Approvato il regolamento per l’installazione di impianti di teleradiocomunicazione in città
Il consiglio comunale si è aperto alle 14 con la discussione degli artt. 54, interrogazioni a risposta immediata.
«La gratuità del trasporto pubblico è un tema complesso a cui sono felice di rispondere, che sto seguendo con grande attenzione e sul quale ritengo che la nostra Amministrazione abbia segnato un deciso passo avanti nella promozione di politiche innovative di mobilità sostenibile e potenziamento del trasporto pubblico locale. Una misura, quella della gratuità del TPL, corredata da una serie di interventi di rinnovo della flotta che vanno visti in maniera integrata rispetto alla nuova politica tariffaria il cui obiettivo, ovviamente, è incentivare e diffondere il trasporto pubblico per arrivare a ridurre, nel tempo, il numero delle autovetture private. La gratuità, avviata nel maggio 2024 in via sperimentale insieme al nuovo piano tariffario, ha visto un aumento del 135% del numero degli abbonamenti annuali, passati da 78 a 184mila: un risultato di tutto rispetto. Queste politiche hanno prodotto un incremento dei ricavi dagli abbonamenti di 4,5 milioni di euro e, allo stesso tempo, l’11% in più di passeggeri a bordo dei bus e il 40% in più su metropolitana e impianti verticali. Questi numeri ci dicono che tali misure stanno funzionando molto bene, a prescindere dal tema dei conti di AMT che è al centro della nostra attenzione. Posso dirvi che circa 20 giorni fa, in una riunione al Ministero dell’Ambiente dove abbiamo ragionato delle nostre politiche di gratuità del TPL e delle relative coperture, ci è stato detto che Genova ha le politiche di gratuità più avanzate d’Italia. Un giudizio lusinghiero che mi è stato ribadito in altre occasioni e ci spinge a voler rendere strutturali queste politiche. Rispetto ai conti di AMT, voglio dire che in Italia non mi risultano aziende di TPL che abbiano approvato a dicembre il bilancio previsionale, a fronte del riparto dei contributi statali al TPL che sta cambiando e che, per fortuna, sappiamo che riconoscerà alla Regione Liguria un aumento considerevole delle risorse: un “una tantum” sulla gomma per il 2025 e un ulteriore fondo di 500 milioni di euro, approvato dal Governo e da ripartire tra gli anni 2025, 2026 e 2027: quindi più risorse per il fondo ordinario che confluisce nel contratto di servizio Città Metropolitana di Genova-AMT e nuovi fondi governativi destinati anche alla nostra città. Circa la nostra decisione di estendere la gratuità del TPL fino ad aprile, se come insinua qualcuno avessi voluto fare un’operazione elettorale l’avrei prorogata fino a dicembre. Ci siamo limitati al mese di aprile perché, come noto, i dati relativi all’incremento del nuovo titolo individuale per fidelizzare maggiormente l’utenza, non sono ancora comparabili. Quindi, non essendo ancora in grado di equiparare i 12 mesi pre-manovra con i 12 mesi post-manovra, abbiamo deciso di attendere il 30 aprile quando avremo finalmente contezza definitiva sulla comparabilità dei dati e l’incidenza della politica tariffaria sul contratto di servizio: cosa che ci consentirà di capire le coperture di cui avremo bisogno. L’impegno politico mio e dell’assessore Gambino è molto forte e punta a rendere strutturale le nuove misure che abbiamo introdotto, ferma restando la possibilità che ci siano idee diverse come quella che propone una politica di agevolazione legata all’Isee e che, secondo vari studi, non sarebbe in grado di raggiungere gli stessi obiettivi delle nostre misure».
È la risposta del facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi alle interrogazioni dei consiglieri Filippo Bruzzone della Lista Rosso-Verde e della consigliera del Partito Democratico Vittoria Canessa Cerchi che chiedevano, rispettivamente: “Appresa la proroga della gratuita per l'uso dei mezzi AMT, si chiede il costo di tale operazione, con relativi dettagli circa la copertura finanziaria della stessa, nonché le aspettative della tariffazione al concludersi della proroga prevista per aprile 2025”; “Considerato che, a partire da gennaio 2025, i residenti nella città metropolitana di Genova possono continuare a usufruire gratuitamente della metropolitana e degli impianti verticali, così come avvenuto nel 2024; e considerato inoltre che è stata prorogata fino al 30 aprile 2025 la manovra tariffaria sperimentata durante tutto il 2024, con la quale si concedeva, tra le altre agevolazioni, la gratuità ai cittadini over 70 e under 14; si richiede di sapere i ricavi totali suddivisi per tipologia di abbonamento e i ricavi da biglietti singoli per il 2024 e quelli del 2023”.
