Alle ore 14 il Consiglio Comunale di martedì 22 novembre si apre con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
Concessione parcheggi ai magistrati al parco dell’Acquasola
Il consigliere del Movimento Cinque Stelle Claudio Ceraudo chiede informazioni in merito alla concessione dei parcheggi per il personale del tribunale presso il parco dell’Acquasola specificando che “ci sono regole di tutela del paesaggio, come la legge del 1991 che prevede che i parchi storici vengano utilizzati solo per lo scopo per cui sono nati e proprio in questo contesto vorremmo capire la modifica all’ordinanza che divide tra cittadini di serie A e di serie B. Voglio sottolineare che questa ordinanza va in contrasto anche con la politica di trasporto sostenibile, con i 4 assi e con una città che tutela la sua storia e suoi parchi. Abbiamo fatto un sopralluogo ed è stato fatto un esposto e una manifestazione ambientalista. Dopo il sopralluogo mi sono reso conto che ci sono permessi anonimi, con cartellini verdi senza firma che certifichi che siano permessi e che quindi qualsiasi persona potrebbe utilizzare per andare a parcheggiare all’Acquasola. Vorremmo che l’amministrazione tornasse indietro, anche se la situazione fosse provvisoria, perché il parco va tutelato e va tutelato anche utilizzo dei cittadini. È un parco storico che va controllato e tutelato”.
Risponde l’assessore alla Mobilità Matteo Campora: “La questione nasce dal fatto che il garage del Palazzo di Giustizia è attualmente sottoposto a ristrutturazione e l’inibizione di accesso alla autorimessa è avvenuta in concomitanza con il processo che riguarda ponte Morandi e si è reso necessario reperire un maggior numero di spazi di parcheggio per gli eventi legati al rito. È una collocazione precaria e ci sono stati parcheggi che hanno invaso la parte storica sopra le mura: per evitare ciò due o tre giorni fa abbiamo posto le transenne per far sì che si possa parcheggiare solo sulla asfaltata su via Santi Giacomo e Filippo, che per evitare che si entri nel parco: questa è un’azione che abbiamo fatto con il vicecomandante e con il dirigente. Questa è la motivazione, con la riapertura della autorimessa del Palazzo di Giustizia l’esigenza sarà superata e per ora faremo attenzione affinché non ci siano sconfinamenti”. Il consigliere Ceraudo replica che “la parte delle mura ci risulta transennata, ma anche la parte asfaltata fa parte del parco dell’Acquasola. Richiamando la legge del 1991, lo faccio presente al Comune per evitare danni erariali: torniamo indietro e non rilasciamo permessi che a oggi non hanno alcun valore legale”.
Chiusura spogliatoio uomini presso impianto via campanella 4 - arena Albaro
La consigliera Tiziana Notarnicola (Vince Genova) “a seguito delle segnalazioni inviate a ufficio sport di evidenti lesioni sul fabbricato adibito a spogliatoio (lato via don Giovanni Minzoni) che hanno comportato la necessità di inibire l'accesso e l'uso dell'intero locale (spogliatoio, servizio igienico, docce) per questioni di sicurezza; chiede di conoscere quali sono le iniziative assunte dal comune per far fronte a tale situazione, considerato che la chiusura del servizio di spogliatoio e docce "uomini" crea grave disagio alla pubblica”. Risponde l’assessore alla sicurezza Sergio Gambino, delegato dall’assessore allo Sport e agli Impianti sportivi Alessandra Bianchi: “Siamo in attesa di una relazione tecnica del geologo per capire nel dettaglio la natura del cedimento del terreno e di conseguenza poter programmare gli interventi che devono essere fatti e coordinati insieme alla Sovraintendenza. Recentemente, il declassamento a drenaggio urbano del rio Parrocco che scorre sotto l’impianto renderà più semplice l’intervento dal punto di vista progettuale. Allo stato dell’arte stiamo ragionando sulle attività da fare”.
