Report consiglio comunale di martedì 7 febbraio 2023

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Articolo del
07/02/2023
Consiglio comunale
Irene Moretti Manuela D'Angelo

Il consiglio comunale del 7 febbraio 2023 si è aperto alle 14 con la discussione degli articoli 54.

Violenza contro le donne «Il tema della violenza contro le donne è costantemente attenzionato da questa amministrazione» ha detto l’assessore Francesca Corso, rispondendo all’interrogazione a risposta immediata del consigliere Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) sugli interventi in merito ai casi reiterati di violenza sessuale in centro storico. «Il 25 novembre il Comune ha svolto un ruolo di regista rispetto alle iniziative organizzate per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e, in quell’occasione, è stato costituito un tavolo con i Municipi e i centri antiviolenza per trattare costantemente questo tema. Da quel momento continuano questi incontri, volti a mettere in campo eventi divulgativi di comunicazione e prevenzione e a mantenere un confronto diretto con i centri antiviolenza, per avere un monitoraggio più puntuale della situazione. A margine di questa attività, come assessorato cordino una rete cittadina, a cui partecipano istituzioni e aziende private, che si occupa delle uguaglianze di genere e del tema della disparità. Sono disponibile – ha concluso Corso – a convocare una commissione consiliare per audire i centri antiviolenza e per organizzare eventi divulgativi per la cittadinanza». «Questi reati commessi da inizio anno sono legati a episodi di spaccio – ha aggiunto l’assessore Sergio Gambino – ciò non ne sminuisce la gravità, ma conferma che in questo momento non c’è un’emergenza legata alla serialità di questi reati. Come forze dell’ordine ci stiamo coordinando, domani avremo un tavolo provinciale sulla sicurezza per organizzarci ed essere il più capillari possibile nel monitoraggio. Inoltre questa amministrazione ha investito in maniera importante per la sicurezza in centro storico: abbiamo costituito un nucleo centro storico con 92 agenti e implementiamo il presidio in presenza con la tecnologia. Presto uscirà il bando per l’installazione di 736 telecamere in centro storico, molte delle quali di ultima generazione e dotate di sensori per il rumore, che consentono da un lato la prevenzione e dall’altro un ausilio per le indagini successive».

 

Ordinanza anti smog «Ci saranno alcune deroghe all’ordinanza antismog soprattutto per chi non può adeguarsi, solo per citarne alcune: penso a chi ha ordinato un’auto o a chi deve recarsi in ospedale. Come comune abbiamo come punto di riferimento la legge regionale 941 del 2018 che va nella direzione di migliorare l’emissione e la presenza di agenti inquinanti, in particolar modo del NOx». lo ha detto l’assessore all’Ambiente Matteo Campora rispondendo all’interrogazione dei consiglieri Valter Pilloni (Vince Genova) e Cristina Lodi (Pd) che hanno interrogato l’assessore rispettivamente sull’ordinanza antismog e misure di contenimento e sull’”ordinanza del sindaco n. Ord-2022-394 data 30/12/2022 oggetto: limitazione della circolazione nell’ambito del territorio comunale per alcune tipologie di autoveicoli e motoveicoli al fine di prevenire e ridurre l’inquinamento atmosferico, a tutela della salute pubblica. Prendendo atto che le politiche di miglioramento della qualità dell'aria del comune di Genova vanno a penalizzare ancora una volta i cittadini, non essendoci state misure propositive e costruttive in questi anni che invece fossero al fianco dei cittadini, quali sono gli studi che indicano che questa misura andrà a migliorare la qualità dell'aria? In che modo l’amministrazione intende comunque permettere alla popolazione che si muove dai comuni limitrofi verso la città di Genova di raggiungere la città? Quali misure intende adottare per permettere comunque alle persone di andare a lavorare e di lavorare senza dover per forza pagare veicoli nuovi in un momento di grave crisi economica? Dal momento che i sindaci della città metropolitana non sono stati coinvolti, intende il comune di Genova farlo visto l'avvicinarsi della data?”.

