Morto a Dachau nel 1943 il questore Palatucci aiutò centinai di ebrei a sfuggire dai campi. A promuovere il ricordo anche i ragazzi dell'Istituto Comprensivo Campomorone Ceranesi
Giovanni Palatucci era poco più che trentenne quando morì nel campo di concentramento a Dachau.
Era il 10 febbraio del 1943. Palatucci, questore arrivato a Fiume dopo aver servito anche a Genova, aveva come colpa quella di aver aiutato centinaia di persone, per lo più ebrei, a scampare un tragico destino nei campi di concentramento nazisti.
"Giusto tra le nazioni" per la comunità ebraica e "Servo di Dio" per quella cristiano-cattolica che vorrebbe beatificarlo, Giovanni Palatucci è stato insignito anche della Medaglia d'oro al merito civile.
«Onorare la memoria di Giovanni Palatucci - ha detto l'assessore alla Sicurezza Giorgio Viale - è un dovere al quale società civile e Polizia di Stato non possono sottrarsi. Il questore di Fiume ha con un estremo atto di coraggio protetto la vita di centinaia di persone salvandole dai campi di concentramento lasciando una eredità dalla quale tutti noi dobbiamo prendere esempio. Proprio per questo sono rimasto profondamente colpito dal lavoro svolto ai ragazzi e dalle ragazze dell'Istituto comprensivo Campomorone Ceranesi ai quali voglio porgere i miei complimenti».
Questa mattina, presso l'aula magna del VI Reparto Mobile di Bolzaneto si è voluta onorare la sua memoria alla presenza delle autorità civili e religiose e con la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze dell'I.C.Campomorone Ceranesi che hanno dedicato a Palatucci degli elaborati che sono stati mostrati durante la cerimonia. A Palatucci è dedicata anche la biblioteca all'interno della caserma, curata dal poliziotto scritto V.Isp. Riccardo Gazzaniga.