Un insieme di testimonianze, antichi spartiti e pensieri degli studenti delle scuole genovesi, per celebrare la storia del coro Monte Cauriol
È stato presentato questa mattina a Palazzo Tursi il libro “Il Cauriol a scuola”, per far conoscere alle nuove generazioni storia e tradizione del Coro Monte Cauriol, nato a Genova nel 1950 ad opera di alcuni studenti della facoltà di ingegneria, appassionati di montagna, che si riunivano per cantare le canzoni rese già note dal Coro della SAT.
Da molti anni il coro si reca nelle scuole genovesi, su invito degli insegnanti, con la finalità di far conoscere ai bambini e ai ragazzi il modo di cantare e il messaggio della musica popolare, ormai non più così conosciuta. Nel corso degli anni questi interventi hanno permesso di raccogliere commenti, pensieri e disegni degli alunni, che gli insegnanti hanno fatto pervenire al Coro e che sono diventati materiale prezioso per la pubblicazione di un volume celebrativo. Così in occasione dei festeggiamenti per 70 anni è nato il libro “Il Cauriol a scuola”. Adesso, i giovani di tutte le scuole della città, attraverso questo libro, conosceranno un patrimonio inestimabile fatto di testimonianze, concerti in Italia e all’estero e un metodico lavoro di ricerca da parte del maestro e dei coristi per costruire un repertorio unico, eseguito con stile e spirito inconfondibili, frutto della fusione della componente musicale, montanara, alpina e goliardica. Oltre alle testimonianze dei coristi e dei maestri nel libro sono state inserite anche le immagini degli antichi spartiti, e si racconta la storia del fondatore del coro, Armando Corso e del figlio Massimo, che in tutti questi anni hanno avuto l’obiettivo principale di preservare la diffusione del canto popolare, nei suoi vari filoni, con le sue melodie e i testi della tradizione genovese. Ma non solo: il volume raccoglie, come detto, anche le impressioni dei ragazzi delle scuole genovesi che grazie a percorsi didattici specifici, e con l’aiuto dei loro insegnanti, hanno studiato la storia del Coro, cimentandosi in temi, pensieri ed elaborati per celebrare questa importante tradizione. Il libro non è dedicato soltanto al mondo scolastico, ma a tutti coloro che si occupano di formazione e comunicazione.
«Siamo molto orgogliosi di presentare qui a Palazzo Tursi questo libro dedicato al Coro Monte Cauriol proprio nell’anno del suo settantesimo compleanno- dichiara l’assessore alle Tradizioni cittadine Paola Bordilli- Si tratta di un contributo prezioso per tramandare e far conoscere alle giovani generazioni una realtà così particolare e importante, che ha segnato e tutt’ora segna la storia della nostra città. Lo scorrere del tempo, l’ampliarsi del repertorio, il ricambio generazionale non hanno impedito al coro di mantenere inalterati lo spirito e la passione dei primi anni, ed il passaggio di consegne da Armando a Massimo prosegue e conferma una consolidata tradizione di spontaneità interpretativa. Un lavoro veramente originale ed inedito per il quale non posso che ringraziare il Coro e le persone che ci hanno lavorato con tanta passione».
«Con grande piacere- dichiara il presidente del Coro Monte Cauriol Giovanni Cassola- presentiamo questo libro, frutto delle attività di tanti anni nelle scuole genovesi, con esibizioni accompagnate da cenni di storia della cultura della musica e del canto popolari. Il materiale ce lo hanno fornito i ragazzi stessi, con pensieri, osservazioni e disegni, gentilmente trasmessi dagli insegnanti. È una primizia assoluta per il coro Monte Cauriol ma riteniamo, e con noi anche i qualificati esperti che lo hanno recensito, che lo sia anche in assoluto, in questa forma e con questo taglio. Saremo lieti di continuare a portare i nostri canti nelle scuole che ne faranno richiesta, per mantenere vivo questo genere musicale e chissà magari trovare anche qualche giovane voce che si voglia unire a noi».
«Nel libro sul Cauriol a scuola- spiega il maestro Massimo Corso- abbiamo inserito anche alcune notazioni tecniche sul modo di armonizzare a 4 voci pari nel canto popolare e di montagna, e alcune curiosità come l’uso e la storia del tonimetro. Sono cose che spieghiamo anche quando andiamo nelle scuole, facendo ad esempio ascoltare l’andamento delle 4 voci separatamente e poi l’effetto finale delle 4 voci insieme. Naturalmente usiamo livelli diversi di approfondimento a seconda dell’età dei ragazzi. Facciamo questo perché pensiamo che siano aspetti della musica poco noti, che nessuno spiega, ed in effetti riscontriamo sempre curiosità e interesse da parte dei giovanissimi. Abbiamo anche inserito nel libro esempi di domande che spesso ci rivolgono, e le nostre risposte».