«Ci sono tre immobili vuoti che, se riqualificati, potrebbero contribuire al passaggio di utenti all’interno del sottopasso di piazza De Ferrari. Per uno di questi locali il Comune ha già ricevuto una manifestazione di interesse molto particolare. È anche obiettivo di questa amministrazione riqualificare quegli ambienti, dando anche un richiamo commerciale». Lo ha detto l’assessore al Commercio Paola Bordilli rispondendo all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Valter Pilloni riguardante “Informazioni circa la riqualificazione del sottopasso presente in piazza De Ferrari, attualmente privo di richiamo commerciale e interesse turistico”.
«Devo dare atto che lei ha molto a cuore il problema, che ha segnalato al mio predecessore Campora e ora a me. È un tema che abbiamo affrontato anche con il collega Gambino che mi ha fornito i dati sulle telecamere. Quel tipo di operazione di controllo sui sacchetti dei rifiuti AMIU la fa e in alcuni casi è stata utile per trovare elementi sufficienti per risalire al soggetto che ha sbagliato il conferimento e a sanzionarlo. Da qualche mese l’abbandono improprio di rifiuti non è soggetto soltanto a una sanzione amministrativa, ma assume rilevanza penale dalla quale è più difficile fuggire. AMIU ha attivato una serie di azioni persuasive mobilitando un centinaio di persone in collaborazione con le associazioni dei consumatori che già da tempo sono posizionate in alcune tappe dove ci sono più criticità: sono educatori ambientali che inducono i cittadini a un conferimento consono alla normativa vigente. Questa amministrazione ha decuplicato le telecamere sul territorio e alcune sono posizionate proprio per accertare che non avvenga un abbandono indiscriminato di rifiuti sul suolo pubblico. Nei prossimi mesi saranno implementate, proprio per contrastare questi episodi anche con strumenti da remoto. Parallelamente la Polizia locale intensificherà i controlli perché ha la veste giuridica per intervenire». Ha risposto così l’assessore all’Ambiente Mauro Avvenente all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Francesco De Benedictis in cui si legge: “Considerato che il fenomeno dei rifiuti ingombranti abbandonati lo si riscontra in ogni parte della città, si chiede alla Civica Amministrazione di intensificare le campagne promozionali dei servizi di raccolta ingombranti prevedendo altresì in alcune zone, particolarmente interessate dal fenomeno degli abbandoni, l’installazione di telecamere”.
«Si tratta di un ricorso al TAR rispetto al quale il Comune di Genova, com’è giusto che sia, non è parte del giudizio: lo è invece la Fondazione Carlo Felice che è un ente giuridico a parte e al quale fanno riferimento la procedura per il bando e le selezioni, svolte in autonomia dalla Fondazione. Il ricorso nasce da un atto presentato da un soggetto che aveva partecipato al bando e alla selezione. Tale soggetto aveva chiesto una sospensiva rigettata dal TAR e, dopo il rigetto, ha presentato una nuova istanza di sospensiva. Le motivazioni di rigetto, da parte del TAR, riguardavano la correttezza della procedura svolta dalla Fondazione. La prossima udienza per decidere sulla seconda istanza di sospensiva è stata fissata l’11 febbraio. Se il TAR rigetterà anche questa non vi sarà nessuna conseguenza sull’andamento del Festival, sulle nomine e sulla selezione effettuata. Se invece il TAR dovesse accettare l’istanza, riteniamo comunque che non esistano problematiche circa le tempistiche per il regolare svolgimento della manifestazione». Lo ha detto l’assessore alla Cultura Lorenza Rosso per rispondere all’interrogazione della consigliera Donatella Alfonso del PD che chiedeva: “Risulta depositato al TAR un ricorso relativo alla nomina – prevista da una determina della Fondazione Teatro Carlo Felice pubblicata il 19 dicembre scorso – dell’artista Jacopo Bellussi, già senior consultant per il Festival internazionale del balletto di Nervi, a direttore artistico della stessa manifestazione. Visto che già nel mese di luglio era stata annunciata tale nomina, suscitando perplessità sulla regolarità della procedura, si interrogano il sindaco e la Giunta se tale ricorso avrà conseguenze sulla manifestazione stessa”.
