La storica stoffa “made in Genova” è stata assemblata con fantasia dai giovani per decorare la storica via del Centro Storico e regalare uno spettacolo visivo a cittadini e turisti
L’importante tematica del riuso attivo è uno dei capisaldi di questa nuova edizione della Jeans Week, con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza su questo particolare aspetto. Per questo motivo, tra le tante iniziative c’è quella dei CEL (Centri Educazione al Lavoro), che hanno coinvolto i tanti ragazzi in un lavoro di “taglia e cuci”, decorazione e assemblaggio delle stoffe di jeans. Via di Scurreria, in pieno Centro Storico, si è quindi trasformata in un “CiELo carico di sogni”: pianeti, stelle, lune, aerei e uccelli, tutto ciò che attraversa giorno e notte lo spazio infinito sopra di noi ha ispirato i ragazzi del programma di inserimento nel mondo del lavoro, rendendoli partecipi di un evento molto atteso per la città.
«I CEL sono un fiore all’occhiello genovese – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Genova - in nessuna realtà italiana troviamo un modello simile che, dati alla mano, ha dimostrato di essere vincente sotto ogni punto di vista. Aiutare e indirizzare i ragazzi che si trovano in difficoltà nel loro percorso di vita è uno dei compiti primari delle Istituzioni, perché i giovani rappresentano il nostro futuro ed è fondamentale che si sentano parte di un progetto. Creatività, fantasia, manualità sono solo alcune delle caratteristiche che vengono sviluppate nelle attività laboratoriali, con l’obiettivo finale rappresentato da un successivo inserimento nel mondo del lavoro».
«Questa iniziativa – dichiara Sabrina Canepa coordinatrice sistema CEL- ha coinvolto tutti i centri di educazione al lavoro del comune di Genova. È stata una iniziativa molto interessante perché ha orientato i ragazzi verso un progetto comune, non soltanto al servizio di appartenenza ma a tutti i servizi del sistema CEL. Il tempo impiegato è stato di una settimana circa, tra progettazione e realizzazione, per confezionare i lavori che oggi abbelliscono via di Scurreria. I ragazzi hanno aderito con entusiasmo, anche perché i lavori sono stati commissionati dopo la chiusura estiva dei Cel e li hanno impegnati in un progetto in cui hanno potuto dimostrare le proprie capacità e competenze"
Cosa sono i CEL
A oggi sono presenti 6 CEL distribuiti in diversi quartieri della città. I destinatari sono giovani di età compresa tra i 16 ed i 20 anni che hanno interrotto o hanno difficoltà a concludere il percorso formativo scolastico. È presente anche un CEL per giovani adulti e adulti con ulteriori 20 posti. La funzione è quella di diminuire il rischio di esclusione sociale che accomuna moltissimi adolescenti che incontrano difficoltà a costruire un progetto di vita positivo e che necessitano di azioni di supporto e accompagnamento. I CEL progettano e realizzano percorsi individualizzati, flessibili e modulabili sulla base delle caratteristiche del singolo ragazzo, offrendo loro la possibilità di incrementare il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze utili alla crescita, unitamente a un percorso di vita fondato su legalità, impegno, autonomia personale e lavoro. La forza del CEL è quella di “lavorare sul fare” ed è un modello che sta funzionando soprattutto per contrastare la dispersione scolastica. Per i ragazzi, spesso con esperienze scolastiche negative, i laboratori sono un ambiente creativo e stimolante, un’occasione per sperimentarsi sul FARE e per ricostruire un’immagine positiva di sé, recuperando fiducia e favorendo l’autostima in quanto persona riconosciuta come capace di ideare e realizzare manufatti “belli”, apprezzati e richiesti. Si crea un circolo virtuoso che alimenta fiducia nella propria persona e senso di auto efficacia, recuperando abilità sociali e relazionali indispensabili nei contesti lavorativi. Le attività laboratoriali sono di natura artistica (ceramica, cartonaggio e legatoria, fotografia, arti visive), professionale (carpenteria, falegnameria, cucina, informatica) e trasversale (laboratori di espressione e competenze relazionali, didattica del lavoro). Parallelamente alle attività laboratoriali vengono attivati percorsi di orientamento finalizzato alle fasi successive del progetto che può prevedere un rientro nei percorsi formativi o un avvicinamento nel mondo del lavoro attraverso esperienze esterne di percorsi di inserimento socio-lavorativo.