L'orazione del presidente del Consiglio Comunale Cassibba: «Un’immane tragedia che ci impone di impegnarci ogni giorno contro l’indifferenza»
«I campi di sterminio nazisti hanno causato la morte di 17 milioni di persone: un numero impressionante, difficile persino da pronunciare. Vittime innocenti che oggi Genova ha voluto ricordare ancora una volta, affinché non si disperda il ricordo di questa immane tragedia che ci impone, ogni giorno, di impegnarci contro l'indifferenza. Farlo è una responsabilità di tutti noi: società civile, politica e istituzioni. È nostro dovere coltivare la Memoria tramandandola alle nuove generazioni, così come è un dovere condannare con fermezza una narrazione distorta, negazionista e banalizzata della Shoah. Opporsi all'incultura dell'odio e della discriminazione è una missione che ci viene insegnata dalla nostra Costituzione, a prescindere che tali nocivi sentimenti siano fondati su etnia, religione, convinzioni personali, genere, orientamento sessuale, età o disabilità. Un'altra parola chiave è educazione, da insegnare alle nuove generazioni perché comprendano i propri diritti ma anche i propri doveri, imparando a stare sempre dalla parte dei più deboli e di chi, ogni giorno, si adopera per la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena realizzazione di tutti i cittadini».
Lo ha detto il presidente del Consiglio Comunale di Genova, Carmelo Cassibba, durante l’orazione ufficiale tenuta questa mattina, presso la chiesa di San Filippo Neri di via Lomellini, durante la Santa Messa in suffragio dei Caduti nei campi di sterminio nazisti.