«Il cantiere per la ciclabile dovrebbe finire tra 10 giorni e così avremo l’assetto definitivo della strada, per capire quali accorgimenti prendere. È un progetto di riqualificazione, non si parla solo di una pista ciclabile, perché abbiamo anche piantato nuovi alberi in una zona degradata e spesso utilizzata come parcheggio a lungo termine. L’attraversamento pedonale tornerà ad essere in prossimità di via Massuccone Mazzini; la strada diventerà ad un’unica corsia da 3 metri e mezzo. Vedremo se dopo la fine dei lavori ci saranno criticità, a monte e a valle, a seguito di sinistri, o incolonnamenti da smaltire e con la polizia locale valuteremo possibili accorgimenti». Lo ha detto l’assessore al Trasporto pubblico e Sicurezza Sergio Gambino rispondendo all’interrogazione del consigliere della Lega Alessio Bevilacqua: “Preso atto che a seguito dei lavori per la realizzazione della ciclabile in via Nostra Signora della Guardia e via Polonio, si stanno verificando notevoli disagi per autisti e pedoni dovuti a rallentamenti per il restringimento della corsia lato Polcevera e alla soppressione di alcuni attraversamenti pedonali, tra cui ultimo quello all'altezza di via Massuccone Mazzini, si chiede riscontro delle azioni che intende compiere l'amministrazione per il superamento di queste criticità”.
«I lavori relativi alla rotatoria sono iniziati a dicembre: entro la primavera la rotatoria sarà riaperta. Per quanto riguarda via Lepanto e il sottopasso ferroviario sono state manifestate, dal parte del Municipio, delle esigenze connesse alla viabilità. In particolare il Municipio ha rappresentato delle difficoltà a chiudere via Lepanto, pertanto l’inizio lavori previsto questa primavera andrà riprogrammato. Le aree previste in cessione al pubblico su via Rivarolo, il park e le aree verdi attrezzate, verranno ultimate contestualmente alle opere private che consistono in opere di realizzazione di funzione produttive, terziario e commercio, in particolare 5 negozi di vicinato e una media struttura di vendita. Attualmente il progetto delle opere private è in corso di perfezionamento con la presentazione di una variante al permesso di costruire autorizzato, ma non si rilevano modifiche sostanziali rispetto alle funzioni già previste».
È la replica dell’assessore all’Urbanistica Mario Mascia all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Angiolo Veroli che chiedeva “informazioni sul cronoprogramma dei lavori e la destinazione degli spazi dell’area ex Mira Lanza e dei giardini vicini alla stessa”.
«Il compendio dell’ex batteria vede in questo momento affidati i lavori di bonifica e messa in sicurezza e, nello stesso ambito, uno sgombero di abusivi da parte dell’Agenzia del demanio. Questi lavori riguardano anche interventi di sfalcio della vegetazione e piccoli interventi di manutenzione. Questo è avvenuto il 18 gennaio. Dobbiamo intraprendere un tavolo che sarà convocato a febbraio con Comune, Municipio e Agenzia del demanio – così come previsto dalle mozioni votate in consiglio comunale e municipale -, un tavolo che riteniamo opportuno per un confronto sulle azioni da intraprendere che possono essere tra enti diversi: il bene è del demanio, ma il Comune e gli altri soggetti stanno portando avanti una co-progettazione anche con le associazioni. L’obiettivo è mettere in connessione tutte queste realtà. È un bene che fa parte della storia della città e ha visto fasi importanti con la Seconda guerra mondiale: è uno spazio importante, inclusivo, dove possono coesistere realtà sportive e culturali. Il tavolo si terrà a febbraio e poi potremo aggiornare tramite commissione o interpellanze».
