The Ocean Race, domenica 18 giugno in tutti i Municipi di Genova la "Plastic Race" per iniziare a ripulire il mondo

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13/06/2023
Assessori Gambino e Brusoni, presidente Biodesign Foundation Roberto Guerini

L'iniziativa, organizzata dalla BioDesign Foundation, vedrà il coinvolgimento della cittadinanza in uno storico evento ecologico

Roberto Bordi

Una gara contro il tempo per ripulire il mondo dalla plastica e dai rifiuti a cui possiamo e dobbiamo partecipare tutti, per dare un futuro al pianeta e all’umanità.

 

Parte da Genova, in occasione dell’arrivo nel capoluogo ligure tra sabato 24 giugno e domenica 2 luglio della regata velica The Ocean Race, The Custodians Plastic Race – We Clean the Planet, il progetto internazionale della BioDesign Foundation per ripulire ogni angolo della Terra, dai fondali marini alle vette delle montagne, liberando così la natura dalla minaccia mortale della plastica.

 

Il progetto, inserito nel format All Together Now, è partito in questi giorni e vede il Comune di Genova come ente propulsore dell’iniziativa in collaborazione con BioDesign Foundation, Guardia Costiera, Istituto Idrografico della Marina, ETT Spa e Protezione Civile del Comune di Genova, in collaborazione con AMIU Genova: un importante gioco di squadra che culminerà domenica 18 giugno in una capillare giornata di pulizia di tutto il territorio comunale, attraverso 9 diversi interventi da realizzarsi nei 9 Municipi della città a cui chiunque potrà partecipare vestendo i panni del “custode del futuro” e diventando quindi parte attiva del cambiamento.

 

The Custodians Plastic Race – We Clean the Planet è una delle tante iniziative legate alla sostenibilità e alla protezione del mare che rientrano nella mission di The Ocean Race, il più celebre giro del mondo in barca a vela che al Grand Finale in programma a Genova tra il 24 giugno e il 2 luglio accompagna il Genova Process, l’ambizioso percorso per la definizione dei princìpi della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Oceano. La bozza di documento sarà presentata prossimamente alle Nazioni Unite, a New York, facendo di Genova un modello globale per la protezione dell’ecosistema marino.

 

BioDesign Foundation e ETT Spa, promotori del progetto, stanno seguendo tutto il tour di Genova e del suo Pavilion nelle tappe di The Ocean Race che precedono il Grand Finale. Da questa sinergia è nata e cresciuta una stretta collaborazione. Per questo il progetto The Custodians Plastic Race – We Clean the Planet viene presentato a Genova e parte da Genova: un ulteriore importante tassello nel percorso che il Comune ha avviato con il Genova Process a favore della sostenibilità ambientale e la protezione degli oceani.

 

Il video short e il video extended version che raccontano filosofia e contenuti del progetto The Custodians Plastic Race – We Clean the Planet. 

 

«Ringrazio la BioDesign Foundation, i numerosi partner del progetto e tutti i volontari civici e di Protezione Civile che nei prossimi giorni saranno protagonisti di questa stupenda iniziativa di pulizia della nostra città e del mare – commenta l’assessore comunale alla Protezione Civile e al volontariato Sergio Gambino – Il volontariato arricchisce l’anima di chi lo fa e rappresenta sempre una concreta testimonianza di attenzione e di vicinanza a chi vive una situazione di difficoltà, come succede oggi ai tanti habitat naturali invasi dalla plastica. È innegabile che proprio la plastica sia diventata un problema per i boschi e i mari di tutto il mondo, per questo faccio un appello a tutti i cittadini perché partecipino domenica alla grande giornata di pulizia nei Municipi. Spero di vedere tanti bambini: devono essere loro i “custodi del futuro” e il motore di quel cambiamento culturale che tutti auspichiamo e vogliamo fortemente per aumentare la vivibilità e la sicurezza del nostro pianeta».

