Report del Consiglio Comunale del 10 ottobre 2023

Contenuto

Articolo del
10/10/2023
foto di repertorio Sala Rossa

Il consiglio comunale odierno si è aperto come di consueto alle 14 con la discussione degli art. 54, interrogazioni a risposta immediata:


 

Container Rivarolo

«Il bando di accreditamento per setting emergenziali e temporanei per minori stranieri non accompagnati è stato istituito con la delibera di Giunta 240 del 13 ottobre 2022 proprio al fine di trovare ulteriori accoglienze per minori stranieri non accompagnati in questi mesi di esponenziale, crescente emersione di ragazzi. Al bando, tuttora aperto, possono fare domanda tutti gli enti del terzo settore. La presentazione della domanda dà il via all’iter amministrativo che comincia con l’analisi della documentazione presentata. Avviene quindi un’istruttoria documentale dov’è possibile, da parte dell’Amministrazione, la richiesta di integrazione di ulteriori documenti, prima della visita in loco. In caso di esito positivo dell’istruttoria, il setting emergenziale temporaneo viene accreditato e può essere contrattualizzato. Personalmente, non ho dato alcuna rassicurazione in merito all’accreditamento». Ha risposto così l’assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso all’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere del Partito Democratico Simone D’Angelo in cui si legge: “Venerdì 6 ottobre u.s. sullo “scandalo container” l’amministratore delegato della Misecoop affermava alla stampa di aver firmato un contratto di 6 anni con la società Grunelius per l’utilizzo dell’area sottostrada di via P.N. Cambiaso, sostenuto una spesa di diverse migliaia di euro per il noleggio del container e iniziato i lavori di allaccio alle utenze. Si interrogano il sindaco e la giunta di conoscere il nome dell’assessore o degli assessori che avevano dato rassicurazioni per l’accreditamento per accoglienza migranti nella specifica area di via P.N. Cambiaso così come si evince dalle parole dello stesso amministratore delegato di Misecoop, società che – a quanto si evince dai dati della camera di commercio – avrebbe 4 soli dipendenti e nessuna altra esperienza in ambito di gestione di centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati”.


 

Soluzioni per accoglienza minori non accompagnati

«Questa domanda si riferisce all’accoglienza. Esiste un bando di accreditamento per i setting emergenziali, bando che per sua natura è aperto. Qualora dovessero esserci istanze di accreditamento da parte di enti del terzo settore sarà avviata l’istruttoria per verificare la presenza dei requisiti presenti nel bando stesso». Ha risposto così l’assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso all’interrogazione del consigliere della lista Rosso-Verde Filippo Bruzzone: “Appreso dal sindaco che a seguito del così detto ‘inciampo’ della giunta, gli spazi precedentemente individuati in via Negrotto Cambiaso non saranno più utilizzati per l’accoglienza migranti, si chiede quali soluzioni e quali eventuali costi siano allo studio della C.A. a seguito del venir meno degli spazi a Rivarolo per procedere a una accoglienza dignitosa dei minori non accompagnati”.


 

