L'assessore allo Sviluppo economico portuale si associa alle preoccupazioni del mondo dello shipping genovese.
«La chiusura annunciata da Aspi del tratto di ponente della A10 per tre settimane ad agosto rischia di trasformarsi in una mannaia per la nostra economia, in particolare per il mondo dello shipping». A dichiararlo è l’assessore allo Sviluppo economico portuale e logistico del Comune di Genova Francesco Maresca. «Chiediamo l’apertura immediata di un tavolo con la concessionaria, enti locali e associazioni di categoria per trovare efficaci soluzioni alternative che almeno mitighino le conseguenze di quella che rischia di essere una decisione devastante per la portualità genovese e tutto l'indotto – continua l’assessore Maresca - Ora che lo scalo genovese stava registrando numeri di ripresa su maggio la chiusura della A10 penalizzerebbe in modo irrimediabile I nostri operatori e l'immagine stessa del primo scalo italiano che di fatto diventerebbe inaccessibile. Senza contare poi gli effetti sulla mobilità cittadina con 600 mila passeggeri dei traghetti imbottigliati per le strade di Genova nell'esodo di agosto. Come Comune siamo a fianco degli operatori portuali di cui condividiamo le forti preoccupazioni e le motivazioni della protesta in programma il prossimo 26 luglio. Inoltre, mi aspetto che dal governo arrivi un segnale di forte attenzione per il mondo portuale e che nella programmazione del Pnrr si dia priorità a interventi di digitalizzazione nelle pratiche di accesso merci ai porti e una profonda semplificazione dei processi con investimenti sulle infrastrutture immateriali oltre che su grandi opere come la Gronda, non più rinviabili».