Il consiglio comunale di oggi, martedì 26 settembre, si è aperto alle ore 14 con la consueta discussione degli art. 54, interrogazioni a risposta immediata:
Accoglienza migranti minori non accompagnati
«Dalla Prefettura ci hanno comunicato i numeri dei flussi migratori generali: ci sono 2348 migranti sul territorio, di cui 483 ucraini; a Genova abbiamo 300 posti SAI per adulti, tutti pieni, e 600 minori stranieri non accompagnati, ospitati nelle comunità socio-educative gestite dal terzo settore con accreditamento del Comune. Su Rivarolo dico che il Comune ha ricevuto una richiesta di accreditamento, la cui accettazione da parte del comune dipende da una documentazione dettagliata, che riguarda la funzionalità dei moduli abitativi, gli allacci di luce e gas, le fognature e molto altro ancora. Questa documentazione deve essere poi valutata dai nostri uffici. Al momento non ci è ancora pervenuta e quindi non c’è ancora alcuna autorizzazione data a quel posto. Se la struttura sarà idonea, daremo l’accreditamento perché non posso lasciare minori non accompagnati negli alberghi: ci sono state già precedenti di denunce, anche se archiviate, e quindi quella non è una soluzione applicabile. Siamo in emergenza e non ci sono al momento strutture disponibili idonee ad accoglierli. Quei 20 posti ci servono. Sono pronta a trovare soluzioni abitative alternative. Ribadisco che al momento non so ancora se quella di Rivarolo sia una soluzione idonea: aspetteremo la documentazione finale e poi con i tecnici effettueremo un ultimo sopralluogo. Se tutto sarà regolare provvederemo all’accreditamento e apriremo quella struttura ai minori stranieri». Lo ha detto l’assessore al Sociale Lorenza Rosso rispondendo a tre interrogazioni, presentate dai consiglieri Cristina Lodi (Gruppo misto), Francesca Ghio (Lista Rosso Verde) e Fabio Ceraudo (M5S), riguardanti le “attuali modalità di accoglienza attivate dal Comune di Genova nei confronti dei minori non accompagnati, in particolare riferimento alla sistemazione in container allestiti in via Negrotto Cambiaso presso ex circolo Alfredo Ricciotti”.
Fermata AMT via Canevari
«La fermata AMT di via Canevari a cui fa riferimento il consigliere Vacalebre era stata lì posizionata per consentire l’interscambio e l’accessibilità alle persone con disabilità, in quanto 20 metri prima – dove la fermata si trovava in origine e dove andrebbe a spostarsi in base alla richiesta in oggetto – il marciapiede è molto stretto e c’è un ulteriore gradino. Arretrare la fermata AMT richiederebbe il via libera della Consulta dei disabili, oltre al fatto che la suddetta operazione comporterebbe la soppressione di alcuni parcheggi e il rifacimento del marciapiede che, se lasciato nelle attuali condizioni, sarebbe insufficiente per le carrozzine e per l’apertura delle pedane dei bus. Penso comunque che la questione possa comunque essere approfondita in un sopralluogo da compiere insieme al territorio, agli uffici della Mobilità, AMT e Municipio Bassa Valbisagno». Così l’assessore alla mobilità integrata e trasporti Matteo Campora nella risposta all’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere Valeriano Vacalebre (Fratelli d’Italia) che chiedeva “informazioni in merito al possibile riposizionamento, richiesto da tempo anche dai commercianti del quartiere di Borgo Incrociati, della fermata AMT, attualmente sita in via Canevari di fianco all’ingresso del sottopasso ferroviario e antistante il cantiere del palazzo Iren, nella sede originaria”.