Teatro Carlo Felice
La consigliera Donatella Alfonso del PD presenta in aula un’interrogazione a risposta immediata che ha per oggetto l’opera Beatrice et Benedict di Hector Berlioz, che ha aperto la stagione operistica del Carlo Felice. “A fronte di un buon numero di posti vuoti era presente un pubblico costituito in gran parte da studenti con biglietto-invito promosso da Iren, e per il resto un numero consistente di invitati e spettatori con biglietto scontato. Quali sono le ragioni di queste scelte per una serata importante come la prima della stagione operistica?”.
A rispondere è l’assessore al bilancio Pietro Piciocchi: ”Faremo pervenire un documento analitico della serata, intanto vorrei dire che da tempo è stata introdotta una politica di bigliettazione mirata ai ragazzi, questo perché il teatro necessita di giovani, insieme ai meno giovani e di nuove frequentazioni. In quest’ottica la prima di Beatrice et Benedict Di Hector Berlioz è stata un’occasione propizia: ha visto oltre 300 giovani assistere all’opera grazie ad una sponsorizzazione di Iren che ha, di fatto, pagato i biglietti, quindi senza perdita economica per il teatro. Sono sincero: è un bel vedere la sala piena di giovani! Non dimentichiamo che molti di loro per essere coinvolti hanno bisogno di incentivi così. Mi risultano poi, - conclude il vicesindaco - alcuni inviti istituzionali ed altri biglietti non scontati, ma semmai agevolati secondo le regole del teatro”.
Fermata autobus in via Cornigliano
Il consigliere Valter Pilloni di Vince Genova chiede con il suo 54 il ripristino della fermata dell’autobus intermedia di via Cornigliano, eliminata a seguito dei lavori di riqualificazione della zona. A rispondere è l’assessore alla mobilità Matteo Campora: “L’assetto di via Cornigliano è recente. Il progetto è stato analizzato dal Municipio VI Medio Ponente e i lavori sono stati portati avanti fino al compimento della completa riqualifica della via, terminata da pochi mesi. Sono state create delle aree attrezzate e l’individuazione di un nuovo punto di accesso comporterebbe l’intervento su un progetto appena terminato. Ovviamente tutto è possibile, ma tengo a dire che il posizionamento della fermata da lei citata era stato visionato e approvato da tutti, resta il fatto che se ci sono persone insoddisfatte verificheremo. Saranno necessarie, nel caso, valutazioni dei marciapiedi e degli incroci che potrebbero essere tali da non consentirci di tornare indietro”.
Soste selvagge in via Bottini
Il consigliere di Liguria al Centro Nicholas Gandolfo porta in aula, con il suo articolo 54, il problema delle soste selvagge e del disagio al traffico causato dai veicoli negli orari di entrata e uscita della scuola Giustinani. Disagio che sta provocando malcontento e danni ai residenti di via Bottini. Quali soluzioni, in ambito di viabilità e sicurezza, possono essere attuate? Chiede il consigliere agli assessori Matteo Campora e Sergio Gambino. “E’ una situazione conosciuta alla Polizia Locale - risponde per primo l’assessore alla sicurezza - è una strada stretta e negli orari di uscita dalla scuola si creano situazioni che portano ad un restringimento della careggiata. Non siamo però a conoscenza di situazioni di pericolo. Ad oggi sono pervenute 8 segnalazioni che hanno comportato un intervento immediato delle forze dell’ordine e conseguenti sanzioni per i mezzi di trasporto che creavano ostacolo. Continueremo sicuramente ad intervenire, ma molte scuole della nostra città si trovano nella medesima situazione. Una soluzione è quella del nonno-vigile, che è di grande supporto, anzi colgo l’occasione per chiedere di sostenere con noi questa iniziativa e di aiutarci a trovare la disponibilità di nuovi nonni! Verranno formati da noi e saranno messi in collegamento con la Polizia Locale”. Del progetto Pedibus parla, invece, l’assessore alla mobilità: “Proprio ieri, con l’assessore alle politiche dell’istruzione Marta Brusoni, abbiamo attivato un Pedibus in corso Firenze, un esempio concreto e da tenere a mente, insieme al BiciBus del Nazario Sauro, per aiutare le zone che hanno problemi di viabilità a causa delle scuole. Esiste oggettivamente questo problema e sono situazioni che dobbiamo cercare di evitare. Il nostro obiettivo è, durante questa consiliatura, di individuare alcune scuole per partire con progetti sperimentali al fine di evitare gli assembramenti delle auto. Si alle “zone 30”, ma anche zone dove le macchine non possono andare e dove si possa arrivare a scuola con i mezzi pubblici o a piedi”.
