Progetti europei, l’assessore Corso a Parigi per 'Cities after dark'

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01/03/2024
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Un progetto che promuove sistemi di governance condivisi dell’economia notturna

Silvia Stefani

«Un importante scambio tra 10 grandi città europee, per esaminare idee e proposte e per attivare collaborazioni di governance che trasformino l’economia della notte in una vera e propria leva per la crescita, la sostenibilità e la ripresa dei territori e che, nel contempo, garantiscano a tutti il diritto di vivere la città by night, traguardando alti livelli di vivibilità degli spazi urbani». Così l’assessore al Marketing territoriale Francesca Corso, a margine del meeting Cities after dark che si sta svolgendo in questi giorni a Parigi.

 

Il progetto europeo Cities after dark, che oltre a Genova ha come partner le città di Braga (capofila), Budva, Malaga, Nicosia, Parigi, Pireo, Tallinn, Varna, Zadar, si pone infatti l’obiettivo di costruire forme di amministrazione condivise e di politiche integrate, per rivitalizzare le economie locali notturne e rendere le città più sicure, accessibili e attraenti per tutti.

 

La rete è composta da città attive a diversi livelli sui temi legati alla notte, che dialogano tra loro per sviluppare politiche innovative a livello urbano, co-progettate con stakeholder riuniti nei gruppi locali URBACT in un'azione di pianificazione urbana integrata che coinvolge diversi dipartimenti delle città. Tra le sfide principali la vivacità della vita culturale, la sicurezza degli spazi urbani, l’inquinamento acustico e luminoso, gli orari di erogazione degli alcolici, gli orari di apertura dei locali, la parità di genere, l’uso degli spazi pubblici.

 

«Le città lavorano insieme per esplorare le diverse dimensioni del dibattito sull’economia notturna – ha detto ancora Corso – Un tema che, finora focalizzato sui settori dell’intrattenimento, del tempo libero e del turismo, oggi ha assunto le caratteristiche di uno spazio per lo sviluppo di soluzioni migliorative della progettazione urbana, dei servizi e della qualità della vita per tutti». 

Ultimo aggiornamento: 01/03/2024