Fruttivendoli e igiene
«A luglio ci siamo presi l’impegno di iniziare una serie di controlli nei negozi a settembre, controlli che condivido con il collega Gambino. Mi preme sottolineare che i controlli sono stati fatti e che settembre deve ancora terminare. Sono state fatte sanzioni ad alcune realtà e sicuramente il controllo non si esaurirà questo mese. Abbiamo una programmazione anche per i prossimi mesi, insieme a chi ha la competenza per effettuare i controlli e di fare sanzioni, e non saranno controlli spot. La normativa che ha giustamente ricordato fa riferimento a 13 anni fa. Abbiamo attivato una serie di confronti con l’ASL della città, perché i temi legati all’igiene sono di sua competenza e lo abbiamo fatto proprio per prevedere eventuali modifiche o migliorie, anche dal punto di vista informativo sia per la clientela sia per chi decide di aprire in città. Con il decreto Bersani non è più vigente la logica delle distanze. Sul fatto che non vediamo una riduzione dei fruttivendoli dobbiamo pensarla come un fatto positivo: ci sono aperture e non chiusure e dobbiamo dare regole chiare a chi decide di aprire in città facendo un investimento e dobbiamo consentire che vengano fatti i controlli richiesti, competenza della PL. Come detto i controlli continueranno sulla base della programmazione e presto potremo dare riscontro». Ha risposto così l’assessore al Commercio Paola Bordilli all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Valter Pilloni “In relazione alla mia interpellanza n° 68 presentata l’11 luglio c.a. avente a tema l’applicazione della legge 283 del 1962, sono a chiederle se sono state eseguite le verifiche richieste e quali iniziative si intendono assumere per allineare l’intero settore a quanto in essa disposto al fine di garantire ordine e decoro all’ interno del settore merceologico dei fruttivendoli. L’obiettivo primario, come recita la legge, deve essere quello di garantire la massima tutela igienico sanitaria ai cittadini che si rivolgono per i loro acquisti ai negozi di frutta e verdura. Si è fatto osservare che molti di questi esercizi non sono allineati nei loro comportamenti neanche a quanto previsto nella delibera comunale del 2010 (giunta Vincenzi) la quale ha inserito alcune regole di buon senso al settore al fine di fornire una linea guida comportamentale agli operatori commerciali”.
Viabilità lavori area ex Mira Lanza
«Riguardo all’intervento di riqualificazione dell’area ex Mira Lanza, lo scorso 19 settembre è stata definitivamente autorizzata la variante progettuale presentata a fine luglio e finalizzata a introdurre migliorie tecniche e progettuali. In particolare, è stata prevista la realizzazione di parcheggi interrati anziché in copertura per garantire un migliore inserimento dei volumi edificati nel contesto. La copertura sarà infatti destinata a impianti fotovoltaici senza la realizzazione della prevista torre a uffici, collocando questi ultimi in un ulteriore livello analogo a quelli già previsti. Restano immutate le opere di urbanizzazione e pertanto anche il progetto di modifica della via Lepanto, in cui sarà realizzato un sottopasso finalizzato ad eliminare il passaggio di mezzi pesanti su via Rivarolo. I lavori in cantiere sono ripresi qualche giorno prima del rilascio del titolo edilizio per attività propedeutiche all'avvio dei lavori veri e propri, riattivatisi a seguito del rilascio del titolo. I lavori relativi alle opere di urbanizzazione avranno durata di circa 1 anno». È la risposta dell’assessore all’urbanistica MarioMascia all’interrogazione del consigliere Alessio Bevilacqua (Lega) sugli ultimi aggiornamenti circa le lavorazioni nell’area ex Mira Lanza. Invece, alla domanda di Bevilacqua sullo stato dell’arte dei lavori per la riapertura a doppio senso di marcia di via Lepanto, l’assessore alla mobilità integrata e trasporti Matteo Campora ha così replicato: «Per quanto riguarda gli aspetti viabilistici legati all’ex Mira Lanza, l’area perimetrata tra via Perlasca e via Lepanto è stata interdetta al traffico su istanza della Direzione Lavori Pubblici, d’accordo con la Direzione Mobilità – Ufficio Gestione Grande Opere, per via di una riduzione della portata della strada legata alle lavorazioni in corso. Siamo disponibili a effettuare un sopralluogo in logo per verificare, con il supporto dei tecnici, la possibilità di migliorare la viabilità dell’area in questione».
