La convivenza porto-città, il futuro dell'aeroporto di Genova, la manutenzione dei marciapiedi e il trasporto pubblico in Val Bisagno tra i temi affrontati oggi in Sala Rossa
Il consiglio comunale odierno si è aperto alle ore 14, come di consueto, con la discussione degli artt. 54, interrogazioni a risposta immediata:
Sacrario R.S.I. a Staglieno
«L’origine della targa sul Sacrario RSI nel cimitero di Staglieno, risale al lontano 2014, con una apposita determina dirigenziale, la 188 del 26 novembre del 2014. È stata portata avanti dalla giunta Doria con un progetto che è stato realizzato nel 2015 in collaborazione con l’Università di Genova e la facoltà di Architettura e design, anche perché nel 2014 si è voluto dare un valore culturale e artistico alla targa. Questo è il motivo per cui ci vuole tempo per dare seguito alla sua richiesta, perché i soggetti coinvolti sono diversi. Il nome del largo in oggetto ha in origine sepolture in loco con lo stesso criterio di altri viali con tombe dedicate. L’area dove è presente questa targa, ci tengo a sottolineare, non è attualmente più oggetto di percorsi turistici ed è chiusa agli eventi. Ci tengo anche a ricordare che non abbiamo utilizzato soldi per il restauro di questa targa e che stiamo valutando – e di questo mi prendo la responsabilità – le diverse soluzioni perché la sua richiesta deve assolutamente essere presa in considerazione. Devo prendere una decisione, affinché io, come assessore ai Servizi civici, possa rispettare la memoria di tutti i defunti: questo è il mio dovere, affinché tutti i defunti possano essere rispettati».
Ha risposto così l’assessore ai Servizi civici Marta Brusoni all’interrogazione del consigliere del Pd Ariel Dello Strologo in cui si legge: "Premesso che alla fine del 2023 aveva destato sconcerto la circostanza per la quale all’interno del cimitero di Staglieno vi fosse un piazzale dedicato ai caduti della Repubblica sociale italiana. Eppure nonostante le varie richieste e le assicurazioni offerte personalmente dal sindaco e dall’assessore competente anche in occasione di una seduta del consiglio comunale, che tra l’altro deliberò all’unanimità che non venissero utilizzati fondi pubblici per la restaurazione del sacrario sito sul piazzale, la targa con la intitolazione ai caduti della R.S.I. è ancora in bella posa per tutti coloro che vi transitano tra i quali i cittadini e le cittadine appartenenti alla comunità ebraica che debbono passare di lì per recarsi ad uno dei campi riservati alla sepoltura ebraica. Si chiedono chiarimenti al sindaco e all’assessore circa le ragioni di tale inaccettabile assenza di alcun intervento nonostante gli impegni assunti e le assicurazioni offerte".
Porto di Pra’
«Rispondo volentieri a queste due interrogazioni che sollevano un tema importante come quello dell’espansione, o meno, delle aree portuali. Questa espansione, lo dico chiaramente, non ci sarà. Non solo il limite all’espansione portuale previsto in origine sarà rispettato, ma anzi, nell’area in cui è stato fissato questo limite ci sarà la continuazione della passeggiata ciclo-pedonale, cosa che le precedenti amministrazioni di sinistra non avevano fatto. Ciò significa che la Città si riapproprierà di un pezzo di porto in più di quello che c’era. Questo è il nostro modo di fare riempimenti, per fare una passeggiata dove le persone, una volta raggiunta la fine del parco delle dune, possano proseguire e poi tornare indietro. Questo è il nostro progetto, né più né meno. Se poi qualcuno crede che noi facciamo riempimenti per le attività portuali, lo nego: risposta secca, pur nel rispetto delle competenze di Autorità di Sistema Portuale che sta facendo i lavori che proseguono regolarmente e sono quasi terminati. La continuazione oltre il parco delle dune non sarà per ruspe e navi, ma per i cittadini. Se poi è necessario fare una commissione consiliare in loco per fare un sopralluogo sul cantiere che è in via di conclusione, sono disponibile insieme a tutta l’Amministrazione che sta per raggiungere questo importante obiettivo come da progetto preliminare. I fondi per finanziare il parco delle dune di Pra’ derivano dal decreto Genova e i lavori sono di competenza di Autorità di Sistema Portuale. Se volete una risposta più esaustiva sugli interventi che si stanno mettendo a terra, ribadisco la disponibilità a riunire una commissione consiliare in loco, ma anche i cittadini che abitano a Ponente mi confermano che la situazione nell’area sia assolutamente regolare. Infine, abbiamo comunicato ad Autorità di Sistema Portuale che i container debbano essere totalmente coperti. Una battaglia combattuta da anni dalla popolazione locale e a cui tengono l’Amministrazione comunale e il Municipio competente. Siamo tutti allineati su questo».
