All'ordine del giorno, il contrasto al fenomeno dell'Hikikomori e l'istituzione della giornata contro gli stereotipi di genere
Il Consiglio comunale si è aperto alle 14 con la discussione degli art. 54, interrogazioni a risposta immediata:
«Quello delle concessioni demaniali a uso balneare è un tema molto importante. La fissazione al 30 aprile del termine per la presentazione della documentazione progettuale preliminare fa capire la serietà dell’Amministrazione Comunale, anche perché la mancata fissazione di un termine avrebbe implicato una possibile contestazione di vacuità della procedura, quindi della validità del titolo concessorio dei concessionari. Sono ammesse integrazioni progettuali che vanno a coprire anche la successiva fase di evidenza pubblica per una durata di ulteriori 45 giorni, durante i quali sarà dunque possibile integrare le progettualità presentate in via preliminare. I tempi si allungano dunque fino a giugno inoltrato. Per quanto riguarda le spiagge libere, abbiamo l’indirizzo e l’obiettivo di giocare questa partita fino in fondo per consentire la libera fruibilità del litorale e del mare, oltre al libero transito sulle battigie che rientra nelle linee guida del Comune rivolte a tutti i concessionari balneari. Senza dimenticare infine i servizi di salvamento nelle spiagge libere di Voltri, Pegli ex Capo Marina, Boccadasse, Quinto, Vernazzola e Bagnara, e i servizi di assistenza disabili nelle spiagge comunali di Voltri, Pegli, ex Capo Marina, Boccadasse e Vernazzola». È quanto risposto dall’assessore Mario Mascia alla consigliera del Partito Democratico Donatella Alfonso che chiedeva: “Appreso che il Comune ha fissato con data 30 aprile 2024 la scadenza del bando per l’affidamento delle concessioni demaniali a uso balneare, e considerato che da parte delle associazioni di categoria sono state avanzate richieste di una proroga dei tempi, considerati troppo stretti per programmare le proprie attività, si interpellano sindaco e Giunta sulla scelta di queste definizioni temporali e se, nel frattempo, siano state prese decisioni per definire con chiarezza le aree riservate alla libera balneazione, possibilmente attrezzate, per la stagione balneare 2024”.
«La situazione è monitorata anche dopo il maltempo di questi ultimi giorni. Siamo subito intervenuti in supporto dopo i danni alla scaletta esterna della scuola Contubernio D’Albertis e oggi posso dire che i Vigili del Fuoco l’hanno già dichiarata agibile. Sulla frana di via Trossarelli, invece, al momento è difficile prevedere sviluppi, ma i tempi di ripristino saranno rapidi e si interverrà con lo strumento dell’accordo quadro. Giovedì 7 marzo, comunque, si terrà un incontro presso gli uffici dei Lavori pubblici per fare il punto della situazione, e capire se ci siano anche le condizioni di somma urgenza». Lo ha detto l’assessore Mauro Avvenente su delega dell’assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi rispondendo all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Laura Gaggero riguardante “il crollo della scala esterna della scuola Contubernio D’Albertis in via Amarena a San Fruttuoso e la frana in via Trossarelli".
«Il Comune di Genova, rispetto alla redazione del Piano Regolatore Portuale, deve sottostare a specifiche normative. Ad oggi è stato approvato il documento di pianificazione strategica e sono in via di conclusione gli studi ambientali e gli approfondimenti urbanistici, propedeutici alla redazione dei documenti preliminari obbligatori del Piano Regolatore Portuale relativi agli scali di Genova e Savona. Questi documenti saranno adottati dal Comitato di Gestione di Autorità Portuale entro l’estate per la valutazione ambientale strategica, in concomitanza della quale saranno sentiti tra gli altri il MIT, le amministrazioni comunali interessate, enti pubblici e privati. Quindi, in conformità con questi atti, saranno redatti i documenti definitivi del Piano Regolatore Portuale. Ad oggi ci troviamo ancora in una fase di studio, al termine della quale avremo modo di confrontarci in Consiglio comunale e in commissione consiliare. Presentarci adesso in Aula con documenti provvisori non sarebbe serio nei confronti dei consiglieri comunali e della città». Ha risposto così l’assessore Francesco Maresca all’interrogazione presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Fabio Ceraudo che chiedeva “di poter intervenire nella prossima seduta consiliare con il seguente articolo 54: ‘In merito all'articolo apparso su shippingitaly.it il 3 marzo si chiedono chiarimenti circa il nuovo Piano Regolatore Portuale, considerato il ruolo di commissario straordinario del sindaco e l'assessorato al Porto quale componente dell'attuale giunta’”.