Congestione del traffico alla Foce in occasione del Nautico
«L’approccio costruttivo è sempre apprezzato. La proposta di via Cecchi è stata valutata, ma non è attuabile e soprattutto non è stata accettata da chi vive alla Foce e dalle attività: avrebbe generato una situazione insostenibile. In realtà, per quando riguarda l’apertura del Nautico, nella prima giornata – ed ho controllato gli articoli degli anni pre Covid – si è sempre verificata una situazione di grande congestionamento. Veniva chiuso completamente corso Italia lato mare, sicuramente dall’imboccatura da corso Marconi al Baretto: una chiusura intera che causava molto traffico. Nei giorni successivi la situazione è sicuramente migliorata, anche per l’apporto della Polizia locale che ha aiutato in maniera importante per garantire la scorrevolezza e la fluidità del traffico. Il primo giorno l’afflusso è andato oltre ogni più rosea previsione: il Salone attrae centinaia di espositori e migliaia di persone per qualche giorno e per quei giorni Genova è la capitale dell’industria nautica. Il Salone sta crescendo nonostante il Waterfront non sia completato. Attualmente non è più disponibile piazzale Kennedy che si trova in uno stato di cantiere avanzato e c’è un’oggettiva condizione di difficoltà perché alcune aree non sono disponibili. Posso dire che ritengo che sia opportuno parlare della viabilità in relazione al cambiamento di scenario che avverrà nei prossimi anni, sia in relazione al tunnel che facendo riferimento ai progetti del trasporto pubblico locale con le nuove linee della Val Bisagno che arriveranno direttamente a piazzale Kennedy. Vogliamo venire incontro alle esigenze di chi vive il quartiere Foce, e stiamo valutando di installare 50 posti auto su corso Aurelio Saffi, a salire, che anche se non saranno la risposta definitiva saranno comunque una prima risposta. Stiamo facendo una verifica nelle aree portuali perché esiste un parcheggio multipiano che risulta sottoutilizzato e stiamo valutando se si potrà aprire ai cittadini e ai residenti. Approfondiremo in commissione, una opportunità per trovare soluzioni alternative rispetto a quelle poste in essere in relazione alla mobilità del futuro». Ha risposto così l’assessore alla Mobilità Matteo Campora all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Alberto Pandolfo: “Considerato che la chiusura di corso Marconi in corrispondenza delle giornate del Salone Nautico ha mandato da subito in tilt il traffico nelle prime ore della giornata di avvio dell'importante manifestazione, perché non è stato previsto un anticipo, ad esempio dal lunedì 18 settembre dell'assetto viabilistico, tale da non far corrispondere l'apertura del Nautico - che avrebbe già congestionato gran parte della città - con lo sperimentale assetto di mobilità? Perché non si è pensato a un nuovo assetto di mobilità e soprattutto di sosta, ad esempio creando via Cecchi a due corsie di transito e convogliando la sosta dei residenti - nei giorni precedenti alla manifestazione - nella parte a monte di corso Marconi che è rimasta vuota e inutilizzata?".
Ripristino vecchia viabilità via Casati
«L’intenzione dell’Amministrazione è quella di tornare alla viabilità precedente in via Casati, ma mancano ancora alcuni accorgimenti e passaggi. Ricordo che la viabilità in quel tratto fu modificata a seguito della giusta richiesta di un concittadino disabile residente, che non riusciva più ad uscire di casa. L’apertura del ponte Obliquo, adesso, ci dà la possibilità di ripristinare la vecchia viabilità, ma non prima dell’abbattimento delle barriere architettoniche, che ancora impediscono al concittadino una normale mobilità in quella strada. Ad oggi sono stati individuati i capitoli di bilancio per la costruzione di una servoscala sotto il suo condominio, e nel giro di qualche settimana avremo la disponibilità del denaro necessario in bilancio. Dopo questo intervento potremmo tornare alla vecchia viabilità. La situazione del ripristino, secondo le previsioni entro la fine di ottobre, sarà sicuramente migliorativa per tutti, anche se la priorità deve rimanere la condizione di mobilità del nostro concittadino». Lo ha detto l’assessore Matteo Campora rispondendo all’interrogazione del consigliere di Genova Domani Federico Barbieri riguardante la “recente riapertura del ponte obliquo in Sestri e la riapertura al traffico di via Casati”.
Terminata la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, con 37 presenti si è aperto il Consiglio comunale.
All’ordine del giorno due delibere, due mozioni e due interpellanze.
In apertura di seduta il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba ha invitato la Giunta e il Consiglio a rispettare un minuto di silenzio in memoria del presidente emerito Giorgio Napolitano.
