Obiettivo fargli intraprendere percorsi di crescita personale, attraverso attività artistiche, sportive e di formazione.
Inaugurato il nuovo Centro diurno polifunzionale di Genova, accanto al Centro di prima accoglienza di via Frugoni 1: ospiterà ragazzi dai 14 ai 25 anni sottoposti a provvedimento penale o civile da parte dell’Autorità Giudiziaria e dunque in carico all’USSM (Ufficio di Servizio sociale per i minorenni).
All’inaugurazione ha partecipato l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso: «Questo centro diurno accoglie anche i giovani sottoposti a provvedimenti civili disposti dall’Autorità Giudiziaria minorile, contribuendo a favorire l’esito positivo di questi stessi provvedimenti. Per questo, quindi, può diventare un grande aiuto anche per i nostri Servizi sociali, per le segnalazioni dei minori in carico che hanno bisogno di un processo educativo e che potrebbero usufruire dell’offerta di varie attività, con carattere di prevenzione, promozione della legalità e non violenza e di attività di recupero scolastico, orientamento e inserimento anche professionale. Come Comune avevamo già un protocollo con l’organizzazione, che ora andremo a rivedere insieme al Centro diurno polifunzionale di Genova, affinché anche i nostri minori possano usufruire di questa struttura».
Erano presenti all’inaugurazione rappresentanti della Procura di Genova, della Asl3, del Tribunale dei Minori, del Sert e della Fondazione Costa.
La struttura si avvale di diverse stanze per l’attività informatica, la ginnastica e lo Yoga, la pet terapia, le attività manuali, artigianali, e il cineforum. Tra le attività proposte ai giovani anche quella di “alfabetizzazione emotiva” e una serie di attività musicali, laboratori di musicoterapia e legati all’uso della voce e del corpo, laboratori artistici e teatrali. All’interno del centro lavorano 4 educatori, che possono occuparsi di un massimo di 12 ragazzi contemporaneamente, divisi in più gruppi. I ragazzi possono essere coinvolti anche in attività fuori dal centro, come visite alle fattorie didattiche e ai musei della città.
Ad oggi sono accolti 12 ragazzi, che svolgono anche attività individuali, per la conoscenza di sé, e delle proprie emozioni e la rappresentazione e consapevolezza di situazioni di conflitto.