È la risposta dell’assessore comunale al Porto Francesco Maresca alle interrogazioni dei consiglieri Filippo Bruzzone della Lista RossoVerde e della consigliera dem Rita Bruzzone, che chiedevano, rispettivamente: “Appreso da organi di stampa che nelle more del banchinamento del Sesto Modulo del Porto di Pra’ si torni ad ipotizzare un tombinamento; si chiede se la Civica Amministrazione sia a conoscenza di tali ipotesi e quali azioni intraprenda per rispettare gli accordi del VP5BIS”; “Si interroga l’assessore Maresca in merito alle progettualità per quanto riguarda nuovi riempimenti sul sesto modulo del Porto di Pra’ soprattutto dopo la pubblicazione della delibera adottata dalla giunta comunale il 04/07/2024 in cui si indica ad Autorità di Sistema Portuale la visione di Genova 2030, come strumento per la stesura del nuovo Piano Regolatore Portuale, visione che prevede tra le altre indicazioni anche di nuovi riempimenti”.
Rapporto porto-Città
«Ringrazio il consigliere per questa richiesta di chiarimento su un tema importante qual è il rapporto porto-Città. Un rapporto che va avanti da tanti anni con normative diverse che, è innegabile, su alcuni punti hanno in messo in difficoltà la Pubblica Amministrazione alla ricerca del giusto equilibrio tra le esigenze di tutti. In base alle normative vigenti, in particolare alla legge 56/2014, il Comune di Genova deve avere una propria proposta in merito al rapporto tra il Piano Regolatore Portuale e il Piano Urbanistico Comunale. Già durante lo scorso mandato, il Comune ha espresso il proprio parere sul cosiddetto Documento di Pianificazione Strategica, propedeutico al Piano Regolatore Portuale. Il Comune di Genova, così come il Consiglio Comunale, può esprimere le proprie proposte in merito al Piano Regolatore Portuale, con la massima apertura e condivisione nei confronti e con la cittadinanza, specialmente quella che vive nelle zone più a contatto con le aree portuali e che, per questo, esprime le proprie preoccupazioni. La legge stabilisce che, una volta ricevuto il Piano Regolatore Portuale, il Comune darà il proprio parere al pari di tutti gli altri enti coinvolti, ma è giusto fin da oggi dibattere di un tema fondamentale come questo, nel rispetto delle competenze di tutte le parti in causa. Il processo che vede il Comune esprimere i suoi pareri sul Piano Regolatore Portuale prevede anche il coinvolgimento e l’interlocuzione con i Municipi interessati i quali, a loro volta potranno dare indirizzi, suggerimenti e pareri. Ovviamente, a partire dalla proposta dell’Amministrazione, sarà garantita la massima discussione con la cittadinanza. Ci saranno aperture da parte di tutti, compresa Autorità di Sistema Portuale. Ciò è molto importante».
Ha risposto così l’assessore al Porto Francesco Maresca all’interrogazione del consigliere Lorenzo Pasi di Genova Domani che chiedeva: “Sappiamo che il Comune di Genova è molto attivo sul rapporto tra Città e porto oramai da diversi anni. alla luce della visione che il Comune ha per lo scalo del porto di Genova e del suo rapporto con la città, quali azioni pensa di intraprendere la Civica Amministrazione nei prossimi mesi per la condivisione della sua linea sulle politiche del mare e del porto”.