 

Telecamere «Le telecamere vengono messe in base a una scelta puramente tecnica, una valutazione che viene fatta a partire dalle richieste di polizia e carabinieri. Anche l’ultimo bando, quello che riguarda il centro storico, è stato fatto su misura alle richieste della polizia di stato in base all’indice di delittuosità: diamo priorità a luoghi dove ci sono condizioni di criticità, sia per essere presenti sia per l’uso deterrente. In particolare le telecamere vengono usate per disincentivare l’abbandono dei rifiuti. Ne discutiamo all’interno di un comitato provinciale di sicurezza che si riunisce ogni giovedì in prefettura e in quella sede si valutano e si propongono luoghi dove installare le telecamere. In quel contesto portiamo le indicazioni della polizia locale anche per la sicurezza stradale e dei municipi: abbiamo mandato una comunicazione agli organi periferici che sono il braccio operativo sul territorio, tra istituzioni e cittadini. Quando abbiamo tutte le informazioni facciamo una sintesi tecnica e stiliamo le priorità. Ben vengano le suggestioni dei consiglieri, che sono anch’essi cittadini». Ha risposto così l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino all’interrogazione del consigliere del carroccio Federico Bertorello che “chiede pertanto quali siano i criteri che hanno ispirato nella scelta di individuazione di tali zone l'assessorato e/o la giunta.”

 

Nuovi forni crematori a Staglieno «Garantisco che accetteremo sempre le proposte e le considerazioni di tutti i comitati, in merito a opere come quella dei forni crematori, e che non è mai stata negata la loro partecipazione. A tal proposito ricordo che sono state fatte tre commissioni, a maggio e ottobre 2021 e una nel 2022 e sono da noi sempre stati ascoltati». Lo ha detto l’assessore Marta Brusoni rispondendo in aula al consigliere Claudio Villa del Pd, che chiedeva spiegazioni “in merito alla costruzione dei nuovi forni crematori all’interno del cimitero di Staglieno ed al non coinvolgimento nelle scelte della popolazione residente circostante, degli operatori e del municipio territorialmente competente”.

 

Rincaro testi scolastici «Il Comune è particolarmente sensibile all’argomento e l’obiettivo di quest’anno è quello di aumentare la cifra a disposizione perché è aumentato il numero delle richieste a seguito di maggiori difficoltà delle famiglie. Il numero di richieste è aumentato anche perché abbiamo fatto una buona campagna informativa: abbiamo promosso borse di studio che potessero essere allargate e che comprendessero tutto il territorio». Ha risposto così l’assessore ai Servizi scolastici Marta Brusoni all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Tiziana Notarnicola sul “Rincaro libri scolastici e azioni del comune a sostegno delle famiglie” “a seguito dell’aumento del prezzo dei libri scolastici, si interroga la giunta per conoscere quali sono le azioni messe in atto dal comune di Genova per sostenere le fasce più deboli e se sta facendo azioni specifiche per le famiglie con figli portatori di handicap”. «In particolare – prosegue Brusoni – oltre alle circolari puntuali alle scuole, abbiamo pubblicizzato la possibilità di accedere alle borse sui siti del Comune e della Regione e attraverso le app. Ciò ha prodotto un aumento del 45% delle richieste che sono passate da 4.963 del biennio 2022-2023 alle 7.179 del 2023-24. Per le borse di studio sono stati stanziati 945mila euro, un budget che consentirà il pagamento di tutte le richieste conformi. Con determina dirigenziale sono stati stanziati 234.200 euro per garantite in comodato d’uso gratuito i libri agli alunni con disabilità».