Prima di cominciare i lavori è stato esposto un articolo 55 e sono discussi quattro ordini del giorno fuori sacco.
Il consigliere di Liguria al Centro Claudio Pellerano, con la sua dichiarazione in apertura di seduta (ex art. 55 Regolamento Consiglio Comunale): “Invita l’Aula ad esprimersi in merito all’attività che il Comune ha realizzato negli ultimi anni per valorizzare la presenza industriale di Fincantieri a Genova (anche in relazione al potenziamento del cantiere di Sestri) ed al supporto politico necessario perché il Comune possa efficacemente promuovere – di concerto con RFI, il Governo e le Amministrazioni competenti – una rapida apertura del tavolo di progettazione della Fase 3, perché lo spostamento della ferrovia avvenga il prima possibile a beneficio di Fincantieri, del quartiere di Sestri Ponente e della Città intera”.
Il primo ordine del giorno fuori sacco presentato dai consiglieri di Liguria al Centro impegna il sindaco e la Giunta: “Ad inserire nel prossimo bilancio di previsione risorse da concedere per i cantieri edili presenti su tutto il territorio genovese per la concessione e utilizzo di suolo pubblico gratuito, in attesa che il Governo trovi soluzioni concrete finalizzate allo sbocco dei crediti richiesti dalle imprese del settore”.
L’ordine del giorno è stato approvato con 26 voti a favore; si è astenuta la minoranza.
Il secondo ordine del giorno presentato dalla consigliera del Pd Donatella Alfonso, ha per oggetto la scuola Don Milani e impegna il sindaco e la Giunta: “A disporre tutte le iniziative necessarie perché i lavori vengano completati e le derattizzazioni eseguite in maniera approfondita, in piena sicurezza per gli studenti, i docenti, il personale ATA, in maniera da garantire il regolare decorso delle attività scolastiche e la tranquillità delle famiglie. Il tutto riconoscendo ai docenti il dovuto rispetto per il loro ruolo fondamentale, non solo nell’insegnamento, ma anche nella tutela dei ragazzi e delle ragazze a loro affidati”. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.
Il terzo ordine del giorno fuori sacco presentato dai consiglieri della Lega ha per oggetto l’importanza del pesto genovese e impegna il sindaco e la Giunta: “A prendere le distanze da qualsiasi affermazione che vada a ledere l'immagine del pesto; a difendere, in ogni sede opportuna, il nome e il valore del pesto; a continuare a promuovere ogni qual tipo di iniziativa di promozione del pesto e della sua storia”. L’ordine del giorno fuori sacco è stato approvato con 23 voti, la minoranza però si è dichiarata “presente non votante”.
Il quarto ordine del giorno fuori sacco portato in aula dai consiglieri della Lista RossoVerde ha per oggetto lo scolmatore Bisagno ed impegna il sindaco e la Giunta: “A farsi portavoce di una necessaria verifica circa le criticità denunciate all’interno del cantiere in oggetto, in particolare in relazione alle gravi condizioni di lavoro, sia nei confronti della parte datoriale, sia nei confronti del commissario straordinario Giovanni Toti, con la finalità di ricevere le opportune rassicurazioni; a sollecitare la convocazione di una commissione consiliare alla presenza della struttura commissariale e delle rappresentanze coinvolte, affinché si possa avere una relazione pubblica delle condizioni di lavoro all’interno del cantiere in trattazione, a farsi parte attiva presso il commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico nella Regione Liguria, al fine di garantire i tempi di cantiere che consentano il rispetto del cronoprogramma di quanto in oggetto, scongiurando ogni ulteriore ritardo nel contrasto al dissesto”. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.