«Sono due distinti lotti di intervento: il primo prevede la ristrutturazione di un edificio esistente per implementare le prestazioni edilizie ed architettoniche, il secondo è quello interessato dalla realizzazione di un nuovo edificio, con superficie di vendita di 2500 metri quadri ed esecuzione delle opere di urbanizzazione, tra cui piazza pubblica, parcheggi, e nuovi collegamenti pedonali. C’è una convenzione in essere tra le parti, che garantisce la realizzazione delle opere, ma al momento manca l’istanza delle proprietà per il rilascio dei titoli edilizi. Quindi ci saranno successive fasi di sviluppo». Lo ha detto l’assessore Mario Mascia rispondendo all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Valter Pilloni riguardante i “nascenti supermercati di Sestri ponente, previsti uno in via Albareto a nome Esselunga e l'altro in via Siffredi a nome Coop Liguria”.
«La zona di Crevari è molto delicata dal punto di vista idrogeologico. Già nel 2014, vicino a via alla Brigna, c’era stata una frana su cui si era intervenuti con un finanziamento importante. Tornando a via alla Brigna, la strada doveva essere chiusa, nell’ambito delle opere compensative della Gronda, per un tempo sufficiente a riconfigurare la viabilità della zona. Giovedì 7 marzo, insieme all’assessore ai Lavori Pubblici e al Bilancio Pietro Piciocchi, avremo modo di affrontare compiutamente questo problema relativo a un tema, quello delle frane e degli smottamenti, molto delicato e giustamente molto sentito dalla cittadinanza e dall’amministrazione comunale. Nel frattempo, posso comunicare che il 4 marzo i tecnici di tutte le direzioni competenti sono intervenuti in loco per verificare la situazione. La frana ha eroso la massicciata stradale e si è reso necessario un transennamento di 15 metri per garantire una larghezza della carreggiata adeguata a consentire il transito veicolare, oltre a un limite di peso di 2 tonnellate per i veicoli in modo da non gravare eccessivamente sul cedimento stradale in atto. Nella riunione del 7 marzo si parlerà anche del terzo lotto della strada per Crevari, che già esiste ma va allargata per migliorare la viabilità da e per il paese». Lo ha detto, su delega del vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi, l’assessore Mauro Avvenente rispondendo all’articolo 54 presentato dal consigliere del Partito Democratico Davide Patrone che chiedeva: “A seguito dei recenti fenomeni piovosi, via alla Brigna ha subito un peggioramento delle proprie condizioni di percorribilità e risulta ora interessata da frane e smottamenti tali da integrare, all’evidenza, grave pericolo per la sicurezza dei transiti e per l’incolumità delle persone che la percorrono. la suddetta strada di pubblico transito è l’unica che consente l’accesso ad alcune frazioni del paese di Crevari nonché alla parte alta del paese, nella quale si trovano anche attività produttive ed enti associativi. Poiché risulta che la situazione sia stata portata a conoscenza della Civica Amministrazione, si chiede di conoscere quali accertamenti e verifiche siano stati disposti e/o eseguiti, quali esiti abbiano dato e quali iniziative si intendono assumere a garanzia della sicurezza del transito lungo via alla Brigna e a prevenzione dei gravi pericoli che minacciano l’incolumità delle persone”.
«Riguardo l’antenna 5g sul tetto di un condominio in via Duse ho effettuato personalmente un sopralluogo. Venerdì si è svolto un incontro con i tecnici e lunedì ho convocato l’amministratore di condominio e il suo legale, quindi ho preso informazioni sulla validità del contratto stipulato con la società che ha presentato la pratica, un sito multi-gestore Iliad-Wind. L’immobile non risulta soggetto a vincolo di tutela paesaggistica, né a vincolo storico monumentale. Stiamo approfondendo con la Soprintendenza la possibilità che il condominio sia oggetto di una tutela indiretta, per la presenza nella zona di elementi storici monumentali. Abbiamo chiesto integrazioni ad Arpal che ha espresso un parere favorevole all’installazione. Il 14 marzo ci sarà un ulteriore incontro per mettere i residenti a conoscenza delle novità». Lo ha detto l’assessore Mario Mascia rispondendo all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Francesco De Benedictis riguardante “la possibilità di installazione di una antenna 5g sul tetto di un condominio in via Duse che ha messo in allarme tutti i residenti”.
