Premio Paganini, una nuova collaborazione con Le Dimore del Quartetto

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31/01/2025
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Per la prima volta nella storia del Premio, ci sarà anche una prova di musica da camera

Silvia Stefani

Il Premio Paganini 2025 si rinnova: per la prima volta nella sua storia, il celebre concorso internazionale di violino introdurrà una prova di musica da camera, creando una nuova tappa cruciale per la selezione dei solisti emergenti.

 

Un’iniziativa che punta a valorizzare l’ascolto reciproco, la collaborazione e l’interazione musicale, competenze fondamentali per ogni musicista. A supportare questa importante evoluzione sarà l’impresa culturale creativa di rilievo internazionale Le Dimore del Quartetto, fondata da Francesca Moncada che dal 2015 sostiene ensemble di musica da camera e promuove il patrimonio culturale in un’economia circolare.

 

«Il Premio Paganini, già simbolo di eccellenza e tradizione, si rinnova per attrarre nuove generazioni di talenti, ponendo Genova al centro della scena musicale internazionale – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Genova Lorenza Rosso – La partnership con Le Dimore del Quartetto, un'impresa culturale di respiro internazionale, sottolinea il nostro impegno nel promuovere un approccio musicale contemporaneo e completo. Grazie a questa sinergia, i concorrenti avranno l'opportunità di esibirsi in diverse formazioni cameristiche, arricchendo il proprio bagaglio artistico e preparandosi a dialogare con colleghi di tutto il mondo».

 

Grazie a una rete consolidata di oltre 90 ensemble provenienti da tutto il mondo e selezionati dal direttore artistico Simone Gramaglia, viola del Quartetto di Cremona, Le Dimore del Quartetto si impegna con passione nel valorizzare giovani artisti, organizzando masterclass, concerti e progetti formativi.

 

La nuova prova, che si terrà durante le semifinali del Premio Paganini a ottobre 2025, rappresenta un’occasione unica per i concorrenti che si esibiranno nel ruolo di primo e secondo violino in formazione di quartetto e si uniranno come primo violino ad un trio con pianoforte e ad una viola per il repertorio di quintetto con pianoforte.

 

Lavorare in formazione cameristica significa confrontarsi con una dimensione musicale che esalta l’ascolto e la sensibilità interpretativa, richiedendo ai violinisti solisti di adattarsi a un dialogo costante con altri strumenti. Questa sinergia arricchisce il percorso formativo e artistico dei partecipanti, aggiungendo un’ulteriore dimensione al loro bagaglio musicale.

 

«La scelta di dare particolare importanza alla musica da camera, ovvero alla capacità di ascoltare e reagire di conseguenza, è innanzitutto strategica e tiene conto non tanto delle mie personali preferenze, quanto dell’odierno funzionamento dell’industria musicale internazionale. Infatti, ai giovani solisti che mirano a una carriera importante non viene più solamente richiesto di essere strumentisti sopraffini, ma anche poliedrici e capaci cameristi, come è possibile desumere dalle programmazioni dei più importanti festival. Collaborare con Le Dimore del Quartetto significa quindi portare al Paganini uno dei valori più belli e sani della musica: sapersi ascoltare» commenta il direttore artistico del Premio Paganini, Nicola Bruzzo.

 

La partnership con Le Dimore del Quartetto rappresenta un tassello innovativo firmato dalla nuova direzione artistica che punta rendere il premio sempre più internazionale e contemporaneo, cogliendo l’opportunità per il vincitore o la vincitrice, di proporre un repertorio anche cameristico da affiancare al recital solistico e al repertorio con orchestra.

 

«Sono grata al nuovo direttore artistico Nicola Bruzzo che ha voluto introdurre questa prova che non solo arricchisce il percorso artistico dei candidati, ma ne valorizza anche la dimensione umana. La carriera di un solista può risultare molto solitaria, soprattutto se si alimenta un approccio egocentrico di questo percorso. Ampliare il repertorio non solo significa moltiplicare le opportunità di carriera, ma permette anche di allenare l’artista al dialogo intimo con altri musicisti per sviluppare un pensiero critico equilibrato e in continua evoluzione» afferma Francesca Moncada, fondatrice di Le Dimore del Quartetto.

 

La prova di musica da camera contribuirà non solo a individuare i migliori talenti violinistici, ma anche a promuovere un approccio musicale completo e dinamico, capace di combinare virtuosismo individuale e armonia collettiva.

 

Un altro passo avanti per un concorso che, forte delle sue radici storiche, negli ultimi anni ha saputo conquistare nuove platee e consolidare la sua reputazione come trampolino di lancio per giovani talenti di tutto il mondo.

 

Le Dimore del Quartetto S.r.l. Impresa Sociale è un'impresa culturale creativa che, dal 2015, sostiene giovani quartetti d'archi ed ensemble di musica da camera internazionali all'inizio della loro carriera e valorizza il patrimonio culturale europeo, in un'ottica di economia circolare. Con una rete consolidata di case, ensemble e partner nel campo della musica e del patrimonio culturale, è specializzata nella progettazione e nella gestione di festival e itinerari di viaggio, masterclass e programmi di formazione per musicisti, progetti didattici per scuole primarie, secondarie e università, attività di team building per aziende, residenze e concerti in dimore storiche e altri luoghi di interesse culturale.

www.ledimoredelquartetto.eu

Ultimo aggiornamento: 31/01/2025