Trasporti in Val Bisagno
«Come ogni anno il servizio della stagione estiva è adeguato alla domanda, essendo caratterizzato da un calo determinato dall’assenza degli studenti e dalla diminuzione dei passeggeri. Le linee 13 e 14 sono strutturate anche sulla frequenza estiva. Il 14 ferma a Molassana, ma per garantire il servizio fino a Prato è abbastanza adeguato il 13. La frequenza del 13 la domenica in Val Bisagno è adeguata, come anche nei festivi, per garantire il servizio a chi si sposta dalla Valle e viceversa. Si faranno e ci saranno ulteriori valutazioni per aumentare le frequenze e le linee, soprattutto nei periodi turistici».
Ha risposto così l’assessore Francesco Maresca, su delega dell'assessore alla Mobilità Integrata e Trasporti Matteo Campora, all’interrogazione del consigliere di Forza Italia Paolo Aimé in cui si legge: “Considerato che, dopo l’entrata in vigore dell’orario estivo di Amt, a partire al 17 giugno 2024, il numero di viaggiatori alle fermate degli autobus, i n particolare per le linee nn. 13 e 14, nelle ore di punta dei giorni feriali è fortemente aumentato (fra lavoratori e bambini che vanno al centro estivo); considerato che, nei giorni festivi si riscontra una mancanza di corse in Val Bisagno (lunga 11 km e sprovvista di mezzi alternativi, come treni e metropolitane), aggravata dal fatto che la linea n. 14 il sabato non arriva a Prato, ma si ferma a Molassana e la domenica è totalmente assente; richiede all’amministrazione comunale come intenda procedere per risolvere questa situazione, considerate le problematiche sollevate dai cittadini”.
Manutenzioni marciapiedi
«La strategia sulle manutenzioni stradali nei mesi estivi si fa più importante, per alte temperature dei marciapiedi e del suolo, ma l’attenzione è costante. Aster, attraverso il contratto dei servizi, provvede alla manutenzione ordinaria annuale programmando gli interventi con i municipi, in base alle priorità. C’è anche un programma di manutenzione straordinaria e nello specifico per il 2024-2025 è stato approvato un solo piano straordinario sul territorio comunale, ad integrazione di quello ordinario. È prevista una prossima commissione specifica il prossimo 31 luglio. Riguardo il tratto specifico di Corso Europa, sono stati fatti subito accertamenti, ed è stato verificato che c’è un ammaloramento del manto stradale; altre verifiche sono in corso per permettere l’esatta definizione dei tratti su cui si deve intervenire. Il 31 luglio verranno forniti tutti i dettagli sui piani dei 9 municipi».
Lo ha detto l’assessore Francesco Maresca, delegato dall'assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente, rispondendo alle tre interrogazioni presentate dai consiglieri Tiziana Notarnicola (Vince Genova), Simohamed Kaabour (Pd) e Nicholas Gandolfo (Liguria al Centro), che chiedevano informazioni sul cedimento del marciapiedi in corso Europa e sullo stato delle manutenzioni sui marciapiedi cittadini.
Carlo Felice ed eventuali danni erariali
«Questo articolo si riferisce a una controversia intercorsa tra la Fondazione Carlo Felice e un professionista che ci ha lavorato senza vincoli subordinati in forza di contratti di collaborazione giunti a naturale scadenza. Di fronte alla controversia in sede civile, la Fondazione ha ritenuto opportuno a divenire a una conciliazione che non ha riconosciuto al professionista nessun risarcimento, ma solo una somma a mero titolo transattivo. La Fondazione ha spontaneamente chiuso la lite transattiva anziché andare in causa. La somma riconosciuta rimane riservata, così come il testo della transazione, attesa l’incidenza di dati che attengono all’ambito personale e patrimoniale della persona fisica che ha sottoscritto l’accordo».
Ha risposto così l’assessore all’Avvocatura Lorenza Rosso all’interrogazione della consigliera dem Donatella Alfonso dove si legge: “Appreso da notizie di stampa che la fondazione teatro Carlo Felice dovrà pagare, a conclusione di una causa civile, un maxi risarcimento ad un professionista che, dopo 17 anni di attività continuativa di consulenza nell’ambito della comunicazione e dell’ufficio stampa, era stato estromesso senza alcuna spiegazione, si interpellano il sindaco e la giunta per conoscere l’entità della somma che dovrà essere corrisposta e se la scelta di estromettere il professionista sia stata adottata senza considerare il diritto di quest’ultimo ad avviare una causa che si sarebbe facilmente dimostrata onerosa per la fondazione e, conseguentemente, il comune di Genova; si chiede altresì se sia stato valutato il rischio di un danno erariale a danno dell’amministrazione.”