«Chiedo scusa alla consigliera per non avere risposto formalmente alla sua richiesta di informazioni più precise sulla BeDesign Week. Innanzitutto, si tratta di una manifestazione nata nel 2018 che è aumentata ogni anno sempre di più, partendo da via dei Giustiniani per allargarsi a una parte importante del perimetro del nostro centro storico, ma anche alla Città Metropolitana di Genova. Infatti, l’anno scorso, tante realtà che fanno design in altri luoghi, penso ad esempio a Chiavari, sono state coinvolte portando il loro contributo nella nostra città. Mi piace ricordare anche come la BeDesign Week abbia ottenuto negli anni varie menzioni tra cui quella di best practice da parte di Urban Promo. La BeDesign Week nasce da un gruppo di realtà private con il sostegno, cresciuto via via negli anni, di Confcommercio, Regione Liguria e ovviamente Comune di Genova. L’edizione 2023 della BeDesign Week ha visto 110 espositori di realtà commerciali e design, 98 spazi occupati per l’esposizione, 45 atri, 10 piazze e 43 realtà commerciali. Numeri importanti a cui si aggiungono le 15 realtà che si sono insediate in via definitiva nel centro storico, tirando su la serranda e creando un vero e proprio distretto del design che lavora tutto l’anno. Per quanto riguarda il supporto del Comune di Genova alla manifestazione, negli anni abbiamo garantito un sostegno economico che quest’anno ammonterà a circa 50.000 euro». Lo ha detto l’assessore Paola Bordilli in replica all’interrogazione presentata dalla consigliera della Lista Rossoverde Francesca Ghio che chiedeva: “Rilevato che dal 24 al 28 maggio 2023 si è svolto l’evento Genova BeDesign Week 23 che ha visto la partecipazione di numerosi attori della società civile in qualità di partner, collaboratori e sostenitori; si chiede come già domandato con la rs n. 83 presentata dalla lista scrivente a giugno 2023 ed ancora in attesa di risposta nonostante i solleciti, quale sia l’impegno economico che la Civica Amministrazione ha sostenuto per la realizzazione dell’evento e quale sia quello che sosterrà per l’edizione 2024”.
«Il Comune non ha dato limitazioni sul numero di accessi al polo dell’infanzia. Riguardo la distribuzione del personale alle elementari non abbiamo nessuna competenza. La competenza è dello Stato e c’è un continuo confronto con la Direzione Scuola e l’Ufficio scolastico regionale. Ci risulta che sono in fase di definizione le dotazioni organiche dello Stato, stabilite a livello nazionale su specifici parametri. Riguardo la San Paolo sono attualmente in corso le attività da parte dell’Ufficio scolastico regionale per le assegnazioni del personale per il prossimo anno, in base alle iscrizioni dei bambini». Lo ha detto l’assessore Marta Brusoni rispondendo alle interrogazioni dei consiglieri Lorenzo Pellerano di Liguria al Centro e Simone D’Angelo del Pd riguardanti il “futuro della scuola San Paolo, importante presidio per una significativa parte del quartiere di Castelletto e storico punto di riferimento per l’istruzione”.
Terminato il question time alle 15, con 36 presenti, si è aperta la seduta del Consiglio comunale.
All’ordine del giorno cinque mozioni.
Prima di cominciare i lavori, la conferenza capigruppo ha licenziato un articolo 55 presentato dal consigliere Filippo Bruzzone della lista RossoVerde sui recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto Pisa e Firenze. Sul tema, l’aula è stata chiamata ad intervenire.
Mozione 79: Realizzazione struttura ad uso esclusivo dei pedoni in prossimità del Ponte Castelfidardo. Atto presentato dalla lista RossoVerde. I consiglieri partono dal presupposto che lo snodo di Sant’Agata, soprattutto in prossimità del Ponte Castelfidardo, rappresenta uno dei punti più congestionati dal traffico pubblico e privato della città e che ad oggi il Ponte ha solo due marciapiedi stretti, poco funzionali. La realizzazione di una struttura ad uso esclusivo dei pedoni garantirebbe una maggiore sicurezza per le persone per questo impegnano sindaco e Giunta: “Ad attivarsi per elaborare un progetto, in accordo con il Municipio III Bassa Valbisagno e le rappresentanze territoriali, avente ad oggetto una struttura ad uso esclusivo dei pedoni in prossimità del Ponte Castelfidardo; ad attivarsi, concluso l’iter di elaborazione di cui al precedente punto, alla realizzazione, con adeguati fondi a bilancio, di una struttura ad uso esclusivo dei pedoni in prossimità del Ponte Castelfidardo”.
