale e un secondo passaggio in quelle aree che sappiamo essere più critiche. Stiamo studiando un secondo livello di intervento, con passaggi aggiuntivi nei punti più fragili della città. Serve realismo: non potremo mai garantire che tutti i tombini siano perfetti, ma possiamo migliorarne la gestione con dati, metodo e continuità».

 

Il servizio è suddiviso in tre lotti: due per la manutenzione ordinaria nei diversi municipi e uno dedicato agli interventi straordinari in caso di eventi meteo eccezionali. Tutti i dati sono consultabili dai cittadini tramite geoportale.

Ultimo aggiornamento: 30/07/2025