Misecoop

«Chiarisco che la cooperativa di cui si parla nel curriculum è di Udine, dove ho vissuto sette anni e quindi non c’entra nulla con la vicenda. Ringrazio i consiglieri per la possibilità di chiarire alcuni punti. Conosco molto bene l’amministratore di Misecoop, lo conosco dal crollo di ponte Morandi, durante il quale è nato un rapporto di collaborazione. È un governatore della Misericordia e insieme abbiamo svolto volontariato per la Protezione civile, dando un fondamentale supporto all’amministrazione. Ho un rapporto di stima con Francesco Fracchiolla per quello che ha fatto per la città. Chiarisco però dei passaggi e cercherò di ricostruire le tempistiche. Misecoop ha manifestato l’intenzione di partecipare al bando per creare una struttura socio-educativa per minori stranieri non accompagnati, in un terreno di cui ignoravo la proprietà e ottenuto in comodato d’uso gratuito per attività sociali. La risposta da amministratore è stata di predisporre la documentazione per verificare i titoli, perché per essere accreditati il bando ha regole rigide e bisogna avere caratteristiche precise. Ho detto loro di avviare l’iter. Poi non ho più saputo nulla e nella fase successiva sono venuto a conoscenza della proprietà dell’immobile. Non ho sottovalutato il conflitto di interessi, sapendo del rapporto contrattuale tra Misecoop e che il terreno fosse in comodato d’uso gratuito non ho ravvisato fattispecie che potessero fare pensare a un conflitto di interesse. Non mi sono posto il problema. Spero di aver chiarito la mia posizione. Ho stima per Fracchiolla e non me ne vergogno. È un imprenditore e un volontario che per la città ha dato quello che poteva dare per superare i momenti difficili che ci sono stati». Ha risposto così l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino alle interrogazioni dei consiglieri Rita Bruzzone (PD) e Donatella Alfonso (PD).
La consigliera Bruzzone ha interrogato l’assessore in merito “alle notizie riportate a mezzo stampa, secolo XIX 09/10/23, per cui l’assessore Gambino avrebbe ammesso ‘di essere venuto a conoscenza del potenziale conflitto di interessi ma di non aver approfondito e di aver sottovalutato questo aspetto poiché la pratica non era competenza del suo assessorato’. Alla notizia riportata sabato 07/10/23 su La Repubblica in cui si pone l'attenzione sul legame con l'amministratore e consigliere di Misecoop, Francesco Fracchiolla, sostenitore dell’assessore durante la campagna elettorale 2022 , legame che spiegherebbe alcuni dei tanti interrogativi del caso. Del fatto che fosse a conoscenza di tempi, ruoli, affidamenti del progetto nonostante l’avvio della collocazione del centro per minori non accompagnati fossero competenza di un altro assessorato”.
Questa l’interrogazione della consigliera Alfonso: “Da notizie, in primo luogo l’articolo su Repubblica edizione Genova del 7 ottobre scorso, e da immagini e post pubblicati sui social media, si ravvisano numerosi contatti fra i dirigenti di Misecoop - la cooperativa destinataria della gestione dei minori stranieri non accompagnati nell’area sulle alture di Rivarolo - e l’assessore alla Protezione civile, anche a livello personale. Si chiede di conoscere come si siano svolti - e chi abbia autorizzato - gli affidamenti e i rapporti che intercorrono fra detta cooperativa Misecoop e l’amministrazione comunale. Si chiede inoltre di sapere se l'assessore Gambino abbia chiarito all'amministrazione questi eventuali rapporti personali, precedenti all’affidamento, e se siano stati segnalati alla giunta stessa e al sindaco”.


 

Trasporto pubblico per famiglie

«Nel corso del tempo AMT ha proposto numerosi sconti dedicati a diverse tipologie di utenti. In particolare, per venire incontro alle esigenze delle famiglie più numerose, l’azienda genovese di trasporto pubblico offre agli studenti under 26 appartenenti a un nucleo familiare con 3 o più abbonamenti annuali, l’acquisto di un ulteriore abbonamento annuale al prezzo speciale di 72 euro. Una scontistica a cui si aggiungono l’abbonamento gratuito per gli studenti al primo anno di università e “Smart’n Teen”, la promozione lanciata a febbraio da AMT e andata presto esaurita grazie al boom di richieste da parte degli utenti under 19 che hanno potuto acquistare un abbonamento a metà prezzo. Cito anche “Una” – l’abbonamento integrato che consente di viaggiare per un anno su tutta la rete AMT provinciale e urbana, sulla Ferrovia Genova-Casella e sulla tratta urbana di Trenitalia, con uno sconto di 200 euro rispetto alla formula precedente – e “BlueGreen”, l’abbonamento trimestrale estivo sulla rete AMT urbana ed extraurbana al prezzo scontato di 100 euro. Tuttavia, la nostra azienda di trasporto pubblico è sempre disponibile a recepire, studiare e sperimentare ulteriori proposte e soluzioni di incentivo all’uso dei mezzi pubblici». È la risposta, su delega dell’assessore alla mobilità integrata e trasporti Matteo Campora, che l’assessore Mauro Avvenente ha dato all’interrogazione della consigliera Arianna Viscogliosi (Vince Genova) in materia di incentivi economici all’utilizzo del TPL da parte delle famiglie.