Sulla stessa è stato presentato un ordine del giorno dal consigliere Bevilacqua della Lega. L’ordine del giorno impegna il sindaco e la Giunta: “a verificare con RFI la possibilità di aprire alla cittadinanza il camminamento citato nelle premesse, almeno in orario diurno; qualora fosse possibile procedere in tal senso ad interagire attraverso le direzioni competenti con RFI per sviluppare un progetto che porti all’apertura di questo passaggio”. Presentati anche quattro emendamenti: il primo dal consigliere Falcone di FdI e gli altri tre dal consigliere leghista. Il consigliere Bruzzone ha accettato gli emendamenti della Lega e di FdI, con alcune modifiche. L’assessore Campora ha dato parere favorevole alla mozione e all’ordine del giorno a nome della Giunta.
L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità così come la mozione.
Mozione 152: “Isolamento giovanile – fenomeno Hikikomori”. Atto presentato dai consiglieri Francesco De Benedictis e Laura Gaggero di FdI. Il termine "Hikikomori", originario del Giappone, si riferisce a persone giovani che scelgono di ritirarsi dalla società e di isolarsi completamente in casa per lunghi periodi. Questo fenomeno, oggetto di preoccupazione in Giappone, è stato riscontrato anche in altre parti del mondo e ormai da tempo anche in Italia dove interessa un significativo numero di persone. Il fenomeno "Hikikomori" purtroppo è in aumento anche tra i bambini ed i ragazzi ed è necessario informare, sensibilizzare e migliorarne la conoscenza, con questa mozione il consigliere De Benedictis impegna sindaco e Giunta a: “A promuovere di concerto con Regione Liguria, le Istituzioni Scolastiche, l’Arcidiocesi di Genova e l’Ufficio Scolastico Regionale la tutela del benessere psichico e la salute mentale dei ragazzi con particolare riferimento al fenomeno dell'isolamento sociale volontario (ragazzi Hikikomori) e a collaborare con le associazioni che operano sul territorio nelle scuole al fine di aumentare la capacità del personale scolastico a riconoscere tempestivamente i segnali di situazioni critiche”.
Mozione 12: “Iniziative di contrasto alla piaga dell'isolamento sociale volontario, denominato Hikikomori”. Atto presentato dai consiglieri di Liguria al Centro: Nicholas Gandolfo e Federica Cavalleri. La mozione mira a segnalare che non esistono attualmente servizi specifici nella nostra Regione e del nostro Comune per affrontare il problema di chi soffre di questa patologia e che il coinvolgimento della comunità e la creazione di reti di supporto sono elementi chiave nella prevenzione e nel trattamento di questa problematica. Dal momento che Genova è capitale europea dello sport e questo può essere un volano per organizzare giornate di avvicinamento gratuito alle pratiche sportive al fine di contenere questo fenomeno: i consiglieri impegnano sindaco e Giunta: “A valutare la possibilità di istituire un gruppo di lavoro multi disciplinare (comprendendo psicologi, assistenti sociali, educatori) per studiare il fenomeno Hikikomori a livello locale e sviluppare un piano di azione; a creare programmi di sensibilizzazione per le scuole le famiglie della cittadinanza mirati a riconoscere e prevenire l’isolamento sociale a sviluppare servizi di supporto e consulenza per gli individui e le famiglie colpiti da questa condizione; a istaurare collaborazione con associazioni, organizzazioni No-profit e servizi sanitari per offrire corsi terapeutici e di re-inserimento sociale; a verificare la possibilità di ottenere finanziamenti nazionali ed europei per sostenere progetti dedicati a questo fenomeno; a promuovere iniziative con la partecipazione di Regione Liguria, Coni, federazioni sportive, enti di promozione sportiva di sensibilizzazione sul tema attraverso le società sportive, giornate di avvicinamento gratuito alla pratica sportiva al fine di prevenire e contenere il fenomeno del Hikikomori)”.