Delibera proposta giunta al Consiglio n. 39: “Bilancio consolidato 2022”. Si legge nell’atto: “Su proposta dell’assessore dal Bilancio, Lavori pubblici, Opere strategiche infrastrutturali e Rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi, visto il Decreto Legislativo n. 118 del 23.06.2011, che all’art. 11-bis prevede che gli enti locali redigano il bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate; vista la delibera di Consiglio n. 20/2023 con la quale è stato approvato il Rendiconto 2022; vista la delibera di Consiglio n. 55/2022 “Bilancio consolidato 2021”; vista la delibera di Giunta n. 304/2021 “Individuazione area di consolidamento ai fini della redazione del Bilancio consolidato del “Gruppo Comune di Genova – anno 2021 e 2022””. La Giunta propone al Consiglio di: “Approvare il Bilancio consolidato dell’anno 2022 del “Gruppo Comune di Genova”, costituito da Comune di Genova, rendiconto consolidato con l’istituzione Mu.MA, Amiu Genova S.p.A., Amt S.p.A., A.R.AL. S.p.A., A.S.E.F. S.r.l., A.S.TER. S.p.A., Bagni Marina Genovese S.p.A., Farmacie Genovesi S.p.A., Finanziaria Sviluppo Utilities S.r.l., Fondazione Teatro Carlo Felice, Filse S.p.A., Genova Parcheggi S.p.A., IRE S.p.A., I.R.E.N. S.p.A., Job Centre S.r.l., Liguria Digitale S.p.A., S.P.IM. S.p.A., SVI S.r.l. in liquidazione. Il bilancio consolidato, presenta le seguenti risultanze finali: patrimonio netto di gruppo € 2.311.393.049, patrimonio netto di pertinenza di terzi € 103.483.055, totale patrimonio netto € 2.414.876.104, risultato di esercizio di gruppo € 60.574.823, risultato di esercizio di pertinenza di terzi € 5.946.775, totale risultato di esercizio € 66.521.598”. La delibera è stata approvata con 24 voti della maggioranza, si è astenuta la minoranza.
Delibera proposta giunta al Consiglio n. 38: “Opere di adeguamento idraulico del tratto tombinato di valle del rio Maltempo, affluente del torrente Polcevera. Adeguamento del PUC per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità ai sensi del d.p.r. 327/2001. Moge 20995 - b31f20000030005”. Si legge nell’atto: “Su proposta dell’assessore a Bilancio, Lavori Pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi, di concerto con l’assessore all’Urbanistica, Demanio Marittimo, Sviluppo Economico, Lavoro e Rapporti Sindacale, Mario Mascia: premesso che è stato pubblicato il bando per l’affidamento dei servizi di progettazione di fattibilità tecnica ed economica e definitiva per la tratta Brin-Canepari della Metropolitana di Genova e che nel corso della suddetta attività di progettazione, a seguito dell’espletamento delle preventive verifiche idrauliche imposte dalla vigente normativa del Piano di Bacino Stralcio è emersa una elevata criticità idraulica rappresentata dai limitati valori del tempo di ritorno (T=10 anni) della portata di piena attualmente transitabile all’interno del lungo tratto tombinato del rio Maltempo ubicato tra Via Piombelli e lo sfocio del rio nel torrente Polcevera e che, con Determinazione Dirigenziale n. 2020-183.0.0.-87 del 13/12/2020, sono state approvate le modalità di affidamento dell’incarico professionale per l’attività di progettazione di fattibilità tecnica ed economica e definitiva (per appalto integrato) nonché del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione delle “Opere di adeguamento idraulico del tratto tombinato di valle del rio Maltempo, affluente del torrente Polcevera”. Considerato che le opere a progetto interesseranno le proprietà di terzi, il Responsabile del Procedimento ha comunicato l’avvio della procedura espropriativa ai soggetti interferiti mediante la pubblicazione su un quotidiano a diffusione locale ed uno a diffusione nazionale e che in esito alla pubblicazione degli atti non sono pervenute osservazioni, poiché le opere a progetto vanno ad interessare sia aree pubbliche sia aree di proprietà di terzi, che dovranno essere acquisite ai sensi di quanto disposto dall’art. 10 del D.P.R. n. 327/2001 “Testo Unico sulle espropriazioni di pubblica utilità”, è necessario imprimere la previsione dell’opera pubblica sul Piano Urbanistico Comunale”, la Giunta propone al Consiglio comunale: “Di disporre l’adeguamento del PUC vigente, per l’apposizione del vincolo preordinato all'esproprio delle aree individuate attraverso l’inserimento di un Ambito con Disciplina urbanistica speciale, così come proposta; di prendere atto che la spesa degli oneri espropriativi per l’intervento denominato “Opere di adeguamento idraulico del tratto tombinato di valle del Rio Maltempo, affluente del Torrente Polcevera”, pari a € 265.000,00, è finanziata con Decreto n. 97 del 20.04.2022 dal Ministero delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibile”. La delibera è stata approvata con 22 voti della maggioranza, si è astenuta l’opposizione.