 

«Il BioDesign nasce dallo stile di design di Luigi Colani che mi ha insegnato la formula 90% ispirazione dalla natura e 10% trasformazione Colani – spiega il presidente della BioDesign Foundation Roberto Guerini – Mandando avanti lo studio Colani AG come CEO, che tra le sue attività sviluppa ancora car design e aliscafi di ultima generazione, applico questa formula quotidianamente per raggiungere soluzioni efficienti e concretamente risolutive. Nasce da qui una filosofia e stile di vita che ha portato alla costituzione della BioDesign Foundation che opera per risolvere la perdita di biodiversità sulla Terra, della quale anche noi umani facciamo parte. Tutti noi possiamo essere dei “custodi del futuro” e solo tutti insieme possiamo ripulire il pianeta dalla morsa della plastica che ormai si trova ovunque, dal mais, all’insalata, alla carne e al pesce, fino al nostro organismo, danneggiando la nostra salute. Non esistono supereroi – continua Guerini – ma super teams, formati tanto da bambini delle scuole quanto da aziende con i propri dipendenti, che calorosamente invitiamo a seguire ogni tappa di The Custodians Plastic Race. Dobbiamo pulire davvero a fondo per garantire di mantenere pulito successivamente. Per questo il progetto comprende, e stiamo lavorando per questo, il posizionamento di scarrabili anche a Genova per la raccolta di reti da pesca consumate e di rifiuti pescati in mare. Voglio ringraziare il Comune di Genova e tutti i partner che ci sosterranno in questa impresa, in particolare il contrammiraglio Massimiliano Nannini dell’Istituto Idrografico della Marina che ci aiuta a effettuare la scansione dei fondali, e l’ammiraglio Sergio Liardo della Guardia Costiera che ha contribuito a portare il progetto ad un livello nazionale: infatti, grazie agli operatori subacquei della divisione sommozzatori, possiamo ripulire i fondali di tutto il mare italiano. The Custodians Plastic Race – conclude Guerini – è un progetto ambizioso ma necessario e possibile solo grazie alla APP “The Custodians Earth Solution Platform” (CESP), che è il nostro fiore all’occhiello. La nostra pulizia sistematica e coordinata di città e natura oggi comincia a Genova e, per quanto riguarda il domani, lo stiamo scrivendo...».

 

Il progetto The Custodians Plastic Race – We Clean the Planet

 

Il piano di pulizia della città si basa su una strategia nella quale ogni attore ha un ruolo preciso, svolto con l’ausilio della APP “The Custodians Earth Solution Platform” (CESP). Ideata da Roberto Guerini della BioDesign Foundation e sviluppata in collaborazione con l’azienda informatica genovese ETT Spa, la APP consente di organizzare la gestione dei problemi ambientali e di inquinamento. L’applicazione avrà il fondamentale ruolo di punto di raccolta delle informazioni acquisite sul campo in questi giorni dalle aree tecniche dei Municipi e dall’Istituto Idrografico della Marina, che serviranno il 18 giugno a organizzare le attività di pulizia su tutto il territorio comunale.

 

Ogni segnalazione geo-referenziata dei rifiuti è accompagnata da foto e brevi descrizioni e appare come un punto rosso nella mappa presente sull’applicazione (sfida da risolvere); una volta ripulita la zona segnalata, il punto rosso nella mappa diventa verde (sfida vinta).

 

L’Istituto Idrografico della Marina scansiona i fondali del mare alla ricerca di rifiuti e segnala i punti da ripulire sulla CESP. La piattaforma offre una lista organizzata e geo-localizzata delle segnalazioni e grazie agli operatori subacquei della Guardia Costiera e al gruppo di “custodi del futuro” formato da forze dell’ordine, scuole, associazioni, AMIU Genova, personale delle aziende e cittadini volontari sicompie una pulizia mirata del mare dalla superficie al fondale.

 

Un lavoro di squadra che, domenica 18 giugno, si concretizzerà in un maxi-intervento di clean-up organizzato nei 9 municipi dove chiunque potrà dare il suo contributo per ripulire l’ambiente dalla spazzatura – in particolare dalla plastica – nei siti geo-localizzati sulla CESP, lanciando al mondo un messaggio universale di rispetto del mare e del pianeta.