Sono stati presentati sulle mozioni, discusse insieme, due ordini del giorno: presentato dal consigliere RossoVerde Filippo Bruzzone che impegna sindaco e Giunta: “ A farsi parte attiva affinché venga convocata la suddetta commissione entro il mese di Marzo 2024, in modo da poter iniziare un percorso di lavoro dove ad essere protagonista sia finalmente la fascia di età 11-18 anni”. L’assessore Rosso ha dato parere favorevole a nome della Giunta alla mozione e agli ordini del giorno.
Le mozioni sono state approvate con 31 voti, unico voto contrario per il consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione.
Mozione 16: “Recupero spazi “ex Forever” Via ai cantieri 4, Genova Voltri”. Atto presentato dai consiglieri del Pd. Il Liceo Luigi Lanfranconi di Voltri, nato 50 anni fa, ha trovato la sua sede negli ex Cantieri Cerusa a seguito di una profonda riqualificazione urbana che negli anni ‘70/80 ha ridisegnato il passato cantieristico voltrese, nel tempo la riqualificazione ha portato anche al recupero del litorale con la realizzazione della Passeggiata Roberto Bruzzone e la demolizione di tutti i vecchi manufatti industriali e artigianali portando alla creazione della piazza Caduti Partigiani Voltresi. Di questo passato industriale rimane un unico edificio denominato “ex Forever” di proprietà demaniale e gestita da Adsp che da anni aspetta di essere riqualificato e rigenerato. Fatte queste premesse i consiglieri dem impegnano sindaco e Giunta: “A farsi promotori presso Città Metropolitana, Ufficio Scolastico Regionale, Autorità di Sistema Portuale, con il necessario coinvolgimento del dirigente scolastico, al fine di valutare la progettualità per la ristrutturazione di questo manufatto in una visione di recupero sociale ed educativo nonché nella più ampia riqualificazione del Litorale di Voltri; a dare tempestiva disponibilità a partecipare ad una competente Commissione consiliare alla presenza delle parti interessate”. Sulla stessa è stato presentato un ordine del giorno e due emendamenti dal consigliere Bevilacqua della Lega che impegna, con il suo odg, il sindaco e la Giunta: “A prendere in esame la possibilità di riqualificare il manufatto dell’“ex-Forever” creandone un polo non solo ai fini scolastici, ma anche artistici e di artigianato, con annessa palestra utilizzabile eventualmente anche da Associazioni sportive amatoriali del territorio”. La consigliera Bruzzone ha accolto gli emendamenti. L’assessore Maresca ha dato parere favorevole a nome della Giunta all’ordine del giorno e alla mozione.
L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità così come la mozione.
Mozione 32: “12 marzo, istituzione della giornata in ricordo della approvazione della Risoluzione europea contro gli stereotipi di genere”. Atto presentato dal consigliere Angiolo Veroli di Vince Genova. il 12 marzo 2013 ha segnato un importante traguardo: il Parlamento europeo si è impegnato ad “imporre” agli Stati membri di intervenire attivamente con riforme, stanziando fondi per rendere attuale e concreta la parità di genere. Tale impegno vuole andare oltre la mera celebrazione delle quote rosa, e innescare azioni concrete per combattere le carenze strutturali, che oggi impediscono di dare ad eguali capacità competitive e conseguenti pari opportunità lavorative e salariali. Il 12 marzo celebra ed invita gli Stati europei a far sì che a tutti i generi siano date medesime opportunità di lavoro in ogni settore, medesimi meriti, medesima retribuzione, medesimi oneri, medesime fatiche, medesimi privilegi (privilegi che siano comunque riconosciuti anche agli uomini, come ad esempio la vita/vicinanza/impegno con i figli, l'accesso a settori dell'assistenza per l'infanzia per cui per retrograda formazione si ritengono di pertinenza delle donne). La risoluzione in oggetto ribadisce che il lavoro non è un obbligo, ma un diritto, per tutti. Occuparsi della propria unità familiare è non solo un obbligo, ma anche un diritto. Per tutti. Alla luce di questi motivi il consigliere impegna il sindaco e la Giunta: “Ad istituire, affinché il Comune di Genova diventi esempio virtuoso, il 12 marzo di ogni anno quale giornata comunale a ricordo della Risoluzione Europea contro gli stereotipi di genere e anche a studiare una serie di iniziative volte a rendere attuativa la risoluzione citata che trascenda la mera celebrazione del giorno, ma si traduca in azioni concrete a supporto dell’equità di Genere. A organizzare durante tutto l’anno eventi formativi ai lavoratori volti a diffondere, far comprendere e fare proprio il concetto di equità, trascendendo il principio non più in un mero “ideale” eticogiuridico-politico, ma di “concretezza” per cui i membri della nostra collettività si considerino allo stesso modo, con medesimi diritti e valori nel contesto lavorativo, sociale e familiare. A promuovere con gli istituti scolastici e di formazione iniziative volte a diffondere la cultura dell’equità di genere tra i minori, come valore legato al mondo del lavoro, a quello sociale e quello della intercambiabilità dei ruoli genitoriali”.
