Rendere i bambini protagonisti cogliendo le loro idee su ciò che i grandi chiamano sviluppo sostenibile. Testimonial in famiglia di raccolta differenziata, riciclo e riuso, e di un consumo economico di acqua, luce e gas. Presente il garante dell'infanzia comunale Giacomo Guerrera
A trent'anni dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e dagli obiettivi Sostenibili sottoscritti nel 2015 da 150 Capi di Stato, si rinnova anche nella nostra città, attraverso un protocollo d'intesa presentato questa mattina a Palazzo Tursi, l’intera gamma dei diritti dei bambini, non più visti come oggetti passivi da assistere, ma piuttosto come persone che partecipano attivamente alle decisioni che li riguardano. Da qui l'idea per una città amica delle bambine e dei bambini, protagonisti nell'educazione ambientale e nella formulazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
"Costruire una Città amica dei bambini - ha detto Franco Cirio dell'UNICEF - significa realizzare un processo di attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia. La finalità è di migliorare ora la vita dei bambini, riconoscendo e realizzando i loro diritti, e quindi di trasformarla per costruire comunità migliori oggi e in futuro. Costruire Città amiche è un processo concreto che deve coinvolgere attivamente i bambini e la loro vita reale, promuovendo e sviluppando percorsi di conoscenza, cultura della sostenibilità e tutela ambientale (acqua, fonti di energia e riciclo dei rifiuti)”.
Erano presenti, oltre al comitato provinciale UNICEF, con il presidente Franco Cirio, il Comune di Genova con gli assessori all'ambiente Matteo Campora e alle politiche educative Francesca Fassio, l'Università di Genova con il rettore Paolo Comanducci, l'Ufficio scolastico regionale della Liguria con Luca Lenti, Iren spa con Irene Bergamotti e Amiu Genova spa con Luca Zane. I bambini di Genova erano rappresentati da 50 alunni della scuola elementare Jessie Mario di Borgoratti. Come testimonial, Francesco Bocciardo, medaglia d'oro ai giochi paraolimpici di Rio nella finale dei 400 m stile libero.
Il Comune di Genova vuole essere attore attivo nel processo di educazione ambientale, con il miglioramento della raccolta differenziata e facilitando progetti concreti per diffondere tra le nuove generazioni una "cultura del consumo sostenibile", nelle scelte quotidiane con particolare attenzione alla prevenzione e alla corretta gestione dei rifiuti. “Differenziata 10 e lode", l'ultima nata tra le iniziative dell'Amiu, è un modo nuovo di fare didattica, per comunicare a docenti, studenti e famiglie il valore dei rifiuti partendo dalla raccolta differenziata per passare, attraverso il recupero, al riciclo dei materiali.
«Far diventare la raccolta differenziata una normale azione quotidiana, un’abitudine da praticare sempre è un obiettivo prioritario dell’amministrazione – spiega l’assessore comunale all’ambiente Matteo Campora – lo possiamo fare anche coinvolgendo attivamente le nostre scuole e i nostri ragazzi: diventare adulti consapevoli significa anche sviluppare appieno una coscienza civica e ambientale, che arrivi anche in modo puntuale alle famiglie».
Il Gruppo Iren spa, è impegnato da diversi anni nel campo dell'educazione alla sotenibilità, avendo attivato uno specifico programma denominato Edu.Iren., che ha ricevuto il sostegno del Ministero dell'istruzione dell'Università e della Ricerca.
"Il nostro programma - ha detto Irene Bergamotti di Iren spa - propone un ampio ventaglio di attività educative, didattiche e formative per approfondire e conoscere da vicino il ciclo dell'acqua, dei rifiuti e dell'energia. Basiamo le nostre proposte sull'ascolto dei ragazzi e degli studenti, per far crescere il nostro e il loro sapere, attraverso la raccolta sistematica di feedback".