È questa la risposta dell’assessore al Patrimonio Francesco Maresca all’interrogazione della consigliera del Patito Democratico Monica Russo in cui si legge: “Su sollecitazione dei cittadini residenti nella zona si richiedono informazioni circa i lavori di bonifica che si stanno effettuando all’interno dell’area dell’ex batterie di Granarolo (ex sfasciacarrozze)”.
«L’unico nostro obiettivo è quello di dare risposta ai cittadini e alle loro esigenze, creando maggior presidio dove serve e più sicurezza negli interventi. Abbiamo dovuto incrementare il personale, ad inizio mandato, di 200 unità perché avevamo trovato la polizia locale in una condizione che, a malapena, permetteva la copertura dei turni. Abbiamo poi iniziato alcune esternalizzazioni di servizi: le prime sono iniziate dopo il crollo del ponte Morandi. La riorganizzazione del corpo sarà graduale per arrivare ad avere più presenza di agenti sulle strade. Al comandante Giurato, visto i limiti di bilancio, abbiamo chiesto di evidenziare le attività che potevano essere svolte anche da chi non appartiene alla polizia, personale del Comune o personale esterno. Queste esternalizzazioni saranno a breve oggetto di un incontro con i sindacati».
Lo ha detto l’assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Sergio Gambino rispondendo all’interrogazione della consigliera del Gruppo misto Cristina Lodi riguardante le “richieste avanzate dal comandante della polizia locale Gianluca Giurato rispetto alle esternalizzazione di servizi svolti dalla Polizia municipale come il presidio notturno a Tursi, la gestione dell’Ufficio oggetti smarriti e il mercato ittico”.
Terminato il question time, alle 15 è iniziata la discussione delle due delibere all’ordine del giorno.
Delibera di Giunta al Consiglio 2024/48: “Adozione del regolamento per l’installazione di impianti di teleradiocomunicazione sul territorio del Comune di Genova”.
Si legge nell’atto: “Premesso che con il termine 5G si intende la quinta generazione delle tecnologie di comunicazione elettronica in mobilità, il cui dispiegamento in Europa è avvenuto in base al piano di azione definito con la Comunicazione CE n. 2016/588 (cd. 5G Action Plan); si tratta quindi di una tecnologia che permetterà velocità di connessione maggiori di quelle attuali e abiliterà una serie di nuovi servizi nell’ambito della c.d. “Internet of Things”, quali quelli relativi alla mobilità, alla gestione della logistica, al monitoraggio ambientale e delle infrastrutture, alla telemedicina, all’agricoltura, alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e che è interesse del Comune dotarsi di strumenti validi e preventivi che monitorino e gestiscano sin dall’inizio l’attività di sviluppo locale dei singoli operatori attraverso un Regolamento comunale per l’installazione di impianti di teleradiocomunicazioni. Il “Regolamento per l’installazione di impianti di teleradiocomunicazione sul territorio del Comune di Genova”, che si adotta con il presente provvedimento, disciplina il corretto insediamento urbanistico, ambientale e territoriale degli impianti di telefonia mobile - avuto riguardo anche ai siti considerati sensibili, quali: asili nido e relative pertinenze; scuole di ogni ordine e grado e relative pertinenze; sedi e strutture universitarie e relative pertinenze; attrezzature per l’assistenza degli anziani e relative pertinenze; residenze protette per l’assistenza ai disabili e relative pertinenze; strutture per l’assistenza alla maternità, l’infanzia e l’età evolutiva e relative pertinenze; aree attrezzate a parco pubblico; ospedali e relative pertinenze - nonché il loro adeguamento, spostamento ed esercizio, al fine di: assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, con particolare riguardo ai beni e alle aree di interesse storico, culturale e paesaggistico; minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico; garantire il carattere di utilità pubblica degli impianti di reti di comunicazione elettronica ad uso pubblico, di quelli esercitati dallo Stato e delle opere accessorie occorrenti per la loro funzionalità”.
Su proposta dell’assessore all'Urbanistica, Demanio Marittimo, Sviluppo economico, Lavoro e Rapporti sindacali, Mario Mascia la Giunta propone al Consiglio: di adottare il “Regolamento per l’installazione di impianti di teleradiocomunicazione sul territorio del Comune di Genova”; 2) di dare mandato alla Direzione Urbanistica per tutti gli adempimenti conseguenti al presente provvedimento”.