 

Festa politica all’ex tiro al piccione

«Per trasparenza riporto il regolamento della disciplina dei canoni ridotti degli enti e delle associazioni, in cui si fa specifico divieto di attività di propaganda politica. La richiesta è pervenuta al Municipio Levante che ha metà settembre ha richiesto alla nostra direzione la richiesta del PD di Levante che richiedeva l’utilizzo dei locali dell’ex tiro al piccione per svolgerci una festa. Come direzione patrimonio, abbiamo risposto ai sensi della normativa non si poteva concedere il permesso per la festa del 14 settembre. Il 15 settembre ci hanno comunicato che la festa era stata fatta. Abbiamo mandato un ammonimento per inadempienze contrattuali dicendo che è stato fatto un evento che non ricadeva nelle concessioni per le quali era stato affidato il locale. Abbiamo dato un preavviso di decadenza in adempimento degli obblighi contrattuali, seguito da un ammonimento in cui chiedevamo di riferire in merito all’evento partitico. Il 21 è arrivata una risposta non esaustiva sull’evento fatto. Abbiamo fatto una verifica e abbiamo accertato la violazione e questo comporta la decadenza della concessione. Abbiamo accertato la violazione dell’articolo 6 del regolamento». Ha risposto così l’assessore al Patrimonio Francesco Maresca all’interrogazione del consigliere Nicholas Gandolfo (Liguria al centro): “premesso che la convenzione che regola il rapporto tra il Comune di Genova e l'associazione che pro tempore ha in concessione lo spazio del cosiddetto tiro al volo di Quinto, all'art. 6 lettera a), vieta "attività di propaganda politica ovvero per attività svolte a favore di partiti politici". Poiché nel mese scorso si è tenuta una manifestazione politica resa pubblica attraverso comunicazione stampa proprio in detto spazio, si chiede alla civica amministrazione come intende procedere a fronte di quanto accaduto”.


 

Muro abbandonato via San Luca di Albaro

«Sono felice di comunicare al consigliere Vacalebre e a tutta la cittadinanza interessata che i lavori di ripristino del muro perimetrale di via San Luca di Albaro, previsti nell’ambito dell’accordo quadro “Muri”, partiranno entro la fine di ottobre». L’assessore comunale alle manutenzioni Mauro Avvenente ha risposto così al consigliere Valeriano Vacalebre (Fratelli d’Italia) che chiedeva informazioni alla Giunta sullo stato di abbandono del muro perimetrale di via San Luca di Albaro, parzialmente crollato e confinante con il giardino di un condominio di via Siena 5.


 

Presenza dell’assessore Gambino a manifestazione Norma Cossetto

«Ho letto quello che ha scritto nel 54 e pensavo che ci fosse un refuso e non avevo pensato a un atteggiamento fazioso. Nel discorso però ha ripetuto l’errore e allora mi pongo la domanda se questo errore sia avvenuto in maniera faziosa o perché ignora le mie deleghe, che sono anche alla sicurezza. Il fatto che ci fosse una manifestazione per ricordare Norma Cossetto, già alla quinta edizione, che prevedeva un minuto di silenzio. Sono venuto a conoscenza da un rapporto che era stata danneggiata la targa e sono stato messo a conoscenza che gruppi di antagonisti avevano tutta l’intenzione non di manifestare pacificamente per una donna medaglia doro al valor civile, ma per impedire con forza la manifestazione autorizzata. Ero sul posto, al fianco delle forze dell’ordine e della Digos, per far sì di essere presente come assessore alla Sicurezza e per essere presente come amministrazione. Come sono stato presente a quella contro i crediti incagliati, contro il governo Meloni. Ritengo che il mio ruolo di assessore alla Sicurezza imponga di essere presente. Non sono un agente di polizia e devo stare ai margini, ma devo essere a conoscenza di quello che succede in città. Lei ha sottolineato la Protezione civile come mia delega: ovvio che in quel caso non avrebbe comportato la mia presenza, ma ciò fa capire che o è fazioso o ignora le mie deleghe». Lo ha detto l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino rispondendo all’interrogazione del consigliere dem Claudio Villa: “Nella notte fra sabato 7 e domenica 8 ottobre è stata distrutta la lapide in memoria di Norma Cossetto, studentessa e militante fascista istriana, posta l’anno scorso sul Belvedere Da Passano. Azione vandalica che ha aperto, nella mattinata di domenica 8 ottobre, tensioni nel quartiere di Oregina alla presenza di CasaPound e dell’estrema destra per la cerimonia commemorativa e dall’altra parte il presidio degli antifascisti. In mezzo numerosi uomini e veicoli blindati delle forze dell’ordine. Era presente l’assessore alla Protezione civile che ha precisato di essere sul luogo in veste di assessore. Si chiede di sapere quando è stata ravvisata la necessità della presenza dell’assessore.”