Raccolta differenziata
Stefano Amore, consigliere di Genova Civica, porta all’attenzione della sala rossa un 54 sull’istallazione dei nuovi contenitori per il conferimento della raccolta differenziata, preoccupato dai numeri non molto incoraggianti che sembrerebbero non far decollare l’iniziativa. A rispondere è l’assessore ai rifiuti Matteo Campora: “L’argomento necessita sicuramente di una commissione consiliare soprattutto per illustrare quello che è stato fatto in questi anni. Attualmente la differenziata è circa 42%, nell’ultimo anno e mezzo è salita del 6% circa. Nel 2021 si attestava sul 36%, nel 2022 abbiamo recuperato e siamo circa al 42%. Il dato storico vede Genova, da sempre, maglia nera nella differenziata, ma oggi abbiamo questo trend in crescita. Sappiamo che non è sufficiente, ovviamente, ma l’anno scorso abbiamo centrato l’obiettivo fissato dal contratto di servizio di città metropolitana. Puntiamo a centrarlo anche quest’anno. Da Genova al comune di Rondanina, il contratto di servizio viene sottoscritto da città metropolitana con ogni comune e all’interno vengono elencati gli obiettivi che devono essere raggiunti. L’obiettivo della città di Genova è il 42% circa. Questo progetto rappresenta il primo investimento importante negli ultimi trent’anni sulla città. E’ stato fatto un bando che ha portato all’istallazione di questi cassonetti che sono quelli che vengono utilizzati per la maggiore in tutta Italia. Naturalmente sono cassonetti nuovi e moderni e, concordo con lei, che debbano essere accompagnati da una corretta campagna d’informazione. Posso, comunque dire, che i problemi che oggi abbiamo sono gli stessi, che ad esempio, ha avuto La Spezia che li ha collocati 4 anni fa. Ci sono alcune criticità è vero, ma diciamo che sulle migliaia di cassonetti che sono stati posizionati le criticità sono quelle che ci immaginavamo”. Campora continua il suo intervento analizzando la proposta del consigliere sulla raccolta porta a porta: “In una città come Genova non è possibile attuare questo sistema di raccolta, avremmo dovuto aumentare il costo della Tari almeno del 3 o 4%. È possibile farlo solo in alcune zone. Esiste, ad esempio, il porta a porta di Crevari che funziona bene o dei negozi commerciali del centro storico. Tornando ai dati - conclude Campora - ricordo che il paragone va fatto con città con lo stesso numero di abitanti, avremo comunque modo di approfondire in un’apposita commissione con il nuovo presidente Amiu”.
Alle ore 15 il Consiglio comunale di martedì 22 novembre è proseguito, dopo la discussione degli articoli 54, con la messa in votazione della mozione numero 71 ad oggetto “Conferimento agli eredi del Professor Fiorenzo Toso della “Medaglia Città di Genova”, presentata dai consiglieri Federico Barbieri e Lorenzo Pasi (Genova Domani). Con la mozione “si impegna il Sindaco e la Giunta a conferire agli eredi del Professor Toso l'onorificenza "Medaglia Città di Genova" unitamente ad una pergamena che evidenzi i contributi che egli ha apportato alla conoscenza di Genova e della sua lingua e a considerare l'inserimento di questo conferimento all'interno del contesto della Festa della Bandiera 2023”. La Giunta ha espresso parere favorevole alla mozione che è stata approvata all’unanimità.