 

Rifiuti nel Bisagno «La spazzatura non arriva per caso ed è necessario fare un’opera di coinvolgimento del cittadino affinché rispetti luoghi e fiumi che, sappiamo, trasportano spazzatura fino al mare. Una spazzatura che arriva da lontano. Gli stessi fiumi cittadini non devono più essere considerati da cittadini meno civili un luogo dove buttare la propria spazzatura: dalla valle poi i rifiuti arrivano alla foce e dalla foce al mare. È una situazione che conosciamo e per la primavera e l’estate abbiamo già organizzato campagne di pulizia insieme alle associazioni come Trash Team che le hanno attivate. Per avviare questi iter bisogna essere autorizzati dalla Regione. Bisogna promuovere un discorso che incentivi il rispetto per i luoghi, per i fiumi e per il mare e pensare che tutto ciò che buttiamo nei tombini poi finisce nei mari e nei fiumi. Al contempo dobbiamo agire negli alvei dei fiumi per rimuovere gli oggetti ingombranti che si trovano anche nel greto del Bisagno, insieme ai sacchetti di plastica. Faccio un appello ai cittadini affinché rispettino i fiumi, non ci buttino plastica e di non alimentare gli animali. Possiamo farlo, con Amiu e i Municipi, soprattutto il Medio Val Bisagno: molte associazioni si sono già proposte». Questa la risposta dell’assessore all’Ambiente Matteo Campora all’interrogazione del consigliere della lista Rosso Verde Francesca Ghio in merito alla “rimozione rifiuti dal letto del torrente Bisagno visto lo stato di degrado in cui versa il letto del torrente Bisagno dove sono presenti copiosi rifiuti di vario genere e vista la tradizionale fiera di Sant’Agata che, come ogni anno, richiama nella zona un afflusso notevole di cittadini e visitatori e vista l’importanza di mantenere il letto del torrente pulito anche e soprattutto in relazione alla sicurezza idrogeologica; si chiede se la civica amministrazione abbia disposto o intenda disporre una periodica pulizia del letto del torrente ed interventi rafforzati in vista della tradizionale fiera sopra citata”.

 

Terminato il question time, alle 15 sono iniziati i lavori del Consiglio comunale del 7 febbraio 2023 e con 37 presenti la seduta è stata considerata valida. Il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba ha dedicato un minuto di silenzio al ricordo dell’operaio tragicamente scomparso nel cantiere di Val Lemme del Terzo Valico e alle vittime del violento terremoto che ha coinvolto Turchia e Siria. In apertura del Consiglio, il consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione ha presentato in aula una mozione d’ordine in merito al recente accordo tra il gruppo Iren e l’azienda statale israeliana Mekorot Water Company. In aula è stata affrontata la richiesta di un articolo 55. La mozione, con 23 voti a sfavore e 13 dell’opposizione a favore non è stata approvata. Si è proceduto, poi, alla discussione delle mozioni all’ordine del giorno.

 

Mozione 90 ad oggetto “Piano di contrasto alla proliferazione di adesivi su spazi pubblici”, presentata dal consigliere di Vince Genova Paolo Gozzi. Sullo stesso atto è stato presentato un ordine del giorno dal consigliere della Lega Fabio Ariotti e un emendamento dal consigliere Vincenzo Falcone di Fratelli d’Italia. “Il fenomeno- si legge nella mozione- riguarda, in maniera particolare, targhe toponomastiche, cartelli di segnaletica stradale, paline informative dei mezzi pubblici, ringhiere, paletti. All’evidente sfregio estetico che tale usanza barbara comporta al decoro e alla delicata bellezza della città, si sommano gli evidenti disagi, causati alla cittadinanza, derivanti dall’inservibilità o dall’illeggibilità di informazioni essenziali quali orario dei mezzi pubblici o indicazioni stradali”. Con questa mozione s’impegna sindaco e giunta: “Ad avviare un piano drastico e dettagliato di rimozione degli adesivi dai beni pubblici cittadini, con particolare ed urgente priorità a paline segnaletiche dei mezzi pubblici, targhe toponomastiche e cartellonistica stradale; ad adottare ogni iniziativa utile alla repressione del fenomeno, intensificando i controlli mirati e l’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza, valutando l’opportunità di intervenire anche a livello regolamentare e/o ordinatorio con specifiche previsioni normative e l’inasprimento di congrue sanzioni amministrative”. Sulla mozione la giunta ha espresso parere favorevole a mezzo dell’assessore Mauro Avvenente. Con 23 voti favorevoli, 11 contrari (PD, Genova Civica e la consigliera Francesca Ghio della Lista Rosso Verde), un presente non votante (Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione) e un astenuto (il consigliere Fabio Ceraudo del M5S), la mozione è stata approvata.