La delibera, compresa dell’emendamento di Giunta presentato la scorsa settimana, è stata approvata con 20 voti della maggioranza e del consigliere Luigi Grasso del Gruppo Misto, 14 presenti non votanti il Pd, Progetto al Centro, Lista Rosso Verde e M5S, voto contrario per il consigliere Crucioli di Uniti per la Costituzione.
Delibera di Giunta al Consiglio 2025/1: “Nuovo sistema di partecipazione giovanile - Modifica del regolamento della consulta dei giovani cittadini e cittadine”.
Si legge nell’atto: “Premesso che, alla luce dell’esperienza pregressa, si rende necessario garantire una maggiore rappresentatività dei giovani negli organismi di rappresentanza della Consulta dei giovani cittadini e cittadine e, in particolare, nella figura del Presidente; considerato che rappresenta un obiettivo dell’Ente la promozione di meccanismi di partecipazione dei giovani organizzati nelle varie forme di aggregazione, dall’associazionismo e alla cooperazione, diffondendo i valori della cittadinanza attiva e del Servizio Civile Universale; ritenuto opportuno aggiornare le modalità di funzionamento della Consulta dei giovani cittadini e cittadine, tenuto conto delle istanze manifestate dai soggetti coinvolti volte ad ottenere una maggiore rappresentatività dei componenti dell’Assemblea” con questa delibera, su proposta dell’assessore ai Servizi sociali, Famiglia, Giovani, Terza età e Disabilità, Enrico Giuseppe Costa, la Giunta propone al Consiglio Comunale: “di approvare le modifiche al Regolamento della consulta dei giovani cittadini e cittadine”.
É stata proposta una sospensiva dal consigliere Bruzzone della Lista Rosso Verde, respinta con 17 voti della maggioranza, del consigliere Lo Grasso del Gruppo Misto e del consigliere Crucioli di Uniti per la Costituzione, il resto della maggioranza ha votato con 14 voti a favore.
Sulla proposta sono stati presentati due ordini del giorno: il primo dalla consigliera dem Rita Bruzzone che impegna sindaco e Giunta: “Di valutare l'opportunità di inserire la figura del facilitatore all'interno della Consulta che possa aiutare i giovani per orientare la capacità di ascolto verso la P.A. e le altre e gli altri ragazzi. Di valutare la possibilità di reperire risorse al fine di inserire tali formatori”. Il secondo dalla consigliera Lodi del Gruppo Misto che impegna sindaco e Giunta: “Ad attivarsi affinché quanto approvato in Consiglio Comunale trovi attuazione parallelamente alla Consulta dei Giovani per rendere il percorso dalle medie inferiori a oltre l’università, significativo e collegato”.
Presentati anche 12 emendamenti di cui sei con parere tecnico favorevole. I primi quattro emendamenti sono stati presentati dal consigliere rossoverde Bruzzone, i restanti dalla consigliera di Progetto al Centro Arianna Viscogliosi, dalla consigliera del Pd Rita Bruzzone e dalla consigliera Lodi del Gruppo Misto.
L’assessore Costa ha dato parere favorevole agli ordini del giorno con alcune modifiche. Proposte dall’assessore modifiche anche agli emendamenti.
Gli ordini del giorno sono stati approvati all’unanimità. Emendamento 1,2,4 5 6 e 11 con parere favorevole della Giunta sono stati approvati all’unanimità, mentre gli emendamenti 3,7,8,9 e 12 con parere contrario della Giunta sono stati respinti con 19 voti della maggioranza e del consigliere Lo Grasso del Gruppo Misto e 13 voti a favore della minoranza.
La delibera è stata approvata con 20 voti della maggioranza e del consigliere del Gruppo Misto Lo Grasso e del consigliere Crucioli di Uniti per la Costituzione e 10 voti della minoranza del Pd e di Progetto al Centro (assente il M5S), astenuta la consigliera Lodi del Gruppo Misto.
Esauriti i punti all’ordine del giorno alle 18.11 si è chiuso il Consiglio comunale.