Terminato il question time, con 34 presenti si è aperto il Consiglio comunale.
All’ordine del giorno tre mozioni.
MOZIONE 0053 28/05/2024, “Mantenimento aiuola gestita dagli abitanti di Lungomare Canepa”. Atto presentato da: Lodi Cristina (gruppo misto)
Si legge nell’atto: “Considerato che il Comitato Lungomare Canepa ha inviato una richiesta di informazioni sui lavori previsti in Lungomare Canepa con particolare riferimento all’area da loro gestita (aiuola situata nel cortile adiacente il civico 24 di Via Sampierdarena); Preso atto che prima della gestione da parte del Comitato Lungomare Canepa l’area risultava abbandonata e ridotta ad una discarica a cielo aperto, dove veniva gettato ogni genere di rifiuto; Preso atto inoltre che negli anni il Comitato Lungomare Canepa ha dedicato tempo energie, nonché investimenti personali per acquistare piante di pregio, migliorare l’area e creare una piccola oasi verde, con una varietà di piante e fiori molto apprezzate da tutti, riuscendo a creare un bellissimo roseto, a dimostrazione dell’impegno e del fattivo miglioramento della zona: Si impegnano il sindaco e la Giunta affinché questo luogo rientri all'interno dei previsti progetti riqualificativi e possa restare integro nel rispetto degli abitanti che combattono ogni giorno il degrado ed il malaffare e con impegno resistono creando bellezza”.
Sulla mozione è stato presentato dal consigliere Alberto Pandolfo (Pd) un ordine del giorno, dichiarato inammissibile.
L’assessore Sergio Gambino ha espresso il parere favorevole della Giunta, con due variazioni al testo – accettate dalla proponente – volte ad inserire la dicitura “a seguito degli accordi presi dalla Direzione Lavori Pubblici con il Comitato Lungomare Canepa” ed eliminare dall’impegnativa il termine “malaffare” .
La mozione viene approvata all’unanimità.
MOZIONE 0065 04/07/2024, “Sviluppo traffico aereo Aeroporto di Genova”. Atto presentato da: Notarnicola Tiziana, Bevilacqua Alessio
Si legge nell’atto: “Premesso che durante la Commissione Consiliare del 1° marzo 2024 il DG Francesco D’Amico ha condiviso con il presidente Alfonso Lavarello l’importante sfida di rilancio dell’aeroporto di Genova; Considerato che negli anni precedenti è stata assicurata la continuità territoriale nelle isole con la rotta del nord ovest, ad esempio con il volo Genova-Alghero e Genova-Trapani dalle varie compagnie aeree, e che ci sono molti cittadini residenti a Genova che hanno necessità di raggiungere il Nord-Ovest della Sardegna e della Sicilia e si vedono costretti ad utilizzare esclusivamente la nave con un notevole disagio sia per la durata che per i costi elevati dei traghetti specie nei mesi estivi; Preso atto che sono anche aumentati i traffici delle crociere che fanno scalo a Genova con un passaggio di croceristi nel 2023 di oltre 4 milioni di passeggeri e una crescita del 24,34% delle crociere rispetto all’anno precedente sarebbe quindi molto importante potenziare i voli nazionali ed internazionali dell’Aeroporto di Genova; Si impegnano il sindaco e la Giunta a farsi parte attiva con il presidente ed il DG dell’Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova al fine di aumentare i voli da e per le isole per garantire la continuità territoriale, per incrementare i voli Low Cost nazionali ed europei e infine ampliare i voli internazionali”.