La seconda mozione discussa è stata la numero 89 ad oggetto “Spreco alimentare” presentata dal consigliere Valter Pilloni (Vince Genova) con cui “si impegna il Sindaco e la Giunta a predisporre quanto prima un Tavolo di Lavoro sulle Food Policy a cui invitare tutti i settori dell’Amministrazione e i soggetti privati che ad oggi hanno già dimostrato grande sensibilità e impegno; promuovere o sostenere ogni tipo di iniziativa privata che abbia come finalità la donazione gratuita di generi alimentari; mettere a disposizione delle associazioni spazi da adibire a raccolta e stoccaggio dei generi alimentari collocati in più punti della città per agevolare i volontari nella loro azione di prelievo e deposito; contribuire a realizzare progettazioni specifiche sul tema cibo all’interno di bandi comunali che abbiano come finalità quella di sostenere economicamente le associazioni”. Sul tema è stato presentato anche un ordine del giorno e due emendamenti dalla consigliera Bruccoleri di Genova Civica. La mozione emendata (e modificata in parte dalla giunta nelle premesse) è stata approvata all’unanimità.
Si prosegue con la mozione 101 ad oggetto “Violenza sulle donne” presentata dai consiglieri Filippo Bruzzone e Francesca Ghio (Europa Verde) con cui si impegna Sindaco e Giunta “ad attivarsi al fine di garantire ai centri antiviolenza cittadini, la possibilità di rispondere appieno alla necessità di accogliere in emergenza le donne (con o senza figli) a maggiore rischio; di attivarsi affinché vengano destinati fondi adeguati a supportare e sostenere economicamente le donne nella fase finale del loro percorso di uscita dalla violenza, cioè nella realizzazione della propria piena autonomia attraverso la ricerca di un lavoro; di prevedere corsi di aggiornamento e/o formazione per il personale dei settori coinvolti del Comune di Genova, utilizzando le professionalità e le esperienze presenti nei centri antiviolenza, in quanto esperte rispetto alla specifica materia”. La giunta ha dato parere favorevole, apportando alcune modifiche nelle premesse. La mozione è stata votata all’unanimità.
Ultima mozione discussa è stata la numero 104 ad oggetto “Accoglienza popolazione ucraina” presentata dai consiglieri Lodi Cristina, D'Angelo Simone, Alfonso Donatella Anita, Bruzzone Rita, Kaabour Si Mohamed, Pandolfo Alberto, Patrone Davide, Russo Monica, Villa Claudio (Partito Democratico) con cui “Si impegna il Sindaco e la Giunta ad attivare un tavolo di lavoro che, una volta ricevuta conferma del contributo richiesto, valuti la destinazione di parte dei fondi dedicati a copertura delle spese sostenute e che dovranno essere affrontate, specialmente per le locazioni, e a delineare il piano complessivo dell’ospitalità per i profughi ucraini accolti a Genova, a fronte dell’impossibilità di valutarne i tempi”. La giunta ha dato parere favorevole alla mozione modificando il testo in alcune parti nelle conclusioni. La mozione è stata approvata all’unanimità.