 

Mozione 107 ad oggetto “Creazione di “asili” per anziani”, presentata dai consiglieri di Genova Civica Mariajose' Bruccoleri, Stefano Pietro Amore e Ariel Dello Strologo. Sull’atto sono stati presentati un ordine del giorno del consigliere Stefano Pietro Amore (della medesima lista) e un emendamento presentato da Vince Genova. L’atto parte dal presupposto che “Gli anziani hanno bisogno di mantenere alti gli stimoli, hanno bisogno di relazioni, mentre le case di riposo sono invece sempre più spesso “parcheggi” per la terza età. La creazione di “asili per la terza età” risponderebbe alle esigenze delle persone anziane autosufficienti, parzialmente autosufficienti e con disabilità lievi e che preverrebbe le conseguenze di un prolungato isolamento, alleviando le famiglie dagli impegni, senza complessi distacchi dalle consuete abitudini”. Con questa mozione s’impegna sindaco e giunta: “A lavorare insieme a Regione Liguria per prevedere degli spazi in ogni municipio da adibire ad ''asili pubblici per anziani'' dotati di personale sanitario al fine di garantire la tutela e il supporto di una fascia di popolazione che nella nostra regione e città rappresenta più del 25% della cittadinanza complessiva”. La giunta, tramite l’assessore Lorenza Rosso, ha espresso parere favorevole alla mozione così come emendata. La mozione è stata approvata all’unanimità.

 

Mozione 113 ad oggetto “Apposizione targa alla memoria dei fratelli Vittorio ed Ettore Marco Leale”, presentata dai consiglieri di Forza Italia Paolo Aimè e Stefano Costa, dal consigliere Nicholas Gandolfo di Liguria al Centro, da Lorenzo Pasi consigliere di Genova Domani e dal consigliere di Fratelli d’Italia Francesco De Benedictis. “La vita dei fratelli Leale - scrivono i consiglieri - è stata dedicata alla difesa della libertà e dei diritti sociali e civili ed è stata un esempio da tramandare alle nuove generazioni. Le loro testimonianze potrebbero presto disperdersi per l’impietoso scorrere del tempo e la nostra città ha il compito di conservarne la memoria. Tenuto conto che entrambi i fratelli Leale vissero tutta la vita a Genova e che il loro ricordo è ancora presente fra gli abitanti ed i commercianti più anziani della zona”, s’impegna sindaco e giunta: “Affinché, venga istituita una targa commemorativa a ricordo dei fratelli Vittorio ed Ettore Marco Leale, da inserire nei giardini di piazza Girolamo Savonarola, sui quali si affaccia l’edificio di Via Giuseppe Casaregis dove i due fratelli hanno vissuto”. L’assessore Marta Brusoni esprime parere favorevole della giunta. La mozione è stata approvata all’unanimità.

 

Mozione117 ad oggetto “Individuazione dell'impatto degli scavi del progetto Gronda di Ponente”, presentata dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo. “Dal momento che le zone interessate dagli scavi per il progetto Gronda di Ponente hanno 2 caratteristiche critiche: sono zone classificate ad alto pericolo per dissesto idrogeologico e contengono terra amiantifera e preso atto delle ultime dichiarazioni del Ministro dei Trasporti circa la riapertura dei cantieri a breve tempo” si impegna sindaco e giunta: “Ad intraprendere un percorso in sinergia con Autostrade per l’Italia, i Municipi coinvolti e tutti i soggetti interessati alla realizzazione della Gronda atto ad illustrare i cantieri che opereranno nelle nostre delegazioni al fine di conoscere l’impatto sulla viabilità, la logistica e le tempistiche”. Il vicesindaco Pietro Piciocchi ha dato parere contrario a nome della giunta. Con 22 voti contrari della maggioranza e 10 favorevoli dell’opposizione la mozione viene respinta.