Mozione 51: “Analisi collocazione ed adeguatezza per l’utenza territoriale della Sede ASL3 Distretto 12 di Via Archimede 30 A in Genova”, atto presentato dalla consigliera del Gruppo Misto Cristina Lodi. Scrive la consigliera: “Considerata la mozione del Consiglio municipale della Bassa Val Bisagno presentata dai Gruppi Partito Democratico, Lista Rosso Verde, Genova Civica , Noi con Massimo Ferrante, approvata all’unanimità il 30 marzo 2023 avente per oggetto “Analisi collocazione ed adeguatezza per l’utenza territoriale della Sede ASL3 Distretto 12 di Via Archimede 30 A in Genova” s’impegna il sindaco e la Giunta: “A dare corso a quanto approvato dal Consiglio Municipale della Bassa Val Bisagno di sollecitare l’Assessorato Regionale ed il relativo Presidente, cui spettano le decisioni in materia, un percorso che preveda una collocazione idonea, moderna ed accessibile senza le gravi deficienze attuali che penalizzano notevolmente i cittadini residenti nel nostro territorio municipale della Bassa Valbisagno”. Sulla stessa è stato presentato un emendamento dal consigliere della Lega Alberto Bevilacqua che è stato accettato dalla proponente. L’assessore Rosso ha dato parere favorevole a nome della Giunta con alcune modifiche nell’impegnativa. La mozione così come emendata è stata approvata all’unanimità.
Mozione 111: “Creazione di una postazione per l’esposizione permanente della prima bozza della Carta dei Diritti degli Oceani”, atto presentato dal consigliere di FdI Vincenzo Falcone. Si legge nell’atto: “Considerato che The Ocean Race non si è rivolto solo agli amanti dello sport o alle tematiche ambientali, ma ad un pubblico ampio che ovviamente comprende anche i più giovani ed è stato il miglior punto di partenza possibile per una riflessione sulla tutela e la protezione delle nostre acque”, con questa mozione s’impegna il sindaco e la Giunta a: “Farsi parte attiva nell’individuazione, preferibilmente nell’ambito del Waterfront di Levante, di una idonea postazione, ove collocare la prima bozza della Carta dei Diritti degli Oceani al fine di esporla in maniera permanente consentendo ai turisti di visionarla ma anche e soprattutto mediante un apposito registro (digitale/cartaceo) consentirne la sottoscrizione a quanti lo vorranno”. Sulla stessa sono stati presentati due ordini del giorno il primo presentato dal consigliere Alberto Pandolfo del Pd e il secondo dal consigliere di Genova Domani Federico Barbieri che ha presentato anche un emendamento accettato dal proponente. L’assessore Piciocchi esprime parere contrario a nome della Giunta sul primo ordine del giorno e parere favorevole sul secondo. Parere favorevole anche alla mozione. Gli ordini del giorno sono sta respinto con 12 voti della maggioranza e 22 dell’opposizione. Il secondo ordine del giorno è stato approvato all’unanimità. La mozione comprensiva dell’emendamento è stata approvata con 32 voti, voto contrario per i consiglieri Filippo Bruzzone e Francesca Ghio della Lista RossoVerde, si è astenuto il consigliere Fabio Ceraudo del M5S.
Interpellanza 71: “Nuovi cassonetti AMIU e incremento del servizio Ecovan nel Municipio Centro Ovest”, atto presentato dalla consigliera del Pd Monica Russo. Si legge nell’atto: “Premesso che i dai dati in nostro possesso - Commissione Consiliare del 25 gennaio 2023 - con relazione del Presidente AMIU Raggi e dichiarazioni alla stampa di inizio aprile 2023 dello stesso Raggi - Sampierdarena risulterebbe esclusa dai quartieri cittadini in cui si prevede, nel 2023, l’installazione dei cassonetti intelligenti”, con il presente atto s’interpellano sindaco e Giunta: “Per sapere quando, dal cronoprogramma di AMIU e del Comune, si prevede l’arrivo dei nuovi cassonetti nel quartiere, progetto che dovrebbe essere ultimato entro inizio 2024; ed inoltre il perché, stanti anche i dati riportati in apposita Commissione del 28 giugno 2023 e dalle recenti dichiarazioni a mezzo stampa del presidente AMIU Raggi (datate 5 luglio 2023) non si è ancora provveduto all’incremento del servizio Ecovan nel Municipio Centro Ovest?”.