Sulla mozione sono stati presentati due ordini del giorno. Il primo ordine del giorno dal consigliere dem Alberto Pandolfo che “impegna sindaco e Giunta a rendere il ruolo del Comune di Genova protagonista per le sorti dello scalo aeroportuale di Genova (anche valutando un ingresso nella società); a porre tutte le condizioni a contorno dell’aerostazione di Genova (infrastrutturali, di servizio parcheggio, ricezione turistica, ecc.) affinché sia considerato uno scalo ove le compagnie aeree desiderino investire”. Il secondo ordine del giorno dal consigliere della Lista RossoVerde Filippo Bruzzone che “impegna sindaco e Giunta ad attivarsi con la Struttura preposta dell’Aeroporto di Genova, al fine di trasmettere la richiesta di implementare i collegamenti con aeroporti hub di rilevanza internazionale, con l’obiettivo di rendere il “Cristoforo Colombo” una struttura essenziale per l’intera comunità: a partecipare ad una Commissione Consiliare, da convocarsi entro la pausa estiva 2024, al fine di relazionare la Stessa delle interlocuzioni avute con la Dirigenza e le OO.SS dell’aeroporto di Genova”.
Sul testo della mozione il consigliere Bruzzone ha presentato anche tre emendamenti. Il terzo è stato accolto dal proponente con la seguente modifica proposta dai consiglieri Notarnicola e Bevilacqua: “Si impegnano sindaco e Giunta a farsi parte attiva a far sì che venga calendarizzata il prima possibile una commissione consiliare sul futuro dello scalo cittadino”.
L’assessore Mario Mascia ha espresso il parere favorevole della Giunta al testo della mozione e negativo agli ordini del giorno.
I due ordini del giorno vengono respinti con 20 voti contrari e 12 favorevoli.
La mozione viene approvata con 23 voti favorevoli, 1 contrario e 11 astenuti.
MOZIONE 0052 27/05/2024, “Richiesta audizione Presidente Giunta Regione Liguria Dott. G. Toti da parte della Commissione parlamentare d'inchiesta Covid”. Atto presentato da: Crucioli Mattia
Si legge nell’atto: “Premesso che con legge n. 22 del 5 marzo 2024 il Parlamento italiano ha istituito la Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2 e che tra i compiti di tale commissione vi sono: - lo svolgimento di indagini volte alla valutazione dell’efficacia delle misure adottate per contrastare la pandemia e dell’effettivo fondamento scientifico delle stesse; - lo svolgimento di indagini relative agli acquisti delle dosi di vaccino nonché' all'efficacia del piano vaccinale predisposto; - la valutazione del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali costituzionalmente garantite nell’adozione e applicazione di tali misure; - la valutazione dell'adeguatezza e della proporzionalità delle misure adottate per la prevenzione e la gestione dei contagi in ambito scolastico, tra cui l'adeguatezza e l'efficacia delle misure di chiusura delle scuole; Preso atto che nell’indagine penale avviata a carico del Presidente della Regione Liguria Dott. Giovanni Toti risulterebbero esserci, tra le altre, intercettazioni telefoniche e ambientali di rilievo ai fini dei compiti attribuiti alla predetta Commissione parlamentare d’inchiesta; Si impegnano il sindaco e la Giunta a inviare richiesta scritta al Presidente della “Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2”, non appena sarà costituita, al fine di segnalare la rilevanza dei fatti di cui in premessa e sollecitare l’audizione del Presidente della Regione Liguria Dott. Giovanni Toti su tali fatti”.
Sulla mozione è stato presentato un ordine del giorno da Pd, Lista RossoVerde e Movimento 5 Stelle, e un emendamento dal consigliere dem Alberto Pandolfo.
L’ordine del giorno viene dichiarato inammissibile.
L’emendamento, che chiedeva di sostituire l’impegnativa con il testo seguente – “a invitare il dott. Giovanni Toti, attualmente sospeso dall’incarico di Presidente della Regione Liguria, a rassegnare le sue dimissioni dal vertice della Regione; a inviare richiesta scritta al Presidente della “Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2”, non appena sarà costituita, al fine di segnalare la rilevanza dei fatti di cui in premessa e sollecitare l’audizione del dott. Giovanni Toti su tali fatti” – è stato rifiutato dal proponente.
L’assessore Lorenza Rosso ha espresso il parere negativo della Giunta.
La mozione viene respinta con 20 voti contrari, 2 contrari e 8 astenuti.
Esauriti i punti all’ordine del giorno, alle 18,45 si è chiuso il Consiglio comunale.