 

A conclusione del Consiglio comunale sono state presentate due interpellanze.

 

Interpellanza 48 ad oggetto “Azioni programmate contro l’abbandono di rifiuti ingombranti nelle zone collinari” presentata da Francesco De Benedictis di Fratelli D’Italia. “Il problema rappresentato dall’abbandono di rifiuti ingombranti nelle zone collinari della nostra città- scrive il consigliere- è costantemente presente nonostante gli sforzi della Civica Amministrazione per arginarlo e tale incivile comportamento è sotto gli occhi dei tanti fruitori dei percorsi escursionistici delle nostre alture”. Per questi motivi il consigliere interpella la giunta “Per conoscere le azioni programmate dalla Civica Amministrazione al fine di porre fine a tale avvilente situazione”. A rispondere è l’assessore Matteo Campora: «La fitta collaborazione dell’assessore Gambino con la Polizia Locale ha portato, sia nel 2021 che nel 2022, a triplicare le sanzioni. Verranno collocate nuove telecamere per aumentare la sicurezza e la prevenzione all’abbandono degli ingombranti. C’è da dire che la nostra città è molto vasta e non è facile sorvegliare tutto il territorio, ben vengano quindi le segnalazioni dei cittadini. Ricordo anche alcune bonifiche importanti che sono state fatte in questi giorni da parte di Amiu: la prima in una discarica presente ormai da trent’anni nella zona di Sant’Antonino, dove è stato attuato un intervento di 80 mila euro pagati dall’assessorato all’ambiente ed un intervento costato più di 100 mila euro sulla discarica del Poligono di Quezzi. Interventi che vorremmo evitare in quanto hanno un costo sulla collettività, ma inevitabili».

 