 

Porta Siberia

«Grazie anche ai fondi Pnrr nel quartiere del Molo sono stati acquisiti edifici per dare nuova vocazione anche sociale. Il quartiere del Molo è vicino all'Università e quindi fruibile dai giovani. Nell'area limitrofa sono stati confiscati immobili alla criminalità organizzata e, grazie al lavoro delle associazioni, sono stati restituiti con vocazione sociale. Con la Porto Antico spa abbiamo avviato un dialogo per far rivivere alcuni locali della zona anche con vocazione turistica. Insieme ad associazioni e territorio posso proporre l'avvio di un percorso partecipato con assemblee pubbliche come fatto su Torre Embriaci. I cittadini si sono già dimostrati interessati e hanno dato spunti interessanti». Lo ha detto l'assessore al Patrimonio Francesco Maresca rispondendo a un’interrogazione urgente del consigliere della Lega Alessio Bevilacqua in merito agli spazi interni di Porta Siberia e al loro futuro utilizzo.

 

Terminata la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15.00 con 38 presenti si è aperta la seduta del consiglio comunale.

 

All’ordine del giorno una delibera, due mozioni e due interpellanze.

 

Prima di cominciare i lavori vengono portati in discussione due articoli 55 e un ordine del giorno fuori sacco. Il consigliere del Pd Alberto Pandolfo, in apertura di seduta, chiede al presidente Cassibba una conferenza capigruppo per discutere alcuni punti dell’articolo 55 proposto dal consigliere di Vince Genova Chicco Veroli, riguardante i recenti attacchi in Israele. I lavori vengono interrotti alle 15.06 e ripresi alle 15.47 con la discussione del 55.

 

Al termine della discussione sono stati presentati e votati due ordini del giorno fuori sacco sull’argomento: il primo condiviso da tutti i consiglieri che impegna il sindaco e la Giunta “a mobilitarsi con aiuti umanitari e supporto delle popolazioni civili nei territori maggiormente colpiti”. L’ordine del giorno è stato approvato con 37 voti a favore della maggioranza e dell’opposizione, ha votato contro il consigliere di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli.

 

Il secondo portato in aula dal consigliere di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli che impegna sindaco e Giunta “all’immediata rimozione della bandiera dello Stato d’Israele dalla facciata di Palazzo Tursi; ad esporre, in luogo di tale bandiera, uno stendardo con il testo dell'art. 11 della Costituzione”. L’ordine del giorno è stato respinto con 33 voti della maggioranza e dell’opposizione, unico a favore il voto del consigliere Mattia Crucioli.

 

Il secondo articolo 55, presentato dal consigliere Mattia Crucioli che ha per oggetto l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

 

Terminata la presentazione degli articoli 55 viene posto all’attenzione dell’aula dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo un ordine del giorno fuori sacco. Al centro dell’atto la “Situazione Stabilimenti genovesi” che impegna il sindaco e la Giunta “ad attivarsi presso il Governo affinché intervenga con azioni forti ed incisive atte a salvaguardare lo sviluppo economico della nostra città e preservare l’occupazione di tutti quei lavoratori che ormai da tempo vivono con l’incertezza del futuro, a dare mandato al Presidente della competente Commissione consiliare affinché siano convocate tre sedute dedicate ad ogni singola realtà aziendale citata, per garantire il dovuto approfondimento di situazioni rilevanti, ciascuna con le sue peculiarità sotto il profilo della politica industriale”. L’ordine del giorno è stato votato all’unanimità.

 