Sulla stessa è stato presentato un ordine del giorno ed un emendamento dalla consigliera dem Rita Bruzzone che impegna sindaco e Giunta: “A farsi promotore promuovere ed investire risorse in sinergia con la Direzione dei Servizi Educativi del Comune di Genova, per la formazione di personale attraverso tutor esperti come le formatrici dei Centri Antiviolenza per costruire o implementare , laddove esistano già , percorsi di educazione emozionale da rivolgere al servizio 0-6 anni come primo e fondamentale strumento di investimento educativo e di progetto culturale al fine di contrastare qualsiasi differenza e a dare attuazione al Protocollo d'intesa per la promozione delle Pari Opportunità e l’uguaglianza di genere sul lavoro sottoscritto in data 13 novembre 2023 a Palazzo Tursi in cui “Ciascun soggetto , nella piena distinzione dei ruoli e delle responsabilità che gli competono , si è impegnato ad implementare la reciproca collaborazione a sostegno di azioni dirette e concrete per favorire forme di conciliazione vita-lavoro e a promuovere strategie sociali sul territorio. Altrettanta rilevanza verrà data agli aspetti formativi, e grande attenzione da porre sulle politiche di genere e sul valore della diversità operando per contrastare stereotipi e discriminazioni”. E infine laddove possibile incrementare le politiche sociali e di ulteriore investimento in termini economici e per la sostenibilità di un fondamentale presidio dei Centri Antiviolenza in un’ottica di collaborazione che già esiste, per combattere un fenomeno strutturale, per un aiuto alle donne vittime di violenza e per un aiuto anche per gli uomini per farne uomini consapevoli e non violenti”.
Altri due ordini del giorno e un emendamento sono stati presentati dal consigliere Filippo Bruzzone della lista RossoVerde con cui s’impegna il sindaco e la Giunta: “Affinché si trasmetta, nelle sedi opportune, la volontà del Comune di Genova a far sì che nelle scuole genovesi secondarie di primo e di secondo grado di competenza statale l’educazione sessuale diventi una materia obbligatoria” e “affinché venga effettuato uno studio finalizzato a capire se all’interno della C.A. e del gruppo delle società di cui il Comune di Genova sia socio di maggioranza siano riscontrabili fenomeni relativi ad una differenza ingiustificata di retribuzione tra dipendenti donne e dipendenti uomini; ad avviare un protocollo di intesa, sia con le OO.SS sia con le rappresentanze datoriali, al fine di affidare lavori, nei casi di affidamento diretto, solo ad operatori economici che non abbiano al loro interno problematiche di divario di genere; a farsi parte attiva affinché, nelle Sedi opportune, sia trasmesso l’auspicio del Comune di Genova affinché il Parlamento e il Governo mettano in atto tutte le azioni utili a superare il divario retributivo, a parità di mansioni, tra donne e uomini”. Il proponente accetta gli emendamenti con alcune modifiche. L’assessore Corso ha dato, a nome della Giunta, parere favorevole all’ordine del giorno uno (Rita Bruzzone) e tre (Filippo Bruzzone), parere negativo al secondo ordine del giorno presentato dal consigliere Bruzzone. Parere favorevole alla mozione.
L’ordine del giorno della consigliera Rita Bruzzone è stato approvato con 29 voti a favore, unico voto contrario del consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione.
Il secondo ordine del giorno del consigliere Filippo Bruzzone con parere contrario della giunta è stato respinto con 20 voti a sfavore della maggioranza, 10 i voti a favore dell’opposizione, approvato all’unanimità, invece, l’ordine del giorno con parere favorevole della Giunta.
La mozione emendata è stata approvata con 24 voti a favore, unico voto contrario del consigliere Crucioli di Uniti per la Costituzione.
Esauriti i punti iscritti all’ordine del giorno alle 18.34 si è concluso il Consiglio comunale.