Martedì 16 dicembre nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi
Domani, martedì 16 dicembre alle ore 17.30, il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi ospiterà la presentazione del libro “Il romanzo del piccolo messia” scritto dallo storico e narratore Carlo A. Martigli insieme al Premio Oscar Vittorio Storaro.
Il volume ripercorre l’infanzia e la formazione spirituale di Gesù, raccontate attraverso una prospettiva che unisce ricerca storica, riflessione interiore e sensibilità artistica. Al centro del lavoro condiviso dai due autori c’è una visione comune: la luce, tema cardine nella scrittura di Martigli e fondamento dell’arte di Storaro, interpretata non solo come fenomeno fisico ma anche come principio spirituale. L’incontro, aperto al pubblico, offrirà l’inedito dialogo tra letteratura, arti visive e linguaggio cinematografico che il volume intreccia con un approccio originale e ricco di suggestioni.
Nel corso dell’evento sarà inoltre conferita la Medaglia Città di Genova al maestro Vittorio Storaro, collegato in videoconferenza. Considerato uno dei più grandi direttori della fotografia al mondo, Storaro è autore di immagini entrate nella storia del cinema e vincitore di tre Premi Oscar per “Apocalypse Now”, “Reds” e “L’Ultimo Imperatore”.
«Assegnare la Medaglia Città di Genova a Vittorio Storaro significa riconoscere non soltanto la grandezza di un artista che ha saputo raccontare il mondo attraverso la luce, ma anche l’eredità culturale che il suo lavoro continua a generare tra generazioni di professionisti e spettatori – dichiara Giacomo Montanari, assessore alla Cultura del Comune di Genova -. Storaro ci ha insegnato che la luce non è un semplice strumento tecnico ma una forma di pensiero, un modo di dare ordine al caos, di evocare la complessità dell’animo umano. La sua ricerca estetica ha modificato il nostro modo di guardare, costringendoci a un’attenzione più consapevole, più profonda, più responsabile verso le immagini che plasmano il nostro immaginario. Siamo felici che questo riconoscimento si inserisca nella cornice della presentazione del romanzo realizzato insieme a Carlo A. Martigli, un’opera che nasce dal confronto tra parola e immagine, tra scrittura e cinema. Genova vuole essere un luogo che accoglie e promuove esperimenti, tensioni creative, nuove alleanze culturali. Perché siamo convinti che le storie, siano esse scritte, dipinte o filmate, possano ancora indicarci la strada verso un futuro più ricco di senso, consapevolezza e bellezza».
