
Assessore alle Opere infrastrutturali strategiche Ferrante: «Un metodo da adottare per tutti i grandi processi di trasformazione urbanistica nella nostra città»
Sono stati presentati oggi pomeriggio nell’aula magna del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”, durante una seduta di commissione del Municipio II Centro Ovest, il progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte) del parco pubblico che sarà realizzato sulla nuova galleria di via Ardoino, a Sampierdarena, e il relativo percorso partecipativo rivolto a residenti, cittadini e a tutte le realtà del territorio.
Il parco rappresenta una delle opere di mitigazione legate alla riattivazione della linea del Campasso e tassello fondamentale del programma di riqualificazione e rigenerazione urbana di Genova, connesso al progetto del Terzo Valico dei Giovi – Nodo di Genova.
Oltre al Pfte del parco, che rappresenta una proposta di partenza suscettibile di modifiche anche profonde, i progettisti hanno presentato anche il percorso partecipativo che coinvolgerà i vari stakeholder: cittadini e residenti del quartiere, rappresentanti degli istituti scolastici, parrocchie, associazioni e comitati di quartiere, associazioni di categoria, amministratori condominiali e residenti degli immobili di acquisizione.
Il progetto comprende anche la rifunzionalizzazione di alcuni alloggi impattati dalla galleria, collocati nei civici 11 e 13 di via Ardoino e 9 di via Cristofoli, che saranno espropriati in funzione della realizzazione della nuova galleria.
Alla seduta di commissione municipale era presente l’assessore alle Opere infrastrutturali strategiche e Lavori pubblici del Comune di Genova, Massimo Ferrante.
«Oggi, con la cittadinanza di Sampierdarena, si è aperto un importantissimo percorso di rigenerazione partecipata che, per la nostra Amministrazione, rappresenta il modello da seguire per la gestione dei grandi processi di trasformazione urbanistica che interesseranno nei prossimi anni la città – ha detto l’assessore Ferrante – Credendo fortemente nella necessità di un dialogo costante con le persone e nel ruolo dei municipi in questo processo, abbiamo lasciato al Municipio Centro Ovest la scelta della tipologia di percorso partecipativo che prevede tre giornate in cui residenti e cittadini del quartiere potranno proporre idee, spunti e osservazioni di cui i progettisti dovranno tenere conto per la restituzione finale del percorso partecipato. Sarà un percorso lungo e complicato, ma il confronto con i cittadini sul loro territorio è essenziale per indirizzare, nella maniera migliore e più utile per chi vive nei quartieri, i grandi processi di rigenerazione urbana».
Soddisfatto anche il presidente del Municipio II Centro Ovest Michele Colnaghi.
«In questi anni abbiamo seguito con grande attenzione tutte le tappe di un iter molto tortuoso che, come Municipio, vogliamo continuare a seguire e a gestire, per quanto di nostra competenza, ascoltando e confrontandoci con tutti i residenti e i cittadini – ha aggiunto Colnaghi – Oggi parte un percorso di ulteriore ascolto e condivisione con il territorio di Sampierdarena: troveremo a breve le date migliori per favorire il coinvolgimento, nel percorso partecipativo, del maggior numero possibile di residenti, cittadini e rappresentanti del tessuto sociale di Sampierdarena».
IL PERCORSO PARTECIPATIVO
Il percorso partecipativo per la progettazione del nuovo parco che sorgerà sulla galleria di via Ardoino si articola in tre fasi.
Dopo la presentazione di oggi della prima proposta progettuale, sono previste tre giornate di partecipazione con workshop interattivi in tre giorni differenti per coprire più fasce orarie possibili, nell’ottica di ampliare il più possibile la platea dei partecipanti che saranno coinvolti in vere e proprie attività di co-design.
La terza e ultima fase vedrà la restituzione del percorso partecipato, con la presentazione del report finale.
L’IDEA DI PARTENZA DEL NUOVO PARCO
La prima proposta progettuale prevede la realizzazione di un parco lungo 295 metri con la presenza di alcune centinaia di alberi e piccoli arbusti. Strutturato in due sezioni inframezzate da una piazza aperta, il parco è stato concepito dai progettisti come una sequenza di stanze verdi a zig-zag, con la riattivazione del campo sportivo esistente e la sua messa a sistema con nuovi spazi per l’attività motoria come uno spazio per il fitness. Un’idea centrale nel progetto sarebbe la creazione di un’ampia terrazza capace di lavorare in sinergia con i nuovi spazi collettivi destinati a sorgere all’interno degli edifici circostanti.
A questo proposito, sono state vagliate dai progettisti le possibili funzioni per gli immobili di cui è prevista l’acquisizione al termine della procedura espropriativa. Tra queste, nuove forme abitative (social, senior, student housing), cultura e lavoro (spazi di co-working), sport e benessere (palestre, spazi per attività motoria/riabilitazione), spazi di comunità.