 

Ma attenzione: già da oggi, fino a giovedì, chiunque può registrare le proprie segnalazioni con la APP disponibile sia per iOS che Android (CESP). L'applicazione guida l'utente attraverso pochi passaggi per caricare l'immagine e descrivere il problema.

 

«Ripulire la natura dalla plastica è una strategia win-win che aiuta l’ambiente e, allo stesso tempo, trasmette ai nostri figli l’amore per l’ecologia insegnando loro a praticare uno stile di vita più eco-sostenibile – aggiunge l’assessore comunale alle politiche dell’istruzione Marta Brusoni – Una vera e propria missione culturale che, attraverso la Direzione delle politiche educative, stiamo portando avanti attraverso iniziative di avvicinamento a The Ocean Race rivolte ai bimbi delle scuole dell’infanzia genovesi, tra le quali “Conosciamo il mare”, il rilascio in mare della tartaruga Marea e le uscite in mare con la Capitaneria di Porto, in programma entro fine mese. Un modo concreto per trasformare i nostri bimbi in “custodi del futuro” (usando l’azzeccata espressione della BioDesign Foundation) e ambasciatori dei valori di sostenibilità e protezione dell’ecosistema marino, che andranno a trasmettere agli amici e alle famiglie con benefici per la collettività e il mondo intero».

 

«Con questo splendido progetto Genova conferma e rafforza il suo ruolo di città guida dei processi globali di risanamento ambientale, in linea con il “Genova Process” legato a The Ocean Race e l’impegno del tessuto istituzionale e sociale della nostra città per la salvaguardia del mare e degli oceani – dichiara l’assessore comunale all’ambiente Matteo Campora – La plastica, degradandosi, si trasforma in micro-particelle dannose per la salute della fauna, della flora e ovviamente dell’uomo. Per questo è fondamentale che tutti insieme, istituzioni, aziende, fondazioni, associazioni e singoli cittadini, lavoriamo per ripulire la natura dalla plastica, fare attentamente la raccolta differenziata e sensibilizzare le persone sui drammatici danni che questo materiale, se non smaltito correttamente, può causare alla natura e alla salute umana. Complimenti alla BioDesign Foundation per le sue numerose attività nel campo della tutela ambientale che Genova considera strategico per dare un futuro sostenibile alla città e a tutto il pianeta».

 

Come si svolge la giornata di pulizia nei Municipi e come partecipare

 

Per partecipare alla The Custodians Plastic Race, domenica 18 giugno,è necessario iscriversi sul sito internet della BioDesign Foundation cliccando sul pulsante “Partecipa alla missione”, ma sarà possibile farlo anche presentandosi di persona il giorno stesso dell’evento.

 

Si richiede inoltre di iscriversi alla piattaforma CESP, il sistema che permette di generare/prendere in carico/risolvere segnalazioni.

 

I 9 punti di ritrovo per i volontari saranno organizzati alle ore 9 davanti alle sedi dei 9 Municipi cittadini e più precisamente: Municipio I Centro Est, piazza Santa Fede 7; Municipio II Centro Ovest, via Sampierdarena 34; Municipio III Bassa Val Bisagno, piazza Manzoni 1; Municipio IV Media Val Bisagno, piazza dell’Olmo 3; Municipio V Valpolcevera, via Reta 3; Municipio VI Medio Ponente, via Sestri 7; Municipio VII Genova Ponente, piazza Gaggero 2; Municipio VIII Medio Levante, via Mascherpa 34R; Municipio IX Levante, via Pinasco 7.

 

Davanti a ogni Municipio è previsto un briefing in cui saranno fornite tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione alle attività di pulizia.

 

Ogni iscritto riceverà il Custodian Kit, uno zainetto contenente cappellino, guanti, t-shirt, borraccia, sacchetti per la raccolta dei rifiuti e un opuscolo con la descrizione dell’iniziativa, ma il kit sarà personalizzato in base alle esigenze di ciascun partecipante.