Interpellanza 1 ad oggetto “Acquisizione immobili Centro storico e Sampierdarena”, presentata dal consigliere del PD Alberto Pandolfo. “Considerato che sono oltre 6,1 milioni le risorse investite, attraverso la Direzione Patrimonio del Comune di Genova, negli ultimi sei mesi del 2022 per l’acquisizione di immobili nell’ambito di progetti di valorizzazione e rigenerazione, in particolare sono state oggetto di acquisizione otto immobili nel centro storico e cinque a Sampierdarena”, il consigliere interroga la giunta “Per conoscere in dettaglio dove sono dislocati questi immobili e quale sarà la gestione che garantirà la fruizione pubblica di ogni singola unità acquisita”. Risponde l’assessore Maresca: “In questi 6 mesi il Comune ha acquisito circa 14 immobili che derivano dalla partecipazione al PNRR e al PINQuA; sono fondi che derivano dal Governo. C’è stato un grande lavoro, anche della giunta precedente, per individuare questi immobili e utilizzarli per l’interesse generale, consentendo la rivitalizzazione sia del centro storico che di altre zone della città. Questi immobili hanno valore di 6 milioni 186 mila euro. Per quanto riguarda il centro storico si parla di due zone prevalenti: locale Vico dell’Olio, locale Vico Superiore Santa Sabina e Piazza Santa Sabina, che fanno parte di una progettualità importante perché in un’area strategica della città dal punto di vista universitario e turistico. Il progetto comprende la sistemazione di Piazza Santa Sabina e la sistemazione dei locali al piano terra localizzati in via Superiore Santa Sabina e in Vico dell’Olio, locali comunicanti atti a creare una piazzetta per creare attività ludiche, ricreative e sportive. Un altro locale molto interessante che fa parte del Piano Carruggi di cui è competente l’assessore Avvenente è il locale di Via San Bernardo, un contratto stipulato di 140 mila euro e il locale di Vico Vegetti sempre facenti parte di quell’area strategica vicino all’Università di Genova. Quartiere molto vissuto dagli studenti e quindi strategica. L’intervento sull’immobile di Vico Vegetti prevede una risistemazione dell’immobile per la riqualificazione dell’edificio storico grazie all’eliminazione parziale di alcuni volumi interni, stando alle norme della Sovraintendenza, al fine di realizzare una piazzetta multifunzionale, che andrà ad agevolare un percorso dei giovani e a creare quindi dei vani destinati al coworking e allo studio. Crediamo che quella zona sia adatta ai giovani e ai turisti. Su tutti questi locali ci può essere ovviamente una co-progettazione e delle integrazioni sia da parte del Consiglio comunale che municipale. Sarebbe molto importante. Per quanto riguarda l’edificio di Via Balbi, contratto da 1 milione 998 mila euro, sono previsti restauri e risanamenti per ricavare 23 alloggi per il social housing con servizi per il quartiere. Per quanto riguarda Sampierdarena abbiamo acquistato un magazzino in Via Spataro per 272 mila euro anche in questo caso l’acquisto è finalizzato alla realizzazione di un intervento che prevede la demolizione dell’edificio esistente e la costruzione di un’autorimessa ad uso pubblico a piano strada, che il quartiere chiedeva. Poi c’è la riqualificazione del Palazzo Carpaneto di Piazza Montano e qua sarà necessario il contributo del Consiglio comunale e municipale perché sono previsti spazi per la cittadinanza. In questo senso l’obiettivo del Comune è ridisegnare il quartiere sul piano culturale sociale in modo innovativo. C’è poi Villa Lercari Sauli, contratto di 470 mila euro, con l’idea di un progetto mirato ai giovani per attività culturale e altri tre edifici in Via Felicita Noli e in via Sampierdarena che vanno incontro ad un’altra esigenza del quartiere: i parcheggi. Qui è prevista la realizzazione di uno spazio polifunzionale destinato al Mobility Hub.

 

Il Consiglio comunale si è chiuso alle 18

Nel 2022 sono state fatte 2055 denunce e 142 arresti per reati riferibili alla microcriminalità per reati quali spaccio, taccheggio, rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Sono questi i dati che l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino ha riportato in sala rossa rispondendo all’interrogazione a risposta immediata del consigliere di Fratelli d’Italia Valeriano Vacalebre in merito alle azioni di contrasto alla microcriminalità e reati predatori intraprese dall’amministrazione comunale. «Per contrastare questo tipo di attività – ha spiegato l’assessore – e in particolare i reati predatori, ormai da due anni, è stata creata una unità specifica che opera prevalentemente in abiti borghesi nelle zone commerciali come via XX Settembre, via Sestri, via San Vincenzo o la Fiumara. Il loro compito è quello di instaurare con le attività commerciali un rapporto di collaborazione per essere in condizioni di contrastare le criticità con una funzione di presidio. Nell’ultimo anno c’è stata un’escalation, non tanto perché sono aumentate le attività criminose, ma perché abbiamo affinato i rapporti tra operatori e attività commerciali che hanno permesso maggiore prevenzione e di poter agire non al momento dell’attività criminale, ma prima tramite segnalazione in quanto ci sono soggetti conosciuti e oggetto di attività di controllo. Nello specifico, nel 2022 sono state impiegate 1244 pattuglie. L’attività di contrasto ha portato a 470 denunce per reati predatori e 34 arresti, 158 denunce per resistenza a pubblico ufficiale e 10 arresti, 32 denunce per rissa e 1313 denunce e 40 arresti per reati vari per un totale di 142 arresti e 2055 denunce: un grossissimo lavoro».

Ultimo aggiornamento: 10/02/2023