Infine, è stata discussa in aula l’interpellanza numero 53 ad oggetto “Sicurezza nel quartiere di Sampierdarena” presentata dalla consigliera Monica Russo del Pd: “Premesso che nella giornata del 1° novembre 2022 in Piazza Montano ed in pieno giorno si è verificata una maxi rissa che ha richiesto l'intervento della Polizia e si è conclusa con diversi arresti, si interpella Sindaco e Giunta in merito alla gestione della sicurezza nel quartiere di Sampierdarena”. Ha risposto l’assessore Sergio Gambino: «Premesso che gli episodi verificatisi ricadono sicuramente nella gestione dell’ordine pubblico e pertanto sono di competenza delle forze di polizia, si rileva che questa amministrazione ha sempre tenuto in debita considerazione l’aspetto della sicurezza urbana e del decoro del quartiere di Sampierdarena. Solo nel periodo compreso tra il 1 luglio 2022 e il 31 ottobre 2022 sono stati, ad esempio, elevati 200 verbali di accertamento di violazione ai sensi dell’ordinanza 195/2022; 35 sanzioni ai sensi dell’articolo 688 del codice penale per ubriachezza molesta; 18 sanzioni per atti contrari al pubblico decoro e 67 sanzioni per bivacchi e campeggi abusivo».
Sono state presentate anche tre mozioni d’ordine: la prima del consigliere Pandolfo del Pd che ha chiesto informazioni sul portone di vetro di Palazzo Tursi distrutto in mattinata dal forte vento; la seconda del consigliere Bertorello della Lega che ha voluto ricordare l’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni, morto a 67 anni per una grave malattia e l’ultima della consigliera Lodi del Pd riguardante la nomina del garante dei detenuti.
Il Consiglio comunale si è chiuso alle 17.50
“Smentisco nel modo più categorico una notizia uscita in modo superficiale: non è mai stata presa in considerazione la chiusura della biblioteca. Capita ripetutamente che i vigili del fuoco diano delle prescrizioni per la revisione di un progetto, prima della definitiva approvazione. È vero che i vigili hanno respinto la prima proposta progettuale con una serie di osservazioni: lo scorso 17 novembre, è stata presentata una nuova istanza ai vigili con un’integrazione economica di 60.000 euro a valere sulle risorse dell’accordo quadro. I nostri progettisti ci dicono che sarà possibile fare lavori senza interrompere l’attività della biblioteca Firpo. I lavori e le integrazioni economiche, che si sono rese necessarie, confermano il rinnovato impegno della nostra amministrazione a mantenere aperta la biblioteca. I lavori saranno effettuati in 60 giorni e potranno essere svolti mantenendo in attività la biblioteca”. Lo ha annunciato il vicesindaco e assessore ai lavori Pubblici Pietro Piciocchi rispondendo a due articoli 54 oggi in consiglio comunale. Le due interrogazioni urgenti sulla situazione biblioteca Firpo del quartiere Ca' Nuova sono state presentate dal consigliere della Lega Fabio Ariotti e dalla consigliera del Pd Rita Bruzzone.
“In questi sei mesi ho partecipato a innumerevoli incontri con carabinieri, prefettura, forze dell’ordine in generale e nessuno mi ha mai rappresentato questa problematica”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino rispondendo a un articolo 54 presentato dal consigliere del Pd Claudio Villa “in merito alle critiche del sindacato di polizia al Comune di Genova per la mancanza di volontà politica a creare un coordinamento tra le forze di polizia locale e quelle della polizia di stato, così come dichiarato dal segretario del sindacato Siap Roberto Traverso”. “Da settembre a oggi, quindi in tre mesi, Polizia Locale, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri e Asl hanno fatto attività congiunte per circa cinquanta interventi, che hanno portato a cinque arresti, 50 sanzioni, 60 denunce, 37 segnalazioni per droga. Per fare questi interventi ci si deve coordinare: ogni giovedì, infatti, si riunisce il tavolo tecnico per coordinare le attività. Inoltre, la centrale operativa ha 1.200 telecamere fruibili, con credenziali, da tutte forze di polizia. Le 736 nel centro storico serviranno anche a sostituirne 40 della Polizia di stato, ormai obsolete, che proprio la Polizia ha deciso dove posizionarle. Abbiamo vinto un bando con un progetto che oggi è fiore all’occhiello nazionale per l’installazione, uno strumento utilissimo per tutte le forze di polizia che contrasti microcriminalità diffusa”.