«Non è vero che Sampierdarena è esclusa dal posizionamento dei cassonetti bilaterali – ha risposto l’assessore Matteo Campora - infatti, lo stesso, è previsto in tutta la città. Anche Sampierdarena avrà le Ecoisole. Questo progetto, partito dal Municipio Valbisagno, sta ottenendo grande successo. Infatti, là dove abbiamo posizionato i cassonetti siamo passati dal 46% al 56% di raccolta differenziata con un incremento, quindi, del 10%. Questo piano di sviluppo in atto arriverà nel 2024 nel quartiere di Sampierdarena. Il progetto sarà accompagnato da un adeguata comunicazione che sappiamo essere fondamentale. Un'altra azione in atto è il sistema Ecovan che è stato negli anni incentivato arrivando al 30% su tutta la città, con l’offerta inoltre del ritiro gratuito. Lo scorso anno sono stati ritirati 57.000 pezzi e nel municipio Centro Ovest abbiamo avuto 4000 appuntamenti per il ritiro. Sono, inoltre, aumentati sfalci e potature. Dobbiamo spingere sull’utilizzo di questi mezzi e credo sia necessaria su Sampierdarena una campagna dedicata capace di comunicare ai cittadini il servizio Ecovan, le isole ecologiche, ma anche il ritiro a domicilio. Questa campagna partirà prossima settimana e insieme la polizia locale si avvierà anche il sistema di controllo. Sono disponibile - ha concluso l’assessore - a valutare insieme i siti più adatti per il posizionamento degli Ecovan».
Interpellanza 31: “Interventi per nuovi spazi di sosta per biciclette e coinvolgimento delle Associazioni dei commercianti per individuare ulteriori stalli”, atto presentato dalla consigliera di FdI Laura Gaggero. Scrive la consigliera: “Visto il successo delle piste ciclabili e il loro uso sempre più frequente che se da un lato fanno sperare in una diminuzione del traffico dovuto ai mezzi a motore, per contro si pone anche per le due ruote il problema del “posteggio” che oggi avviene in maniera “selvaggia” incatenando la bicicletta al primo palo utile ovvero appoggiandola al muro con il rischio che al primo urto possa cadere e, in entrambi i casi, si possono determinare situazioni di potenziale intralcio ai pedoni che potrebbero inciampare nell’ostacolo”, s’interpella il sindaco e la Giunta “Per conoscere se sono programmati interventi per reperire spazi di sosta per biciclette ovvero se sono allo studio anche interlocuzioni con le Associazioni dei Commercianti per soluzioni che vedano la loro partecipazione attiva a mettere a disposizione stalli di sosta, così come sarebbe utile, specie nelle zone centrali della città, prevedere stalli in prossimità dei condomini che ospitano uffici”.
«La sua proposta - ha risposto l’assessore Campora - mi sembra valida in quanto chiede il coinvolgimento delle molte attività commerciali. Abbiamo attivato, con l’assessore Paola Bordilli, con i Civ e i rappresentati delle diverse categorie, già diversi incontri. Ci sono tre ciclo-posteggi attivati con la nostra partecipata Genova Parcheggi: uno in Largo Zecca e due nel sottopasso De Ferrari e ancora in Via Dodero e due per i residenti del centro storico. Altre sei strutture sono tra Bolzaneto, Cornigliano, Darsena e Piazza Dante. Sono presenti, poi, diverse rastrelliere, il cui posizionamento è stato eseguito dopo aver sentito scuole, municipi e attività commerciali, proprio per gestirlo al meglio. Siamo ovviamente a disposizione - ha concluso l’assessore - per studiare insieme nuovi luoghi».
Terminati i punti all’ordine del giorno alle 17.47 si è chiuso il consiglio comunale.