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Politiche giovanili, a palazzo Tursi la tavola rotonda “Non esistono droghe leggere”

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Articolo del
02/02/2023
Non esistono droghe leggere
Irene Moretti

 Si è svolto questo pomeriggio nel salone di rappresentanza di palazzo Tursi l’incontro-tavola rotonda organizzato da Fidapa BPW Italy avente per tema “Non esistono droghe leggere”. Fidapa – Federazione italiana donne arte professioni affari – ha voluto organizzare questo incontro a seguito dell’aumentare dell’uso e dell’abuso di droghe che si è diffuso soprattutto tra le generazioni più giovani in concomitanza con lo scoppio della pandemia da Covid-19 che ha causato nei ragazzi disagi psicologici che non sempre sono stati riconosciuti.

 

Negli ultimi anni sul mercato sono state immesse molte sostanze illecite e chimiche a poco prezzo che ne rendono particolarmente facile la reperibilità e il consumo: per questo tipo di droghe sintetiche – e per tutte le altre le sostanze – diventa quindi cruciale una corretta informazione che possa fungere da deterrente, facendo sapere i danni provocati su fisico e psiche. La distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti è, secondi Fidapa, meramente giuridica perché a livello di effetti collaterali non esiterebbe distinzione: al momento, nella nostra legislazione esiste una distinzione tra consumo personale e spaccio.

 

«È un momento divulgativo molto importante quello che oggi Fidapa ha deciso di organizzare ed è un momento importante per i giovani e per le loro famiglie e anche per tutti coloro che dell’uso di droghe sono vittime – ha detto l’assessore al Marketing territoriale, Politiche per i giovani, Disagio e solitudine, Pari opportunità e animali Francesca Corso -. E dico vittime perché chi decide di percorrere questo tipo di strada consumando droghe pensando che siano leggere e quindi non possano causare danni permanenti in realtà non sa che le droghe leggere non devono esistere: non esiste distinzione tra le droghe e bisogna essere consapevoli di quello che accade e momenti come questo aiutano sicuramente ad aumentare la sensibilizzazione rispetto a questi temi».

Fidapa ha infatti tra i suoi obiettivi quello di fare cittadinanza attiva attraverso le associazioni e a fianco delle istituzioni per mettersi al servizio della comunità.

 

«Sicuramente – prosegue l’assessore Corso - è importante ad attivare momenti come quello di oggi e farlo in una maniera più leggera possibile, con una comunicazione che possa arrivare in maniera diretta ai giovani che devono sentirsi i diretti interessati con un linguaggio a loro vicino e non come argomenti pesanti e noiosi che non li riguardano. Fare rete è importantissimo e le istituzioni devono essere quelle che decidono di fare rete e mettere a sistema tutte quelle associazioni e quegli enti che quotidianamente si occupano di queste questioni stando a stretto contatto con i giovani proprio per cercare di fare momenti informativi a 360° con azioni che li vedano protagonisti e in cui magari siano loro stessi a farsi i primi portavoce di questi messaggi attraverso il loro linguaggio».

 

Alla tavola rotonda hanno partecipato: Gian Mario Uniola (Luogotenente c.s. Guardia di finanza Genova), Domenica Rizzi (Neurologa e socia della sezione FIDAPA BPW Italy di Genova), Paola Marongiu (Avvocato diritto di famiglia e socia sezione IDAPA BPW Italy Genova), Massimo Servadio. (Psicologo e psicoterapeuta). Ha moderato: Irene Mercuri (Consigliera di parità supplente della Regione Liguria e della sezione IDAPA BPW Italy di Genova).

Ultimo aggiornamento: 03/02/2023