Politiche giovanili, a Tursi la due giorni dedicata al laboratorio Anci VIG-Valutazione impatto generazionale su DUP comunale

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10/12/2025
L'intervento della consigliera Francesca Ghio

L’evento, a Palazzo Tursi, è organizzato da ANCI con la collaborazione di Fondazione Ries. Ad aprire i lavori la consigliera delegata alle Politiche giovanili Francesca Ghio

Irene Moretti

Si concluderà oggi la due giorni organizzata da ANCI, con la collaborazione scientifica della Fondazione per la Ricerca Economica e Sociale (RiES), che ha portato a Palazzo Tursi, nel Salone di Rappresentanza, il laboratorio dedicato alla Valutazione di Impatto Generazionale dei DUP - Documenti unici di programmazione dei Comuni, che ha visto una nutrita partecipazione di addetti ai lavori e amministratori locali, tra i quali la consigliera delegata per le Politiche giovanili del Comune di Genova Francesca Ghio, che ieri ha portato i saluti della sindaca Silvia Salis, in apertura di lavori.

 

L’appuntamento genovese è inserito in una sperimentazione di laboratori pratici che ANCI sta realizzando su tutto il territorio nazionale, per accompagnare l'applicazione della VIG da parte dei Comuni. Il ciclo di laboratori fa seguito alla recente pubblicazione delle Linee guida sulla VIG dei DUP comunali – una vera e propria “cassetta degli attrezzi” – realizzate con la direzione scientifica del prof. Luciano Monti, alla guida del gruppo di lavoro ANCI Politiche giovanili e degli esperti della Fondazione RiES.

 

«La Valutazione di impatto generazionale – spiega la consigliera delegata alle Politiche giovanili Francesca Ghio – se applicata alla programmazione delle amministrazioni locali, è sì uno strumento e un metodo di analisi, ma è soprattutto un cambio di paradigma che consente di vedere le politiche delle pubbliche amministrazioni con gli occhi delle generazioni più giovani, attraverso il loro coinvolgimento dal basso nella coprogettazione delle strategie di sviluppo. In questo modo, coinvolgendo i giovani in prima persona, le amministrazioni potranno studiare politiche e interventi che possano favorire la coesione sociale e rendere più appetibile la permanenza sul territorio, incidendo così anche sullo spopolamento della popolazione più giovane. Un paradigma, questo, che, come amministrazione, intendiamo portare avanti».

 

I laboratori rappresentano un’evoluzione significativa: dalla fase teorica a quella operativa e formativa. Un approdo essenziale nel metodo adottato da ANCI a supporto dei Comuni italiani, con l’obiettivo di offrire momenti di formazione, confronto e sperimentazione rivolti ad amministratori locali, dirigenti e dipendenti comunali, per accompagnarli nel processo di integrazione effettiva della VIG all’interno dei documenti di programmazione locale. Una Pubblica Amministrazione capace di valutare ex ante le proprie decisioni in termini di impatto sulle giovani generazioni.

 

«L’ANCI sta lavorando da anni per rafforzare l’azione dei Comuni in favore dei propri giovani – spiega la responsabile Area Innovazione tecnologica, Cultura, Politiche Giovanili, Mobilità sostenibile, TPL, Transizione energetica ANCI Antonella Galdi - Lo facciamo con il finanziamento di progettualità attraverso la pubblicazione di specifici Avvisi, ma anche attraverso l’animazione di una rete di amministratori e tecnici comunali che è ormai diventata uno strumento potente per rafforzare un ambito, quale quello delle politiche rivolte alle generazioni più giovani, sul quale non è più rinviabile agire. Uno dei modi per farlo è adottare la Valutazione di Impatto Generazionale, perché è un dispositivo che, operando sul DUP, entra nel vivo dell’azione amministrativa. Incontri come quello di Genova sono quindi occasioni di lavoro preziose per confrontarsi e ampliare l’utilizzo della VIG nel più ampio numero di Comuni possibile, anche utilizzando le apposite Linee Guida che l’ANCI ha realizzato e che, in linea con l’approccio pragmatico che caratterizza l’Associazione, si basano sulle esperienze concrete dei primi Comuni pionieri».

 

«Devono assumere centralità nella programmazione degli Enti, con capacità di individuare ex ante strategie e indicatori di impatto funzionali al raggiungimento di risultati concreti, alcuni grandi temi – commenta il direttore generale del Comune di Genova Pasquale Criscuolo - pensiamo alla riduzione degli indici di divario generazionale, all’orientamento al lavoro attraverso un'efficace triangolazione Istituzioni-Scuola-Università-Impresa che possa favorire la formazione di figure professionali qualificate in un mercato del lavoro in continua evoluzione, all'inversione di tendenza a livello nazionale del fenomeno dell'inverno demografico, una più agevole accessibilità dei giovani lavoratori e studenti universitari al credito e alla casa, sviluppo sostenibile e politiche ambientali efficaci, stimolo ad una maggiore partecipazione in ottica di cittadinanza attiva. Sono assolutamente necessari questi momenti di sensibilizzazione e confronto promossi da Anci a livello nazionale, utili a favorire un nuovo e imprescindibile approccio ai contenuti dei documenti programmatici nella pubblica amministrazione».

 

Alla due giorni hanno preso parte, oltre alla consigliera Ghio, il professore Luciano Monti (Condirettore scientifico Fondazione RES e senior fellow Luiss School of Government); Nicoletta Merlo (responsabile Politiche giovanili CISL, membro e presidente del gruppo giovani del Comitato economico e sociale europeo); Pasquale Criscuolo (direttore generale del Comune di Genova); Luca Canessa (direttore generale del Comune di Piacenza) con l'assessore alle Politiche giovanili Francesco Brianzi; la consigliera del Comune di Bologna e delegata ANCI Emilia Romagna alla VIG Giorgia De Giacomi; per ANCI, Mauro Savini (Capo Dipartimento Innovazione tecnologica e giovani) e Simona Elmo, responsabile Ufficio politiche giovanili.

Ultimo aggiornamento: 10/12/2025