Delibera 264: “Istituzione ai sensi dell’articolo 40 del regolamento del consiglio comunale e art. 37 comma 7 dello statuto, della commissione speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, omofobia ed istigazione all’odio ed alla violenza”. Si legge nell’atto: “Su proposta, ai sensi dell’articolo 51 del Regolamento del Consiglio comunale, dei Consiglieri Capogruppo: Bruzzone Filippo (Lista RossoVerde), Gozzi Paolo (Vince Genova), De Benedictis Francesco (Fratelli d’Italia), Gandolfo Nicholas (Liguria al Centro), Bertorello Federico (Lega Liguria Salvini per Bucci Sindaco), Pasi Lorenzo (Genova Domani), Costa Stefano (Forza Italia), D’Angelo Simone (Partito Democratico), Ceraudo Fabio (Movimento 5 Stelle) e Lodi Cristina (Gruppo Misto), premesso altresì che nel 2019 il Consiglio comunale, durante la seduta del 19 novembre, approvava un ordine del giorno in cui esprimeva piena solidarietà alla Senatrice Liliana Segre per i continui attacchi che riceveva alla sua persona, riconoscendo il ruolo fondamentale da lei svolto nella preservazione della memoria relativa agli eventi dell’Olocausto e il ruolo attivo di azione civile nel contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio ed alla violenza”, il Consiglio comunale delibera: “1) di istituire, ai sensi dell’articolo 37, comma 7 dello Statuto del Comune di Genova la “Commissione speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, omofobia ed istigazione all’odio ed alla violenza”; 2) di stabilire che la “Commissione speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, omofobia ed istigazione all’odio ed alla violenza” sarà composta dai consiglieri i cui nominativi saranno individuati in sede di Conferenza Capigruppo; 3) di attribuire alla Commissione speciale così istituita i seguenti compiti: a) effettuare una valutazione di tutti gli episodi di violenza, compresa la violenza verbale on-line, come l’hate speech, che consiste in un intenso ed estremo sentimento di avversione, rifiuto, ripugnanza, livore, astio e malanimo che offendano la dignità e la libertà di ogni persona, sia come singolo che nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità compresi tutti gli atti o espressioni violente nei confronti delle donne; b) effettuare un’analisi dei provvedimenti adottati negli ultimi anni in occasione di episodi di violenza verbale e valutazione dell’efficacia degli stessi; c) elaborare una serie di proposte operative o contributi al fine di perseguire il miglioramento dell’efficacia e dell’adeguatezza delle risposte operative; d) predisporre una relazione sui lavori della Commissione da portare all’attenzione del Consiglio comunale; 4) di stabilire che la Commissione speciale avrà durata fino al termine del mandato della corrente consigliatura con l’auspicio che visti gli argomenti trattati possa essere nuovamente istituita dal successivo Consiglio comunale; 5) di stabilire che la Presidenza e le Vicepresidenze della Commissione speciale saranno elette dai componenti della Commissione stessa durante la seduta di insediamento convocata dal Presidente del Consiglio; 6) di dare atto che, per quanto non previsto espressamente dalla presente Deliberazione, si applicano le disposizioni del Regolamento del Consiglio comunale relative al funzionamento delle Commissioni consiliari permanenti”. Sulla stessa è stato presentato un emendamento da tutta la commissione dedicata. La delibera così come emendata è stata approvata con 33 voti di maggioranza e opposizione, unico voto contrario del consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione. Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.

 

Interpellanza 64: “Sviluppo e cronoprogramma del progetto di elettrificazione delle banchine nel Porto di Genova”, presentata dal consigliere della Lega Alessio Bevilacqua. Scrive il consigliere: “Considerato che il percorso già avviato per arrivare all’elettrificazione delle banchine del Porto di Genova, con l’obiettivo così di ridurre al minimo la dipendenza dei combustibili fossili e ritenuto che l’elettrificazione delle banchine: porterebbe ad un adeguamento giusto e doveroso agli standard europei; gioverebbe sulla salute dei cittadini e dell’ambiente; garantirebbe un’immagine migliore sia al porto che alla città”, s’interpellano il sindaco e la Giunta: “Per conoscere: lo sviluppo del progetto di elettrificazione delle banchine nel Porto di Genova; il cronoprogramma degli interventi necessari per arrivare a tale traguardo”. «Nel corrente mese - ha risposto l’assessore Maresca - saranno avviati i lavori di elettrificazione della parte centrale ciò significa che nei prossimi 12/15 mesi sarà elettrificato anche il Terminal Crociere Traghetti. In questo contesto ci troveremo uno scalo con elettrificazione completa. Attendiamo comunque una normativa nazionale che incentivi l’elettrificazione delle banchine».

 

La Mozione 97: “Divieto di lancio in atmosfera di palloncini in gomma”, atto presentato dal consigliere di Vince Genova Valter Pilloni, la mozione 122: “Utilizzo spazi ex mercato via Bologna”, atto presentato dalla consigliera del Pd Monica Russo e l’interpellanza 49: “Sversamento acqua - Ponte Chiaravagna”, presentata dalla consigliera del Pd Mariajosè Bruccoleri sono stati rinviati in accordo con i proponenti. Terminati i punti all’ordine del giorno il Consiglio comunale si è chiuso alle 18.33.

Ultimo aggiornamento: 10/10/2023