 

Nel punto di raccolta si formeranno dei gruppi a cui verrà assegnato un percorso per la risoluzione delle varie segnalazioni. Una volta giunti sul luogo della segnalazione, durante la pulizia, per oggetti contundenti o pericolosi, è obbligatorio riferire al team leader che provvederà a rimuoverli con strumenti adeguati o segnalarli agli enti competenti. Terminata la pulizia, ogni iscritto alla CESP sarà in grado di aggiornare lo stato della segnalazione inserendo una foto della sfida risolta: il punto sulla mappa, da rosso, diventerà verde.

 

Il personale di AMIU ritirerà i materiali raccolti dai volontari presso i punti geo-referenziati sull’app per inviarli nelle piattaforme di selezione della filiera della raccolta differenziata.

 

Si raccomanda di indossare pantaloni lunghi, scarpe anti-infortunistiche robuste, guanti resistenti e impermeabili. È consigliato inoltre di portarsi con sé acqua e pranzo al sacco.

 

Analogamente, per sub e operatori subacquei il punto di raccolta sarà la Capitaneria di Porto: qui riceveranno informazioni specifiche per eseguire la pulizia dei fondali.

 

Attività della BioDesign Foundation e perché la plastica è pericolosa

 

Il format All Together Now sarà replicato in tutte le città del “Marina Militare Nastro Rosa Tour”: La Maddalena (SS), Napoli, Vibo Valentia, Taranto, Vieste (FG), San Benedetto del Tronto (AP) e Venezia. Quindi il progetto sarà allargato a tutta l’Italia ed esportato in tutto il mondo per raggiungere l’ambizioso obiettivo di ripulire tutto il mondo, per aiutare a risolvere i problemi della natura e promuovere la tutela della biodiversità.

 

The Custodians Plastic Race – We Clean the Planet è, in ordine di tempo, solo l’ultimo progetto lanciato dalla BioDesign Foundation. Nata nel 2021 e rifacendosi ai princìpi del BioDesign come concepiti dal designer Luigi Colani, promuove la ricerca e la messa in opera di soluzioni sostenibili volte alla tutela della natura e dell’ambiente. Tra queste si ricordano ad esempio: il progetto BioDesign - Vox Maris per la raccolta delle reti da pesca esauste per evitarne la dispersione in mare; il recupero delle reti da pesca sommerse; il progetto BioDesign River Cleaning Project per l’installazione di barriere sui fiumi per evitare il riversamento di rifiuti di plastica in mare; la raccolta dell’olio esausto delle imbarcazioni; il progetto delle vasche salvavita per la salvaguardia del bycatch (pesca indesiderata) da installare sui pescherecci.

 

La Biodesign Foundation supporta anche i velisti attraverso interventi di trasformazione delle loro barche in laboratori scientifici sportivi itineranti, inserendo in esse una serie di sensori utili alla ricerca ambientale internazionale. Iniziative il cui filo conduttore è rappresentato dalla plastica, un materiale che, degradandosi nel tempo in microparticelle, permea il suolo e si riversa nei fiumi fino a raggiungere il mare, entrando nella catena alimentare.

 

Secondo lo studio “Estimation of the mass of microplastics ingested – A pivotal first step towards human health risk assessment”, pubblicato il 15 febbraio 2021 sul Journal of Hazardous Materials, ogni settimana un individuo assume circa 5 grammi di microplastiche, l’equivalente di una carta di credito. Le microplastiche sono ovunque e secondo uno studio dei ricercatori dell’Università inglese di Hull vengono ingerite, assorbite attraverso i tessuti e inalate, andando a depositarsi in fondo ai polmoni e aumentando il rischio di cancro e di altre patologie.

 

Ma la plastica è un problema per l’ambiente ancora prima della sua degradazione in microparticelle. Infatti, si stima che ogni anno ne finiscano in mare 8 milioni di tonnellate e attualmente, negli oceani, ve ne siano più di 150 milioni di tonnellate.

Ultimo aggiornamento: 13/06/2023