Il Teatro Nazionale riparte con una serie di proposte innovative, rivolte soprattutto ai giovani artisti
Questa mattina è stata presentata la programmazione del Teatro Nazionale, che dopo 100 giorni riapre al pubblico con la Rassegna di Drammaturgia Contemporanea, una serie di reading in collaborazione con Palazzo Ducale e ulteriori progetti all’aperto.
Superati i mesi del lockdown, durante i quali il Teatro diretto da Davide Livermore ha portato avanti una fertile attività sui social, adesso è più forte che mai il desiderio rincontrarsi dal vivo, naturalmente nel rispetto di tutte le misure di sicurezza.
«Una riapertura con un programma innovativo, rivolto soprattutto ai giovani artisti e alle nuove produzioni – ha commentato l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso - Un segnale di ripartenza, che nel rispetto delle normative anti contagio ci vede di nuovo insieme, perché la cultura è anche desiderio di vita, di condivisone e vive tra la gente»
«Da Lo spettacolo più bello sarà ritrovarci a Ritrovarci! Lo spettacolo più bello non è solo un gioco di parole, ma la fine di un cammino, in cui il Teatro ha creato partnership importanti, che ci hanno permesso di continuare a essere presenti e vitali. Continuare a parlare di arte, insegnare e soprattutto non smettere di pianificare il futuro è stato fondamentale – ha spiegato il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore - Questa riapertura significa fare scelte precise. Anziché presentare spettacoli preconfezionati diamo spazio alle nuove produzioni con la Rassegna di nuova drammaturgia, per raccontare la nostra contemporaneità e aprire ai giovani, mettendoli nelle condizioni di lavorare degnamente con retribuzioni che diano valore al lavoro artistico, e questo è un segnale che vogliamo dare non solo a chi sta collaborando con noi in questo momento ma a tutta la comunità teatrale italiana».
La Rassegna di Drammaturgia Contemporanea, a cura di Giorgio Gallione e Andrea Porcheddu, si articola in due fasi, con tre spettacoli proposti dal 1° al 25 luglio e altri due previsti in autunno, a completamento del progetto originario.
Si parte il 1° luglio al Teatro Gustavo Modena con Fly Me to the Moon (repliche sino a sabato 11 luglio), regia di Carlo Sciaccaluga, protagoniste Alice Arcuri ed Eva Cambiale.
Ispirata a fatti realmente accaduti, la pièce Io amo la morte, come voi amate la vita dello scrittore franco-algerino Mohamed Kacimi, diretta da Barbara Alesse, è invece un drammatico confronto tra due giovani uomini, entrambi francesi di nuova generazione, entrambi musulmani: uno è un terrorista, barricato nel bagno del suo appartamento dopo avere compiuto una strage (interpretato da Alessio Zirulia), l’altro il poliziotto che cerca di convincerlo alla resa per potergli salvare la vita (Lorenzo Satta).
Alla Sala Mercato dall’8 al 18 luglio. Il terzo spettacolo in programma, Per le parti di lei che sono mie, in scena al Teatro della Corte Ivo Chiesa dal 15 al 25 luglio, si basa su tre racconti di Maurizio de Giovanni, in cui l’autore rilegge con la sua immaginazione tre celebri casi di cronaca nera. Così la regista Mercedes Martini porta in scena tre donne che non si conoscono tra di loro, una madre, una moglie e una figlia, (interpretate da Federica Granata, Lisa Lendaro e Lucia Fontanelli), colte nell’attimo in cui i crimini che cambieranno per sempre la loro vita affiorano nella loro coscienza.
In parallelo alla Rassegna di Drammaturgia Contemporanea, prende il via anche Homo Ridens, reading seriamente comici, rassegna nata dalla collaborazione tra il Teatro Nazionale di Genova e la Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale Genova.
A partire dal 25 giugno e sino al 29 luglio sono sei gli appuntamenti curati da Luca Bizzarri e Giorgio Gallione: pillole comiche tratte dalle opere di Umberto Eco, Marco Presta, Carla Signoris, Stefano Benni, David Sedaris ed Enrica Tesio, proposte da Lisa Galantini, Giua, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo, Paolo Li Volsi e Alessandro Pizzuto, per uscire dall’apocalisse recente “vaccinati” con le armi del sorriso e dell’ironia.
L’estate sarà caratterizzata anche dal progetto TIR – Teatro in Rivoluzione, che vede la Regione Liguria e il Comune di Genova a fianco del Teatro Nazionale di Genova come promotori e partner, oltre a coinvolgere diversi comuni della nostra regione.
Un camion palcoscenico, autonomo e indipendente, che contiene tutto il necessario per fare e portare il Teatro in giro negli spazi più suggestivi di Genova e della Liguria. Questo in sintesi il progetto, che vede la collaborazione del Teatro Carlo Felice per l’opera Bastiano e Bastiana di Mozart, diretta da Davide Livermore, che il 29 luglio inaugurerà il programma.
Per tutto agosto e parte del mese di settembre TIR – Teatro in Rivoluzione si snoderà attraverso una serie di appuntamenti ancora in fase di definizione, che vedranno la partecipazione di diversi artisti e compagnie teatrali.